 |
Il presidio sotto la Regione di attivisti della Assemblea dei Movimenti Ambientali e Sociali |
"De Pascale vota Orsini e boccia il governo" titola la Repubblica in occasione dell'Assemblea nazionale di Confindustria svolta a Bologna. Oggetto del contendere "il Passante che non c'è" e che, per l'organizzazione degli imprenditori italiani, "va fatto" (il Resto del Carlino). Mentre per Galeazzo Bignami (capogruppo alla Camera dei Deputati di Fratelli d'Italia) "non è la soluzione". Gli rispondono diversi amministratori PD. Tra questi l'Assessore della Giunta Lepore Michele Campaniello: "è una boutade, esiste un solo piano realistico" e "Bologna vuole il Passante" (ancora Carlino Bologna) ... "Ora risposte concrete. Il pressing degli enti locali sul governo" (Corriere).
Se esistono ancora partiti e commentatori interessati a capire la Città ed il Paese (oltreché a fare propaganda!) e le ragioni per cui ripetutamente un elettore su due non vota per questi candidati sindaci anche in terra emiliana si parta di qui per ragionare. Non è un caso se (nel 2021) a Bologna si è recato ai seggi 51% degli elettori aventi diritto e domenica scorsa a Ravenna ha votato solo il 49% degli aventi diritto.
"Bologna vuole il Passante"? Chi lo ripete e lo scrive su quali basi lo afferma? Chi ha un minimo di memoria (e i giornalisti dovrebbero averla!) sa che il Patto "per fare" il Passante di Mezzo non è maturato in Città, nei suoi Quartieri popolari, produttivi, residenziali, ma è stato sottoscritto in assenza totale di confronto democratico preventivo nelle Assemblee elettive e di rappresentanza istituzionale: un Patto tra quattro controversi personaggi della vita politica ed imprenditoriale italiana: Stefano Bonaccini, Giovanni Castellucci, Virginio Merola e Matteo Renzi. Un "cambio di proposta" improvviso, quando ancora alcuni mesi prima l'allora Sindaco di Bologna annunciava un "imminente avvio dei lavori per il Passante a Nord", che da oltre un decennio era indicato nella "programmazione territoriale" delle Amministrazioni locali. Quel Patto (di interesse, Società Autostrade in testa) prevedeva un costo annunciato di circa 650 milioni e ad esso si opposero (più o meno prontamente) tantissimi cittadini e soggetti culturali, sociali e politici: a Sinistra, a Destra e al Centro, tra ecologisti e liberi professionisti, tra residenti e lavoratori liberi e pensanti, che chiedevano dati, indagini sanitarie ed ambientali, studi, bilanci economici e di responsabilità, approfondimenti seri e rigorosi. Nulla di tutto questo è stato concesso e fatto. Tutto quanto è seguito a quell'aprile 2016, incluse diverse estenuanti trattative e accordi politico -programmatici elettorali, è stato frutto di un pregiudizio dei dirigenti bolognesi ed emiliano romagnoli del PD: "la condizione per discutere e per fare accordi di maggioranza era fare il Passante di Mezzo", con disponibilità solo a condividere compensazioni e mitigazioni, ma "nessuna sostanziale alternativa". Così ingenui o compiacenti e modesti politici si sono via - via adeguati.
"Il solo piano realistico"? Sostenerlo a 10 anni (dieci!) dal Patto e nell'attuale contesto ci vuole davvero coraggio e sfrontatezza. E mai evidentemente Lorsignori hanno ragionato sul "perché non si è proceduto". Le Amministrazioni locali e regionali non sono mai sostanzialmente cambiate ed i Governi nazionali solo un anno si può forse dire che abbiano "remato contro" (durante il Conte - Salvini, Ministro Toninelli). Al contrario Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Giuseppe Conte 2, Mario Draghi e i loro Ministri. Anche le forzature operate sono sempre più palesi! E insostenibili, in assenza del Progetto Esecutivo dell'opera: in particolare con le chiusure di parchi e giardini e gli abbattimenti irresponsabili di alberi ed arbusti. Sollevando anche pesanti dubbi di legittimità e di legalità. Chi ha autorizzato l'avvio dei lavori per il cosiddetto "Lotto 0"? Ovvero gli interventi dalla Birra di Borgo Panigale alle Due Madonne di Savena per cancellare un prezioso patrimonio naturale in anni di grave inquinamento, di siccità, di alluvioni? Piuttosto è lecito chiedersi perché Matteo Lepore e i suoi assessori chiedano ora insistentemente "i danni a Governo ed ASPI": forse temono che qualche cittadino o associazione informata dei fatti li chieda a loro, che hanno autorizzato interventi contro il patrimonio verde e la salute pubblica anticipando tempi ed atti di un percorso ancora non ultimato? "Irrealistico", dunque, è perseverare, di fronte a critiche motivate e di merito e ad un evidente isolamento culturale e politico.
Ci si può attaccare al tram? Nel contesto mutato la scelta del Passante di Mezzo (a 18 corsie) attraverso Bologna non è lungimirante. "E' antistorica" come ha detto una attuale Assessora che siede a Palazzo d'Accursio e che conosce l'Europa. "Antistorica" perché propone più asfalto e più cemento quando da Parigi alla Spagna, dal Nord Europa al Nord America politici ed amministratori praticano la via opposta. E le tendenze demografiche, nonché le conoscenze scientifiche e tecnologiche suggeriscono infrastrutture e politiche alternative. Capaci di un futuro libero da vecchie abitudini e interessi. E del resto gli argomenti pro Passante di Mezzo sono sempre più fiacchi. "Bologna aspetta il Passante da decenni" non è di certo un discorso diretto alla innovazione o un elogio verso chi amministra ininterrottamente dal 2004 (e fino al 1999). Analogamente altre due tesi di Matteo Lepore. La prima è la risposta ai cittadini che "lamentano l'insicurezza dell'attuale A14 - Tangenziale": forse l'attuale Sindaco non si rende conto della giustificazione che questo approccio offre a chi ha evitato manutenzioni ordinarie indispensabili in nome di un investimento solo promesso? Con privati (in questo caso di nome Benetton e non solo) che una volta fatto consistenti affari, felicemente si dileguano. La seconda è l'affermazione secondo cui "senza il Passante di Mezzo niente fermata del tram al Pilastro": quasi il Sindaco e gli Amministratori possano riversare su altri atti e responsabilità che appartengono solo alla loro imprevidenza nell'esercitare pubblici poteri; nel misurarsi con il complesso dei problemi; nel saper saper selezionare e scegliere l'interesse comune; nel misurandosi concretamente con risorse, priorità ed interlocutori. Forse i dirigenti bolognesi e regionali del PD non capiscono e/o non vogliono capire che i Patti con industriali e grandi imprese private e cooperative, con manager legati alla finanza ed alla gestione del potere che giocano anche su altri tavoli, li espone a bracci di ferro con un DestraCentro conservatore e liberista che non si preoccupa di cavalcare secondo interesse, tradizioni morenti e innovazione tecnologica con infinita spregiudicatezza. Della serie "piuttosto che 18 corsie attraverso i quartieri popolari di Bologna meglio il Passante a Sud" e, insieme, "la banalizzazione" (e anche "l'interramento") delle attuali 12 corsie dell'Asse stradale attuale da Borgo Panigale a San Lazzaro. Un passo verso il popolo No Passante e contemporaneamente una strizzata d'occhio a chi è interessato ai "mega affari", a chi giudica la "ricchezza" dall'incremento del PIL, dai cantieri che si aprono, a prescindere dalla utilità sociale e dalla sicurezza di persone e comunità. Del resto dopo aver sostenuto la nuova tratta sotto gli Appennini dell'Autostrada Bologna - Firenze e altri tunnel o TAV sotto le Alpi - senza mai considerare gli effetti ambientali e lo spreco di denaro pubblico - come potrebbe opporsi il Centrosinistra emiliano e nazionale ad una galleria che colleghi Sasso Marconi e San Lazzaro? "Sarebbe una scelta ideologica, come quella dei movimenti ecologisti, degli scienziati e dei medici per il clima, della sinistra radicale" sosterrebbero i turbo liberisti. Del resto a Bologna questo PD dopo aver preferito alla realizzazione del Servizio Ferroviario Metropolitano il People Mover ora - con il Sindaco - prospetta addirittura un suo ulteriore "potenziamento".
Purtroppo chi - a Sinistra e tra i democratici - si aspettava con Schlein e C. un PD orientato ed impegnato alla conversione ecologica ed alla giustizia sociale deve fare i conti con una ben diversa realtà: che unisce l'accettazione del riarmo generale dei singoli stati nazionali al sostegno dei cosiddetti Volenterosi Macron - Merz - Starmer - Tusk, gli investimenti sulle energie fossili e sui rigassificatori (tra cui quello di Ravenna) a pratiche rinnovate di consumo di suolo e pro hub della logistica su gomma, il potenziamento e lo sviluppo delle infrastrutture stradali ed autostradali al contemporaneo rilancio di ogni aeroporto (in Emilia Romagna quelli di Bologna, Forlì, Rimini e Parma), il rincaro dei trasporti pubblici locali e delle tariffe allo spreco idrico e di materie prime, nell'indifferenza per il rispetto dei referendum sull'acqua e per le attività collettive e individuali di raccolte differenziate dei "rifiuti" ...
Le alternative ci sono! Chi frequenta questo blog conosce proposte, progetti, obiettivi coerenti con un pensiero globale ed azioni locali.
Semmai vanno discussi, approfonditi, portati a nuove sintesi attraverso processi partecipativi reali, aperti, supportati da maggiori informazioni e conoscenze, da dati e tendenze demografiche, da analisi e visione strategica. E sempre sostenuti da spirito critico e determinazione politica, considerando naturali lotte politiche e conflitti di interessi. Sale della democrazia.
 |
Il titolo e l'articolo di la Repubblica Bologna sull'Assemblea nazionale di Confindustria alla presenza di Giorgia Meloni, Roberta Metsola, Michele De Pascale ... (28 maggio 2025)
|
 |
Il Corriere di Bologna su Orsini e l'Emilia Romagna "che sa reagire" ... e che protesta "pacifica" (28 maggio) |
 |
"Il pressing degli enti locali sul governo: Tecnopolo e Passante, ora risposte concrete" ... (Corriere di Bologna, 28 maggio)
|
 |
"Il Passante che non c'é. Confindustria: va fatto" titola il Corriere della Sera. E ancora: "Bignami lo seppellisce: Non è la soluzione" (28 maggio)
|
 |
Il Carlino Bologna titola: "il grande scontro sul Passante" ... (29 maggio)
|
 |
Su pagina nazionale: "Bologna vuole il Passante: il Governo parli chiaro" ... (29 maggio)
|
 |
L'Assessore del Comune, Michele Campaniello: "Basta con le alternative irrealizzabili" ... (29 maggio)
|
 |
Nel titolo del Carlino "Lepore in pressing" sul Governo ... e ASPI: "Tram e Passante: o fa direttamente il Ponte di San Donnino, oppure deve finanziarlo" (29 maggio)
|
 |
L'argomento boomerang di Lepore sulla "sicurezza" dell'infrastruttura: il Patto e l'attesa per il Passante di Mezzo può giustificare le mancate manutenzioni di Autostrade SpA sui ponti? (Carlino Bologna, 30 maggio)
|
 |
La tesi - ricatto di Lepore: "Passante fermo ... il Pilastro perde il tram" ... (Corriere, 22 maggio)
|
 |
Lepore al Governo: "Sul Passante pronti a tutto" ... (il Corriere di Bologna, 30 maggio)
|
 |
Titolo ed articolo del Carlino: "Passante. Lepore minaccia cause. Se non si farà chiederò i danni" ... (31 maggio) Un tentativo di anticipare ciò che potrebbe essere chiesto a Lui!?
|
 |
Il "Testacoda sul Passante" in pagina nazionale del Resto del Carlino Quotidiano Nazionale: "Ora soluzioni condivise ... Ma se salta tutto chiedo i danni a Governo e Autostrade" (31 maggio) Ma Lepore perché oltre due anni fa ha autorizzato di abbattere una parte importante del patrimonio arboreo pubblico bolognese in assenza del Progetto Esecutivo del Passante? ? |
 |
Il Carlino intervista l'urbanista e architetto Gabriele Tagliaventi e titola: "Interrare il tracciato? Lo fanno tutti" ... (29 maggio)
|
 |
Sul Carlino "il Comune chiede i fondi al Ministero per potenziare il People Mover" ... (31 maggio) Ovvero l'incredibile leggerezza dell'essere ...
|
 |
La notizia su la Repubblica Bologna: "Lepore potenzia il People Mover" ... (31 maggio)
|
 |
Se a fronte della "Grande coalizione degli ambientalisti" (il Corriere di Bologna, 25 maggio) "Lepore snobba i residenti" e le mobilitazioni per l'ambiente e la salute ... e "De Pascale vota Orsini" si prospettano mesi di conflitti aspri e di disobbedienza diffusa ...
|
 |
Il volantino della prima iniziativa pubblica di AMAS Emilia - Romagna, Un'altra storia è possibile ...
|
 |
... undici punti politici e programmatici che uniscono l'Assemblea dei Movimenti Ambientalisti e Sociali dell'Emilia Romagna
|
 |
Di buon ora in Piazza Renzo Imbeni, in occasione di una seduta dell'Assemblea Legislativa della Regione si ritrovano i primi attivisti di vari gruppi che hanno costituito AMAS ... (27 maggio)
|
 |
Espongono striscioni "artigianali" ...
|
 |
Cartelli sulla questione attualissima degli abbattimenti di alberi ...
|
 |
Arrivano in bici dipendenti della Regione ed attiviste per l'ambiente ...
|
 |
... in bici anche consigliere regionali, come Simona Lembi (del Gruppo PD)
|
 |
Consiglieri regionali di minoranza, come Pietro Vignali da Parma (del Gruppo di Forza Italia) ...
|
 |
"Non è maltempo, è crisi climatica" ...
|
 |
Le rappresentanze di associazioni, comitati e movimenti crescono ...
|
 |
Corrado Oddi (RECA Emilia Romagna) motiva le ragioni del Presidio ...
|
 |
... interrotto dal rombo di un aereo in atterraggio all'Aeroporto Guglielmo Marconi
|
 |
I manifestanti sotto il Palazzo della Regione ...
|
 |
Attivisti di Un altro Appennino è possibile e non solo ...
|
 |
Giovanni, Wu Ming 2, ricostruisce la vicenda del Passante e del movimento politico culturale di opposizione all'opera ... |
 |
Pantere grigie ed una bandiera No Passante ...
|
 |
Ragazze ed ancora bandiere ...
|
 |
La ricchezza sociale e multiculturale degli attivisti ...
|
 |
Giovani, donne, competenze e determinazione ...
|
 |
Al microfono si alternano interventi e performance creative ...
|
 |
Dal Palazzo scende l'Assessore Giovanni Paglia (Alleanza Verdi e Sinistra) e dialoga con Gianni De Giuli (Comitato Besta) ...
|
 |
In Piazza Renzo Imbeni sventolano bandiere No Passante e altri simboli delle lotte per la conversione ecologica e la giustizia sociale ...
|
 |
Da Pasquale Faraco, scrittore ed insegnante, una forte invettiva contro guerra e riarmo, pro cultura, pro natura e giustizia sociale ... |
 |
Priorità agli investimenti per il trasporto pubblico ...
|
 |
Da Ravenna, Pippo Tadolini, storico attivista ...
|
 |
Giuseppe per Cambiare Rotta ...
|
 |
Una esponente di Medici per l'Ambiente ...
|
 |
Il Presidio visto dall'interno e allo specchio ...
|
 |
Sempre sulle nostre teste ...
|
 |
"Per il clima, l'ambiente e il futuro, l'Emilia Romagna cambi politiche e modello produttivo!" sostengono legambientini bolognesi mentre interviene Stefano Lugli (PRC) ... |
 |
Una giovane e "L'incubo Grande Bologna" ...
|
 |
Una attivista con bandiera di Extinction Rebellion ...
|
 |
Attiviste EcoResistenti ...
|
 |
Dalla Assemblea Legislativa alla Piazza: scendono i capigruppo di maggioranza Simona Larghetti (AVS), Paolo Calvano (PD), Vincenzo Paldino (Civici con De Pascale) e Lorenzo Casadei (M5S) per proporre un incontro con AMAS ...
|
 |
Interviene Vittorio Monzoni: Un altro Appennino e un altro mondo sono possibili ...
|
 |
Alcuni attivisti si intrattengono con Paolo Trande da Modena, consigliere regionale di AVS ... |
 |
... altri conversano con Marco Mastacchi, consigliere della Rete Civica - Ugolini Presidente
|
 |
Dopo l'incontro con i 4 gruppi di maggioranza del Consiglio Regionale, la delegazione di AMAS informa i partecipanti al Presidio: "l'impegno è di avviare un confronto di merito" ... La lotta continua!
|
 |
Martedì 27 maggio, "una giornata particolare" per Bologna: a poche centinaia di metri dal Presidio sotto la Regione, si svolge l'Assemblea nazionale di Confindustria, presenti Giorgia Meloni e Roberta Metsola. Bloccati da Polizia e Carabinieri giovani manifestanti di collettivi, comitati e movimenti ...
|
 |
Davanti al Tecnopolo agenti e automezzi dei servizi dello Stato controllano gli accessi per l'imminente visita della Presidente del Consiglio dei Ministri e della Presidente del Parlamento Europeo ...
|
 |
Altri manifestanti dei centri sociali bolognesi in via Stalingrado ... |
 |
... manifestano: "La democrazia non si piega. No Decreto Legge Sicurezza" ... (27 maggio) |
 |
Giovedì 29 maggio, ore 18. Manes Bernardini e Forza Italia al CostaArena di via Azzogardino promuovono una Conferenza pubblica su "Passante, Tram: quale futuro per la Mobilità a Bologna?" ...
|
 |
Una sala che include vecchi e giovani dirigenti del partito di Berlusconi e Tajani, amministratori locali, professionisti ed universitari, cittadini e curiosi No Passante di Mezzo ... |
 |
Ospite l'urbanista ed architetto Giovanni Tagliaventi che sostiene il cambio del progetto con il passaggio "Dal Passante al Boulevard" come in molte altre città dell'Occidente ... (29 maggio) |
A me pare che il Pd stia rappresentando essenzialmente gli umori e la pancia del popolo che a lui si affida da quando è nato. Un ceto di media cultura, con un reddito discreto o buono, professionalmente inserito, che gestisce quote di piccolo e medio potere. Non ha la forza di decidere in autonomia e parimenti teme qualsiasi significativo cambiamento.
RispondiEliminaPer quanto di mia conoscenza De Pascale mi pare una buona espressione: pacato, pragmatico, attento verso il potere economico e finanziario che determina le scelte, educato al confronto con i critici del sistema ma senza sostanziali concessioni.
Chi pensa che occorra il coraggio per praticare scelte radicali farebbe bene a prenderne atto.
Tra Confindustria ed ambientalisti lui ha scelto da un pezzo l'interlocutore.
Ciao!
Ritorna (papà) Merola e ci dice che il (suo) Passante di Mezzo è approvato e finanziato. Se non si procede è per settarismo.
RispondiEliminaEcco mi pare chiaro che per un deputato pd la scelta è fatta da dieci anni e solo da attuare, che ascoltare amas ed altri è solo una perdita di tempo, che motivi di ripensamento non ce ne sono.
Andiamo avanti! conclude l'intervista al giornale.
Mettiamo il cuore in pace?
MR
Anche da questo racconto mi pare chiaro che centrosinistra e centrodestra si muovono similmente.
RispondiEliminaNello stesso giorno alla assemblea di Confindustria i leader della politica nazionale e locale apprezzano il neo liberismo degli imprenditori e prendono appunti circa le loro richieste operative mentre di fronte agli ecologisti annunciano disponibilità ad incontri e percorsi per il futuro.
Tutta fuffa. Diffidare.
Non avverto alcuna voglia di reagire ai fatti enormi degli ultimi anni ( pandemia, siccità, alluvioni, sperperi, aggressioni ). Eppure è fuori discussione che tutto riconduce al rapporto insano tra società degli uomini e natura....
Ale
Questione di grande attualità, su cui il Carlino dedica quotidiane paginate.
RispondiEliminaOggi scrive che Bologna sta pagando le conseguenze di un decennale immobilismo da superare con più collaborazione.
Forse hai ragione, dietro le bizze tra destra e sinistra (o pseudo tali) grandi gruppi editoriali ed economici vorrebbero quest'opera che però è un pugno in volto alla città che non è interessata a correre ogni mattina sulla tangenziale per lavoro o spostamenti urgenti senza potere usufruire di alternative realmente competitive. I treni italiani per pendolari sono inaffrontabili. Solo l'AV è un servizio discreto quanto costoso.
At salut!
Certo che le alternative ci sono! Ciò che manca è la volontà.
RispondiEliminas.
Traffico, caos, inquinamento.
RispondiEliminaTutti ci spostiamo e siamo interessati.
Quindi abbiamo esperienze, idee, convinzioni. C'è chi dispone, come partiti ed amministrazioni. C'è chi opera, come imprese e lavoratori. C'è chi subisce, come cittadini.
La cosa sbagliata è pensare soluzioni a tavolino (a 4 o 8), pensando che gli altri si adeguino. Non è così.
Imparare a considerare tutti è uno spreco?
A me pare la condizione per fare.
☆☆☆