domenica 31 luglio 2022

Treni e mare in Emilia Romagna (estate 2022)

Un sabato di treni cancellati e in ritardo alla Stazione Centrale FS di Bologna ...










Con il caldo che fa, il pensionato è bene che fugga dalla Città. "Vieni in montagna" gli ha suggerito un amico che da tempo ha deciso di passare l'estate in Appennino. No, l'arzillo quasi settantenne preferisce ancora il mare e poi, a Cesenatico, ha ereditato l'appartamento che il padre tipografo ha comprato con la liquidazione maturata al momento della pensione (anno 1972) ...

Dunque, dopo gli impegni mantenuti venerdì 22 luglio per la mattinata di volontariato a Camilla (l'emporio di comunità e sana alimentazione a km zero, di via Casciarolo) e il pomeriggio per la manifestazione Europe for Peace, la scelta è di prendere il treno per la Riviera Romagnola. In mattinata sbriga gli ultimi impegni che lo appassionano (con la fotocronaca della manifestazione in Piazza del Nettuno) e mangiato leggero, fatto un riposino, nel pomeriggio si parte. 

C'è un treno regionale alle 17.06, arrivo previsto alla Stazione sul porto-canale di Leonardo alle 18.44. Dodici fermate, 12. Non quelle urbane, del SFM: Bologna San Vitale, San Lazzaro, Ozzano, Castel San Pietro. Dunque, per chi abita in periferia l'alternativa all'auto (previsione, senza traffico, 1 ora e 15-25 minuti) è un (o due) bus per la Stazione Centrale. Nel caso in questione pare sufficiente uscire di casa alle 16.30. Bus 14 e 400 metri a piedi. In effetti non ci sono grandi margini: all'arrivo in Stazione mancano due minuti alle "5 de la tarde". L'atrio è gremito ma libere sono diverse macchine automatiche per fare i biglietti: "fortunato" pensa lo sprovveduto e si precipita nella prima postazione. Prova le tradizionali operazioni che iniziano con "fate attenzione ai borseggiatori" ... I borseggiatori?

Al quarto tentativo, incluso un cambio di macchina automatica, il pensionato si arrende (colpevolizzandosi): "accidenti ai vecchi imbranati; meglio non perdere il treno" ... Di passo veloce raggiunge il binario 8. Sono le 17.05. Ressa e porte chiuse (dei treni fermi ai binari). Tanti giovanissimi, ma persone di ogni età. Poche, pochissime mascherine. E ancor meno informazioni: salvo quella generica di un "problema tecnico" alla Stazione di Ozzano dell'Emilia che determina "ritardi fino a 30 minuti". Il pensionato si avvicina all'unico malcapitato ferroviere presente sul binario, subissato di richieste, a cui non sa dare risposte: "rivolgetevi in biglietteria" risponde garbatamente e ripetutamente. 

La biglietteria? Fosse facile, c'è una lunga fila che non procede ... E il personale FS nell'atrio riservato agli utenti delle Frecce Rosse "non sanno" naturalmente "nulla". Peggio. Una di loro, avvicinata dal pensionato (con mascherina) sa solo dire: "tenga la distanza". I tabelloni indicano ritardi generalizzati e destinati ad aumentare di minuto in minuto. La confusione è grande e la comunicazione nulla. Al binario 8 vengono dati contemporaneamente più partenze: per Lecce e per Ravenna -Rimini. Però il treno fermo è diretto a Milano. 

In attesa tanti bolognesi: della Barca, di Corticella, di Castemaggiore ... Ma anche passeggeri in transito: cittadini del mondo con valigie. C'è tempo per conversare e fare foto. "Lei è un giornalista"? chiede un signore. Al sorriso del pensionato e senza attendere il "No, sono un passeggero che ama fotografare e scrivere" ... un ragazzo risponde "di quale giornale?" e una donna: "scriva, scriva. Sono uno schifo queste ferrovie. Sono oltre due ore che aspettiamo. Sono già stati soppressi tre treni e non sappiamo nulla dei prossimi" ... In effetti di lì a poco il tabellone delle partenze incrementerà i ritardi, salvo il caso del Ravenna-Rimini per cui il ritardo non verrà più calcolato sul treno delle 17.06 (evidentemente soppresso) ma su quello delle 18.06 ... Anche gli intraprendenti ragazzi che già avevano chiesto di essere fotografati cambiano espressione: "vorremmo essere ripresi da incazzati"! Si può fare. Certo. 



Le banchine dei binari 8 e 9 della Stazione Centrale delle FS "2 Agosto '80" affollati di passeggeri. Un "guasto tecnico" nei pressi di Ozzano è causa di pesanti ritardi e treni soppressi ... (23 luglio 2022)


Nell'atrio della Stazione il tabellone delle partenze indica ritardi e cancellazioni ... (23 luglio 2022)


Mentre al binario 8 è fermo il treno per Milano delle 17.50 ... (23 luglio 2022)
 

Al binario 9 un Treno Rock che parte vuoto ... 


Giovani e donne disorientati e increduli si guardano attorno in cerca di informazioni che non arrivano ... 


"Ci fa una foto? Aspettiamo da due ore" ...
 

Passano i minuti ...



Col passare del tempo il gruppo di ragazze e ragazzi cambia espressione ... Alle 18.09 il treno per Ravenna - Rimini delle 17.06 viene dato con 60' di ritardo ...



E alle 18.26 compare il Ravenna - Rimini delle 18.06 "in ritardo" ... I problemi non si risolvono, i treni vengono cancellati e le persone attendono o abbandonano ... (23 luglio 2022)















Vogliamo andare avanti così? 

Alle 18.40 ancora nessuna informazione. I più restano sul binario, 38°C.. L'umarell bolognese, invece, ha finito "la sua benzina" non inquinante e decide di abbandonare, almeno fino alla mattina successiva. Alle 19.30 è a casa. Quella nel Quartiere San Donato - San Vitale, non di Cesenatico dove era atteso per una cena a base di pesce.

Domenica mattina i treni, riprendono in orario. Puntuali. Nessun ritardo e nessun controllo dei biglietti

I giornali e gli organi di comunicazione, il giorno dopo, non riportano nulla del caos e dei disagi di tante persone alla Stazione Centrale di Bologna. Il Resto del Carlino, ad esempio, preferisce riportare le code del traffico automobilistico e sulla A14. E Beppe Boni risponde ad una lettera suggerendo come alternativa gli Stradelli Guelfi (con qualche approssimazione): della serie "dall'auto, all'auto". 

Su Carlino Bologna Beppe Boni risponde ad un cittadino che lamenta la congestione del traffico stradale ... (24 luglio 2022)










Si sa, gli interessi economici a sostegno della crescita della mobilità tradizionale e dei poteri forti, ramificati, che la caratterizzano, sono sempre attivi e pronti. Come la capacità delle classi dominanti e dei governi che le rappresentano di scaricare sulle classi medio - basse i maggiori costi sociali ed ambientali delle politiche di conservazione. Finché regge.

La crisi climatica, ecologica e produttiva è sempre più intrecciata, profonda, palese.

Passano pochi giorni. 

ARPAE dell'Emilia Romagna rileva valori batteriologici insostenibili nell'acqua del mare. La Regione stabilisce il "divieto di balneazione" in decine di km di costa. L'allarme è forte. Forte soprattutto la rivolta di albergatori, commercianti, piccolo e grande "mondo" legato alle attività turistiche; i Comuni, Rimini in testa, contestano l'iniziativa dei tecnici della Regione, addirittura procedono con proprie analisi condotte da laboratori privati

In 24 ore le "cattive acque" e il "clima impazzito" (titolo in prima pagina nazionale del Carlino) rientrano. "Si è trattato di un caso eccezionale dovuto a particolari condizioni climatiche" assicura l'Assessora all'Ambiente, alla difesa del suolo e della costa della Regione, Irene Priolo ("eletta" senza indugio dal Carlino "Assessore al Turismo"). Altre le sagge e sostanziali considerazioni di scienziati, climatologi, biologi, ecologisti, esperti vari (a partire da Luca Mercalli e dai giovani di Fridays for Future). 

La politica locale, regionale e nazionale può continuare a prescinderne? Ed occuparsi di aritmetiche elettorali che nulla c'entrano con l'urgenza di "cambiare sviluppo, abitudini, poteri"?


La prima pagina del Quotidiano Nazionale - Il Resto del Carlino: "Clima impazzito, batteri nell'Adriatico ... Cattive acque" (29 luglio 2022)


Le pagine 2 e 3 del Quotidiano Nazionale: "Anche il mare soffre ... divieto di balneazione ... scontro fra sindaci e agenzia ambientale" (29 luglio 2022)


Le pagine 4 e 5. Dalle secche estive ai nubifragi, alle "bombe d'acqua" ... Mercalli: "sarà sempre peggio" (29 luglio 2022)
 

In 24 ore "tutto" cambia: dalle prime 5 pagine in nazionale alla 14esima pagina con un richiamo veloce e rassicurante: "Si torna a fare il bagno. Mare di nuovo pulito" scrive il Resto del Carlino. Che aggiunge: "ma ora scoppia la guerra dei controlli" ... (30 luglio 2022). Tra i commenti quelli di Federalberghi e di Irene Priolo, data dal Q.N. come Assessore al Turismo (!) (30 luglio 2022)
 

Mentre per Repubblica Bologna "I Sindaci vincono la sfida sui batteri. Via i divieti nei lidi" ... (30 luglio 2022)


Mentre nell'intervista a fianco il tecnico di ARPAE  Apruzzese: "le nostre rilevazioni sono scientifiche ... non so quale metodica usi il laboratorio al quale si è rivolto il Comune di Rimini" (30 luglio 2022)





4 commenti:

  1. Due considerazioni per guardare avanti (alle prossime elezioni politiche).
    1 - Quella del malfunzionamento delle ferrovie è una esperienza che tanti pendolari emiliani vivono quotidianamente sulla loro pelle (durante il lavoro e lo studio) e che trasmettono inevitabilmente anche alle loro comunità (con ritardi e inefficienze nel lavoro e nei servizi). Anche per questo trovo ogni giorno più incredibile che amministratori locali onesti si siano, per anni, tanto appassionati ad investimenti come il People Mover lasciando indietro il Sfm bolognese. Mi pare imperdonabile perché evidenzia incompetenza (di chi prima di decidere deve approfondire e conoscere i progetti) o peggio: corruzione o quantomeno soggezione nei confronti di privati o di "grandi" committenti pubblici. Credo che una precisa responsabilità di questo (diffuso) andazzo l'abbia avuta anche il precedente sindaco di Bologna che ha gestito questa (ed altre) "partite" fallimentari (per la città). Per questo Merola faccia il pensionato e non il parlamentare.
    2 - La sfida sui batteri in mare ha messo in luce un conflitto oramai palese tra fatti e politiche. Anziché partire dai primi ed adeguare le seconde (segliendo tra più possibili opzioni) si preferisce addomesticare, reinterpretare, rivedere i dati per salvaguardare scelte ed abitudini consolidate (e sempre mutabili). Se si accetta questo approccio ci inganniamo e pagheremo tutti le conseguenze. Noi, i nostri figli e i nostri nipoti. Nel medio o lungo periodo anche gli imprenditori, i lavoratori e i bagnanti della Riviera romagnola. L'uomo onnipotente che domina il mondo e tutto governa è una pura illusione (come dice anche Francesco). Trovo per questo gravissimo che il sindaco di Rimini abbia contrapposto alle analisi di Arpae ER quelle di privati, che l'assessora Priolo abbia parlato di "cause eccezionali", che tutto si sia risolto senza sostanziale trasparenza in 48 ore dopo un incontro di vertice. L'economia che gli uomini determinano e possono evolvere liberamente non può mai prescindere dagli effetti che determina sulla natura e sulla biodiversità di cui si nutre il genere umano.
    Quindi in Regione servono intelligenze libere, critiche, vispe ed attive. Capaci di saldare progetti ed azioni di transizione ecologica e sociale. Elly Schein resti al fianco di Bonaccini (come da sua recente scelta), dimostri (nei fatti e con politiche apprezzabili) che la transizione ecologica è possibile in Emilia Romagna, non fugga (dopo soli due anni) in una nuova istituzione nazionale dove sarebbe molto più arduo concretizzare il necessario cambiamento.
    Ciao!

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  2. In Emilia Romagna i treni per pendolari sono una avventura da vivere alla giornata. Parlo per esperienza diretta. Non so se mai Bonaccini - Schlein potranno rendere più efficienti e frequentati i trasporti pubblici della Regione o pulito il mare. Di certo penso anch'io che se la Vicepresidente vuole tentare di fare la differenza e contribuire alla Transizione ecologica qui può, ha un ruolo. Tutt'altra cosa sarebbe nel Parlamento italiano.
    WM

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  3. Ottima esperienza attraverso l'Italia che non va è che raramente è al centro dell'attenzione. Potrei riferire di scuola e sanità che sono gli ambiti prevalenti della mia vita.
    Ma pongo anch'io una domanda. Davvero per affrontare questi enormi problemi pensiamo di portare a Palazzo Chigi Giorgia Meloni e Salvini o Enrico Letta e Calenda? Vogliamo scherzare sul futuro dei nostri ragazzi?
    L.

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  4. La mia sensazione è che il sistema ferroviario regionale corre verso quello nazionale e vive una grossa crisi. Vogliamo parlare della vita presente e futura della Bologna - Portomaggiore?
    Colgo l'occasione per ricordare Alessia e Giulia, le sorelle di Castenaso morte sotto il treno veloce nella tragedia di Riccione.
    Quanto alle affermazioni dell'assessore regionale all'ambiente mi chiedo se sono il prodotto di una riflessione che accomuna colleghe e colleghi di Giunta?
    Anna

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