domenica 17 luglio 2022

Conte e Draghi, Slow Food, Zagrebelsky e tutti noi ...

Lo smog e l'ozono (cartina di Arpae, 15/7) colpiscono l'Emilia Romagna insieme a caldo e siccità


Il pensiero attuale del Segretario del PCI sulla copertina di un libro uscito nel centenario della nascita 


















Seguendo le cronache quotidiane del confronto politico nazionale pare che la sfida di questi giorni riguardi Conte e Draghi. Al massimo qualche ostinato e residuale esponente del M5S che insiste irresponsabilmente a porre questioni al Governo del "Migliore" e il resto dei partiti politici italiani, tutti più o meno consapevoli della complessità dei "nodi" da fronteggiare. Dal racconto scompaiono i problemi in cui ci dibattiamo giorno dopo giorno, da lungo tempo. O, al massimo, si propone un elenco di cose che non vanno (dalla pandemia alla guerra, dall'emergenza climatica alle crescenti ingiustizie sociali) per concludere che "quindi serve stabilità", nonché "tecnici" e "competenti".

Quasi nessuno parte dai dati oggettivi e da analisi profonde per verificare se ciò che si sta facendo o che si vuole fare va bene, è coerente, ci consente di affrontare davvero le contraddizioni del presente e di costruire un mondo migliore. Naturalmente, fuori "quadro" tante persone, movimenti, associazioni si muovono, combattono battaglie, avanzano esigenze e proposte.

Tra questi, ad esempio, Slow Food, l'associazione internazionale fondata in Italia nel 1986, che si occupa di alimentazione e cibo, il cui motto è "buono, pulito, giusto". Fondatore e storico Presidente Carlin Petrini. Una spiccata personalità della vita sociale e culturale nazionale che, tra l'altro, nel 2007 fece parte nel nucleo di uomini e donne promotori del Partito Democratico. 

Sabato nel salone dell'Università di Pollenzo, parlando ai delegati dell'ottavo Congresso internazionale prima di lasciare la Presidenza all'ugandese Edward Mukiibi, un agronomo che vive nel suo Paese, Petrini ha sostenuto: "La situazione nel mondo è molto grave. Abbiamo combinato degli sconquassi biblici. Stiamo conducendo il clima della Terra verso un deterioramento irreversibile. La politica, malgrado le denunce degli scienziati, non fa nulla. Ogni anno le governance mondiali si radunano da qualche parte e prendono decisioni flebili che poi non mantengono. Non abbiamo più tempo: se la politica non si muove, non sa essere visionaria per salvare il Pianeta, allora deve farlo la società civile, dobbiamo farlo noi, deve farlo l'umanità intera ... Dobbiamo implementare il nostro attivismo, cambiare il paradigma che oggi domina. L'agricoltura, la produzione ed il consumo di cibo riguardano l'inquinamento del Pianeta e il deterioramento del clima. Lo spreco alimentare raggiunge il 33% del cibo prodotto: significano miliardi di tonnellate finiti in spazzatura, miliardi di litri d'acqua serviti a nulla, miliardi di metri quadri di terra fertile coltivata inutilmente ... Dobbiamo essere fino in fondo internazionali, non euro-centrici, non occidente-centrici ... E' terribile la guerra in Ucraina ma sono almeno 100 gli altri conflitti al mondo di cui non si parla ... E' una vergogna per l'Europa e per la NATO il fatto che sia stato fatto passare sotto silenzio ciò che Erdogan sta facendo al popolo curdo" ... Ed afferma: "non c'è bisogno di essere i primi della classe, dobbiamo allearci con chiunque abbia cari ambiente e difesa del clima".

La pagina de il Fatto Quotidiano sulle tesi sostenute all'ottavo Congresso di Slow Food ... (17 luglio 2022) 







































L'impressione è che la crisi del Governo Draghi e della larghissima maggioranza che lo ha portato a Palazzo Chigi nasca dalle mancate risposte strategiche a questi grandi temi. 
Da più parti si invocano interventi immediati contro la pandemia (riesplosa), la guerra (che prosegue e minaccia escalation), il caro petrolio e il caro gas (conseguenze del conflitto, della politica delle sanzioni, di manovre speculative) ... 
Bene. Ma anche qui le scelte dei governi europei non sono univoche. Tutt'altro. Diverse sono le pratiche per raggiungere la sicurezza sanitaria, la pace e la cooperazione internazionale. Puntare tutto sui vaccini nei paesi ricchi del mondo (più volte l'anno) o estendere i diritti e le protezioni a tutti i popoli dei 5 continenti? Garantire la gratuità o i "brevetti" e la "proprietà intellettuale" delle grandi industrie farmaceutiche? Aumentare le spese militari e le armi in circolazione o no?  
E ancora, sulla mobilità e l'inflazione: decidere come nella Spagna del Governo di Pedro Sanchez scelte radicali per promuovere il trasporto pubblico?

La pagina del Corriere della Sera che informa delle scelte "di sinistra" del Governo spagnolo ... (13 luglio 2022)







































Fare come nella Germania del Governo SPD - Verdi - Liberali che stanno sperimentando un abbonamento estivo valido per tutti i mezzi pubblici: 9 euro per 3 mesi che ha portato a triplicare il numero di utenti di ferrovie, metro e bus (da 10 a 30 milioni di persone). Con l'evidenza immediata della attuale inadeguatezza dei mezzi e delle infrastrutture di trasporto collettivo oggi disponibili. Denunciata anche da autorevoli esponenti sindacali tedeschi.

In Italia, fin qui, nulla di tutto ciò. 
Con Draghi, i suoi Ministri, le Regioni e gli Enti Locali amministrati da CentroDestra e CentroSinistra che perseverano nel "modello" economico fallito: privatizzazioni di servizi strategici, uso esclusivo di fonti energetiche fossili, finanziamenti alle imprese private, nuove strade ed autostrade, "semplificazioni" nelle autorizzazioni e nelle concessioni, più corsie per altro asfalto e cemento, nulla per i pendolari che usano i trasporti pubblici e per chi vorrebbe liberarsi dalla dipendenza da automezzi privati o dall'acqua imbottigliata da privati "prenditori" che commerciano da nord a sud, da est ad ovest. Classi dominanti più preoccupate di "portare a casa", "mettere a terra" e dividere il "malloppo" degli oltre 250 miliardi del PNRR piuttosto che orientarli secondo progetti di trasformazione e destinarli per opere socialmente e ambientalmente utili.
Quasi che virtù e merito sia conservare i risultati realizzati e frenare i cambiamenti necessari, non già avviare e raggiungere, prima possibile, le innovazioni necessarie e concordate (alle COP dell'ONU o in Europa con Next Generation EU).  

Come se conversione ecologica, progetti e priorità conseguenti, non dovessero innervare - qui ed ora - una società più giusta, coesa, eco-compatibile e democratica, ma fossero d'intralcio ad una "crescita" data, certa, "magnifica e progressiva", felice. 

Dunque, oggi più che mai, non bastano gli "appelli" a Draghi per riprendere e difendere un passato in crisi profondissima e "irreversibile".

Piuttosto occorre riflettere e costruire - in queste ore - una prospettiva politica nuova e capace di unificare intelligenze critiche, risorse umane, popolo inquinato subalterno e sfruttato, nonché sempre più scettico su Istituzioni che anziché inverare i principi e il dettato della Costituzione approfondiscono le ingiustizie del sistema di potere che la contraddice. 
Come provano a dire anche esponenti del mondo scientifico e associativo di sperimentata competenza. Ovvero interlocutori che dovrebbero essere ritenuti democratici (o Democratici) al di sopra di ogni sospetto di radicalismo: da Gad Lerner, all'on. Stefano Fassina, a Gustavo Zagrebelsky. 



Il giorno degli "appelli a Draghi" su il Corriere della Sera: premono 100, 1000 Sindaci "bipartisan", Confindustria e "grandi" imprese, colleghi Premier europei ed "atlantici" ... (17 luglio 2022)


Il giornalista, scrittore e conduttore TV, Gad Lerner, su il Fatto Quotidiano pone interrogativi in "Se i 5 Stelle sono il peggio, perché li volete con voi"? (17 luglio 2022)  



















Per l'on. Stefano Fassina (LeU): "è Draghi che ha minato tutti i punti cardine del MoVimento ... I 5 Stelle coerenti sul DL Aiuti" (Il Fatto Quotidiano, 15 luglio 2022) 
















L'imperdibile intervista a Gustavo Zagrebelsky su il Fatto Quotidiano: "La guerra va ripudiata anche quando è indiretta" ... "Davvero in Ucraina si è convinti di sconfiggere la Russia e costringerla alla resa"? (9 luglio 2022)


"I signori della guerra giocano con le vite altrui" ... "I valori esibiti e invocati nei conflitti si mescolano in un tutto putrescente" (8 luglio 2022)



A Bologna nel Parco della Montagnola Paola Fagioli di Legambiente Emilia Romagna, Corrado Oddi, Giovannini, Leonardo Setti, Gabriele Bollini della Rete Emergenza Climatica e Ambientale dell'Emilia Romagna incontrano 7 Consiglieri Comunali di Bologna (Simona Larghetti, Detjon Begaj, Davide Celli, Mery De Martino, Siid Negash, Marco Piazza, Giacomo Tarsitano) per illustrare le 4 proposte di legge di iniziativa popolare sottoposte alla Regione su Acqua, Rifiuti, Energia e Suolo ... (11 luglio 2022)














FIOM e FILT di Bologna discutono al Parco della Montagnola, con i rispettivi segretari nazionali Michele De Palma e Stefano Malorgio e con Valentina Orioli, Assessore del Comune, Andrea Poggio, di Legambiente nazionale, Ilaria, di Fridays for Future Bologna, Johann Horn del sindacato tedesco IG Metal Baviera di "Nella giusta transizione: per una mobilità sostenibile e democratica" (7 luglio 2022)














15 commenti:

  1. Di chi è il libro su Enrico Berlinguer? Sulla situazione condivido. Draghi che avrebbe voluto fare il Presidente della Repubblica dicendo che aveva finito la sua missione da capo del Governo, si è dimesso nonostante la fiducia ricevuta sia alla Camera che al Senato. Dunque una valutazione squisitamente politica che non può essere modificata per le scontate pressioni della troika europea, di imprenditori italiani, di uomini di centrodestra e centrosinistra.
    Votare è sempre salutare. Non siamo in una autocrazia. O no?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. gtugnoli16@libero.it21 luglio 2022 alle ore 11:02

      1. "Il nostro Berlinguer" sottotitolo "racconti e immagini di una vita straordinaria" è un libro di Fabrizio Rondolino.
      2. Credo non si possa rimproverare Mario Draghi per le dimissioni della scorsa settimana. Quel Governo non aveva più una maggioranza politica capace di affrontare le sfide globali e locali. Prenderne atto è stato un atto di realismo apprezzabile. Semmai la critica ferma e di merito è sulle politiche di conservazione e di restaurazione praticate nel corso dell'ultimo anno dal "Migliore" e dal suo Governo. Ovvero sulle scelte proposte, che condizioneranno pesantemente il futuro dell'Italia e dell'Europa: dal riarmo al rilancio delle fonti energetiche fossili, dagli inceneritori ai tagli alla sanità pubblica ed ai servizi sociali ...
      Da qui l'urgenza di costruire una alternativa democratica. Qualificata per contenuti forti, cultura politica e alleanze sociali.
      Gianni

      Elimina
    2. Nooooo. Fabrizio Rondolino no.

      Elimina
  2. Qualcuno può spiegarmi perché nel Decreto Aiuti è stato inserito l'inceneritore di Roma?
    Per disintegrare i 5 Stelle non bastano loro?
    Infierire non è mai bello e soprattutto non porta bene. Con o senza Grillo, di Maio, Conte, Dibba, etc. etc. i nostri problemi restano: lavoro, ambiente, sicurezza, traffico, scuola, corruzione.....
    Vogliamo riaffidarci ai Draghi con la 4 maggioranza in 4 anni?
    L.M.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. gtugnoli16@libero.it21 luglio 2022 alle ore 11:48

      No grazie!
      Tre diverse maggioranze politiche in una sola legislatura sono già troppe. Già avremmo dovuto svolgere un serio confronto politico ed elettorale. Ora tutti debbono essere messi davanti alle rispettive responsabilità di rappresentanza. Sapendo che il 2 ottobre stabilirà nuovi rapporti di forza e che il Paese deve cambiare rotta, abitudini, "sistema" di potere.
      Ci sarà tempo per riflessioni più approfondite.
      Per ora solo qualche prima risposta.
      1. I problemi per l'Italia (per l'Europa e il mondo) sono enormi, hanno origini antiche e sviluppi locali e globali da approfondire con più rigore.
      2. Le tesi di Grillo, del M5S, di Conte sono state un tentativo politico, sicuramente superficiale, parziale e contraddittorio.
      3. I partiti (tutti, ma soprattutto quelli che si rifanno alla sinistra storica) anziché studiare i processi sociali, adeguare le proprie politiche, competere con i nuovi movimenti e produrre sintesi progettuali più avanzate (verso il 2030-2050) hanno preferito polemizzare, attaccare gli altri, fare propaganda, usare insieme arroganza e paternalismo. Insomma molta astuzia, poche idee, troppe logiche di potere.
      Impressione: o si cambia o si perde. Tutti noi, persone semplici, popolo che ama la Costituzione e che la vorrebbe fare vivere ...
      Gianni

      Elimina
  3. Scrivi: "occorre riflettere e costruire - in queste ore - una prospettiva politica nuova e capace di unificare intelligenze critiche, risorse umane, popolo inquinato subalterno e sfruttato". Condivido.
    In Italia oggi manca un siffatto soggetto politico, responsabile. Esistito in passato, come rammenti riportando la nobile frase di Berlinguer. Cos'altro era il PCI?
    Oggi a supporto di questa prospettiva ho letto un articolo di Tomaso Montanari che risponde a Matteo Zuppi (sulla responsabilità di chi sceglie di sostenere il Governo) con la lezione di Emilio Lussu sull'importanza - in democrazia - di fare opposizione. Una responsabilità non minore di quella di chi governa. Per esaltare il Parlamento e la Politica.
    Sergio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. gtugnoli16@libero.it21 luglio 2022 alle ore 12:24

      Purtroppo da tempo agli istituti democratici previsti dalla Costituzione si è sostituita una pratica fintamente evoluta, "moderna" e "più veloce" che si fonda sul primato del governo e delle cariche monocratiche (ad esempio i Sindaci, ma anche il "Premier").
      Una cultura politica asfittica e modesta: per cui, l'importante è "vincere". Nei Comuni, nelle Regioni, nel Paese. Non rappresentare al meglio i cittadini, eleggere Assemblee e Consigli rappresentativi, qualificati, autorevoli. Dove gruppi politici, maggioranze e minoranze si misurano, confrontano progetti, priorità, investimenti ed atti. Li verificano e li migliorano. Anche avvalendosi di Referendum, Consultazioni, Assemblee cittadine e popolari.
      Così si è progressivamente perso in vivacità, ricchezza, passione, partecipazione, argomentazione, qualità, capacità critica creativa.
      Si, attualissimo ed interessante l'articolo di Tomaso Montanari su il Fatto Quotidiano di qualche giorno fa.
      Gianni.

      Elimina
  4. Solo una osservazione marginale.
    Per Fiom, filt e cgil è tempo di discutere o di schierarsi? Sui progetti di giusta mobilità come sui progetti di riarmo e di rilancio delle fonti fossili nocive. Se non ora, quando?
    I lavoratori sono i primi beneficiari di una svolta ecologica e pacifica.
    Rocchi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. gtugnoli16@libero.it21 luglio 2022 alle ore 12:39

      Anche nel sindacato c'è un grande problema di rappresentanza e di radicamento nel mondo del lavoro e della cultura.
      Conversione ecologica, disarmo, pace e cooperazione richiedono cambiamenti produttivi ed economici profondi.
      C'è bisogno dei sindacati dei lavoratori. Ma tanta strada da fare ... Anche nella CGIL di Landini, nella FIOM di De Palma e nella FILT di Malorgio.
      Per non parlare della CGIL bolognese e dell'Emilia Romagna, invischiate in un sistema di potere che fatica a liberarsi di approcci vecchi e logori.
      Gianni

      Elimina
  5. Ma quante lingue biforcute ci sono in Italia?!?!
    Pro Draghi anche tante associazioni. Mi chiedo se si può essere al contempo ambientalisti.... O per la giustizia sociale? O per il disarmo?
    Titti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. gtugnoli16@libero.it21 luglio 2022 alle ore 16:34

      Le contraddizioni sono una proprietà diffusa.
      Gianni

      Elimina
  6. Previsione. Draghi resta. Come Mattarella.
    s.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A confermare Draghi è la nullità altrui in quanto a prospettiva per il paese e per il mondo. E il permanere ai vertici delle istituzioni di vecchi democristiani e classi dirigenti trasformistiche, dipendenti da alleanze internazionali.
      m.m.

      Elimina
    2. Previsioni (o speranze) errate. Neppure i poteri che hanno sempre funzionato reggono più.
      Sic

      Elimina
    3. gtugnoli16@libero.it21 luglio 2022 alle ore 17:02

      Eviterei giudizi sommari e definitivi.
      Sicuramente molto diversi sono i ruoli istituzionali.
      E assai diverse le personalità e la loro ampia cultura.
      Dipendesse da me: con grande rispetto, ad entrambi avrei assicurato da tempo una giusta pensione e lunga vita.
      L'Italia e il mondo hanno bisogno di energie e di politiche nuove. Nonché di saggi ed attivi "umarell", con spiccate doti critiche e propositive.
      Gianni

      Elimina