lunedì 28 marzo 2022

Andrea, Daria, Francesco, Greta, Luca, Marco ... Un mondo diverso è possibile e necessario, ora!

In tanti in cammino contro la guerra e per affermare Diritti e Doveri universali ... 










Un mese di guerra cruenta in Ucraina ha provocato nuovi lutti e paure. Troppo a lungo sottovalutati in Europa quando i conflitti armati riguardavano prevalentemente altre aree del mondo: l'Africa o l'Asia, le Americhe. Ora le dirette televisive che trasmettono quotidianamente le distruzioni, la morte, le ansie a Mariupol, Kharkiv, Kiev e Leopoli ci fanno meglio capire - anche qui, nel Vecchio Continente - gli effetti devastanti sulle popolazioni inermi di "interventi militari" e bombardamenti "punitivi", "preventivi" o "umanitari" condotti da milizie irregolari o dagli eserciti più attrezzati e potenti del mondo con motivazioni diverse. Viviamo da decenni nell'era nucleare e sappiamo

che lunghi conflitti armati non possono essere "governati" da tecnologie e uomini. Il rischio di deflagrazioni distruttive è nelle cose. Soprattutto se abbiamo a che fare con Capi di Stato e di governo che consideriamo "folli" o "criminali". Dunque, l'obiettivo per ogni cittadino del mondo deve essere quello di raggiungere - prima possibile - il "cessate il fuoco", abbandonando - ovunque - la via dei conflitti armati, garantendo il rispetto dei Diritti e dei Doveri universali sanciti dalla Carta dell'ONU e riprendendo in ogni continente percorsi di cooperazione e di risoluzione pacifica delle controversie in atto.

Pandemie, modifiche climatiche, incremento demografico diseguale, contrasti di classe intollerabili sono la grande emergenza che accomunano popoli e persone. Sono la priorità assoluta che esige grandi investimenti e "visione"; un cambio di logiche e di sistemi sociali, economici e politici; diffusione di conoscenze e più cultura intersettoriale. Lo hanno ribadito negli ultimi decenni scienziati, intellettuali e cittadini di tutto il mondo mobilitati per affrontare emergenze e sfide epocali.

Un cammino lungo e difficile. Perché confligge con interessi costituiti, di oligarchi e di grandi capitalisti. Perché sconta una arretratezza drammatica nelle forze politiche e culturali di opposizione e di alternativa. Ma obbligato, per chiunque anteponga la ragione e il cuore a pretese di dominio e di conservazione.

Ogni illusione di vincere guerre, di sottomettere "altri" popoli e persone, di imporre escalation militari, di perseguire la deterrenza della forza armata e l'arroganza del potere si scontra con la volontà e la determinazione umana all'autodeterminazione, ad una vita dignitosa e meritevole di essere vissuta. 

La prospettiva di incrementare le spese in armi, eserciti, apparati di "sicurezza" e di "difesa" individuale, di nazione o di presunti attuali alleati in interessi ed affari è possibile quanto irrazionale. Il futuro, oggi più che mai nel passato, è interdipendente: dato dalla sicurezza che ci assicuriamo reciprocamente, tra popoli e generazioni; affrontando insieme i problemi, integrando conoscenze, risorse, ricerca di risposte appropriate alle contraddizioni esistenti evidenti, prodotte dagli avanzamenti e dagli errori compiuti. E, anziché limitarci ad accusare "altri", è indispensabile riflettere ed urgente predisporci ad una maggiore comprensione dei fatti e dei processi, ad un confronto politico produttivo, ai cambiamenti necessari nell'interesse comune e di tutti.

Le pandemie, l'inquinamento, il riscaldamento del Pianeta, le contraddizioni Nord - Sud ed Oriente - Occidente, i conflitti di classe si affrontano attraverso un Progetto globale di conversione ecologica e pacifica delle produzioni e dello sviluppo. Più ricerca scientifica in tecnologie, programmi e politiche che migliorino il benessere complessivo delle piccole e grandi comunità e meno profitti e potere per pochi super ricchi che si appropriano - in Russia come negli Stati Uniti, come in Cina, in India, in Europa, nel Medio Oriente o in Africa - del lavoro e della creatività altrui e dispongono della vita, delle risorse e delle Istituzioni di tutti. Servono ovunque investimenti di qualità su scuole, su servizi sanitari, informativi, formativi e di cura, su infrastrutture davvero sostenibili che accompagnino persone e territori ad organizzarsi secondo bisogni ed esigenze essenziali, fondanti ed universali.

Nell'ultimo fine settimana a livello internazionale, nazionale e locale tantissime persone, giovanissimi e nonni, autorità e lavoratori, sono intervenute, si sono incontrante in assemblee, sono scesi in piazza per discutere e manifestare la comune volontà di "cessate il fuoco", di dare priorità all'ascolto e all'impegno su scelte alternative a quelle nelle Agende dei nostri Governi: la salute, la natura, l'aria, l'acqua, il suolo, le città storiche da preservare e rigenerare. Tutte le attività umane, le produzioni ed i commerci devono avere coscienza di questi fini, vincoli, limiti. 

Queste Persone - questo "Popolo" - esprimono precise Proposte e Priorità se non ancora un Progetto compiuto. Espongono e chiedono Democrazia partecipata; Politiche coerenti e conseguenti, una rappresentanza che pare assente o silente in troppe Assemblee elettive e rappresentanze di Governo. Altrove si cerchino fan di Putin o di Biden, di Boris Johnson o di Xi Jinping, di Erdogan o di Bin Salman.


Bologna, venerdì scorso: studenti e lavoratori si mobilitano con Fridays For Future per una società più giusta ed eco-compatibile ...
(25 marzo 2022)
 







Il corteo "People not Profit" sfila da Piazza Maggiore a Piazza San Francesco dietro lo striscione "effetto serra, effetto guerra" ...
  

Parco delle Caserme Rosse, domenica pomeriggio: l'assemblea cittadina della Rete delle Lotte Ambientali bolognesi ...
(27 marzo 2022)l 




































Ma procediamo con ordine ed una fotocronaca dedicata a studenti e lavoratori che hanno costruito anche a Bologna importanti giornate di protagonismo critico e propositivo.


Liceo scientifico Fermi di via Mazzini, mercoledì pomeriggio: gli studenti occupano la scuola e organizzano incontri ed assemblee per discutere di presente e di futuro ... (23 marzo 2022)
   

L'entrata (mattina e pomeriggio) è rigorosamente controllata e riservata a studenti, insegnanti ed ospiti autorizzati in base a competenze e inviti ... 


Liceo Galvani, giovedì mattina: l'occupazione e l'autogestione è decisa anche dagli studenti del Classico di via Castiglione: all'entrata un volantino di Fridays For Future Bologna ...
  

Poco oltre due scritti. Il primo: "Horror vacui. Perché il verso è tanto efficace? Ecco. Il vuoto, lo spazio vuoto alla fine del verso è spazio lasciato alla riflessione. Non siamo più abituati" ...


Il secondo, contiene solo quattro parole: "... dà adito all'immaginazione" ... (24 marzo 2022)




 




Piazza Maggiore, venerdì mattina, ore 9.15: sul sacrato della Chiesa di San Petronio uno striscione scritto dagli studenti dell'Istituto magistrale Laura Bassi ... (25 marzo 2022)


Sotto la torre con l'orologio di Palazzo d"Accursio una ragazza aiuta la vestizione di un ragazzo in armi ...


"Non aspettare che sia troppo tardi" ...


Molto meglio ... costruire la pace e il disarmo ...











Da Piazza Maggiore a via Rizzoli: nel corteo studentesco una delegazione della FIOM con il segretario Michele Bulgarelli ...
  

Verso le Due Torri, sventolano le bandiere di  Fridays For Future Bologna ...


Tante ragazze con le bandiere arcobaleno e i colori della pace ...


E lo striscione ricordo appeso nel settembre del 2019 dal Comune: "Bologna dichiara l'emergenza climatica ed ecologica" ...
 

Extinction Rebellion denuncia il tempo perso: mancano realizzazioni e progetti di conversione ecologica della Città e del Paese all'altezza delle sfide ... 








"Blocchiamo il sistema che produce guerra e devastazione ambientale" ...


Come sempre dalle donne ... cultura, creatività, e determinazione


"Noi e il nostro legame con i combustibili fossili" ...


Uno sguardo d'insieme su Via Rizzoli ...








... e sotto la Torre Garisenda, Patrik Zaki ...


In Piazza di Porta Ravegnana passa "No autostrade in Città per la tutela della salute e del territorio" ...


Il cambio delle politiche nazionali ed europee per il risparmio energetico e per investire in fonti rinnovabili (eolico e solare) unisce il No alla guerra e il Si alla conversione ecologica ...


Il corteo lungo Via Zamboni e in Piazza Verdi ...


Sotto lo sguardo riflessivo di un professore, politico ed amministratore di lungo corso ...


Anche l'Università di Bologna è al centro di incontri e lotte ...


Nel cuore della cultura e della storia nazionale ed europea ...


Ragazze e ragazzi per una cultura di pace, di cooperazione e di produzioni al servizio delle comunità ...


... anche se, ora, "siamo nella merda"
No guerre, No nucleare, No inquinamento: "Nessuna specie intelligente distruggerebbe la sua casa" ...












Una ragazza dello "StaFFF " con la maglietta "Giustizia climatica per tutti, adesso".


All'entrata della Sede Centrale, in Zamboni 33, viene affisso lo striscione "Fuori ENI dall'UNIBO" ...


In strada avanzano i manifestanti: non solo scritte e slogan; procedono anche gruppi artistici ...


Nuove generazioni e simboli intramontabili ...


Trenta e quarantenni attivisti di associazioni ambientaliste storiche e recenti ...


Pantere grigie con le bandiere della pace e giovani militanti con giubbotti di XR ...


Un cartello denuncia: "Il clima cambia, la scuola no" ...




Un giovane ricorda Chico Mendes: "L'ambientalismo senza lotta di classe è giardinaggio" ...


Due ragazze: amore e lotta ...


Attivisti di una Associazione nata dopo l'incidente nucleare di Fukushima, con lo scopo di informare su "benefici e rischi di ciascuna fonte di energia" ...
 


La giovane militante di una storica organizzazione ...

Il corteo verso il Cassero di Porta San Donato ...

Anche le Vecchie Mure di cinta della Città partecipano: lo smog danneggia non solo il patrimonio naturale, ma anche i monumenti e le costruzioni storiche ...
 

Verso via Irnerio ...


Tutti a terra: l'emergenza ecologica mette a rischio la vita ... Poi uno scatto per riprendersi e dare speranza ...


Si incontrano e dialogano studenti e professori ...


Ancora due ragazze, tra il serio e il faceto: "Possiamo mettere persone intelligenti al comando ora" e "ragazzi fantastici che salvano un Pianeta caldo" ...


L'attenzione e la partecipazione dalle finestre della Casa editrice Zanichelli ...


Il popolo della pace e della conversione ecologica in cammino ... lungo Via dei Mille















Un partecipante con i colori nazionali dell'Ucraina ...


In via Marconi anche i "Nonni in piazza" ...


Forse conviene riguadagnare la testa del corteo ed i FFF? "Il Pianeta muore come i soldati" ...


Meglio "cambiare" che "morire" ...


L'orgoglio e la speranza di un delegato operaio metalmeccanico ...


Verso Piazza San Francesco consapevoli e combattivi: "Siamo il futuro senza futuro. #saperiperilfuturo" ...




Pensieri globali ed azioni locali, piazze nazionali ed assemblee cittadine e di quartiere ... PNRR e Documenti Economici e Finanziari, Bilanci pubblici e di grandi Gruppi ... investimenti dello Stato, della Regione e dei Comuni. 
Di questo vorrebbero ragionare e discutere cittadini, comitati ed associazioni che ogni giorno affrontano le emergenze della vita quotidiana nelle periferie, sui luoghi di lavoro e di studio.

A Bologna, dal 2016, si discute di una grande opera pubblica, il Passante di Mezzo, dopo che per oltre dieci anni le Amministrazioni pubbliche locali avevano sostenuto il Passante autostradale a Nord. Un "nuovo" simbolo di un vecchio modello di crescita economica in drammatica crisi. Sull'argomento si è svolta ieri una partecipata Assemblea, introdotta da Luca Tassinari, portavoce di Aria Pesa ed A.MO. Bologna. A conclusione dei numerosi interventi, vari impegni e scadenze comuni. Nessuno intende smobilitare. La lotta continua e le proposte sono incalzanti ... 
























































































L'Assemblea cittadina della Rete delle Lotte Ambientali bolognesi, di ieri, alle Caserme Rosse ...
(27 marzo 2022)


Marco Palma e Daria Prandstraller, due attivisti della Rete delle Lotte Ambientali bolognese, che hanno promosso l'iniziativa e condotto l'Assemblea cittadina ...


Tra i partecipanti all'assemblea i professori Vincenzo Balzani e Rudi Lewanski ... hanno motivato le ragioni della loro ferma critica al Passante di Bologna e le proposte di merito e di metodo alternative: mature, possibili, auspicabili ... Comune e Regione risponderanno?


Da altre qualificate esponenti del mondo contadino e della produzione proposte qualificate per la salvaguardia dei terreni agricoli e delle attività dei coltivatori locali ... Una scelta orientata alla sicurezza alimentare, al risparmio ed alla valorizzazione delle risorse disponibili ... (27 marzo 2022)
















La prima pagina di Avvenire, Quotidiano di aspirazione cattolica (25 marzo 2022)
Papa Francesco Bergoglio: "Una pazzia l'aumento delle spese militari al 2% del PIL. Vergogna".


Le pagine de il manifesto, quotidiano comunista, sulle manifestazioni "per il clima e contro la guerra nel cuore dell'Europa". Da Parigi a Madrid, da Vienna a Bristol e Atene. Poi in Afica, Asia e Americhe. "Energie rinnovabili" il titolo ... (sabato, 26 marzo 2022)


E' il manifesto ad informare sulla grande manifestazione organizzata da Fridays For Future e lavoratori della ex GKN a Firenze sabato pomeriggio: "una piazza di vita, di pace e di lavoro" ...  (domenica 27 marzo 2022)


Per il Carlino Bologna le "mille voci per l'ambiente" di Fridays For Future  (26 marzo 2022)


Andrea Ranieri, su il manifesto, scrive un interessante articolo "Il conflitto oscura l'emergenza climatica. Distruzione e distrazione di massa" ... (27 marzo 2022)



"l'investimento militare trascina con sé la lotta per il controllo dei giacimenti energetici: ci stiamo impegnando per sostituire il gas ed il petrolio russo, non a diminuire la nostra dipendenza da tutte le fonti fossili" denuncia lo storico sindacalista ... Eppure l'esperienza di Civitavecchia indica un percorso.












5 commenti:

  1. Importanti tutte queste iniziative.
    Nel giorno in cui pare che la guerra in Europa possa rallentare e chissà se fermarsi per raggiungere un auspicato accordo tra le parti, dobbiamo riprendere il ragionamento politico.
    A questo riguardo sarebbe bene capirsi.
    1. Ancora per quanto tempo il mondo può continuare a vivere con il clima internazionale dominato da personaggi come Putin, Biden (o Trump), Johnson, Kim, Erdogan, Draghi? Che si scambiano accuse definitive e poi firmano treguae ed accordi come niente fosse?
    2. Anche in Italia quanto si motiva un governo sostenuto da una così ampia maggioranza? Ora che la pandemia si ripropone, che l'indebitamento pubblico riemerge, che il clima torna caldo: dove mettiamo gli euro di cui disponiamo?
    Nella sanità territoriale? In armamenti ed eserciti nazionali? O europei? O Nato? Nelle infrastrutture per una mobilità pubblica competitiva? Per Passanti e Autostade? Per mezzi a trazione dei combustibili fossili? A quali costi economici ed ambientali?
    Sindacati ed associazioni che ne dicono? E i partiti?
    Draghi ci rappresenta sempre tutti? O tutta la politica organizzata in parlamento?
    Ricordo che nel 2023 si vota per camera e senato.
    Ciao!

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  2. Trovo molti messaggi arcobaleno in un mese nero, grazie. Perché ne traggo la conferma che tanti giovani e tantissime donne sono protagoniste/i delle mobilitazioni in corso. Mi sembra decisamente positivo perché significa che nessuna delega è consegnata ai vari vecchi capi del mondo in guerra tra loro e sempre più avidi di potere.
    Ora però molti fatti mi sembrano muovere in tutt'altra direzione.
    In America ed in Europa con il rilievo che assumono leader atlantisti e di destra. Ma anche in Italia dove Draghi fa proprie le tesi di Giorgia Meloni e il solo Conte pare farsi interprete delle preoccupazioni del Papa per il riarmo.
    Spero che non si vada presto alla quarta maggioranza politica della legislatura rompendo con il M5s e aprendo a destra.
    Per dirla con Francesco, sarebbe una ulteriore vergogna.
    Anna

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  3. Spero che tutte queste manifestazioni trovino rappresentanza nei parlamenti europei e nelle politiche dei governi, anche se per il momento non vedo risposte positive.
    In Germania 100 miliardi per il riarmo mi pare una follia alla stregua dei 15 miliardi che vorrebbe impegnare il nostro Presidente del Consiglio. E la transizione ecologica?
    s.

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  4. Tanta gente, tante voci. Una boccata di ossigeno che consente di respirare meglio...... visto che anche questa mattina ho letto sul quotidiano bolognese per eccellenza che "il m5s è solo e tutti gli altri stanno con Draghi". In verità contro il riarmo e la finzione ecologica saremmo almeno in due, ma io naturalmente per il Carlino non valgo. O forse non viene dato per scontato il "no" di Conte?
    L.

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  5. Io sto con Papa Francesco, con Greta e tutti gli altri ........
    Forse con Conte, se tiene il punto.
    Sicuramente non con Draghi, Guerrino,di Maio, Cingolani, Bonaccini e compagnia.
    M.

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