venerdì 21 maggio 2021

Un Passante sulle Primarie

Isabella Conti e Matteo Lepore possono fermare Bellanova, Bonaccini e Mazzanti?











Nei giorni scorsi si sono riaperte le danze intorno al Passante di Mezzo, tra la candidata alle primarie Isabella Conti che vuole rinviare la Conferenza dei Servizi, il candidato Matteo Lepore che vuole ulteriori miglioramenti proposti da un’apposita commissione di tecnici e le giunte di Comune e Regione che spingono per andare avanti a tutta birra perché il progetto va bene così com’è.

L’assessore comunale Claudio Mazzanti ci racconta che l’investimento previsto è passato da 700 milioni a quasi due miliardi, ma non ci spiega come si raggiunge questa cifra astronomica. Tenendo presente che il tratto in questione è di 13 chilometri, si tratta di spendere più di 150 milioni a chilometro, roba che neanche per il tunnel sotto la Manica. E oltretutto li spenderemo (sì, li spenderemo noi, perché Autostrade non lavora gratis) per un’opera che voci autorevoli e istituzionali giudicano perfettamente inutile. Un paio di esempi:

«L’opzione Passante di Mezzo è solo un palliativo, una volta realizzato dovrà essere integrato da ulteriori opere accessorie. L’allargamento di una sola corsia autostradale e di una sola corsia della tangenziale non potrà bastare». Giancarlo Raggi, presidente di Ance Emilia, intervista al Corriere del 5 maggio 2021.

«Si concorda che la realizzazione del “potenziamento in sede del sistema autostradale e tangenziale di Bologna” non risolve, ma può concorrere, insieme alla realizzazione degli interventi previsti dall’Accordo del 21 aprile 2016, all’abbassamento dell’elevato livello di congestione dell’attuale sistema infrastrutturale del Nodo di Bologna». Parere finale della Regione Emilia Romagna sul progetto, 2 agosto 2017.

Ora, che senso ha buttare due miliardi per un buco nell’acqua? Capisco che ormai siamo tutti un po’ keynesiani, ma qui mi sembra che si esageri. Anche perché Keynes suggeriva di scavare buche e poi riempirle per mettere in circolo un po’ di salari. Che voleva dire fare un piccolo danno seguito immediatamente dal rimedio, mentre una volta fatto l’allargamento del Passante non si potrà più rimediare. E i danni saranno tanti, e tutti a carico della collettività: più traffico, più inquinamento, più emissioni di CO2, più anni di vita persi e morti premature per inquinamento.

E non è che manchino le alternative. Mentre a Bologna si pensa ad allargare un’autostrada in mezzo alla città, cioè di confermare un modello di mobilità antidiluviano, in Francia è stata approvata la LOM, Legge di Orientamento della Mobilità, che prevede misure per incentivare forme di mobilità condivisa come il carpooling e il trasporto a chiamata, con tanto di premialità economiche per chi usa quei sistemi o la bicicletta nei percorsi casa-lavoro (qui una sintesi degli obiettivi della LOM). I francesi evidentemente sanno che per ridurre la congestione del traffico non bisogna allargare le strade, ma ridurre e normare l’uso dell’automobile.

Sul Passante servirebbe un punto e a capo, ed è questo che mi aspetterei da chi si candida a governare Bologna per i prossimi cinque anni. Una moratoria di almeno un anno da utilizzare per avviare un percorso partecipato che porti a una soluzione efficace e duratura, cosa che il Passante di Mezzo non è.E approfittare di questa pausa di riflessione per attivare subito un rilevamento continuo della qualità dell’aria lungo l’infrastruttura più inquinante di Bologna, e per realizzare uno studio epidemiologico sullo stato di salute della popolazione residente in prossimità del tracciato.

Comitati e associazioni ambientaliste chiedono queste misure da anni, sbattendo regolarmente contro il muro di gomma delle istituzioni. Per quanto mi riguarda non ritengo votabili candidati che non si oppongono fermamente alla realizzazione di una costosissima opera inutile e che ignorano le richieste dei cittadini. Bologna merita di più.

Luca Tassinari*, il Cantiere Bologna, 21 maggio 

membro dell’Associazione AMO Bologna Onlus e della Rete civica Aria Pesa

La nuova generazione di politici e di amministratori saprà correggere errori ed imprevidenza di illustri predecessori?
Potrà imprimere la svolta necessaria e matura in tempi di "emergenza climatica ed ecologica" e di pandemia?

  

Il Corriere di Bologna propone così "la dialettica" della ViceMinistra Teresa Bellanova (Italia Viva).
Sono almeno 30 anni che "per le migliorie c'è tempo dopo" ...
Per la candidata sindaca di Bologna Isabella Conti (che propone di rinviare la Conferenza dei servizi a fine anno) una sfida concreta per dimostrare autonomia ed indipendenza!



Carlino Bologna evidenza le contraddizioni in seno al PD. Mentre il candidato Matteo Lepore in "ticket con Emily Clancy" afferma che per lui "la salute deve essere al primo posto", il suo grande elettore Stefano Bonaccini prova a chiudere d'autorità ogni saggia e lungimirante apertura politica del candidato alla "transizione ecologica" ...



Con ASPI (e il Gruppo Benetton) la "partita" delle concessioni autostradali (dopo Genova) è ancora aperta ...
tuttavia la Regione Emilia Romagna conserva vecchi progetti per una crescita senza qualità e che prescinde dall'Italia nuova che occorre costruire dopo la drammatica "lezione" di Covid-19.
Eppure lo stesso discusso Patto per il Lavoro e per il Clima indica obiettivi significativi di riduzione del traffico su gomma ...



L'Assessore alla Mobilità del Comune di Bologna, altro grande sostenitore di Matteo Lepore, pare "parlare a nuora perché suocera intenda" ...
Anche per Matteo Lepore si pone - qui ed ora - la sfida di mostrare autonomia ed indipendenza da troppi abbracci "mortali" ...



L'ultima manifestazione di Fridays for Future in Piazza Maggiore (30 aprile 2021) per chiedere una svolta nazionale e locale nelle priorità di investimento: dal Recovery ai bilanci di Stato, Regioni, Enti Locali, imprese e famiglie.
Anche per Isabella Conti e Matteo Lepore la sfida della "transizione ecologica" comporta ulteriori atti e fatti ...








Il Passante di Mezzo per la rilevanza dell'impegno economico e finanziario che comporta (che distrae da altre priorità collettive ed individuali) e per il portato di maggiore inquinamento (riconosciuto anche nei documenti ufficiali) è "un errore strategico".
Come dice Luca Tassinari: "spendereste due miliardi per un buco nell'acqua"?
Oppure protestereste come fanno scienziati di UNIBO, ambientalisti, le ragazze ed i ragazzi di FfF e di Extinction Rebellion (qui sulla rampa 6 della Tangenziale di Bologna)?


14 commenti:

  1. Una bella e dura sfida. Si, forse anche generazionale.
    s.

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    1. L'emergenza climatica ed ecologica propone sicuramente un conflitto generazionale. Tuttavia la politica nazionale e locale (nonostante il salto generazionale in corso) pare ancora restia ad assumere la conversione ecologica come priorità e ragione primaria di lotta e di proposta di governo per le città.
      Sinceramente anche per Bologna c'era e c'è da aspettarsi molto di più (dai candidati e dalle coalizioni) nel confronto amministrativo verso il 2030. E invece pare che il punto sia come "mitighiamo" o "compensiamo" i nuovi "danni" che è scontato si debba arrecare con gli investimenti che ancora debbono partire ...
      No, così non va!
      E Matteo Lepore se vuole essere credibile risponda per i NO che fin qui anche le Giunte di cui ha fatto parte hanno ripetuto agli ambientalisti del SI:
      1. perché non si è realizzato il SFM?
      2. perché non si sono potenziate le ferrovie regionali che potrebbero ridurre auto ed autocarri in circolazione?
      3. perché non si è mai adeguata la rete del trasporto pubblico urbano?
      4. perché non si sono pedonalizzate strade e piazze di Bologna?
      5. perché non si sono realizzati i boschi urbani più volte promessi e, tra questi, la fascia di 211 ettari di verde lungo la tangenziale prevista dal PRG del 1985?
      6. perché non sono state installate centraline di rilevamento degli inquinanti richieste dai cittadini?
      7. perché non sono state fatti studi epidemiologici sull'inquinamento ed il rumore?
      8. perché si debbono rivedere i progetti urbanistici di tutte le aree ex militari nel territorio comunale?
      9. perché nei corsi d'acqua (vedi Navile) continuano centinaia di versamenti abusivi, tossici e nocivi?
      10. perché non sono effettuate regolari manutenzioni e manutenzioni straordinarie alla rete idrica e le piogge comportano frequenti frane, allagamenti e alluvioni nel territorio provinciale?
      Gianni

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  2. Sul Passante ambiguità a Go-Go , è ormai una cacofonia di voci .
    E' sicuramente necessario rimandare il più possibile quell'opera . Nella speranza di fermarlo .
    Alternative faccio fatica a vederle .

    Ciao

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    1. Almeno un argomento concreto, il Passante. Riguarda il futuro ed appassiona tante/i, pro e contro.
      Una scelta davvero importante non solo per l'alto costo, ma anche per la visione di città che sottende. Forse anche per questo le donne (vuoi Emily,vuoi Isabella, Simona o Silvia) sono maggiormente sensibili e più critiche degli uomini (leggi Bonaccini, Merola, Renzi o Toninelli).
      Anna

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    2. Il potenziamento di strade ed autostrade (nel caso del Passante di Bologna fino a 16 e 18 corsie) è in aperto conflitto con una lungimirante programmazione della Città futura e di uno sviluppo eco-compatibile, da progettare e realizzare con gli investimenti di oggi.
      Il protrarsi di "ambiguità" su questo punto non sono lecite per chi si candida a fare il Sindaco negli anni 2021-2030. Ed è significativo che anche Beppe Sala a Milano si vesta di Verde.
      Possibile che al Centrosinistra emiliano - romagnolo manchi il coraggio di una svolta politica che anche la pandemia rende indifferibile?
      Gianni

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  3. Leggo che i Verdi europei hanno scelto la Conti per le primarie. Mi sorprende fino ad un certo punto. La sindaca di San Lazzaro è nota per il braccio di ferro con i costruttori che volevano edificare un nuovo insediamento ad Idice. Poi onestamente molte parole di Lepore non sembrano neppure pronunciate da un assessore alla cultura: gli ambientalisti non sono quelli del no (come lui dice), ma quelli che vogliono una società ecocompatibile. Solo due esempi: (primo) la crescita del turismo non si misuri solo sui numeri, ma anche sulla qualità dell'offerta e della proposta; sulla offerta della città perché non si esamina meglio i progetti? le mostre, le fiere, il cibo? è un fatto culturale, questo. Prendiamo Fico e la sua crisi? Che offerta è stata? Le critiche degli ambientalisti non si sono mai fermate al no: proponevano di valorizzare le produzioni locali e regionali; le filiere agroalimentari del biologico e del biodinamico; una dimensione degli spazi più contenuta e più servita da una mobilità sostenibile e non inquinante. (secondo) il Passante di Mezzo: non concordare con il progetto delle 16 corsie e del miliardo e 900 milioni per rifarlo più grande non significa affatto negare altri investimenti e lavori. Perché gli ambientalisti non sono ascoltati da anni nelle richieste di realizzare ferrovie più efficienti per il pendolarismo regionale e metropolitano e per le merci da ricevere ed esportare; così si fanno le ciclovie per amanti delle bici mentre chi le usa ogni giorno è privo di percorsi sicuri.
    Dunque basta frasi fatte e banali a sinistra, al centro, a destra.
    Più sostanza ed argomenti veri nel confronto per la Bologna che vogliamo.
    Ciao
    Robby

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  4. Conti e Lepore: sanno che molti vogliono il passante, molti altri non lo vogliono. Quindi chiedono una "sospensione", un ennesimo rinvio dopo 30 anni in cui si fa l'elastico.... Sono venute fuori le idee più assurde; le cifre ballano.
    A parte le idee più o meno serie, le sensazioni... pochi conoscono l'analisi fatta dai trasportisti della nostra facoltà di Ingegneria, in base alla quale si concludeva che l'allargamento servirebbe a poco e si suggeriva una soluzione diversa: si veda ad es. http://www.universitas.bo.it/Praitoni2.pdf)
    Pier Luigi Papini

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    1. Piero Praitoni? Purtroppo non sono riuscito a vedere nulla seguendo l'indicazione http://www.universitas.bo.it/Praitoni2.pdf.
      In ogni caso, qualcosa e qualcuno è uscito sulla inadeguatezza del progetto di ASPI e C. La stessa Confindustria sostiene di "fare", ma pensare anche alle prossime mosse ...
      Il punto è che non si capisce perché procedere con un'opera costosa, che non è risolutiva e crea problemi.
      La Città del People Mover e di F.I.CO. ha già dato ... Ora può e deve riflettere con maggiore capacità critica e di prospettiva.
      Gianni

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  5. Moratoria di un anno.
    Installazione di centraline di rilevamento degli inquinanti.
    Indagine epidemiologica che precede (non segue!) l'opera.
    Dice Luca Tassinari:
    Comitati e associazioni ambientaliste chiedono queste misure da anni, sbattendo regolarmente contro il muro di gomma delle istituzioni. Per quanto mi riguarda non ritengo votabili candidati che non si oppongono fermamente alla realizzazione di una costosissima opera inutile e che ignorano le richieste dei cittadini.
    Bologna merita di più.
    Sottoscrivo.
    IR

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    1. L'ambientalismo del Si sostiene anche investimenti consistenti per ferrovie regionali, SFM, trasporto pubblico integrato (si fa ancora lezioni in "DAD" per il sovraffollamento dei bus), percorsi sicuri in bici, servizi di ricarica per mezzi elettrici!
      Poi più aree di verde urbano, con adeguate manutenzioni.
      Gianni

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  6. Seguendo distrattamente la politica mi chiedo se siamo in presenza di "Un Passante sulle Primarie" ovvero di "Primarie sul Passante".
    Non vi pare di concentrare troppa attenzione su questo Progetto che solo da noi continua a trascinarsi dopo cinque anni cinque che è stato deciso?
    PD-mda

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  7. Per fortuna c'è ancora tempo.
    Troppe cose sono confuse. Sul Passante ma non solo.
    L.

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