lunedì 22 ottobre 2018

AbbracciAMO il BOSCO, ambiente e salute sono priorità!

Bologna, 20 ottobre. In tantissimi ai Prati di Caprara per una Città eco-compatibile 

















Difficile dire se le tantissime persone che hanno accolto l'invito di Rigenerazione No Speculazione ed hanno manifestato per salvaguardare il grande polmone di verde urbano dei Prati di Caprara potranno fare breccia in Amministratori pubblici che fin qui non hanno voluto ascoltare ragioni.
Le buone ragioni di tanti insegnanti e genitori che chiedono maggiore qualità e priorità nei finanziamenti per la scuola e la formazione pubblica; quella dei pendolari che rivendicano ferrovie e trasporti pubblici più moderni ed efficienti, come alternativa alla dipendenza dalle auto ed alla congestione delle città; quella di molti residenti delle periferie che esigono maggiori informazioni ambientali e sanitarie insieme a progetti urbanistici di alto valore sociale ed ambientale, anziché ulteriore asfalto, cemento, industrie e produzioni inquinanti, fiere di consumi irrazionali ... (solo per fare alcuni esempi).

I prossimi mesi chiariranno molte cose, evidenzieranno le reali volontà e gli interessi di tanti protagonisti del confronto e dei conflitti in atto.

Ciò che piuttosto va rimarcato, che dà nuova speranza e su cui occorre lavorare è la crescita di partecipazione e di consapevolezza sulla necessità di affermare scelte locali e globali diverse da quelle di un passato, lontano e recente, oramai incapace di costruire futuro nelle metropoli iper sviluppate del pianeta come nelle periferie del mondo.

Gli eventi naturali condizionati da uno sviluppo economico insostenibile (il RdC, lunedì 22 ottobre)


La denuncia del meteorologo: "Evento causato anche dallo smog"! 

Le vecchie ricette economiche e il "pensiero unico" neo-liberista sono senza sbocco.
Per i popoli del Sud che a causa di guerre, regimi illiberali, cambiamenti climatici, crescita demografica, miseria e povertà migrano prepotentemente verso nord.
Per le generazioni presenti e future di Stati (Uniti, riunificati o ancora divisi nel Vecchio Continente) che non riescono a vedere davanti a se il progresso sociale ed il benessere raggiunto da padri e da nonni che hanno a lungo dominato la scena internazionale abbinando egemonia culturale e forza militare, creatività produttiva e sfruttamento di persone, progresso sociale e rapina di materie prime naturali limitate.

Le classi dominanti che hanno diretto per decenni i singoli Paesi, l'Europa e il Mondo dopo la seconda guerra mondiale e che hanno espresso ed alimentato i grandi movimenti e partiti politici (conservatori e liberali, popolari e socialisti) non riescono ad uscire da contraddizioni strutturali profondissime.

Dobbiamo ragionare, oggi, sul ritorno di dittature militari, sull'affermarsi di regimi autoritari, sulle chiusure nazionaliste di popoli in cerca di riscatto o di protezione.
Si profila lo spettro della rinuncia diffusa e generalizzata - anche teorizzata, da parti insospettabili e apparentemente contrastanti - all'esercizio della democrazia e delle libertà costituzionali che a lungo hanno caratterizzato la seconda metà del secolo scorso.

La prospettiva sta nella capacità di promuovere intelligenze critiche collettive, di auto-rigenerare forze storiche in crisi e di affermare nuovi soggetti politici in grado arricchire rapidamente e progressivamente le categorie di lettura e di interpretazione della realtà.
Da tempo il PIL non è il parametro più adeguato ed accettabile per valutare una società o un Paese.
Le piccole e le grandi Comunità non possono ottenere risultati di civiltà e di cooperazione continuando a basarsi solo o principalmente su Bilanci economici e finanziari annuali tradizionali.
E sta scritto nelle esperienze vissute che le virtù e la responsabilità non stanno nel "privato" o nello "stato" per definizione.  Persone, culture, società ed istituzioni debbono essere, insieme, considerate e valorizzate.

Ogni Comunità locale o sovranazionale riconosciuta ed autorevole, per essere all'altezza dei problemi e delle sfide del terzo millennio, deve discutere democraticamente e con rispetto pieno di tutti le priorità e l'organizzazione della vita comune, i diritti ed i doveri fondanti, le Istituzioni rappresentative e regolatrici necessarie.
Ancora di recente in Italia una larga maggioranza di cittadini ha manifestato apprezzamento ed amore per la Costituzione: partecipando a consultazioni popolari democratiche, esprimendo No e Si a progetti di modifica della Carta fondamentale della Repubblica come su specifici argomenti ed opzioni, di valore nazionale o locale.
Lo ha fatto esprimendo chiare opzioni e rappresentanze politiche in occasione di elezioni locali, nazionali ed europee.
Lo fa quotidianamente confrontandosi nei territori e sui luoghi di lavoro o di studio, dove vivono le persone e si sviluppano i conflitti e la dialettica.

Nessuno può prescinderne. Nessuno può cancellare o banalizzare questo protagonismo critico, creativo e cooperativo di tantissime persone.
Vale sempre e per tutti.

AbbracciAMO il BOSCO è una fantastica esperienza di impegno comune ed una importante occasione perché tutti ripensiAMO le COMUNITA' di cui vogliamo essere parte attiva.

La partecipazione muove dalla velo-stazione di via Indipendenza

















In bici per dire insieme No alla CO2
L'orgoglio dei ciclisti quotidiani, cittadini No smog

















Anche i ragazzi e le ragazze in BICIfestazione ...
















Insieme alla Federazione Italiana Amici della Bicicletta






















Pedalatori impegnati nel rispetto dell'ambiente e della sicurezza sulle strade  ...
















"Contro la compravendita di bici rubate"!
























Consapevoli delle aspre "salite" che si debbono sempre incontrare: sulle cime più alte o in Città!

















Tantissime ragazze e donne




























Protagoniste senza delegare
Si parte da piazza XXSettembre per i Prati di Caprara ...
















Lungo la pista ciclabile di via Boldrini ...












Verso i viali di circonvallazione ...
















Lungo la ciclabile di via Bovi Campeggi ...
















Fino a via Malvasia ... 

















Poi la ciclabile di via del Chiù ...
 dove la frana di un anno fa è ancora lì, testimonianza e simbolo di mancate manutenzioni!
















Inizia AbbracciAMO il BOSCO dei Prati di Caprara
















All'ingresso di via Burgatti, già tantissime persone ...

















Giovani scout ed anziani "partigiani"
















Donne e uomini con le bandiere di comitati ed associazioni ...















Magliette di ambientalisti ...
























e divise associative
















Il lato Ovest dei Prati di Caprara Est è gremito di persone  in movimento
























Più avanti, inizia la catena umana ...
















Sempre tante donne ...
















Un abbraccio lungo ...
















Ininterrotto ...
















Continuo ...
















Mentre arrivano altri bambini ...
















Una catena solidale ed intergenerazionale ...
















R'esiste il Pratello
















Si prosegue fino alla grande rotonda ...
















... e lungo via dell'Ospedale, verso il Maggiore
















L'Abbraccio di altri ciclisti ...
















Fino all'entrata della Maternità 
















E oltre ...
















Con l'arrivo di volontari del WWF ...
























... e di Legambiente si raggiunge anche via Saffi





































































"L'abbraccio di 4mila mani" titola la Repubblica (domenica 21 ottobre)
























"1.836 persone" scrive il Corriere di Bologna (domenica 21 ottobre)






"... al risultato di un piano, se lo si crede superato, va opposto il risultato di un altro piano"
scrive il saggio Luca Tassinari su la Repubblica. Si deve ripartire da qui!


































12 commenti:

  1. Tanta gente. Una bella risposta al sindaco Merola che dice che "non si deve pensare solo all'ambiente e alla salute."
    VR

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    1. Penso anch'io che la grande partecipazione sia il prodotto di più fattori.
      Tra questi:
      1. un impegno serio, argomentato e propositivo di un Comitato di cittadini che ha saputo unire forte determinazione e grande apertura a soggetti distinti e diversi della società civile;
      2. una sana reazione alla testarda pretesa del Sindaco di non considerare ambiente e salute una priorità da perseguire attraverso tutte le scelte amministrative, urbanistiche ed infrastrutturali di Bologna e della Regione. Le incredibili vicende sul blocco dei diesel euro 4 e sulle domeniche "ecologiche" sono ancora di viva attualità (a fronte degli alti livelli di smog in tutta la regione).
      Gianni

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  2. Complimenti!
    La partecipazione e i numeri evidentemente contano.... in democrazia.
    Se dal Comune arrivano segnali nuovi e un Assessore di Merola dice "lavoriamo insieme", vuole dire che si è aperta una "breccia" ed è prevalsa la ragionevolezza.
    Del resto l'onda verde che non viene solo dalla Baviera ma anche dal più vicino Trentino (ancorché di segno diverso) non lascia molti margini di azione. Occorre provare di capirsi ed unire tutte le forze democratiche.
    Antonio

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    1. Veloci considerazioni.
      1. Certamente i numeri contano. Non considerarli è sempre un errore.
      2. E' bene considerare ogni movimento. Le parole di Matteo Lepore sono da registrare. Tuttavia, allo stato, restano forse autorevoli opinioni di un Assessore. Sono le stesse del Sindaco e della Giunta? Si tradurranno in atti conseguenti? In modifiche del POC? La strada da percorrere prima di cantare vittoria mi pare ancora lunga.
      3. Unire le forze democratiche è ottima cosa! Su che? Quali progetti concreti? La conversione ecologica è un terreno di impegno comune? Dopo il voto in Baviera, molti ne parlano. Quali sono i segnali di discontinuità e quali le nuove scelte che indicano il percorso da intraprendere?
      Esempi? Eccone alcuni.
      a. Privilegiare il Bosco ai Prati di Caprara e il Verde urbano promesso da decenni lungo l'Asse A14-Tangenziale.
      b. Partire con sostanziosi investimenti su ferrovie, SFM, trasporto pubblico e bici (annunciati decenni fa), anziché su quelli stradali ed autostradali (definiti nel 2016).
      c. Anteporre servizi sociali, formativi e sportivi, case popolari alla ristrutturazione dello Stadio Dall'Ara.
      Sarebbe un inizio incoraggiante. No?
      Gianni

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  3. I cittadini su temi concreti e reali ci sono ,creare partecipazione e ridare un senso di partecipazione vera è indispensabile .
    La lotta paga , si sarebbe detto , tempo fa .
    Per i prati pare che qualcosa si muova sarebbe un bel successo per Bologna e la sua voglia di partecipazione .
    Trasportiamo a livello nazionale esperienze nuove e non reazionarie .
    Ciao
    G.

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    1. Vediamo se ho capito bene o se traduco in modo del tutto arbitrario.
      Proviamo a portare avanti anche sul piano nazionale (verso INVIMIT, Ministeri e Governo, Parlamento) le proposte di Rigenerazione No Speculazione e di ParteciPrati che saranno prossimamente discusse in Comune: Stop al consumo di suolo pubblico!
      Proviamo, invece, di bloccare le iniziative dei rappresentanti della Regione Emilia Romagna (Bonaccini & Donini) che vorrebbero subito il Passante di Mezzo, la nuova Autostrada Cispadana e la bretella Campogalliano - Sassuolo. Scelte di conservazione, incapaci di perseguire sviluppo sostenibile ed eco-compatibile.
      Giusto?
      Gianni

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    2. No, non hai capito.
      Il passante di Bologna, la nuova autostrada Cispadana e le varie opere complementari sono progettate per migliorare le capacità produttive e competitive delle industrie emiliane (parola di Alberto Vacchi), la fluidificazione del traffico (parola di Giovanni Castellucci), l'ambiente (parola di Gianluca Galletti).
      Fidati!
      Sic

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    3. Si hai capito bene bene ,le esperienze dei Comitati Bolognesi Civici e non , dimostrano che su temi specifici si può lavorare senza chiedere appartenenze per dare risposte concrete , l'esperienza Bolognese se ne esiste la volontà si può trasferire a livello nazionale .
      Il problema è ; esiste ed esistono ad oggi la volontà e le condizioni per fare questo ?
      Ciao
      G.

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  4. Il Consiglio Regionale e il Consiglio della Città Metropolitana di Bologna nell’arco di due settimane hanno reso ancora più blande le misure antismog, già parziali e cariche di deroghe: si è passati dalla marcia indietro sullo stop di 5 giorni agli euro 4 all’annacquamento delle domeniche ecologiche, ridotte ad un prolungamento per 8 giornate in tutto delle disposizioni in vigore nei giorni lavorativi.
    Ciò a fronte di dati sempre più preoccupanti sull’inquinamento dell’aria e sui cambiamenti climatici:
    -già nel mese di ottobre ad impianti di riscaldamento ancora spenti o appena avviati i livelli delle polveri hanno già superato la soglia limite, preludendo ad una nuova fase di sforamenti in una delle regioni più inquinate d’Europa e dimostrando il ruolo prevalente del traffico quale fattore inquinanante dell’aria.
    -recentemente l’IPCC ha fortemente richiamato i decisori politici ricordando che resta una decina di anni per mettere in atto su scala mondiale quella serie di interventi che soli possono contenere un aumento del surriscaldamento globale tale da non compromettere irreparabilmente gli equilibri dei diversi ambienti.
    La responsabilità di essere arrivati impreparati in particolare all’attuazione del blocco degli euro 4 ricade su amministratori che, nei due anni a disposizione previsti dalla delibera del Piano Aria, non hanno diffuso adeguatamente l’informazione, mostrando poi cedevolezza davanti alle diverse pressioni di utenti e categorie.
    Considerando che
    le conseguenze causate dall’eccesso di emissioni inquinanti e climalteranti sono sempre più riscontrabili sulla salute e sull’ambiente
    che, contrariamente a quanto viene effettuato nella definizione del PUMS, la cittadinanza non viene rappresentata in vista dell’adozione delle misure antismog chiediamo:
    si adottino misure più efficaci di limitazione del traffico già in presenza di un solo giorno di superamento dei limiti di legge e di previsioni di ristagno degli inquinanti delle giornate successive
    che le suddette limitazioni siano applicate anche ai veicoli circolanti sulle complanari adiacenti al tratto autostradale della A14 che attraversa il centro abitato di Bologna
    che i cittadini e le loro diverse forme associative siano adeguatamente rappresentati ai tavoli di consultazione-monitoraggio istituiti dagli amministratori
    si offrano parificazioni tariffarie negli abbonamenti per il trasporto pubblico nell’area metropolitana e nei biglietti nelle giornate di limitazione massima del traffico dei veicoli privati
    si persegua con decisione una seria ed efficace politica a favore della mobilità sostenibile, 365 giorni su 365, con il completamento del SFM, la costruzione delle linee di tram, la razionalizzazione e il potenziamento delle linee azzurre, la costruzione di un’efficiente e autentica rete di piste ciclabili, ultimando alcuni necessari raccordi stradali senza dare corso al progetto di allargamento dell’asse Tangenziale- Autostrada a Bologna.

    Le associazioni A.MO. Bologna Onlus, Aria Pesa, Comitato No Allargamento dell'Asse Autostrada  - Tangenziale di Bologna,  Dynamo, Legambiente Bologna, Ossigeno.

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  5. Riforestazione ed elettrificazione spinte per avvicinarsi agli obiettivi fissati nel 2015 a Parigi da COP21. Questo appello è stato riproposto da scienziati e personalità della cultura anche questa mattina in un servizio RAI che sosteneva un ritardo nella realizzazione degli impegni assunti dagli oltre centotrenta Stati sottoscrittori.
    Possibile che gli unici a non ascoltare queste voci siano i responsabili delle politiche locali e nazionali?
    Anna

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  6. Giusto abbracciare il bosco. Tutti teniamo all'ambiente ed alla salute. Speriamo che anche i nostri rappresentanti perseguano questi obiettivi con atti di governo che raccolgano la speranza di questi duemila e di tanti altri che non hanno partecipato a questa manifestazione.
    Leggo oggi che un attivista del comitato promotore è stato schiaffeggiato da un ultras neofascista del Bologna. Ora è forse più chiaro a tutti che la Polizia a volte è necessaria per fare Pulizia ...
    O no?
    (ogni riferimento al precedente post Pulizia e Polizia non è per nulla casuale)

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  7. Domani alle 17.30 abbracciAMO il BOSCO in Piazza Maggiore in occasione dell'incontro in Comune con gli amministratori pubblici delle associazioni cittadine che hanno preso parola sui Prati di Caprara.

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