giovedì 20 settembre 2018

Bologna, da via Libia ai Prati di Caprara: consumo di suolo zero?

Bologna, via Libia. Iniziati i lavori per un nuovo supermercato (settembre 2018)

















"Consumo di suolo zero" e "rigenerazione urbana" hanno annunciato gli Amministratori regionali e locali del PD e delle maggioranze di Centrosinistra: Virginio Merola, Raffaele Donini e Stefano Bonaccini in testa.
Ma a Bologna dobbiamo constatare che le parole sono contraddette dai fatti.
Diverse aree pubbliche negli ultimi anni sono state concesse e/o vendute a potenti privati. Spesso questi ultimi realizzano plusvalenze dal cambio di destinazione d'uso, mentre gruppi imprenditoriali falliscono o chiudono, lasciando immobili abbandonati ed intere aree al degrado, in attesa di interventi che rivalutino quei patrimoni.

Ecco tre esempi.
Il Primo. Via Libia, quartiere San Donato - San Vitale.
Si sono avviati i lavori di costruzione di un nuovo supermercato (Lidl) sull'area pubblica che nei decenni ha ospitato un deposito bus della Azienda Provinciale dei Trasporti, poi una sede locale dei Vigili Urbani e la Cooperativa sociale Piazza Grande.

All'entrata di via Libia i permessi di inizio lavori ... 
















Estirpati alberi, gettato il cemento ... (settembre 2018)


















L'area compresa tra il ponte, la ferrovia, il Dehon è stata aggiudicata dalla Città Metropolitana per 1,4 milioni alla ditta Tassone Costruzioni di Lumezzane (Brescia), unica partecipante all'asta pubblica.
Oggi, la stessa Impresa, risulta esecutrice dei lavori, mentre impresa subappaltatrice è Edilnord di Verona.
Della questione si è occupato con argomenti critici e propositivi un comitato di cittadini, il Becco.
Le cronache (lombarde) raccontano che (nel 2011) l'impresa Tassone è stata coinvolta in indagini per corruzione e altro.
Una aggravante è la scelta di investire in un territorio già saturo di punti commerciali e dove uno di questi (il Tre Stelle di via Rimesse) ha chiuso l'attività. Gli immobili e i capannoni sono da anni chiusi.

L'entrata chiusa di Tre Stelle su via Rimesse (settembre 2018)















L'area ex Tre Stelle è solo una di quelle vuote nel quartiere San Donato - San Vitale




















Il secondo. Via Scandellara e via Rivani, ancora quartiere San Donato - San Vitale.
Si stanno ultimando le costruzioni di nuovi edifici residenziali a pochi metri dal grande Asse viario A14 - Tangenziale. Interstizi di terreni già fortemente condizionati dall'inquinamento acustico ed atmosferico prodotti, innanzitutto, dalla grande infrastruttura cittadina.
Ma che effetto potrebbe avere sulla qualità della vita delle persone l'ulteriore ampliamento di corsie previsto con il Passante di Mezzo che i nostri attuali Amministratori locali e regionali vogliono?
Indica lungimiranza e responsabilità consentire questi nuovi insediamenti abitativi e sostenere ad oltranza il potenziamento progettato da ASPI e concordato con Renzi - Alfano nel 2016?
Non sarebbe logico e naturale recuperare e realizzare gli indirizzi e gli impegni (disattesi per 3 decenni) previsti nel PRG del 1985 che prevedevano precisi vincoli e impegni per costruire una Fascia Boscata sul lato sud della Tangenziale per 211 ettari complessivi tra Casalecchio e San Lazzaro di Savena? "Roba vecchia e superata" o ancora attuali principi di cautela e di prevenzione dai rischi che sarebbe necessario recuperare con determinazione (in particolare dopo l'incidente di Borgo Panigale)?

La nuova residenza di via Scandellara n.60. Si costruisce (!) e si vende (?) a fianco del Passante (settembre 2018)
















Le nuove villette di via Rivani. Al confine con il Passante (agosto 2018)
























I permessi di costruzione di via Rivani: indicano "18 aprile 2017" (!)



















Il terzo. I Prati di Caprara Est, quartiere Porto - Saragozza.
Nella vasta area pubblica a lungo militare e da molti anni lasciata a libera evoluzione naturale si sono avviati lavori di disboscamento e recupero di ordigni bellici.
Sull'area demaniale, affidata a INVIMIT, il Comune prevede di costruire una nuova scuola, avamposto di un grande insediamento immobiliare che prevede oltre un migliaio di appartamenti, strade e parcheggi.
Sulla questione hanno preso posizione migliaia di cittadini mobilitati dal Comitato Rigenerazione No Speculazione costituitosi allo scopo di promuovere la conoscenza, la cultura e la partecipazione sulle scelte urbanistiche del territorio. E' stato contestato l'approccio dell'Amministrazione Merola e di alcuni gruppi di imprese private teso a compensare la ristrutturazione dello Stadio Dall'Ara con la vendita e la valorizzazione di alcune aree pubbliche o adibite, fin qui, ad uso sportivo e servizi, come il Cierrebi e i Prati di Caprara.
Sabato 29 settembre nell'area Est dei Prati di Caprara è in programma una ulteriore iniziativa pubblica nell'ambito di Puliamo il Mondo 2018 per pulire, conservare e valorizzare gli spazi di verde urbano: un bene comune primario, per dare risposte di governo (anche qui ed ora) ai cambiamenti climatici che tanto ci preoccupano.

Come è. Dietro le palazzine in basso, i lavori in corso e la vasta area già disboscata (settembre 2018)
















Come era. La stessa immagine in una giornata limpida dell'inverno scorso. Dall'Ospedale Maggiore

11 commenti:

  1. Tutto questo (e molto altro ancora) come vogliamo chiamarlo?
    Siamo rapidamente passati anche qui dal Buongoverno al Malgoverno?
    :-D

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    1. Chiamiamolo come ci viene o come pensiamo sia più giusto.
      L'importante è, ora, fare scelte di governo adeguate per il comune futuro.
      Gianni

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  2. No, no. Consumo di suolo a go-go!
    Per fermarli bisogna criticarli.
    E di ritorno dal mare, darsi da fare!
    Al contrario, se sei stato in montagna, inizia subito la campagna!

    29 settembre, ore 9-12, via Burgatti - via dell'Ospedale (maggiore)
    sciopero a rovescio: togli il rusco, salva il bosco!

    20 ottobre, Prati di Caprara
    abbracciAMO il BOSCO, catena umana di genitori, bimbi e cittadini

    D.

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    1. Finalmente uno pò di poesia!
      Mancava, in questo blog.
      Gianni

      PS. Ritorna a commentare.

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  3. Mi pare positivo il risultato a Caprara Ovest ...
    Brutto lo squarcio, ben documentato nel confronto tra le foto, a Caprara Est !
    s.

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    1. Un primo risultato (il ritiro della proposta della Cittadella della Moda ai Prati di Caprara).
      Parziale, se consideriamo i problemi esistenti ed i progetti ancora in campo in quell'area di Bologna.
      Gianni

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  4. Tre osservazioni.
    1) Dal sindaco Merola è stata data una risposta positiva al comitato Rigenerazione no speculazione che ha chiesto di bloccare l'insediamento della cittadella della moda ai Prati di Caprara Ovest. Altro sarebbe estendere le attività della fondazione Golinelli.
    2. L'autorizzazione di un nuovo super mercato in via Libia lascia perplessi per la quantità di grandi attività commerciali oramai presenti in città.
    3. Non vedo giustificazioni per l'autorizzazione di nuove residenze ai confini del passante di mezzo. Tra le altre cose, aumenterà il fronte del no all'opera. Della serie darsi la zappa sui piedi, la materia preferita da troppi dirigenti PD.
    VR

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    1. Tre considerazioni.
      1. Il Comitato Rigenerazione No Speculazione ha discusso e programmato nuove iniziative di mobilitazione ...
      2. La scelta dell'Amministrazione Merola su via Libia è insostenibile per più ragioni ...
      3. Ho letto in questi giorni che anche l'attuale sede bolognese del PD, sempre in via Rivani, dovrebbe lasciare il posto ad un edificio residenziale ...
      Gianni

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  5. Basta supermercati!
    Basta imprenditori e politici che concordano affari!
    A Roma risulta che il costruttore Parnasi per lo Stadio della Roma ha versato contributi alle fondazioni che fiancheggiano PD e Lega e al consulente ingaggiato dai 5S.
    A Bologna certe operazioni non destano sospetti?
    W.T.

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    1. Bologna, Italia.
      Riadatterei così - sulla scorta del talk show di Gad Lerner degli anni '92-'94 (Milano, Italia) - un programma giornalistico di inchiesta per una RAI rinnovata ed indipendente.
      Penso ci sarebbe ampio materiale su cui riflettere, lavorare, correggere.
      Gianni

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  6. L'amministrazione bolognese comunque ha recepito una pressione popolare. Mi riferisco alla scelta fatta per i Prati di Caprara Ovest, dove i gruppi imprenditoriali privati proponevano la cittadella della moda.
    È un risultato e indica una preoccupazione comune ed una sensibilità diffusa.
    Da non banalizzare e archiviare.
    Antonio

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