martedì 20 gennaio 2015

Dopo Napolitano, quale Presidente?

Giorgio Napolitano si è dimesso.
Era ora.
Anche lui deve godersi la vecchiaia, libero da quotidiane impegnative incombenze.
Mentre il Paese deve uscire dalla "emergenza" politica, che ha costretto (quasi due anni fa) un quasi novantenne a presiedere ancora la più alta e rappresentativa Istituzione d'Italia. Quella che "governa" il delicato equilibrio tra i poteri dello Stato: legislativo, esecutivo, giudiziario.
Nel 2013, tutti ci siamo trovati di fronte ad una scelta alternativa.
Cambiare politiche e classi dirigenti che sono state causa della crisi (in Italia, Europa e nel mondo), oppure fare quadrato a difesa del vecchio modello di sviluppo e del sistema di potere che lo ha sostenuto (in Italia, in Europa e nell'Occidente).
Nel voto politico della Camera oltre otto milioni di cittadini hanno votato per un cambiamento netto ("tutti a casa" sostenevano Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle). La maggioranza relativa è andata alla coalizione di Centrosinistra "Italia Bene Comune"che candidava Pierluigi Bersani e includeva Sinistra Ecologia e Libertà. Dietro, sconfitti, Silvio Berlusconi e il suo Centrodestra e, soprattutto, Mario Monti e il suo progetto neoliberista e tecnocratico "voluto" da Giorgio Napolitano e "apprezzato" dal PD.
La scelta di rieleggere l'anziano Presidente per iniziativa di PD, PdL e "Centristi" ha indirizzato la legislatura verso una nuova "larga" alleanza che, con Matteo Renzi alla segreteria del PD e poi al Governo, è passata da "emergenziale" (il tempo per cambiare il sistema elettorale e Presiedere il Consiglio d'Europa nel secondo semestre 2014, veniva detto anche da Enrico Letta) a politica (per l'intera legislatura, con l'obiettivo ambizioso di riformare la Costituzione ed i diritti del lavoro, di governare economia, giustizia e società).
Una prospettiva politica soprattutto praticata, nella società e nelle istituzioni.
Perseguita passo dopo passo, superando progressivamente i limiti iniziali, temporali e di contenuto: così sono arrivati la legge sulle Province e sulle Città Metropolitane, il decreto Poletti sul lavoro ed il Job Acts, lo Slocca Italia e la Legge di Stabilità … Tante nomine di Presidenti, amministratori, super manager.
Accordi "fattivi" che hanno associato a livello nazionale e locale politici, imprenditori, banchieri, grandi burocrati, affaristi di varia estrazione culturale e sociale, ambienti illegali ed anche criminali.
Con fratture e conflitti sociali e sindacali crescenti (fino allo sciopero generale e a quello sociale), con proteste elettorali e politiche clamorose (come in Emilia Romagna).
La vicenda delle primarie liguri evidenzia una realtà che merita approfondimenti che vanno ben oltre qualche broglio ai seggi e chiama in causa interessi convergenti e di potere dei piccoli grandi mondi rappresentati dal Presidente Burlando e dal Forzista Scajola. Come altre indagini ed inchieste giornalistiche e giudiziarie (a Milano, Venezia, Roma ... in tante parti d'Italia).
Ora, il nuovo passaggio per eleggere il Presidente della Repubblica e, insieme, per approvare "le Riforme" concordate da Renzi e Berlusconi (dall'Italicum, al nuovo Senato, … al nuovo regime fiscale che depenalizza i grandi frodatori dello Stato, oltre a Berlusconi).
Di certo la storia non si azzera.
Anche se molti dei protagonisti dell'esperienza di allora, diversamente collocati, forse riscriverebbero volentieri il copione del 2013.
La sfida, quindi, è tra la conferma ed il consolidamento dell'asse politico, culturale e di potere Renzi - Berlusconi oppure la sua ripulsa e l'avvio di una diversa prospettiva politica e sociale (in Italia, in Europa e nel mondo).
Possibile? Podemos?
Soprattutto necessario. Per dare rappresentanza, voce e organizzazione a tanti lavoratori e cittadini.
Da costruire, con visioni e strategie di lungo periodo e con scelte innovative, creative e coerenti sui contenuti del cambiamento. Avviando un dialogo ed un confronto serrato e di merito con tutti i soggetti in campo.
Un processo democratico e partecipativo capace di rendere protagonisti milioni di persone, singole ed associate, unica garanzia di assunzione di responsabilità individuale e collettiva.
Insomma, una pratica politica effettivamente democratica, alternativa a leadership sempre più auto-referenziali e autoritarie, scelte da pochi, votate dal "popolo" una volta ogni tre o cinque anni, prive di supporto e di controllo di "corpi intermedi" attivi, responsabili, dotati di capacita critica e di ruolo riconosciuto e rispettato.
Ci sono sicuramente più donne e uomini che bene esprimono questa idea partecipata della democrazia, da eleggere alla Presidenza della Repubblica.
Donne e uomini che hanno operato per l'affermazione di diritti e doveri dei cittadini nella società degli anni duemila, dominata dal finanzcapitalismo e da clamorose ingiustizie e illiberalità, entro i principi costituzionali.
Una soluzione forte, affidabile, capace di rappresentare ed infondere nuova fiducia e speranza in milioni di persone e di giovani, di evocare ed imprimere una svolta percepibile da tutti gli italiani. Una personalità autorevole, competente, autonoma, indipendente, sperimentata e specchiata (ovunque ha operato).
Si dovesse fare un nome, esemplificativo, viene in mente un Sandro Pertini degli anni duemila. Lo hanno ricordato altri (anche dalla destra leghista, quella in crescita).
Per chi vuole incidere e rappresentare il cambiamento è tempo di comporre una rosa pubblica di nomi.
Se non ora, quando?
Ecco allora, in ordine rigorosamente alfabetico, alcuni ultra cinquantenni che potrebbero costituire una ottima soluzione o un accettabile compromesso: Rosy Bindi, Emma Bonino, Sandra Bonsanti, Giancarlo Caselli, Michele Emiliano, Raffaele Guariniello, Stefano Rodota', Chiara Saraceno, Barbara Spinelli, Gustavo Zagrebelski.
Naturalmente si può allargare e si deve selezionare in tempi rapidi la rosa.
Discutiamone.


53 commenti:

  1. Lo ho già scritto qui.
    E' l'ora di una donna.
    Bene una delle 3 B.
    Speciali anche le 2 S, Saraceno e Spinelli.
    Darebbero sicuramente allo Stato un tratto di Simpatia, Semplicità e Sostanza molto apprezzabili in quei Palazzi.
    Donne Colte e Determinate come sarebbero anche Luciana Castellina e Lorenza Carlassarre o Loredana De Petris …
    Insomma, non c'è che da scegliere.
    Anna

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    1. Capisco. Ci sta. La rosa è sicuramente più ampia delle 5 proposte avanzate nel post. Basta ragionarci e volerlo!
      Penso anche che Renzi possa riservare una risorsa femminile a "sorpresa".
      Se non si vuole restare secondi, sarebbe bene muoversi.
      Gianni

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  2. Il parlamento che meno di due anni fa ha rieletto Napolitano non credo possa trovare una maggioranza a favore di uno dei 10 candidati qui indicati.
    Penso che Prodi sia la proposta migliore. Meglio di Amato, no?
    Sandra

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    1. Cerchiamo di capirci. Almeno nell'obiettivo.
      Il problema da porsi oggi è quello di continuare ad agire di rimessa, con un ruolo di supporto a quanto altri dispongono oppure è bene avanzare proposte adeguate e di livello rispetto alle esigenze della fase ed alle convinzioni più profonde?
      Della serie: se dovessimo decidere noi, faremmo così, metteremmo la signora X o il signor Y.
      Insomma, è il momento di mettere in campo idee e persone nuove, su cui investire. Proposte costruttive e realmente percorribili, volendo.
      Amato e Prodi sono tra i protagonisti di una storia passata e da superare. Poi, se mi chiedi, considero, i due, personaggi di rilievo delle vecchie classi dirigenti (quelle che ci hanno portato a questa crisi e, dunque, da cambiare!) e tra i due ho sempre preferito e preferisco Prodi.
      Ma, oggi, c'è bisogno di altre figure, storie, visioni e possibilmente (non necessariamente per il ruolo) generazioni.
      Gianni

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  3. 1. Rodota'
    2. Zagrebelsky
    3. Bonino
    Saremmo comunque in buone mani.
    Sinistra, Centro e Destra. Persone al di sopra delle parti e assoluto rispetto del diritto delle persone e della comunità.
    L.

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  4. Giusto ricordare il cambio di prospettiva del Renzusconi.
    Letta doveva reggere 18 mesi per poi portarci al voto con una nuova legge elettorale.
    Ora si vuole completare la legislatura.
    Questi pensano al potere a prescindere.
    Così si prepara il peggio!
    La dittatura di una minoranza.
    Gran brutta evoluzione ...
    Nik

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  5. Nik, credo siamo ad un punto di svolta. E di verifica delle nostre speranze o preoccupazioni.
    Altre volte si è tentato di cambiare sistema elettorale, Costituzione, diritti e doveri dei cittadini. E ci si è scontrati.
    Diverse volte la sfida della elezione del Presidente della Repubblica ha messo in campo il conflitto di visioni e prospettive sulla politica necessaria per affrontare i problemi della società italiana e per la collocazione internazionale del nostro paese.
    Non dimentichiamo che l'elezione di alcuni Presidenti e la sconfitta di candidati democristiani e di centro destra ha anche impedito l'avanzare di progetti autoritari.
    Oggi questi conflitti si ripropongono e le condizioni appaiono decisamente più difficili.
    In particolare, per l'assenza di soggetti politici forti, autorevoli, radicati nel paese e capaci di fare valere i principi attuali (di valore internazionale) della Costituzione e di costruire alleanze democratiche importanti.
    Ma il confronto ed il conflitto sono aperti. E non solo in Italia e per l'Italia. Dunque è necessario battersi. Per ottenere un risultato immediato, possibilmente. Comunque, per essere partecipi e portatori di idee e soluzioni utili a lavoratori, giovani e cittadini, oggi e per il futuro.
    Gianni

    N.B.
    Renzusconi? Giuste, motivate e necessarie tutte le critiche e le opposizioni! Ma non diamo ancora per scontato che chiuderà il "mese decisivo" (il 20 febbraio si deciderà sul decreto fiscale!) appiattendosi definitivamente a destra, su Berlusconi e sui grandi evasori. Non escludiamo che giocherà anche altre carte (tutte "sue"), che proverà a spiazzare molti, con nuovi colpi di teatro (tipo 80 euro)? Per capirci, esiste un Presidente "votabile" fin dal primo scrutinio? Non esistono candidature con questo profilo? Che possono tenere insieme una maggioranza più ampia di quella di ieri che al senato ha votato per il super canguro a firma Esposito (!) e ha respinto gli emendamenti Gotor? Una donna o un uomo che non possono essere rifiutati dalla minoranza PD o, addirittura, da una parte dei parlamentari della opposizione?

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  6. Che dire di Grillo e dei suoi?
    Super tattici o fuori gioco?
    Chiedono ora a Renzi #dacciinomi per sottoporli al blog.
    Ma Matteo si è già accordato con Silvio su tutto o quasi.
    Non è così?
    Mi sfugge qualcosa?
    Forse vogliono approfittarne elettoralmente, dimostrando che se non c'è un buon Presidente la colpa è del PD, ma così ci becchiamo un Amato o un Casini. Bel colpo!
    VaffaG.

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    1. Credo che la/e maggioranza/e di questo Parlamento non abbia/no nessuna reale intenzione di coinvolgere il piccolo/grande mondo della/e opposizione/i, Cinque Stelle o altri.
      In particolare Renzi che, come evidente, si è scelto per le Grandi Riforme (costituzionali ed economiche) l'interlocutore voluto, ancorché squalificato (Berlusconi), e non quello più rappresentativo, ostico e scontroso (il Movimento grillino), ultima espressione politica (non antipolitica!) della protesta e della rivolta morale che cresce e, magari, si trasforma in astensione maggioritaria (vedi Emilia).
      Scelta irresponsabile di una intera classe dirigente conservatrice!
      Dunque i margini di incidere dei "grillini" è oggettivamente marginale in questa situazione.
      Ciò non toglie che anche secondo me i Cinque Stelle, dovrebbero avanzare proposte di qualità e di rottura. Come per la verità hanno fatto nel 2013, con Rodota' (ed altri). Naturalmente è purtroppo inascoltati.
      Questo servirebbe per dimostrarsi forza propositiva e costruttiva, di governo, ancorché di opposizione radicale.
      Gianni

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  7. Sulla Finocchiaro che dite? Donna, di sinistra, con esperienza. O no?
    Antonio

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    1. Vedi Antonio, avere esperienza, una origine di sinistra ed anche essere donna (tutte caratteristiche che personalmente considero positive) non è sufficiente per essere personalità all'altezza dei compiti alti del nuovo Presidente della Repubblica.
      Oggi privilegerei onestà, autonomia, indipendenza, adesione ai principi Costituzionali, visione dei diritti e dei doveri dei cittadini nell'Italia, nell'Europa e nel mondo di oggi.
      Per questo sceglierei altri: oltre ai 10 indicati nel post, potrei aggiungere Luigi Ciotti, Milena Gabanelli, Gino Strada. Solo per comporre una prima rosa.

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  8. Concordo. Una personalità alla Pertini. Anche se una lotta partigiana (non solo quella degli anni '40) che tempri e strutturi i protagonisti non si fa da mo'. Ma penso ad uno che rappresenti ed esprima davvero il mondo, con le sue durezze e le contraddizioni. Una o uno che rompa la melassa di una politica salottiera, che urla davanti agli schermi tv per rendere accattivante lo spettacolo come da copione concordato prima di andare in onda, poi concluso lo show va al bar insieme a bersi un aperitivo a spese dei contribuenti.
    Allora faccio due nomi.
    La donna, Milena Gabanelli.
    L'uomo, Maurizio Landini.
    Una ottima giornalista, un bravo sindacalista.
    Di loro ci potremmo fidare. Non sarebbero come tanti, da destra a sinistra, finti. Potrebbero sbagliare. Ma per errore. Non perché abituati a prendere per il culo.
    Chiara

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  9. Risulta che Grillo ha incontrato don Ciotti.
    Magari per tutt'altro.
    Ma se il M5s dovesse candidar lo , giuro che divento loro attivista.
    E se lo facesse Renzi, mi iscriverei al Pd, firmando la rinuncia a qualsiasi carica consigliare.
    n.n.

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  10. Come Grillo, vuoi una rosa pubblica …
    Magari per un voto.
    Sei/siete per il Presidenzialismo?
    Per realizzarlo occorre riformare la Costituzione.
    Allora questa non è intoccabile, ma va modificata.
    Del resto è più vecchia di un pensionato.
    Il mondo cambia!
    ky

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    1. Caro ky, perché discutere criteri e nomi significa essere per una modifica della Costituzione di natura Presidenziale?
      Sulla Costituzione. Non penso sia immodificabile. Ma le eventuali messe a punto credo dovrebbero essere nel pieno rispetto dei Principi Fondamentali e nel segno della cooperazione europea ed internazionale, della eco compatibilità dello sviluppo, della democrazia partecipativa dei cittadini.
      Su questo ultimo punto condivido le critiche fatte da molte parti al Patto del Nazzareno. La profonda sintonia propone un progetto confuso e/o autoritario.
      Si comprime la rappresentanza. Si praticano scelte che allontanano i cittadini dalle istituzioni.
      Senza un disegno organico e di prospettiva. Si affastellano e si praticano "superamento" delle Provincie, discutibili Città Metropolitane (solo un esempio, chi elegge i Sindaci?), accorpamento di Comuni, moltiplicazione di Enti di 2 grado, privatizzazione di Aziende pubbliche per gestire beni comuni, nuove più grandi Regioni (da 5 a 15) ...
      E queste sarebbero scelte "giovani", che preparano il futuro?
      Sembrano piuttosto le scelte di un "vecchio" colpito da demenza che procede verso la fine.
      Gianni

      PS. Viva i pensionati e, soprattutto, gli "esodati" non ancora salvaguardati!
      Abbasso la Monti - Fornero e tutti gli "amici" ed i "compagni" che l'hanno votata e non ancora modificata, dopo oltre tre anni.

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  11. Amato, Bersani, Casini, D'Alema, ... poi Prodi fino a ... Veltroni e Zanda!
    Un lungo alfabeto di candidati.
    Quelli che aspiravano anche l'ultima volta, ... e quella precedente.
    Renzi ha portato aria nuova? Fin qui pare di essere in una camera chiusa di una qualsiasi casa di riposo per anziani non autosufficienti.
    Suggerimento interessato.
    Apra le finestre, cambi aria!
    v.

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  12. Purtroppo, le tesi di Grillo non sono peregrine.
    Se Renzi dopo l'ennesimo incontro con Berlusconi dice che si elegge il Presidente al quarto scrutinio vuole dire che ha trovato l'accordo con il suo interlocutore privilegiato e non gli interessa concordare con altri. Se fosse una proposta sostenibile anche dai grillini si potrebbe eleggere anche prima. No?
    Dunque che senso hanno le consultazioni del PD della prossima settimana?
    Pare quasi che il Presidente (della Repubblica) Renzi, debba indicare alle Camere il nuovo candidato (Capo del Governo).
    Tutto ribaltato.
    Giusto, marcare le distanze!
    Ora vorrei indicassero un simbolo dell'Italia pulita che vuole resistere!
    BiBi

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  13. Fossi tra i grandi elettori voterei Rodota'.
    Nonostante l'età mi pare una delle personalità più attenta alle trasformazioni della società e alla necessità di affermare i diritti ed i doveri dei cittadini nel mondo di oggi.
    s.

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  14. Come si può accettare un Presidente concordato tra Renzi e Berlusconi?
    E gli incontri al Nazareno che servono?
    Non se ne può più.
    Carlo

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  15. Il Renzi pensiero del giorno: bianca alle prime tre votazioni, poi un nome secco. Prendere o lasciare.
    Una domanda.
    Con chi l'avrà concordato, quel nome?
    Non è retorica.
    È ragionevole e possibile pensare a due interlocutori: entrambi, hanno il cognome che inizia per Ber.
    Anzi, scommetto.
    Lo ha concordato con entrambi.
    Entrambi voteranno il candidato unico della maggioranza che da oltre 3 anni governa l'Italia: l'asse PD - PdL, portato politico di interessi conservatori e di un blocco di potere che resiste al cambiamento. Nel solco della alleanza europea Popolari - Socialisti che ha eletto Juncker.
    Comprensibile e logica la scelta del M5S.
    È tempo di costruire, anche in Italia, un soggetto politico portatore di contenuti e pratiche alternative. Come in Grecia e Spagna.
    Gianni

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    1. Ok.
      In questo ambito faccio tre nomi: Sergio Chiamparino, Enrico Letta ed Anna Finocchiaro.
      Che ne dite?
      Ciao!

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    2. Escludete Amato (proposta di Berlusconi ed anche di Bersani) e lo stesso Bersani?
      Perché quest'ultimo oggi non era alla riunione dei Parlamentari PD?
      In fin dei conti sarebbe un modo per ripartire dal 2013 (accordo Bersani - Berlusconi per Marini, poi per Napolitano) e per stoppare ogni significativa divisione nel PD. No?
      Renzi si assicura definitivamente il sostegno del "Club del Tortellino".
      Berlusconi un ruolo da Padre Costituente e il salvacondotto.
      Poi, Civati ed i suoi, su un lato, e Fitto, con i suoi, su un altro vadano dove vogliono …
      Ci si rivede nel 2018, forse.
      Mario C.

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    3. Ciao!, Enrico (Letta) sta sereno. Anche perché non ha l'età.
      Gianni

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  16. Dopo il voto in Grecia non darei per scontato nulla.
    L'Italia può essere un Paese utile per mediare tra Atene e Berlino, tra Sud e Nord Europa, tra crescita ed austerità.
    Forse anche Tsipras ha bisogno di Renzi e non solo la sinistra italiana del leader greco.
    Altro è il Presidente della Repubblica italiano. Che deve essere una persona credibile ed al di sopra degli schieramenti politici e delle coalizioni contrapposte. Che secondo me debbono restare Centrosinistra, Destra e Grillini, se reggono.
    Per questo sono per una donna.
    Antonio

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  17. Antonio, è certo che ci sono ottime donne candidabili alla Presidenza della Repubblica. Anche nel post si sono avanzate proposte. Altre rispetto a quella che tu hai indicato: Anna Finocchiaro è stata parte (acritica) di un gruppo dirigente che non ha dato buona prova di se è che per troppi italiani è apparso, soprattutto di fronte alla crisi, una "casta" separata, arrogante ed autoreferenziale.
    La sfida attuale per il Parlamento, per i grandi elettori e per il Paese è quella di promuovere persone, istituzioni e politiche in grado di rappresentare ed affermare al meglio i bisogni prioritari e le istanze di cambiamento delle nostre comunità nazionali ed europee.
    Non credo servano mediatori.
    Né che Angela Merkel ed Alexis Tsipras deleghino a Matteo Renzi e ad una inesistente diplomazia italiana compiti di revisione, modifica o approntamento di Trattati (come anche il TTIP) di cui vogliono essere protagonisti diretti e artefici in prima persona.
    Piuttosto sarebbe buona cosa entrare presto nel merito (quale Europa e quale mondo vogliamo!) uscendo da ogni provincialismo che ci ha caratterizzato anche nel semestre di Presidenza italiana e che ci caratterizza ancora.
    Attrezziamoci, per essere all'altezza del confronto che si apre!
    Gianni

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    1. Dunque persone con esperienza e dotate di conoscenze e capacità.
      Allora meglio i Prodi o i Bersani a giovani promesse che verificheremo solo a babbo morto.
      Non è escluso che anche tra i grillini possano trovare consensi.
      Il cambio generazionale riserviamolo a Governo e cariche nazionali o locali …
      RTesta

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  18. Tra i tuoi 10 nomi e quelli sottoposti a consultazione dal M5S un solo nome in comune! Non sei proprio in sintonia.
    Sic

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    1. Sic, con i tempi che corrono, meglio uno che nessuno.
      Di più. Se avessimo dovuto concordare insieme il candidato la scelta sarebbe stata facile: Gustavo Zagrebelsky senza neppure il ballottaggio.
      In ogni caso confesso che dei 10 candidati messi in votazione dai parlamentari del M5S ne apprezzo diversi altri.
      Peccato che tra i grandi elettori siamo ancora minoranza.
      Consistente, importante, orgogliosa minoranza.
      La lotta, continua.
      Gianni

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  19. Mi pare che nella politica italiana la confusione regna ancora sovrana: i grillini propongono anche Prodi e Bersani (del PD), i vendoliani e i civatiani insistono su Prodi (vecchia gloria DC e Margherita) i Berluscones sostengono Amato e Casini (del PD e dall'UdC), il PDR vorrebbe Mattarella (exDC) o XY (ce lo dirà un minuto prima del voto) ...
    Siamo seri!
    Si astengano anche loro.
    Mario C.

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  20. Mattarella!
    Possibile?
    Non sarà un uomo del Patto del Nazareno, ma è sicuramente stato sempre un Democristiano!
    Anna

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    Risposte
    1. Anna, possibile.
      Mattarella è persona interna al sistema. Diversa da altri, negli ultimi tempi in seconda fila, ma comunque partecipe e attivo (approfondiamo ad esempio la sua posizione in merito al referendum sulla legge pensionistica Monti - Fornero).
      Possibile ma non ancora scontato.
      Capiremo meglio nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Il senso e la portata di questa proposta. Tattica e/o strategia.
      Mi pare presto per trarre conclusioni.
      Salvo, vivere alla giornata.
      Gianni

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  21. Mi chiedo se per votare schede bianche, il democristiano Mattarella, il direttore Feltri, Bersani o Prodi ci volevano Renzi, Salvini e Grillo.
    ... 2015, andiamo, è tempo di migrare!
    Raffa

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    1. Raffa, migrare dove?
      Hai idee più precise da proporre a giovani e pensionati?
      Comunque, non dimenticare che tra i Grandi Elettori c'è anche chi ha votato Rodota' (oggi come nel 2013), Imposimato e Luciana Castellina.
      Tutte persone che alla "schiena diritta" aggiungono visione alta e nobile della politica e dei diritti / doveri universali dei cittadini.
      Gianni

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  22. nel patto del nazareno c'è anche il fingere di rompere il patto del nazareno

    ciao
    MDC

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    1. MDC, ci sta anche questo.
      Lo vedremo nelle prossime 24 ore.
      Poi nelle prossime settimane.
      Io resto alla politica fatta di Persone e Contenuti.
      Mattarella non è Amato, né Monti, né Visco, né Padoan ...
      C'è differenza e va considerata.
      Può indicare un nuovo posizionamento di Renzi e dei suoi sostenitori.
      Tuttavia, contano sempre le scelte economiche, sociali ed istituzionali. Veniamo da precarizzazione del lavoro, libertà di licenziare, Sblocca Italia, tagli ai servizi, modifiche istituzionali ...
      Andremo verso la depenalizzazione delle grandi frodi fiscali, le grandi opere inutili, nuove privatizzazioni, ...?
      Ecco perché le forze che vogliono cambiare il sistema e la qualità della vita delle persone dovrebbero muoversi con maggiore autonomia, visione strategica, radici sociali!
      Quante e quali sono, oggi, in Parlamento?
      Gianni

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  23. Chi per tanto tempo ha sostenuto che la Presidenza della Repubblica è bene vada ad una personalità rappresentativa è il caso di ricordare che Mattarella è stato proposto da un solo partito.
    Sic

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    1. Sic, ma si tratta del Partito Democratico, aspirante Partito della Nazione.
      Dunque, se tutti i Democratici sono d'accordo ... cosa vuoi di più.
      Saranno problemi per gli ... Anti Democratici (Sic!)
      Gianni

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  24. Quel che vorrei capire di Renzi e del Pd è la linea politica.
    Mi spiego. Pensavo ad un asse di Renzi con Berlusconi. Che apriva la strada ad una Destra (di Salvini e Meloni) e ad una Sinistra (di Cofferrati, Civati e Vendola) minoritarie che ridimensionano gli anti sistema (di Grillo).
    Con il vento del Sud, Renzi potrebbe provare a liberarsi di Berlusconi e giocare alla tenuta del PD contro una Destra più grade ma comunque seconda e un Movimento Cinque Stelle che continua a raccogliere nella sinistra sociale.
    Può essere? Cosa sarebbe preferibile?
    RoBi

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    1. RoBi, per molti che fanno politica l'importante è essere sulla cresta dell'onda, gestire il potere, piccolo o grande che sia.
      Dunque, difficile pretendere progetti sociali e linee politiche coerenti.
      A me sembra che Renzi intenda ammodernare il sistema esistente, ridurre le complessità, affermare il potere decisionale di soggetti possibilmente illuminati e determinati, dotati di ruolo o delega.
      La scelta del Presidente della Repubblica non è un cambio di indirizzo (come qualcuno pensa). Semmai un passaggio (una mediazione) utile e vincente per rispondere a concorrenti ed avversari.
      Per chi vuole un cambiamento della società e del sistema di potere dominante il problema urgente è definire e presentare idee, progetti, proposte alternative, indicando e candidando donne e uomini credibili e nuovi.
      Gianni

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  25. Renzi è solo il vero erede di Berlusconi!
    2P.

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  26. Renzi, lo spregiudicato, che aveva annunciato "rottamazione" porta al Quirinale un settantaquattrenne democristiano.
    Berlusconi, il pregiudicato, incassa il Presidente "moderato", ma chiedendo un maggior riconoscimento, fa astenere i suoi e si appresta a chiedere di più al governo.
    Bersani e Vendola pur di non apparire radicali, sostengono, sperando di morire democristiani e non berlusconiani.
    La sinistra, comunista e socialista, è morta.
    L'opposizione è di destra o dei cittadini, sparsi e divisi.
    Come ce la caveremo?
    Ciao!

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    Risposte
    1. 2P e Ciao!, valutazioni condivisibili.
      Per cavarcela penso sia necessario essere protagonisti della costruzione di un mondo, un'Europa e un'Italia più giusti, liberi e solidali.
      Per questo sono in campo nuovi soggetti sociali, politici e culturali. Da Syriza a Podemos.
      Qui, possiamo fermarci alle esperienze del M5S, di l'Altra Europa, di SEL … ?
      Gianni

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  27. Capolavoro tattico di Renzi , perchè negarlo , in un colpo solo ha compattato il PD e frantumato il CentroDestra , non mi meraviglierei di una entrata di Alfano e amici nel PD , ormai c'è posto per tutti .
    Mattarella , Democristiano certamente però Napolitano veniva dal PCI , non mi pare vi sia stata la rivoluzione, tutt'altro .
    Mattarella era difficile non votarlo , penso sia una persona stimabile e da Presidente della Repubsablica sarà , almeno spero , miglior garante della Costituzione del suo predeccesore . Personalmente avrei continuato a votare Castellina l'unico candidato vero di Sinistra , pura scelta romantica e certamente non decisiva.
    Il vero problema ,ora , rimane politico , sicuramente non vi sono possibilità di rieditare il Centrosinistra , occorre ripensare a rifare la Sinistra , una sinistra che sia in grado di vedere il mondo con occhi moderni e Aperti .
    Non c'è bisogno di manicheismi ma di confronti , ampi ,non tra ceti politici ma tra ceti sociali e associazioni .
    Eventualmente pensare ,dopo, a contenitori politici .
    Ciao
    G.

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    1. G., almeno su un punto sono di diverso parere.
      Penso che chi vuole un cambiamento dell'Italia, dell'Europa e del mondo non possa votare, nel 2015, alla Presidenza della Repubblica il democristiano Sergio Mattarella (come non poteva votare, nel 2013, Giorgio Napolitano).
      Anche per questioni generazionali, ma soprattutto per ragioni politiche e culturali.
      C'è urgente bisogno di nuove classi dirigenti, di persone diverse da quelle espresse dal (o coinvolte nel) vecchio, logoro e decadente sistema di potere.
      Gianni

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  28. Le beghe politiche non mi interessano.
    Ma da chi voleva cambiare verso all'Italia e al mondo ci si poteva aspettare di più! No? Presidenti democristiani li avevamo già avuti. E ci hanno costruito troppe ingiustizie.
    Nik

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  29. Renzi 2015 - Berlusconi 2015: 2-0
    Renzi 2015 - Bersani 2013: 2-0
    Il pallone d'oro è suo!
    Ciao!

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    1. Ciao!, andare a rete in due partite così, tutte italiane, non porta certo al pallone d'oro. Soprattutto se a livello europeo (nel semestre appena concluso) non si registrano realizzazioni e vittorie significative.
      A meno che i riconoscimenti non siano truccati!
      Gianni

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  30. Dai Sergio Mattarella meglio di altri.
    Non è scontato avvalli tutte le riforme istituzionali del Nazareno e successive.
    Vedremo.
    L.

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    1. L., tutto vero.
      Ma possiamo continuare ad accontentarci?
      O è tempo di provare soluzioni nuove e coraggiose, dotate di consapevolezza delle contraddizioni del presente e di visione del futuro?
      Se negli USA ha vinto Obama, al Vaticano hanno scelto Francesco, in Grecia ha prevalso Tsipras, qui vogliamo morire democristiani?
      Gianni

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  31. Allora chiedo una spiegazione.
    Se tra le 10 "ottime soluzioni" o gli "accettabili compromessi" c'è Rosy Bindi, grande sostenitrice dell'amico e maestro Sergio, perché no a Mattarella?
    L.

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    1. Confesso.
      Secondo me le forze di opposizione che vogliono essere alternative al Governo Renzi e che vogliono accrescere i consensi nel paese avevano il dovere di presentare una rosa di nomi credibili.
      Le 5 donne e i 5 uomini indicati nel post intendevano essere un minuscolo contributo in questa direzione. Naturalmente fallito. Si è andati divisi, con candidati dichiaratamente di bandiera, aspettando la proposta di Matteo Renzi.
      Perché Bindi e non Mattarella?
      Indico 3 ragioni.
      1. È donna. Democratica, competente, autonoma e combattiva.
      2. Ha una storia politica personale e familiare diversa da quella del neo Presidente.
      3. Non ha fatto il Vice Presidente del Consiglio e il Ministro della difesa del Governo che ha partecipato alla guerra "umanitaria" ed ai bombardamenti NATO su Belgrado.
      A cose fatte e senza controprova azzardo anche una scommessa: Lei non avrebbe invitato il Condannato all'insediamento.
      Gianni

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  32. Mattarella eletto Presidente pare abbia incrinato il Patto del Nazareno.
    Anzi "rotto" dice Toti. "Meglio", così "siamo più liberi" secondo la Serracchiani.
    Ma se è così, perché lo hanno sostenuto per un anno a spada tratta come fosse necessario e indispensabile?
    A me pare che, pregiudicato e spregiudicato ce la raccontano.
    Si preparano al voto di primavera, probabilmente.
    Contrapponendosi, sperano di polarizzare ancora una volta il voto tra "centrosinistra" di Renzi e "centrodestra" di Berlusca.
    Al voto divisi per colpire uniti.
    E le opposizioni, divise, ad assistere.
    Ciao!

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