venerdì 9 gennaio 2015

Verità e Giustizia!

Un crimine orrendo.
Inaccettabile per chiunque crede nella convivenza civile; nei diritti e nel rispetto delle persone.
Le vittime della strage di Parigi e i popoli di tutto il mondo esigono verità e giustizia.
Ciò che non hanno avuto troppi altri morti, innocenti assassinati e feriti in attentati terroristici ed azioni militari.
Come, solo per fare un esempio, i passeggeri dell'aereo Itavia in volo da Bologna a Palermo, colpito sui cieli di Ustica.
Ecco perché le autorità francesi debbono innanzitutto indagare, raggiungere, arrestare (vivi) e processare i colpevoli del massacro.
Vogliamo e dobbiamo sapere la verità. Vogliamo e dobbiamo giustizia. Non altre vittime.
Nella azione terroristica, nelle prime ricostruzioni, nelle risposte dello Stato non tutto è ancora chiaro e scontato.
Né possiamo fermarci alle urla dei terroristi e alle campagne propagandistiche di chi è sempre pronto alla guerra e ad investire risorse pubbliche (e private) in armi, eserciti ed affari sporchi.
No!
Lo sviluppo dei diritti umani, delle libertà individuali e collettive, delle società democratiche e civili esigono una risposta adeguata, nuova e diversa dal passato.
Nessuna "missione" militare internazionale tipo Afganistan, Irak, Mali, Libia ... Che hanno portato solo altri lutti, ingiustizie, spreco di risorse, corruzione, assenza di governo del territorio, sconfitta degli Stati nazionali, affermazione del potere dei più forti e armati ...
Nessuno stato di emergenza permanente nei nostri paesi che concentri ancora risorse e sviluppo sulla "difesa" e sul "pericolo" determinato dal "diverso" vicino di casa.
Piuttosto nuove politiche per un diverso sviluppo, per società multietniche pacifiche, capaci di affrontare i problemi delle persone e delle comunità, dei grandi centri urbani e delle periferie. Nuove politiche partecipate e riconosciute, per conseguire la sicurezza individuale e collettiva, per affrontare e risolvere progressivamente i problemi principali della vita quotidiana e delle società del nostro tempo.
Per costruire insieme una nuova, moderna e più forte identità delle nostre società. Unica scelta capace di isolare e sconfiggere i fautori isolati e/o organizzati di nuove guerre terrene in nome di Esseri superiori.

17 commenti:

  1. Forse siamo all'epilogo. Li hanno circondati in un edificio della campagna parigina. Ne usciranno vivi? Vorranno uscirne vivi? Li faranno uscire vivi? Sapremo mai la verità?
    Anna

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    1. Anna, è giusto chiedere ed esigere verità e giustizia alle nostre Istituzioni. È necessario non fermarsi alle prime risposte, soprattutto quando queste non appaiono sufficienti e supportate da solidi elementi. Nelle democrazie apparati, indagini e processi servono per non fermarsi alle prime notizie sommarie, a fatti che appaiono certi e incontestabili e, a volte, sono più complessi.
      Anche in questa brutta vicenda che credo abbia visto l'epilogo solo per le vittime ed i terroristi, dobbiamo affinare la nostra capacità critica e di iniziativa propositiva. Siamo davvero tutti coinvolti. Lo dice anche la Marcia Repubblicana organizzata per questo pomeriggio.
      In quanto ai 3 terroristi con la loro fine le Autorità francesi "hanno risposto a chi chiedeva la pena di morte". Parole di autorevoli osservatori.
      Gianni

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  2. L'attacco terroristico non è finito ed è concertato. Almeno un altro uomo è in azione e si aggiunge ai fratelli che hanno colpito alla redazione di Charlie.
    Intanto si manifesta. Da la Repubblica, edizione Bologna.
    M.

    BOLOGNA - "Ancora una volta viene duramente colpito il diritto all' informazione, alla libertà di espressione e di pensiero che stanno alla base della democrazia e del modello culturale, politico e sociale europeo". Con queste parole il sindacato dei giornalisti FNSI-ASER Emilia-Romagna, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, Anpi, Arci, Libera, la Comunità Islamica di Bologna, Assopace Palestina, Emergency, e il Forum del Terzo Settore lanciano per venerdì, alle 17.30, un presidio con fiaccolata in piazza Nettuno.

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    1. Ho partecipato. Come a quella promossa da studenti sabato pomeriggio, sempre in piazza Nettuno. Sensazione. Molto più interessante e coinvolgente la seconda. Meno scontata e rituale. Più vivace e capace di contenuti e progetti.
      Gianni

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  3. Sta per scoppiare la terza guerra mondiale?
    Guardando la tv Parigi e la Francia sembrano sotto assedio …
    Sulla Rai danno la notizia che un Iman siriano rivendica le azioni e che il Capo del Governo di Israele offre aiuto.
    C'è chi chiede la sospensione della libera circolazione e chi il ripristino della pena di morte.
    Calma e gesso!

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    1. Il Papa dice da tempo che stiamo vivendo la terza guerra mondiale ... Il suo ragionamento, molto più complesso e argomentato, mi pare dovrebbe essere al centro delle nostre comuni attenzioni.
      Purtroppo in Italia continua a prevalere un provincialismo impressionante a cui dobbiamo porre subito rimedio. Anche nella discussione dopo i fatti di Parigi al centro sembrano essere solo le iniziative necessarie per difenderci dai pericoli determinati da terroristi e immigrati. No. Dobbiamo considerarci cittadini del mondo. Il problema è come costruiamo le nuove società multietniche al tempo della globalizzazione e come viviamo nella comune sicurezza (pace, salute, lavoro).
      I Governi debbono misurarsi con queste necessità dei popoli. Altro che progressiva militarizzazione e nuovi armamenti!
      Questi servono solo alle grandi industrie delle armi, a operatori finanziari che speculano, a potenti vertici militari, a commercianti senza scrupoli, a politici corrotti e senza principi. Tutte lobby potenti e radicate. Ma sempre una minoranza.
      Gianni

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  4. Qualche tempo fa il Papa parlò proprio di terza guerra mondiale.
    Del resto viviamo la globalizzazione, no.
    Possiamo seriamente pensare che i conflitti restino nel Medio Oriente, in Asia, in Africa o in Ucraina?
    Mario Cinico

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  5. Cittadini, associazioni ed istituzioni in piazza ...
    Da il Resto del Carlino Bologna.
    M.

    Bologna, 9 gennaio 2015 - Circa 400 persone hanno partecipato a Bologna alla fiaccolata organizzata in piazza Nettuno (FOTO) dopo l’attentato alla redazione di Charlie Hebdo. La manifestazione era promossa da Fnsi-Aser, Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Arci, Libera, Comunità islamica, Assopace Palestina, Emergency, Forum del terzo settore. Tra i partecipanti anche il ministro dell’Ambiente, il bolognese Gian Luca Galletti: “Mi sembra giusto che Bologna abbia manifestato questa solidarietà per quello che sta ancora accadendo in queste ore in Francia”, dichiara al termine del presidio. “Bologna dimostra ancora una volta di essere una città con una grande tradizione di accoglienza e di unità fra le varie culture e religioni”.

    In particolare, “è importante che oggi abbia parlato in piazza un esponente delle comunità islamiche, prendendo le distanze da quello che sta accadendo”, aggiunge Galletti. “Ricordiamoci una cosa: queste battaglie - continua il ministro - si vincono esportando democrazia e affermandone il valore, non con la violenza. Se noi pensiamo di rispondere alla violenza con la violenza, noi perderemo questa battaglia. L’importante è saper mettere ancora una volta al centro di tutto i nostri valori, che sono il rispetto della vita umana, della democrazia e della libertà”. Alla fiaccolata ha preso parte anche il coordinatore della Comunità islamica bolognese, Yassine Lafram.

    Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, il parlamentare Sergio Lo Giudice (Pd), l’assessore regionale Raffaele Donini (Pd) e una delegazione di consiglieri regionali democratici capitanata dal capogruppo Paolo Calvano. In piazza diversi assessori comunali (Matteo Lepore, Nadia Monti, Riccardo Malagoli, Luca Rizzo Nervo), mentre il sindaco Virginio Merola era impegnato in Prefettura. Presente la presidente del Consiglio comunale Simona Lembi e altri eletti di Palazzo D’Accursio (come Francesco Critelli del Pd e Massimo Bugani del M5s), poi sindacalisti (come Alessio Festi della Cgil, Gianfranco Martelli della Uil, Giorgio Graziani e Sandro Alberani della Cisl), il presidente dell’Arci, Stefano Brugnara, il numero uno della Fnsi, Giovanni Rossi, il console onorario di Francia a Bologna, Giuliano Berti Arnoaldi Veli.

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  6. Qui non ci si misura con una questione che caratterizza il nuovo terrorismo: l'Islam. Ciò che unisce i giovani bianchi, neri, magrebini ... è la religione mussulmana. O se vogliamo una sua corrente. Perché non parlarne?
    Raffa

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  7. La pace però non dipende solo da un soggetto o da una comunità.
    Se ci sono terroristi e Stati che praticano la guerra … come possiamo e dobbiamo agire?
    Dino83

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    1. Occorre unire alla Politica un uso mirato, misurato e proporzionato delle Forze Armate. Non farlo nei tempi giusti, può comportare conseguenze peggiori. L'esempio del Medio Oriente lo testimonia. Il voluto mancato riconoscimento da parte di Israele dello Stato di Palestina è stato fonte di umiliazione per i popoli arabi e di prevalenza di fondamentalismi religiosi.
      Questo vale anche per lo Stato Islamico.
      MauRo

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  8. Sicuramente ho poche certezze , una di queste è che per battere L'Isis , o il cosidetto "fondamentalismo Islamico , occorre ragionare in termini di allargamento dello Stato Sociale , per tutti, non escludente , e conseguentemente , liberare da pregiudizi , Religiosi ,Razziali ,e di Superiorita Culturale la nostra " Democrazia " .
    Ritengo indispensabile mettere da parte le nostre presunte superiorità Democratiche , smetterla di considerarci portatori di Verità , e possibilmente non interferire sulle scelte , da noi non ritenute Democratiche, dei vari popoli, creiamo ed abbiamo già creato abbastanza danni .
    Capire il perchè prima Hamas , per i Palestinesi , ora Il Califfato per il mondo Arabo siano diventati così attrattivi dovrebbe aiutarci ad annullare l'attrattiva degli uomini in Nero.
    Il mondo Arabo è da anni diventato una scacchiera in cui le grandi potenze giocano la loro battaglia per la Supremazia , a forza di muovere i pezzi in modo casuale si sono messi in una posizione di stallo da cui non riescono più ,militarmente , uscirne .
    Il Califfato attrae ,non perchè è sia lo stato eletto del Profeta , anzi penso che la Religione ,come sempre, sia un 'accessorio ,di pregio, attraente, ma non l'elemento fondamentale.
    Il Califfato rappresenta , a mio avviso , una speranza di Liberazione dalla sudditanza occidentale per tutti quei popoli Arabi ,che da decenni vengono considerarti da noi , delle dependance , dei tavoli da gioco su cui giocarci il nostro grande Risiko , rappresenta per i molti arrabbiati , incazzati e disperati una occasione di Riscatto Sociale ,offre per la prima volta alle nuove generazione Arabe una senzazione di Rivincita e di IDENTITA'.
    Così come Hamas è stata volutamente fatta crescere in senso anti Fatah dagli Israeliani , il Califfato sembra ,quasi sia stato ignorato volutamente in funzione destabilizzante per il mondo Intero , sia Hamas che il Califfato offrono , paradossalmente alle loro genti Servizi Sociali e un Riconoscimento Identitario che non trovano altrove .
    La Religione serve come collante ma ciò che unisce è altro ,a mio parere.
    Come batterli , allargando la Democrazia ridare alle tre parole fondamentali del 1789 il loro significato originario , altre strade non vedo .

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  9. Ho dimenticato il saluto e la firma
    Ciao
    G.

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  10. La Francia. Del post voglio riprendere due cose e fare una critica.
    1. Il riferimento alla strage di Ustica. Una pagina ancora oscura. Con i francesi presenti e silenti. Ragion di Stato o fedeltà Atlantica.
    2. L'intervento militare in Mali e in Libia. Con la Francia protagonista e gli effetti disastrosi per le popolazioni arabe. Interessi nazionali e Occidentali.
    Ecco, anche i francesi fanno i conti con la distanza tra i valori tradizionali ed attuali "libertà, uguaglianza e fraternità" ed azioni e fatti concreti dei suoi governanti.
    Detto questo, per vedere tutte le verità e capire anche le ragioni delle dissociazioni e delle guerre nelle "periferie" parigine e dell'impero ...
    C'è un nuovo attore che nel post viene sottovalutato. Lo Stato Islamico è un centro di potere politico - religioso come in passato e nel presente hanno avuto e hanno anche cristiani ed ebrei.
    Prendiamone atto ... E pensiamo a come combattere anche questo nuovo soggetto.
    Ciao!

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  11. leggo di integrazione, multietnicità, stato sociale, ecc.
    tutto vero, tutto giusto. oserei dire banale.
    a me sembra che l'unico valore che va difeso è la laicità, anche alla luce delle incredibili e assurde parole del papa.
    io darei un braccio (non un pugno....) per difendere la libertà di religione, i religiosi non credo che farebbero altrettanto per difendere la laicità.
    si può dissacrare, ad esempio, la politica e la religione no?
    sono schifato.

    ciao

    MDC

    https://www.youtube.com/watch?v=YulNK8djaiw&feature=player_detailpage

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  12. verità e giustizia?
    verità poca, tantissima propaganda, molta ipocrisia. sui diversi fronti contrapposti.
    giustizia quando?
    gli assassini vengono assassinati. cittadini che esercitano parole e disegni per dissacrare vengono isolati da vivi, utilizzati da morti.
    verità e giustizia?
    poi libertè, egualitè, fraternitè?
    ma se per apologia di terrorismo (islamico) ora hanno arrestato un giornalista … e ieri hanno dichiarato e fatto guerre in più paesi africani, vecchie colonie e no.
    BiBi

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