In una intervista post voto europeo a più giornali europei, Matteo Renzi ha manifestato stima per Angela Merkel e ha detto che "la Germania è un modello".
Per molti versi ha ragione: converrebbe studiare e capire come l'esperienza tedesca può aiutarci a rendere migliore, più apprezzato e più giusto il nostro paese.
E non solo per ciò che riguarda il mercato del lavoro e la struttura pubblica, come riporta la Stampa.
Sarebbe bene riflettere di più sulle scelte di Berlino in politica internazionale, ad esempio, dove hanno evitato di impegnarsi in fallimentari e costose missioni militari di guerra.
Oppure, in politica economica, industriale ed ambientale, dove gli amici d'oltralpe hanno privilegiato l'innovazione tecnologica e di prodotto rispetto alla flessibilità ed al contenimento del costo del lavoro, allo sfruttamento delle risorse umane ed all'inquinamento ambientale.
Ancora, l'impegno programmatico della nuova maggioranza CDU-CSU e SPD a ridurre l'età pensionabile dei lavoratori.
E, ultimo esempio, il sistema istituzionale ed elettorale tedesco, fondato su un sistema proporzionale rappresentativo e su criteri di moralità che impongono l'abbandono di responsabilità istituzionali al solo sospetto di illegalità.
No. Nulla di tutto questo.
Il Governo Renzi - Renzi procede sulla strada delle riforme scaturite dalla "profonda sintonia" con il condannato Silvio Berlusconi (per un sistema elettorale autoritario ed un Senato non elettivo); mantiene al loro posto personaggi inquisiti e ne propone altri in importanti cariche istituzionali; conferma, nonostante il livello massimo di disoccupazione giovanile (che ora raggiunge il 42%), la irresponsabile legge pensionistica Monti - Fornero; procede nella istituzionalizzazione del lavoro precario; prende tempo sulle spese militari e di riarmo offensivo (tipo F35), tace su urgenti interventi di riconversione industriale e messa in sicurezza di impianti nocivi per la salute e l'ambiente.
Dunque?
Che "modello Germania" ha in mente Matteo Renzi?
Non sarà che il nostro veloce Presidente del Consiglio, conoscendo già le intenzioni della Merkel, intendeva apprezzare e sottoscrivere la proposta per la Presidenza della Commissione europea alla francese Christine Lagarde, oggi a capo del Fondo Monetario Internazionale?
Una scelta che sicuramente confermerebbe la valorizzazione di genere (femminile) ad importanti cariche pubbliche (tanto cara al Segretario - Presidente) ma, soprattutto, che ribadirebbe la pesante subalternità della politica al potere della grande finanza ed agli indirizzi di austerità della Troika europea. No?
Come sempre si cura l'immagine ed il consenso (ora internazionale) piuttosto che la sostanza e i contenuti!
RispondiEliminaIl PD-R ci ha proposto Schultz. Raccolti i voti, sta trattando con il PPE.
Lagarde?
Tous c'est possible!
Anne
La Lagarde Presidente della Commissione Europea , sarebbe una ulteriore scelta miope di questa povera classe Politica.
RispondiEliminaIl Prossimo Presidente deve essere scelto tra uno dei cinque Candidati a cui erano legati i vari schieramenti , così si raccontava in campagna elettorale , qualsiasi altra scelta sarebbe miope e ottusa.
In Germania se solo vi fosse la volontà politica della SPD , si potrebbe avere una maggioranza di Verdi /Sinistra, il non volerla attuare è quindi il frutto di una precisa scelta politica della SPD , che sceglie volutamente una alleanza di centrodestra .
Renzi è il segno di questa Italia , che poi è la solita Italia , quella che in momenti di svolta ha bisogno del Leader , non di Buona Politica .
G.
Ma quale Lagarde.
RispondiEliminaHollande e il PSE non possono suicidarsi e sosterranno Schultz.
Vedremo che faranno la sinistra di Tsipras, i Verdi e il Movimento 5 Stelle.
Antonio
Io invece scommetto che PPE e PSE troveranno un accordo.
RispondiEliminaCarlo
Intanto Christine Lagarde si è chiamata fuori. Almeno sembra.
RispondiEliminaLa partita è aperta.
Sui nomi, non sugli indirizzi. Le volontà dei Governi forti è chiara da tempo e perseguita con determinazione. Possono discutersi varianti minime alla direzione principale.
M.