lunedì 10 ottobre 2022

Se per Democratici, Sinistra e Verdi un voto deve essere utile ...

Sul Passante in Mezzo a Bologna è il momento della verità, eppure c'è molto buio











Per Stefano Bonaccini e Vincenzo Colla le cose vanno bene in Emilia Romagna. E non ci fosse stata la pandemia a pochi giorni dall'insediamento della Amministrazione regionale del 2020 "la crescita, le produzioni, i servizi, l'occupazione avrebbero toccato livelli ottimali". Per il Presidente della Giunta questa situazione è frutto del sistema costruito nei decenni ("nel dopoguerra l'Emilia era un insieme di città distrutte"), del metodo che coinvolge sistematicamente nelle scelte "strategiche" organizzazioni industriali e delle categorie economiche, sindacati confederali e ordini professionali, fondazioni bancarie e università, anche associazioni ambientaliste, come Legambiente ...

"Il Patto per il Lavoro", che nell'ultima versione si è proposto anche "per il Clima" è una esperienza che farebbe bene all'Italia intera: "Si, esportabile" sostengono Bonaccini e Colla dalla sala Stata Mater dell'Archiginnasio, intervistati in occasione del Festival della rivista Pandora da Eva Giovannini. Il Presidente non risponde alla giornalista RAI sulla sua prossima candidatura a Segretario del PD ma tutto il suo discorso lo propone come "Uomo utile" per l'occasione. Con lui "si decide nei tempi necessari", senza trascinare i problemi: "abbiamo detto Si al Rigassificatore di Ravenna discutendo in sede locale quanto basta". Con il pragmatismo suggerito dal bisogno di essere "sovrani" ed autosufficienti: "non si capisce perché la Croazia fa le trivellazioni in Adriatico e noi non le dovremmo proporre e fare". Poi certo al largo della Costa Romagnola "si deve fare anche il fotovoltaico". Insomma, "con noi" stanno arrivando "grandi investimenti pubblici, frutto di riconosciuta efficienza ... e ne arriveranno altrettanti da privati". A Bonaccini non piace parlare di "modello emiliano", ma delle grandi contraddizioni e delle ingiustizie presenti anche in queste terre il Presidente della Giunta Regionale non parla.

Lo faranno, invece, la sera stessa, alcune voci di alleati verdi e di interlocutori democratici e della sinistra chiamati ad analizzare il voto e a ragionare sul dopo 25 settembre al Centro Andrea Costa di Bologna, da "il manifesto in rete". Su tutti la consigliera regionale Silvia Zamboni che pure rivendicando con orgoglio la scelta di Coalizione col PD ("per contrastare le Destre" e riportare "in Parlamento la voce dei Verdi") ribadisce con nettezza le ragioni del "No al Rigassificatore e alle trivelle" perché significano "il prolungamento della dipendenza dal fossile" delle nostre società: "si leggano delibere e contratti". Più in generale "una crescita dell'economia che prescinde dalle compatibilità ambientali e generazionali". L'aveva preceduta Ugo Mazza, storico amministratore ed esponente PCI, PDS, DS bolognese, sostenendo che tra le questioni irrisolte della sinistra quello della "conversione ecologica" è uno dei nodi principali e imprescindibili. In apertura di serata, un sempre brillante Fausto Anderlini aveva ribadito che la vittoria delle Destre è la sostanziale conferma dei loro numeri con una diversa distribuzione tra i soggetti politici che premia "la setta originaria" di Fratelli d'Italia (all'opposizione di tutti i Governi e le maggioranze succedutesi nella legislatura) a scapito di Lega (oramai forza nazionale fortemente ridimensionata nel tradizionale insediamento nel Nord - Est) e Forza Italia. Un risultato, però, che ha assunto particolare rilevanza tanto per il sistema elettorale (detto "Rosatellum") imposto con voto di fiducia dal PD renziano, quanto dalle astensioni ("mai tante in passato" e prevalentemente di un "elettorato popolare" più sensibile alle politiche della sinistra) e dalle divisioni altrui: un PD, architrave dell'establishment, e stabilizzato sotto il 20% (come i "socialisti d'un tempo") e i "centristi" di Calenda - Renzi "sotto Scelta Civica di Mario Monti". Unica interessante "novità", per il Sociologo bolognese, è il M5S di Conte, caratterizzato su una piattaforma di sinistra e pacifista che lo ha modificato rispetto al Movimento originario di Grillo e Casaleggio. Infine Pier Giorgio Ardeni, capolista di una Unione Popolare (a Bologna oltre il 3,5% al Senato e il 3,1% alla Camera) sollecita una riflessione di più lungo periodo per risalire alle ragioni della sconfitta politica odierna: per lui le scelte compiute tra il 1989 e il 1992 hanno segnato una rinuncia alla critica di un sistema sociale e di potere che si è confermato incapace di fronteggiare le grandi sfide della giustizia sociale e della ecologia che sono maturate col passare dei decenni. Ed oggi, con la guerra, la pandemia e le diseguaglianze che colpiscono le società ed il Pianeta hanno raggiunto livelli di guardia.

Solo appunti parziali. Due occasioni per sviluppare il dibattito politico che già è alimentato da molteplici altri interventi ... Senza alcuna pretesa di riassumere una ricchezza che sicuramente va oltre quanto qui riportato. 

Ma un invito pare necessario per chiunque pensa in futuro di ritornare sul "voto utile", da sinistra o da soggetti comunque interessati a muoversi nel rispetto degli indirizzi e degli ordinamenti della Costituzione italiana e del Diritto internazionale sancito dalla Carta delle Nazioni Unite.

L'aggancio indispensabile con le sfide, le scelte, la vita quotidiana dei cittadini e gli atti concreti di Governo del Paese, delle città e delle regioni.

Nelle stesse ore, nella stessa settimana in cui si sono tenuti questi interventi, al centro del confronto pubblico è stato il più importante investimento dei prossimi 5 anni su Bologna ed uno dei più rilevanti per la Regione. Sicuramente il più caratterizzante e simbolico, un "motore di crescita" per industrie e commerci, che orienta culture ed organizzazione sociale: il Passante di Bologna. Con l'annuncio congiunto di Autostrade, Regione e Comune che entro anno "partiranno i cantieri".

Sul punto, da Fratelli d'Italia si sono alzate domande, interrogativi, forse riserve ... Ha risposto piccato un autorevole Assessore Regionale della Giunta Bonaccini, Andrea Corsini: ribadendo l'obiettivo. Nel silenzio dei più. Compresi tanti Democratici, la Sinistra Italiana e i Verdi Europei.

Mentre da parte di cittadini ed ecologisti che anche a Bologna e in Emilia Romagna continuano a considerare l'investimento sul potenziamento di strade ed autostrade in contrasto con le emergenze ambientali e climatiche presenti, denunciano l'incredibile iniziativa di ingiunzione operata dal Comune di Bologna nei confronti dei cittadini di AMO Bologna per il ricorso al TAR contro il "progetto" ASPI e rinnovano argomenti e mobilitazioni a sostegno di alternative mature e possibili per la mobilità delle persone e delle merci.

Ecco sarebbe interessante se Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Andrea De Maria, Virginio Merola, Angelo Bonelli, Silvia Zamboni, Vincenzo Colla, Irene Priolo, Igor Taruffi, Silvia Piccinini, ... nonché Matteo Lepore, Emily Clancy, Anna Lisa Boni, Max Bugani ... si misurassero, si unissero e/o scontrassero, anche su queste scelte concrete e decisamente rilevanti per la vita e la storia di un territorio già pesantemente compromesso. Mentre altre priorità e investimenti, spesso enunciate rischiano di restare solo nei libri dei sogni. 


La pagina del Carlino che annuncia "lo sprint di Autostrade" per il "via ai lavori " del Passante ... (6 ottobre 2022)


Il Capogruppo in Comune di Fratelli d'Italia, Francesco Sassone, "lancia l'avvertimento": "Questo percorso è insufficiente, il nuovo esecutivo lo analizzerà" ... (Carlino Bologna, 7 ottobre 2022)



La pagina di Repubblica Bologna riporta le tesi di Andrea Corsini: "Rivedere il progetto di Passante sarebbe una cosa talmente irresponsabile che mi rifiuto di pensare che il nuovo Governo voglia farlo" ... (7 ottobre 2022)


Una pagina del Carlino sulla "crisi di identità" del PD e sulle soluzioni proposte dall'on. Andrea De Maria ... (4 ottobre 2022)
  

In Regione "attesa per il rimpasto" dovuto all'uscita della Vicepresidente Elly Schlein, eletta nel 2020 come "Coraggiosa, Ecologista, Femminista" ed, oggi, portata in Parlamento dal PD ... (Carlino Bologna, 7 ottobre 2022)
 

Il titolo del Corriere di Bologna sulla Direzione PD: per il Sindaco di Bologna urge una "rivoluzione che cambi anche il gruppo dirigente nazionale" ... (7 ottobre 2022)
E le politiche? E le scelte qualificanti che a Bologna hanno portato solo il 51,15% di elettori ad eleggerlo lo scorso 4 ottobre 2021? 








Un volantino per la prossima manifestazione del 22 ottobre 2022 ...


Il lato B di Convergere per insorgere ...



10 commenti:

  1. Voto almeno apparentemente inutile, si continua come sempre......
    s.

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    1. gtugnoli16@libero.it13 ottobre 2022 alle ore 11:35

      Credo di capire il senso della considerazione ...
      (altrimenti avrei risposto: votare è sempre utile e democratico, poi è sempre decisivo riflettere e correggere eventuali errori e/o ragioni di insuccesso)
      Gianni

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  2. Grazie per la cronaca. Totalmente assente dai principali media. L'impressione è che ci sia incomunicabilità non solo tra cittadini / associazioni / movimenti ecologisti ma pure incomprensioni tra livelli istituzionali / assessorati / amministratori.
    Ci sono alcuni temi controversi in Regione riguardo gli investimenti di questi tempi: rigassificatori, trivelle e passante.
    Su quest'ultimo credo dobbiamo registrare non solo il giusto sacrosanto conflitto sociale ma pure contraddittori gli impegni contenuti nel piano per il lavoro e il clima con quelli dell'assessorato alla mobilità che persegue il potenziamento generalizzato di strade ed autostrade.
    Domanda: la fuga della vicepresidente della Regione dalle sue responsabilità è casuale? O indotta?
    BiBi

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    1. gtugnoli16@libero.it13 ottobre 2022 alle ore 11:48

      Bella domanda! Nessuno ce lo ha ancora motivato in modo convincente. Nè Elly, né Bonaccini, né il PD.
      Avere Schlein eletta in Coraggiosa, Vicepresidente in Giunta, equivale politicamente ad avere Isabella Conti o Irene Priolo o un'altra donna? E avere o no Igor Taruffi o altri non cambia nulla?
      Qualcuno dovrebbe ricordare le cose che l'Ecologista, Femminista e di sinistra sosteneva in campagna elettorale e il suo contributo per il Patto per il Lavoro e per il Clima. Forse anche criticabile e contraddittorio ... (partendo da molti dati di realtà).
      E tuttavia: siamo di fronte ad un passaggio di fase?
      Vale la pena parlarne e capire. Per trasparenza.
      Gianni

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  3. Sul voto utile chiedere ai sindacati. Molti tavoli e pochi fatti: sanità in sofferenza, logistica etica senza sviluppi, inflazione e caro bollette scaricato sui lavoratori. Ovvio, non tutto possono enti locali e regione ma il silenzio è complice.
    L.

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    1. Anch'io vorrei una democrazia più ricca, partecipe, attiva.
      Sulle emergenze e sulle prospettive. La guerra può farci recedere dalle strategia per la conversione ecologica e la giustizia sociale?
      Mi piacerebbe si confrontassero tutti: lavoratori, imprenditori, artigiani, consumatori ... Anche gli ecologisti e gli attivisti di Legambiente o WWF.
      Gianni

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  4. A forza di chiedere il voto utile siamo indotti a decidere all'ultimo minuto e a non ricercare qualcuno che possa davvero rappresentare le principali nostre istanze.
    Ma ci si rende conto che così prevalgono i più spregiudicati e scaltri?
    A Bologna ad esempio per chi non voleva uno Sgarbi o un conservatore di destra, un voto a Casini e Merola quale utilità conteneva? Premiare due politici ultra sessantenni di cui un classico democristiano in parlamento da quaranta anni e un amministratore che ci ha "regalato" il people mover, fico e il passante di mezzo?
    No, grazie! Ciechi no.
    Zorro

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    1. gtugnoli16@libero.it13 ottobre 2022 alle ore 11:59

      "Ciechi no", almeno fin che si può ...
      Gianni

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  5. A proposito di cultura io che da sempre mi considero di sinistra e questa mattina ho letto sul giornale che da anni compro che il Passante inizierà nel segno dell'ambiente, cioè con più centraline antismog debbo pensare che è un bene il proposito di fare quest'opera tutta solo di asfalto e cemento, più inquinamento? E quanto al voto utile se i miei compagni di sempre sono a favore dell'opera mentre le destre si dicono perplesse o contro ho sbagliato a non votarle il 25 settembre e al prossimo turno elettorale è bene scelga loro?
    DG

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  6. Insopportabile l'enfasi usata in tv e sui giornali da Bonaccini sul governo della società emiliana. Certo qui permangono conquiste e condizioni migliori rispetto ad altre regioni d'italia e vorrei vedere. Tuttavia non riflettere sul progressivo consumo di risorse naturali, sul consumo di suolo inarrestabile, sugli alti livelli di inquinamento, sui buchi nella sanità pubblica, sulla mancanza di prevenzione e di sicurezza, sulle crescenti infiltrazioni mafiose, sull'impoverimento delle macchine amministrative, sui femminilità, sulla mortalità nel lavoro e sulle strade.........
    È pura miopia politica che presto pagheremo tutti.
    Carlo

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