giovedì 6 ottobre 2022

A chi spetta fermare Putin e Zelensky?

Una bandiera della pace a Bologna. Dalla responsabilità personale ad una mobilitazione generale


















La guerra in Ucraina procede e nessuno dei contendenti e dei sostenitori pare disposto a rinunciarvi. Anzi. Putin mobilita centinaia di migliaia di riservisti e li addestra per il fronte. Nelle zone occupate si svolge un referendum sotto il controllo militare dell'esercito per riconoscere a quei territori la sovranità di Mosca, che consente - ora - di usare ogni arma per la difesa della "grande patria russa". Sull'altra sponda, Zelensky - forte delle armi e dei finanziamenti di USA e NATO - sostiene che la controffensiva di Kiev continuerà fino alla liberazione di tutti i territori nazionali riconosciuti all'Ucraina fino al 2014, Crimea inclusa, e firma un decreto che rifiuta ogni trattativa con Putin. Dunque nessuna prospettiva di cessate il fuoco e/o di negoziato politico. 
Entrambi pare abbiano come fine solo la vittoria sul campo e l'umiliazione del nemico. 

Così si prospetta una escalation militare senza limiti, che mette in conto: tantissime vittime innocenti e distruzioni di intere città e paesi; nuove contrapposizioni geo-politiche su scala internazionale; crisi finanziarie, produttive, alimentari ed ecologiche. 

Miliardi di risorse per finanziare armamenti ed eserciti, industrie pesanti ed inquinanti. Si capiscono così anche i progetti di potenziamento strategico delle spese militari ... Altro che politiche per la conversione ecologica, per la salvaguardia della biodiversità, per la prevenzione sanitaria. Altro che misure per contrastare i cambiamenti climatici che colpiscono il Pianeta e per ridurre le disuguaglianze sociali, che sono le cause prime dei grandi processi migratori in atto.

Possiamo accettare passivamente e silenti questo processo che contraddice i più elementari principi di umanità, i Diritti e i Doveri universali riconosciuti sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e dalle Costituzioni più avanzate che regolano la vita di popoli e Stati?

E' ora di alzare voci di pace e di promuovere atti concreti di solidarietà attiva, verso ogni forma di resistenza non violenta alla guerra, e di trattativa tra i fronti opposti, prima che la situazione precipiti. Come sostengono in questi giorni persone di varia cultura, storia ed esperienza. Per una mobilitazione popolare ampia ed unitaria che induca Parlamenti, Governi e rappresentanti di ogni Istituzione democratica ad agire per fermare le guerre, le logiche imperiali e i nazionalismi.


La Repubblica di oggi (pag.11) titola sulla "sfida tra italiani e russi" nei cieli d'Europa (6 ottobre 2022)
  

Avvenire titola sul decreto del Presidente ucraino che sancisce "il rifiuto del dialogo con Putin" ... (5 ottobre 2022)


Scrive il New York Times che le indagini dell'intelligence americana sulla bomba che "uccise Darya Dugina" porta a Kiev ...
(6 ottobre 2022)
  

"Il grido" di Papa Francesco su Avvenire: "Putin fermi la guerra, Zelensky apra a serie proposte di pace" ...
(4 ottobre 2022)


L'intervista a Monsignor Ricchiuti, Presidente di Pax Christi, pubblicata su il Fatto Quotidiano ... (6 ottobre 2022)


Una lettera di Francesco Sylos Labini ad Avvenire: "si fermi la guerra adesso" ... (6 ottobre 2022)


Un articolo di Tomaso Montanari su il Fatto Quotidiano: "insorgiamo contro la minaccia atomica" ... (6 ottobre 2022)
 

Bologna con Europe for Peace in Piazza del Nettuno ... (22 luglio 2022)

Tantissimi in Piazza Maggiore con le bandiere della pace ... (25 febbraio 2022)


Sotto Palazzo d'Accursio con il Portico della Pace ... (12 marzo 2022)


"No alla vostra guerra. Con i popoli oppressi" il giorno della Liberazione ... (25 aprile 2022)


"Fuori dalla guerra. Aumentare salari e spese sociali" nel giorno dei lavoratori ... (1° maggio 2022)


Parole e musica per la pace e contro il pericolo nucleare nel giorno della Repubblica ... (1°giugno 2022)



4 commenti:

  1. Come interpretare le news del NYT? Presa di distanze degli americani da Zelensky o scontro interno agli USA?
    Penso che solo Biden e soci possano interrompere la spirale di morte. Credo che molto passi dall'opinione pubblica americana e dalla scadenza elettorale di metà mandato.
    L.

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  2. Come volevasi dimostrare, con la guerra l'Europa è indebolita politicamente ed economicamente. Divisa e colpita dalle sanzioni contro la Russia.
    Una proposta di pace deve impegnare tutte le forze ambientaliste e di governo. I rischi del nucleare vanno messi nella contabilità generale.
    Carlo

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  3. Voi chi vorreste come amico? Colui che vi arma per distruggere il "nemico" anche a costo di sacrificare vostri "fratelli"? O chi vi dissuade da intraprendere una strada di guerra infinita? In cui il costo sarà altissimo per tutti i combattenti?
    Che Putin sia un autarca non ci piove. Che Zelensky sia un protagonista nazionalista asservito a potenze straniere, neppure.
    Viva il libero pensiero e le capacità di critica in pubblica piazza!

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  4. Penso anch'io che dobbiamo manifestare per la ripresa del dialogo est-ovest e nord-sud.
    In Russia non sono tutti con Putin e sicuramente tanti non vogliono guerre nucleari. Così in Ucraina c'è una pluralità che non sempre emerge e la guerra non piace. Né quelle terre debbono divenire campi di sperimentazione di armi e milizie straniere.
    Ciao.

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