giovedì 25 novembre 2021

Dopo il People Mover il Passante di Mezzo? Assemblea Cittadina per una mobilità sensata

Dal People Mover (in un giorno di funzionamento) uno sguardo "critico" sul Passante ... 











Quando si parla di “Passante green” tocca essere perentori: un’autostrada in mezzo a una città non potrà mai essere green, e non solo per via del colore dell’asfalto. I dati di traffico pubblicati recentemente dalla Città Metropolitana sono allarmanti. A giugno 2021 il traffico veicolare è tornato quasi ai livelli del 2019, e nel frattempo si è dimezzato l’uso del trasporto pubblico locale. Questi dati dicono che l’incidenza dell’auto sul totale degli spostamenti sta aumentando. In questo contesto incentivare ulteriormente il traffico veicolare allargando strade e autostrade urbane è l’esatto contrario di quello che serve, e non c’è “miglioria green” che possa risolvere questa contraddizione in termini. 

Se questo non bastasse, è bene ricordare che l’allargamento del Passante di Mezzo comporta un aumento netto delle emissioni di CO2 nel 2025 rispetto al 2014, come certificato nel parere finale della Regione sul progetto. Approvare un’opera che aumenta le emissioni dopo aver dichiarato l’emergenza climatica, come hanno fatto Comune e Regione, è un’altra contraddizione in termini che nessuna miglioria green può eliminare.

L’insostenibilità di un’autostrada in mezzo alla città è intrinseca e strutturale. Farla ancora più larga, salvo poi infiocchettarla di verde, significa cedere alla logica perversa che da decenni ci fa marciare uniti e compatti verso la catastrofe ecologica. 

Quella logica
che tratta le emissioni di CO2 e quelle inquinanti con criteri meramente contabili: aumentare le emissioni per poi “compensarle” con accorgimenti
 green che vanno dai pannelli fotovoltaici all’elettrificazione, dalla desigillazione di suolo alla riforestazione. Tutte cose nobilissime, per carità, ma che hanno senso solo se precedute da una riduzione drastica delle emissioni. In caso contrario sono strumenti di propaganda e greenwashing per contrabbandare come ecologiche decisioni deleterie per l’ambiente. Un po’ quello che fanno le compagnie petrolifere che da un lato aumentano le estrazioni di idrocarburi e dall’altro annunciano che pianteranno tanti begli alberi.

E come si fa a ridurre le emissioni dei trasporti? Riducendo l’uso dell’auto privata, per esempio, non certo incentivandolo allargando le strade. E come si fa a ridurre l’uso dell’auto privata? Potenziando il trasporto pubblico locale, la ciclabilità e il servizio ferroviario metropolitano, per esempio, non certo potenziando il Passante di Mezzo. Le associazioni ambientaliste presenti in città lo dicono da anni, inascoltate. Per chi volesse approfondire, in rete c’è un agile documento che illustra queste e altre proposte.

Chi sente l’urgenza di azioni radicali e immediate per contrastare la crisi ecologica che stiamo vivendo dovrebbe trovare il coraggio di dire che allargare un’autostrada in mezzo alla città è un’assurdità, a prescindere dalla quantità e qualità di lustrini verdi con cui si tenta di adornarla. Autostrade per l’Italia SpA nel 2016 fu la prima a presentare l’allargamento del Passante come smart green infrastructure, suscitando giustamente l’ilarità di chiunque avesse un minimo di consapevolezza dei temi ambientali. Chi ha ancora quella consapevolezza dovrebbe avere la stessa reazione quando l’allargamento di un’autostrada urbana viene definito un simbolo della transizione ecologica.

Chiudo con un parallelo inevitabile. Quando si cominciò a parlare di People Mover, i comitati contrari avvisarono ripetutamente, e con motivazioni ben fondate, che si trattava di un’opera inutile e dannosa. Furono marchiati come “quelli del no a prescindere” e snobbati dalle amministrazioni locali. Sappiamo com’è andata a finire: il People Mover va quando ne ha voglia, non garantisce un servizio adeguato e i costi del disastro annunciato pesano per un milione e mezzo di euro all’anno sul bilancio comunale, cioè sulla collettività. Il Passante di Mezzo finirà allo stesso modo, aggravando la congestione del traffico, con costi economici e sociali scaricati sulla collettività e profitti a beneficio esclusivo dei privati, con la sola differenza che costerà dieci volte di più. 

Il Comune di Bologna ha recentemente approvato le Assemblee Cittadine come nuovo processo di partecipazione. Per interrompere la catena di scelte disastrose sulla mobilità, che ormai sono un elemento caratteristico del panorama bolognese, sarebbe opportuno fermare subito lo scempio del Passante e convocare un’Assemblea Cittadina per disegnare una mobilità urbana e metropolitana adeguata ai tempi.

Luca Tassinari, Cantiere Bologna, 25 novembre

La Stazione del People Mover sopra quella dell'Alta Velocità ferroviaria in via Carracci ...
Un investimento costoso fatto da Amministrazioni "sorde" ed, ora, a carico dei Bilanci del Comune 
(14 dicembre 2020)


La "piccola navetta" del Marconi Express all'arrivo all'Aeroporto (14 dicembre 2020)
Pochi passeggeri (e nessuna merce) su una monorotaia che corre su alti piloni di cemento. Per realizzare questa "grande" opera si è abbandonato il Progetto di Servizio Ferroviario Metropolitano, meno costoso, più popolare ed efficiente. Nell'interesse di chi?



Oggi pare che oltre a comuni cittadini si interroghino di questa cattiva scelta anche giornalisti che per anni hanno difeso e giustificato acriticamente le Amministrazioni comunali e regionali ...
(Repubblica Bologna, 25 novembre 2021)



I fatti hanno la testa dura. Una recente pagina di cronaca locale ...
(Carlino Bologna, 15 novembre 2021)


Anche la Giunta della Regione Emilia Romagna di fronte ai fatti alza la voce ... (Carlino Bologna, 23 novembre 2021)
Eppure viale Aldo Moro ha sempre sostenuto questo investimento e ancora oggi l'Assessore Corsini e il Presidente Bonaccini pongono in cima alle loro priorità Autostrade e Passante di Bologna, anziché il potenziamento delle ferrovie e dei trasporti pubblici di massa ...  



Il Carlino di Bologna sulla risposta di Autostrade Spa alle richieste delle Istituzioni locali ... (domenica 21 novembre 2021): torna la vecchia teoria dei "due tempi", prima i cantieri, poi "mitigazioni" e "compensazioni" ...



Eppure, Matteo Lepore (intervista a Repubblica Bologna, domenica 21 novembre 2021) ritiene le risposte di Autostrade SpA "un successo di tutta la coalizione", è "soddisfatto", in Consiglio "non vedo problemi" e dà il "via libera al Passante verde" ... 


Dal nuovo al vecchio Sindaco ... Anche Merola (domenica 21 novembre) è soddisfatto "il People Mover è utile" ... Basta stare "addosso a Marconi Express perché il mezzo funzioni. Tutto lì".  

 



















Su Corriere Bologna un'altra "rassicurante" intervista al Sindaco Matteo Lepore: sarà "un Passante a prova di futuro" ... (domenica 21 novembre 2021).
C'è da scommettere che forte di queste certezze nulla osta ad avviare un percorso democratico come previsto dallo Statuto Comunale appena modificato per rafforzare l'ascolto ed il protagonismo dei cittadini ...















Quattro / sei corsie in più del grande Asse viario A14 - Tangenziale che attraversa Bologna in un territorio come San Donnino comprometterebbero ulteriormente ed evidentemente la vita del Quartiere ...
Ma il problema è per l'intera Città, per la Regione e per l'Italia, che anziché investire in mobilità eco-compatibile e in conversione ecologica, continuerebbe in un percorso di crescita insostenibile ...
Un bla, bla, bla ... che preparerebbe il peggio


Le nebbie e il grigio di un anno fa (inverno 2020-21) quando inquinamento e pandemia presentavano così le attuali 12 corsie del Passante bolognese in Città ... restano una minaccia e un monito ad investire con lungimiranza ...


... per non perdere il sorriso ma legarlo a fatti concreti, tangibili, vissuti da tutti ... 
Per non tornare al passato (di questa piazza parcheggio) e/o festeggiare per classifiche virtuali utili alla propaganda politica ma non alle comunità di persone consapevoli, libere, pensanti









1 commento:

  1. Si, in effetti a Bologna e in E.R. manca una visione di futuro. Un progetto di conversione ecologica che si misuri con le speranze di Greta e dei FFF. Una Assemblea Cittadina può invertire la rotta? Auspicabile! Sicuramente tentar non nuoce. Nel caso della similare Istruttoria pubblica qualche risultato c'è stato. Almeno per ora.
    Su Cantiere Bo un commento all'intervento di Luca Tassinari fa riferimento anche ad una possibile conclusione referendaria. Anche questa proposta è interessante. Per il People Mover non è stato possibile per il no degli amministratori pubblici del PD. Sulla ripubblicizzazione dell'acqua il Referendum non ha prodotto risultati. E in E.R. si è andati di recente ad una proroga a favore delle grandi Multiutility quotate in borsa. Sul Passante potrebbe essere una occasione per sviluppare il confronto e per una generale assunzione di responsabilità.
    Io insisto su un dato: le scelte degli ultimi 20 anni mancano di una prospettiva strategica: non a caso prima si voleva il Passante a nord della città, poi si è repentinamente cambiato progetto nel 2016. Senza neppure chiarire le conseguenze urbanistiche, sociali o ambientali.
    Varrebbe la pena ragionarci su.
    Ciao!

    RispondiElimina