Dal G20 a COP26: una catena umana per agire ora!

Da Roma a Glasgow: Parents for Future e movimenti ambientalisti di Bologna sulla via Francigena

 

Anche Bologna ha partecipato alla mobilitazione per denunciare e superare il "bla, bla, bla" ... Al Parco Talon rappresentanti di associazioni ambientaliste, di comitati locali e singoli cittadini si sono stretti la mano per dare forza a comuni battaglie di civiltà: più alberi, più boschi e consumo di suolo zero, più impianti energetici da fonti rinnovabili e progressiva riduzione dei carburanti fossili, più trasporti pubblici e meno automezzi, più rigenerazione e recupero di immobili in disuso anziché nuove costruzioni, più acqua pubblica e un rinnovato sistema idrico che fronteggi la siccità al posto degli attuali sprechi e della privatizzazione ...

Da Roma a Glasgow i segnali non sono incoraggianti. Il racconto delle classi dirigenti dell'Occidente industrializzato, dei Governi e dei media è irresponsabilmente auto-assolutorio, non si dice la verità e, soprattutto, non si costruisce futuro per le generazioni di questo millennio, come sostiene Luca Mercalli in questa puntuale analisi.

L'analisi critica di Luca Mercalli su il Fatto Quotidiano (2 novembre 2021) 

Le aree ricche debbono per prime cambiare rotta e assumere la questione climatica ed ecologica come centrale nell'opera di governo delle piccole e delle grandi comunità. Ancora Luca Mercalli sostiene che "le vacche grasse sono finite, il Pianeta è limitato, bisogna cominciare a tagliare il superfluo, ora che è ancora possibile, non fare crescere il PIL a vanvera, processo che accelera solo lo schianto. Bisogna fare pagare chi inquina" ... Il suo commento all'esito del G20 è netto e merita di essere letto integralmente.

Il commento di Luca Mercalli su il Fatto Quotidiano: "crescita demografica ed economica aumentano l'inquinamento" (1 novembre 2021)

Le conclusioni a cui giunge Luca Mercalli valgono anche per Bologna e per l'Emilia Romagna: "la cura climatica si misura in tonnellate, ettari, chilowattora. Non in comode generiche illusorie parole dipinte di verde senza data di scadenza".

Qui il "Passante di Mezzo", le quarte corsie in A1 e A14, la terza corsia in A13, la nuova Autostrada Cispadana, la Bretella Sassuolo - Campogalliano, i nuovi collegamenti stradali tra le valli sotto l'Appennino sono macigni da rimuovere. Come le ulteriori trivellazioni, le estrazioni di gas e lo stoccaggio di CO2 nel sottosuolo, in Adriatico. Come i nuovi poli logistici e gli impianti di carburanti fossili in aree vergini o territori agricoli. Come la proroga della gestioni dei servizi idrici a HERA ed IREN fino al 2027.  

La conversione ecologica esige politiche e investimenti alternativi: si possono e si debbono fare, come proposto dalla Rete delle associazioni e dei comitati ambientalisti bolognesi e dell'Emilia Romagna. Prossimo appuntamento, domani: 3 novembre, ore 14,30, davanti alla sede della Regione, viale Aldo Moro.

Il volantino del Coordinamento regionale dei comitati per l'acqua pubblica

Esponenti del WWF di Bologna alla catena umana che lunedì mattina alle 10 ha collegato Roma e Glasgow lungo la via Francigena (1 novembre 2021)

Nei cartelloni scritti a mano dei partecipanti bolognesi una richiesta: "COP26: né rinvii, né accordi al ribasso" 

Generazioni diverse unite nell'impegno per un mondo e città eco-compatibili

"I nostri occhi sono puntati su COP26"!