lunedì 22 marzo 2021

Per uscire dalle "zone rosse" è ora di "opzioni verdi"

Giovani ed ambientalisti tornano in piazza: contro emergenze e crisi, conversione ecologica



















In oltre 800 città di 62 Paesi del mondo, venerdì scorso, si sono svolte iniziative promosse da Fridays for Future International. Il movimento ecologista di ragazze e giovani, ispirato da Greta Thunberg e dalle tesi di gran parte di studiosi e scienziati. Sostengono che per salvare gli equilibri naturali che consentono la biodiversità e la vita umana è necessario e possibile - qui ed ora - cambiare il sistema economico e sociale che abbiamo costruito ed adottato. 
La loro è una critica forte e puntuale alle classi dirigenti e dominanti che si sono alternate negli ultimi decenni. E dalla crisi verticale di credibilità in cui sono cadute le Istituzioni democratiche internazionali, nazionali e locali è difficile uscire senza confrontarsi apertamente e in modo costruttivo con argomenti, idee e proposte che pongono.
Ursula Von der Leyen e Mario Draghi, nonché Stefano Bonaccini e Virginio Merola, i loro colleghi e gli aspiranti successori anziché tacere, chiudersi nei rispettivi Palazzi, "vergognarsi" di se stessi o "insultare" i concorrenti farebbero bene ad aprire porte e finestre e respirare profondamente ... sicuramente si è in presenza di aria fresca e meno "tossica" di quella a cui sono abituati.

Questa (parziale e soggettiva) fotocronaca della iniziativa svolta nel capoluogo emiliano e la sintesi politica prodotta dai promotori della mobilitazione (Fridays for Future Bologna, Extinction Rebellion, le associazioni ed i comitati riuniti nella Rete delle lotte ambientali bolognesi) si propone di dare spazio e parola a chi troppo poco, fin qui, ne ha avuto rispetto ai meriti acquisiti con l'impegno, il pensiero e le iniziative messe in campo.



 "Anche a Bologna abbiamo manifestato nell’ambito della Global Day of Climate Action.
I politici e le grandi aziende non perdono l’occasione per fare greenwashing e riempirsi la bocca di promesse sulla riduzione delle emissioni, della cementificazione, del contrasto al disboscamento.
Ma queste vuote promesse non servono a nulla, se non sono seguite da azioni coerenti ed immediate! Crediamo che i fondi del Next Generation EU debbano essere investiti per una reale transizione ecologica, che porti di pari passo giustizia climatica e sociale. Invece la prima bozza del PNRR prevede di destinare parte del Recovery Fund alle stesse aziende che stanno devastando i nostri territori, come la multinazionale del petrolio ENI.
Questa mattina abbiamo pedalato in tante e tanti dai Prati di Caprara, un bosco urbano minacciato da un gigantesco progetto speculativo, passando poi per l’ex caserma Masini di via Orfeo sgomberata nel 2017 per lasciar spazio ad un hotel di lusso ma tutt’ora vuota e abbandonata, arrivando infine fino all’ex caserma Mazzoni di via delle Armi dove si progetta di abbattere 353 alberi e costruire sette palazzoni da otto piani. Ma sono tante altre le politiche che nel nostro territorio vanno nella direzione opposta della tanto sbandierata “rivoluzione ecologica”: il Passante di mezzo rappresenta l’emblema di un’opera considerata strategica che porterà inquinamento e un ulteriore peggioramento della qualità dell’aria di tutta la città. La stessa aria che in questa pandemia abbiamo scoperto essere fondamentale per la nostra salute!
Nel dibattito sul futuro di questa città che si appresta ad eleggere il nuovo Sindaco, su questi temi non ci sono ancora prese di posizioni chiare e non c’è una visione coerente con gli obiettivi dichiarati. Tuttavia, invece di ascoltare i cittadini e le cittadine che si mobilitano dal basso per una città più sostenibile, per accreditarsi come punti di riferimento di una ‘svolta green’ si corteggiano figure come l’ex Ministro Gian Luca Galletti, che in questa città ricordiamo per il flop del “G7 sull’Ambiente” del 2016 e l’inutile militarizzazione della città. Non abbiamo bisogno del “volto green” del capitalismo predatorio, ma di scelte condivise con chi abita e abiterà la città del domani. Per questo come comitati, movimenti e associazioni chiediamo coerenza, impegni concreti e immediati"! 

(Venerdì 19 marzo 2021)


Ore 10. La giornata parte dai Prati di Caprara. Una area ex demaniale, abbandonata da decenni, divenuta un "polmone di verde" nel cuore della Città. I progetti della proprietà pubblica e la pianificazione comunale prevedono "la valorizzazione" attraverso nuove edificazioni e un importante insediamento residenziale. 
Per questo, da anni è aperto un conflitto tra gli Amministratori pubblici ed i cittadini auto organizzati nel Comitato Rigenerazione No Speculazione.

Le ragazze di Fridays for Future Bologna predispongono con cura il creativo lavoro che ha preceduto l'appuntamento:
"- TRIVELLE + GRAZIELLE" ...


... un'altra bici urla #BASTA SMOG!


Arriva la RAI e intervista i promotori per un servizio che andrà in onda sul TGR delle 14 e delle 19,30 ...
(venerdì 19 marzo 2021)
 

Tra i partecipanti le bandiere dei conflitti ambientali aperti in Città contro il consumo di suolo  e per la rigenerazione urbana ...










Uno degli organizzatori motiva al megafono percorso ed obiettivi ...



Operatori e giornalisti RAI completano le interviste prima della partenza ...


















Il via è lungo il bel percorso ciclo-pedonale di via del Chiù, riservato a bici e pedoni. Costeggia l'area Ferroviaria della Stazione Centrale, il torrente Ravone, la canaletta Ghisilliera e i Prati di Caprara Est ... 

  


Le misure anti Covid-19 richiedono una rigorosa attenzione alle distanze ed agli strumenti di protezione individuale ...



L'impegno per il rispetto della salute delle persone di fronte all'emergenza sanitaria si salda alla convinzione che per il futuro di tutti debbano essere salvaguardati gli ecosistemi naturali e la biodiversità che ci consente di vivere sul Pianeta Terra ... 



L'operatore RAI continua a seguire con cura la manifestazione ... (venerdì 19 marzo 2021)



Il percorso continua nel traffico quotidiano che anche in "zona rossa" scorre su via Saffi, verso Porta San Felice e il centro storico ...


Lungo i viali di circonvallazione si occupano le tre corsie solitamente percorse da autoveicoli e automezzi. Per l'occasione la Polizia Municipale lascia spazio ai ciclisti ... (venerdì 19 marzo 2021)



In via Sant'Isaia, dai portici e dalle finestre persone osservano curiose e solidarizzano ...









Piazza Maggiore, cuore della Città, del confronto politico e della storia di una comunità che vuole restare protagonista del cambiamento, è una tappa obbligata. 
La sua bellezza è cresciuta, libera dagli automezzi che ancora pochi decenni fa la animavano ...



Lungo via Rizzoli, sotto le Due Torri, verso altri luoghi simbolo, per realizzare nuovi obiettivi ...



In via Orfeo, alla ex Caserma Masini, sgomberata nell'estate del 2017 con la polizia "per iniziare i lavori di recupero" ed insediare un hotel di lusso, è ancora tutto fermo ...



Percorse le vie Santo Stefano e Murri, la bicifestazione si conclude al Molino Parisio, all'entrata della ex Caserma Mazzoni, un altro Bene Comune pubblico da preservare, su cui i progetti di Cassa Depositi e Prestiti e dell'Amministrazione Merola prevedono ulteriori palazzoni residenziali e nuovo consumo di suolo ... 

























 


















































 

Ore 15. Lo scenario è quello di Piazza de l'Unità, cuore della Bolognina. Un quartiere storico della prima periferia, operaio, partigiano. Fino alla fine degli anni '80 il colore "rosso" lo univa a Palazzo d'Accursio, sede del Comune ... In quegli anni le "mamme verdi" si opposero ai progetti di ATC (oggi evoluta in TPER) di costruire all'inizio di via Saliceto un grande Deposito aziendale per autobus urbani. Dopo mesi di lotta e confronto l'allora Giunta del Sindaco Renzo Imbeni, un monocolore PCI, decise di decentrare il nuovo impianto in fondo a via Casaralta, all'altezza della tangenziale. In quell'area è sorta una sede del Quartiere, poi un Centro Sociale e il Museo della strage di Ustica. Oggi la Bolognina è profondamente modificata. Si registrano nuove e profonde contraddizioni ambientali e sociali. Per un giorno è luogo di incontro, di dialogo e di confronto politico.


In Piazza de l'Unità tra i due tabelloni del campo di basket si allestisce la scenografia per un programma ricco di presenze, argomenti e creatività ... (venerdì 19 marzo 2021)
 

Un palo raccoglie vari messaggi e parole d'ordine del movimento ...
 

"Non abbiamo bisogno di petrolio, ma di aria" ... (venerdì 19 marzo 2021)









Tra le ragazze e i ragazzi una rappresentanza della Associazione Parents for Future ...



"Basta soldi ai fossili" ...  L'Italia regala ogni anno 18-19 miliardi alle società inquinanti per privilegi del passato non più giustificabili! 


Tra la pluralità di voci e culture ... un richiamo alle responsabilità degli uomini

  

Una rappresentanza di A.M.O Bologna e dei Comitati contro il Passante di Mezzo che gli Amministratori locali e regionali vorrebbero confermare nonostante le emergenze e gli obiettivi di riduzione dei traffici su gomma (-20% nel 2025)   










Una delegazione della FIOM, Sindacato di operai ed impiegati metalmeccanici ...
La conversione ecologica delle produzioni è la sfida più grande e impegnativa per chi persegue giustizia ambientale e sociale, lavori socialmente utili ed equamente suddivisi tra tutta la popolazione attiva.
  







Un vento freddo gonfia il lenzuolo che denuncia i profitti "sulla vita" e rivendica lo "stop ai brevetti sui vaccini".
Prima il diritto universale alla salute!










Un universitario: orientare i "saperi contro la crisi climatica" ... 

 

"Siamo la natura che si difende"! Sulle spalle delle giovani generazioni la critica culturale e politica al consumismo e al produttivismo che continuano a caratterizzare tanta parte dei Governi, delle Amministrazioni pubbliche e delle organizzazioni imprenditoriali ...

  

Un cartello critico ed ironico verso le scelte delle Amministrazioni locali ... (venerdì 19 marzo 2021)

 

Non solo parole ... Per l'ambiente e il clima si preparano strumenti musicali e giovani artiste ...

  








Dal microfono una studentessa di Fridays for Future Bologna motiva le ragioni del Global Day of Climate Action e gli obiettivi specifici della Rete bolognese ...  



Daria legge la lettera indirizzata a Mario Draghi ed ai nuovi Ministri alla Transizione Ecologica ed alle Infrastrutture e Trasporti "per fermare il Passante di Mezzo" ... E' ancora possibile e necessario.

  

Avanza un coinvolgente Gruppo artistico: tamburi, ritmo ... 


... e balli. La ricchezza culturale è un tratto caratteristico di questo movimento e della Rete ambientalista bolognese
(venerdì 19 marzo 2021) 



Un rappresentante di Priorità alla scuola espone le ragioni della critica ad un sistema sociale e politico che considera la messa in sicurezza delle attività culturali e formative "non essenziali" per la vita delle comunità ...

 













Interviene Detjon Begaj, attivista di Labas, del Comitato Caserma Mazzoni Bene Comune e consigliere di Quartiere eletto con Coalizione Civica. In piazza, ad ascoltare, anche la consigliera comunale Emily Clancy. 


Un attivista della Critical Mass rivendica investimenti per una mobilità sostenibile e promuove le iniziative in calendario ...

































Appesi al canestro, pendono alcuni sacchi gonfi di €, $. £ ... 

 

... sui sacchi l'attenzione e le mani nere (di petrolio?) di alcuni figuranti ...


... causa di lutti e morte delle comunità. Next Generation EU per investimenti eco-compatibili!
(venerdì 19 marzo 2021)
 

Altra scena: due ragazze, un mondo in miniatura, un nuovo testo per una vecchia canzone ...


... sull'aria di Alla fiera dell'est, di Angelo Branduardi 
(venerdì 19 marzo 2021)


"Ai tempi del Covid ... Fridays for Future Resisterà"!



C'è ancora tempo per esprimere solidarietà con la resistenza attiva e non violenta di quanti sono mobilitati nel mondo per difendere persone, popoli e biodiversità dagli interessi privati di gruppi ristretti.
Tra gli altri i pugliesi che si sono opposti al TAP a difesa delle loro ricchezze naturali, agricole e turistiche e nei giorni scorsi sono stati condannati dalla (in)Giustizia italiana ... 
Un altro sviluppo è necessario e possibile: qui, in Italia, in Europa e nel mondo; ora e per il futuro comune!




6 commenti:

  1. Mi chiedo quanto potrà incidere questo movimento sul Governo Draghi, sulle politiche regionali della Giunta Bonaccini - Schlein, sulle probabili primarie Lepore - Aitini, sulle prossime elezioni amministrative.
    Auspico molto, temo poco.
    DG

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    1. Un movimento nasce e si diffonde in base ad un bisogno sociale diffuso e ad una idea. Se incide si vedrà. Se realizza lo scopo può anche finire.
      Ora l'ambiente e i cambiamenti climatici sono grandi problemi del nostro tempo e la transizione ecologica è una prospettiva di vita e di libertà. Perciò vale il nostro impegno. E sarebbe intelligente che qualche partito si facesse carico di queste politiche.
      P.

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  2. Per troppo tempo abbiamo voluto vedere solo i dati tranquillizzanti.
    Il mai risolto conflitto di interessi che ha consegnato i grandi canali della comunicazione nelle mani dei proprietari dei principali gruppi imprenditoriali / finanziari ci ha indotto a concludere che "la nave Italia" va.... e noi con lei. Lombardia ed Emilia regioni trainanti, con un sistema pubblico - privato (in entrambi i casi) sempre più sbilanciato a vantaggio del secondo e con una sussidiarietà che conta molto sul sociale e comprime il pubblico.....
    Ora scopriamo la "bolla": sanità tagliata (tanto a Milano quanto a Bologna siamo in emergenza), prevenzione assente, mobilità insostenibile, agricoltura intensiva inquinante, plastiche invasive ovunque.... Con le conseguenze note: polmoni "rotti", cuori "perduti", vecchiaia compromessa (demenza senile), pandemie (saranno ricorrenti).....
    Così gli illusori "risparmi" degli ultimi decenni si sono tradotti nei super costi collettivi di oggi.... con Draghi (l'austero comprimario della Troika fino a pochi anni fa, quando si trattava di bastonare la Grecia e ridimensionare Tsipras) che ora dice "è il momento di dare"....
    Ma dare a chi e prendendo da chi? Con quale prospettiva? Per quale futuro? Ovvio che in questo contesto siano innanzitutto gli studenti, gli insegnanti e gli scienziati a denunciare e ribellarsi. Loro sanno, su di loro si scaricheranno i costi dei vaccini, il maggiore debito pubblico... e molti nonni (con le pensioni che servono per mantenere intere famiglie) non ci sono più. E ce ne saranno sempre meno.
    No, la soluzione di questa crisi non può essere affidata agli stessi che l'hanno creata, soprattutto se intenzionati a reinvestire i miliardi europei per vecchi progetti. Per salvarci abbiamo bisogno di progetti diversi da quelli fin qui perseguiti da queste classi dirigenti.
    Ciao!

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  3. Ciao Gianni,
    grazie sempre del tuo bel reportage... certo si sarebbe notato di più un numero oceanico di queste note colorate. Vorrei si riflettesse di più sul fatto che scendere in piazza per un intera giornata con un'Emilia rosso Covid, non sia stato semplice...eppure questi portatori sani di rivendicazioni non hanno rinunciato, ma non per sentirsi dire grazie da chi decide, come a volte è accaduto, ma per denunciare i grazie che sono stati detti loro nella più becera menzogna delle azioni.
    L'auspicio vero è quello che dalle finestre spalancate vengano anche gettate tutte le ambiguità che logorano e sfiduciano ogni possibilità di confronto, e che entri anche l'idea che chi protesta deve essere considerato veramente come cittadino e non come elemento di una realtà a sé stante come ha detto tempo fa uno dei papabili allo scranno di Palazzo D'Accursio.

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  4. Noto con piacere che le ragazze sono grandi protagoniste anche a Bologna del movimento di Greta Thunberg.
    Una risorsa da considerare per la carica creativa e progettuale. Ben al di là delle quote e delle presidenze istituzionali che nel Pd sembrano usate a parziale recupero dei ritardi accumulati e nello scontro tra correnti di partito (Zingaretti pochi giorni fa).
    Oggi vorrei però ricordare Shaama Sandooyea, giovane scienziata ed attivista di Fridays for future delle isole Mauritius che, per l'occasione, venerdì si è addirittura inabissata nell'Oceano per ricordare al mondo l'inquinamento marino e l'urgenza di agire per il risanamento dei mari.
    Anna

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  5. Spero che almeno una parte della politica ascolti queste istanze. Come le denunce di Presa Diretta su RAI3 di lunedì sera sulla Dittatura delle armi.
    s.

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