sabato 31 agosto 2019

Conte, Di Maio e Zingaretti. Ragioni e torti ...

L'ultimo sondaggio di Nando Pagnoncelli, pubblicato oggi dal Corriere della Sera

















Hanno ragione quanti sostengono che senza una seria, solida e lungimirante maggioranza politica è meglio ricorrere nuovamente al voto degli elettori.
Oggi alla luce delle esperienze maturate saremmo tutti più avvertiti e saggi.
Forse.
Il voto sarebbe per ogni forza politica una "lezione": utile se aiuta a riflettere, capire e ri-elaborare progetti e proposte al fine di assolvere alla funzione sociale che si persegue.
Il voto tuttavia non risolverebbe, da solo, i problemi del Paese.
Il sistema elettorale proporzionale voluto e votato nel 2017 da PD, Forza Italia e Lega) difficilmente assegnerà la maggioranza ad un singolo partito o anche, alle condizioni storiche attuali, ad una coalizione.
Una conferma arriva anche dall'ultimo sondaggio IPSOS, pubblicato oggi sul Corriere della Sera.
Secondo Nando Pagnoncelli i fatti degli ultimi mesi e la crisi di agosto ci consegnerebbero nuovi rapporti di forza, diversi tanto da quelli del 4 marzo 2018, quanto dal voto per l'Europa del 26 maggio scorso.
Nessuno però raggiungerebbe una maggioranza assoluta nel Paese o nel Parlamento: la Lega di Salvini è sotto il 32%, Conte ed il M5S sono al 24%, il PD di Zingaretti al 22%.
Lo stesso sarebbe per le coalizioni oggi prevedibili: Meloni e i suoi Fratelli d'Italia sono indicati sotto all'8%, un "nuovo" Centrosinistra aggiungerebbe a Zingaretti e Renzi, Calenda e Casini, Pisapia e Boldrini, il 2,2% raccolto da + Europa di Bonino e Italia in Comune di Pizzarotti, un 2,5% attribuito a La Sinistra di Bersani e Speranza, di Grasso e Fratoianni e un modestissimo 1% dei Verdi italiani di Bonelli e amici. Forza Italia di Berlusconi, forza "liberale" e liberista associata ai Popolari europei risulta al 6%.
E allora? Ogni soluzione resta l'intesa tra soggetti politici di orientamento e cultura assai diversi.

Anche per questo è meglio verificare se già in questo Parlamento è possibile introdurre "novità politiche" necessarie ed utili al Paese ed all'Europa che segnino "discontinuità" con il passato e costruiscano una prospettiva interessante e stimolante.

Ha ragione Giuseppe Conte: l'esperienza del Governo "giallo - verde" è fallita e finita. Troppo radicali le diversità tra i contraenti del Contratto sottoscritto a più mani nella primavera del 2018. Soprattutto è emersa la mancanza di una "visione" comune e di un Progetto condiviso di cambiamento.
Perché non prenderne atto apertamente, senza alcuna ambiguità o nostalgia? Ciò naturalmente non significa negare risultati positivi ed utili: per la dignità del lavoro, per il diritto ad un reddito di cittadinanza, per il riconoscimento della pensione ai lavoratori che raggiungono "quota 100" con 62 anni di età.
Insomma, bene una più equa distribuzione della ricchezza prodotta a favore di lavoratori, produttori, disoccupati o inoccupati. Che tuttavia, avesse retto il Conte 1, con le priorità perseguite dalla Lega di Salvini ("tassa piatta" al 15% e l'Autonomia differenziata delle Regioni più ricche del Nord) sarebbero state contraddette. Male, invece, rispetto all'urgenza di introdurre eco-compatibilità nello sviluppo economico e produttivo del Paese: infatti "quelli del Si" a tutte le "grandi" opere in cantiere (da decenni) a prescindere dalla loro reale utilità sociale, rilevanza strategica o priorità negano - esplicitamente o nei fatti - l'emergenza climatica ed ambientale del Pianeta (che oramai colpisce Amazzonia, Siberia, Africa ed Asia come l'Italia, dalla Lombardia, all' Emilia Romagna, alla Puglia, alla Sicilia).

Hanno ragione Sergio Mattarella, ancora Conte, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti quando sostengono che una nuova maggioranza politica ed nuovo Governo debbono qualificarsi "per" e non solo "contro".
"Novità" sostanziali debbono dunque caratterizzare qualsivoglia alleanza in formazione, presentando un complesso di interventi e di politiche capaci di delineare e fare apprezzare ai cittadini (da subito e col passare dei mesi) una sintesi, esplicita ed efficace, del Paese e della Europa che si vuole costruire (per gli anni 2025 - 2035). Con comunità locali e sovranazionali protagoniste e sovrane (ad ogni livello di Istituzione) nella ricerca di maggiore sicurezza sociale ed ambientale e di diritti - doveri universali delle persone e dei popoli.

Fa bene il Presidente del Consiglio (uscente e incaricato di formare un nuovo Governo) a proporre "un nuovo umanesimo": va costruito occupandosi della vita di tutti gli italiani, gli europei, gli africani, gli asiatici e gli americani. Tutte le persone, indigene o migranti, debbono cooperare e lavorare per riconoscere e rispettare le reciproche risorse, esperienze, necessità, aspettative. Spesso compresse e represse da sistemi economici e sociali dominati da logiche di potere e di profitto insopportabili e inaccettabili.
Chi ha governato per decenni in Italia, in Europa e nel mondo ha prodotto contraddizioni esplosive che debbono essere superate con politiche radicali non più rinviabili. Oggi anche i paesi occidentali più ricchi, trainanti ed evoluti (come la Germania nella UE) sono colpiti da crisi strutturali e dal proporsi sulla scena mondiale di nuove potenze, in aperta competizione. La recessione, la disoccupazione, l'impoverimento sono minacce che vanno ben oltre singole esperienze nazionali. Non possono essere addebitate unicamente a questo o quel Paese, ad una specifica coalizione politica e di partiti, né si risolvono con nazionalismi, protezionismi, guerre commerciali o in armi.

Hanno ragione quanti (tanti) in America, in Europa e nel Mondo sostengono che occorre perseguire un nuovo ordine mondiale, che riconosca i cambiamenti geo-politici intervenuti per ragioni demografiche, culturali e per il protagonismo di popoli, paesi, governi negli ultimi decenni. Un nuovo ordine mondiale che fronteggi a livello globale e locale i pericoli dovuti ad uno sviluppo incontrollato delle produzioni e dei PIL in spregio ai limiti naturali e sociali di essenziali Beni Comuni (aria, acqua, suolo, natura) individuando e praticando relazioni, regole ed esperienze nuove e sostenibili di civile convivenza e di cooperazione solidale.

Hanno ragione Beppe Grillo, Di Maio ed il MoVimento 5 Stelle in Italia, i Verdi europei e le Sinistre critiche quando si battono per un cambiamento profondo del "sistema" economico, produttivo e di potere dominante, per sostituire establishment vecchi e privi di pensiero critico e propositivo.
In Europa la vicenda Greca deve indurre correzioni di fondo nelle politiche di austerità (tardivamente riconosciute anche dai responsabili europei). Nondimeno la questione dei processi migratori e delle politiche sociali ed ambientali, fin qui sempre scaricate in base ai rapporti di forza ed agli interessi delle classi dominanti nazionali. Mentre la moneta unica ha aumentato squilibri territoriali e ingiustizie di classe in assenza di politiche economiche, fiscali, di sviluppo e del lavoro armonizzate, convergenti e condivise.
Si impongono cambiamenti sociali profondi. Una sfida per nulla scontata e assai impegnativa per la nuova Commissione UE guidata da Ursula Von der Leyen e per tutte le forze politiche che l'hanno sostenuta (correggendo parzialmente le pretese egemoniche del tradizionale asse franco - tedesco e della "grande coalizione" PSE - PPE).
In Italia la crisi economica, sociale, ambientale e democratica ha ulteriori specificità.
La vicenda del crollo di Ponte Morandi a Genova come i ripetuti incidenti di Borgo Panigale a Bologna pongono con urgenza l'esigenza di rivedere e rifondare i rapporti tra poteri pubblici, grandi gruppi economici - finanziari privati, diffusa imprenditoria subalterna e illegale, centri di potere occulti e mafiosi.
Affrontare, ad esempio, il problema delle Concessioni ai privati (Benetton, Gavio, ecc.) della gestione di patrimoni pubblici strategici e di interesse generale è questione essenziale e non più rinviabile. Non diverso è il nodo delle comunicazioni, della mobilità, degli Aeroporti italiani o delle Ferrovie, delle Società e delle Aziende di volo e di trasporto mezzi per merci e persone (oggi spezzettate e separate per interessi e affari privati). Oppure la questione energetica, della centrali di carbone, degli inceneritori, delle trivellazioni nel sottosuolo terrestre e nei mari italiani. E ancora, per la gestione pubblica delle acque, della corretta cura di questa risorsa sempre più preziosa.

Mattarella, Conte, Zingaretti, Renzi possono pensare di costruire un Progetto lungimirante e strategico per l'Italia e per l'Europa, un Programma ed un Governo solidi e forti in assenza di un confronto serrato ed una convergenza strategica effettiva che definisca investimenti, politiche, protagonisti e scadenze verificabili e controllabili?
Come possono Zingaretti ed i dirigenti del PD apprezzare davvero Greta Thunberg, i movimenti giovanili che si mobilitano nel mondo, gli scienziati e gli ambientalisti che da decenni si battono per la de-carbonizzazione, per la riforestazione, per la salvaguardia e la riproduzione delle biodiversità naturali dei territori se in tutte le Regioni d'Italia da loro governate si continua a consumare suolo vergine per nuove strade ed autostrade, per ipermercati e grandi centri commerciali, per consistenti speculazioni immobiliari in nome della occupazione e di una crescita oramai totalmente priva di qualità sociale ed ambientale? 

Ecco perché il Presidente del Consiglio incaricato deve qualificare il suo "Governo delle novità" su tutti questi fronti.
Se non lo fa in un confronto vero, partecipato, onesto e coinvolgente il rischio di riprodurre a breve conflitti, rotture politiche e delusione popolare è assicurato.

E' interessante la conclusione che Salvatore Cannavò propone in un articolo pubblicato oggi su il Fatto Quotidiano (sotto il testo integrale).
"L'alleanza tra PD e M5S, per quanto anomala e fragile, apre una contraddizione nello schema europeo: per la prima volta si potrebbero alleare una forza dell'establishment e una "anti-sistema". Almeno nella sua cultura ed esperienza originale. "Una anomalia che sarà destinata a influenzare il dibattito pubblico. L'esito di di questa alleanza" se avviata "potrebbe essere la istituzionalizzazione dei 5 Stelle, come in molti sperano. Ma in tal caso, oltre alla morte di un movimento politico anomalo, non lascerebbe nulla di nuovo sul campo. Se invece l'alleanza producesse quella svolta sociale ed ecologica di cui c'è bisogno, allora sarà stata utile. E il nuovo umanesimo si riempirebbe di sostanza".

La pagina del Corriere della Sera con l'articolo di Nando Pagnoncelli che illustra il sondaggio IPSOS
(sabato 31 agosto 2019)
L'articolo di Salvatore Cannavò pubblicato su il Fatto Quotidiano di oggi
(sabato 31 agosto 2019)

52 commenti:

  1. Darei ai sondaggi un peso relativo. Meno di mille intervistati non danno indicazioni attendibili. Ne trarrei solo l'impressione che una maggioranza per Salvini non è certificata.
    Salta così il motivo che molti portano per costituire un Governo di emergenza e innaturale tra PD e 5S.
    Ho l'impressione che ancora oggi sulle cose da fare iscritti ed elettori di queste due parti sono agli antipodi: riforma costituzionale si o no, taglio dei parlamentari si o no, taglio delle indennità per deputati e senatori si o no, democrazia delegata o democrazia diretta, legge sui conflitti di interesse si o no, acqua pubblica si o no, trivelle si o no, inceneritori si o no, grandi opere stradali si o no, tunnel della Torino - Lione si o no, jobs act si o no, salario minimo si o no, reddito di cittadinanza si o no.........
    Si possono superare queste contrapposizioni nelle prossime 48 ore tra due delegazioni ristrette a poche persone?
    Il tentativo di Conte pare disperato e può andare in porto solo soprassedendo o redigendo documenti generici che non indirizzano il lavoro dei ministeri e non tracciano una rotta di prospettiva.
    Anche per questo tutta l'attenzione si è concentrata sulle persone che sono chiamate a comporre il Governo.
    Per poi trattare anche qui tra veti incrociati.
    Con tanti presunti big a manovrare dietro le quinte con le mani libere ad affondare la carretta del mare al primo sondaggio favorevole.
    E noi, ad aspettare?
    Meglio allenarsi con pazienza e determinazione per affrontare il mare aperto e tempestoso contando innanzitutto sulle proprie energie. In attesa di tempi migliori.
    Sveglia!

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    1. La Sveglia! è opportuna. Per chi oggi si propone di governare come per chi si colloca alla opposizione con l'obiettivo di divenire (prima possibile) maggioranza nel Paese e in Parlamento.
      Per tutti il problema è costruire un Governo (o una opposizione) autorevole e lungimirante.
      "I tempi migliori" non si attendono, si costruiscono.
      Attraverso capacità critica, studio e competenza, idee innovative, progetti coerenti, partecipazione popolare, confronto aperto, condivisione tra diversi.
      Impegnarsi per mettere in campo tutte le "proprie energie" è decisivo. Ma se è necessario "affrontare il mare aperto e tempestoso" possono non bastare. Può essere necessario organizzare la attraversata con altri compagni di viaggio. L'importante è avere in comune il punto di approdo, poi definire la rotta con cui partire ...
      Gianni

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  2. Conte: ha ragione su Salvini (inaccettabili i "pieni poteri" e gli attacchi alla Magistratura); ha torto quando si rende disponibile ad essere il primo interprete di una maggioranza politica diversa (si espone a naturali critiche).
    Di Maio: ha torto a non prendere atto della sconfitta politica della esperienza compiuta (che dovrebbe indurlo a fare un passo indietro volontario in caso di Governo M5s - PD - Sinistra); ha ragione a richiedere chiarezza programmatica sulle cose da fare con i potenziali nuovi alleati.
    Zingaretti: ha torto a non ricollocare più decisamente a sinistra il partito (con un approccio alla Sanders e Corbyn) sfidando il M5s a governare insieme e accettando subito le elezioni per battere Salvini con il voto popolare; ha ragione nel volere verificare se il M5s è una forza credibile e coerente per cambiare l'Italia insieme.
    Inoltre.
    Mattarella: ha ragione a proporsi come custode della Costituzione e a richiedere una solida maggioranza politica per evitare lo scioglimento anticipato delle Camere dopo le dimissioni di Conte; ha torto nell'imporre tappe accelerate ai gruppi parlamentari resisi disponibili ad una nuova maggioranza perché potrebbero rilevarsi controproducenti allo scopo (spesso la fretta è cattiva consigliera e nel caso produce un Governo debole).
    Renzi: ha ragione nel volere correggere il suo NO del 2018 (in fondo il M5s non è più a destra di lui); ha torto se è una tattica per prendere tempo e fondare un nuovo Partito di centro.
    Calenda: ha ragione a sollecitare trasparenza e coerenza politica; ha torto a presentare le politiche liberal democratiche come soluzioni per i problemi del mondo d'oggi.
    Ciao!

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    1. NB. Mi scuso per avere dimenticato un altro protagonista decisivo.

      Grillo: ha ragione nel dire basta parlare di incarichi e nell'essere esausto per il confronto in atto; ha torto a considerare il dialogo ora avviato maturo per produrre il cambiamento promesso nel corso degli anni e una occasione unica.
      Ciao!

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    2. Considerazioni interessanti su cui riflettere e discutere.
      Le soluzioni pare procedano in diversa direzione: un Conte 2 con Di Maio Ministro ed obiettivi molto generali, in parte contraddittori e in parte indefiniti. Forse il contesto ed i tempi imposti e condivisi dai vari protagonisti non consentivano di fare di più. Forse.
      Gianni

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  3. Si continua a parlare del futuro di Di Maio. Ma è questo il problema per la nascita del Conte Due? Non mi pare credibile per ogni persona di buon senso. Questo è il solito specchietto per le allodole. Sarà risolto senza problemi, di comune accordo (con lo stesso Gigino).
    La ciccia delle trattative sta altrove: come scritto anche nel post.
    Io li sintetizzo così: il ruolo dello stato in economia, le politiche e la gestione delle grandi aziende di stato, le priorità fiscali, le bonifiche ambientali, le regole e la flessibilità del lavoro.
    Su questo c'è confronto. Sarebbe bene che i Pd dimostrino maggiore autonomia da Confindustria e diktat conservatori ed i 5s evolvano definitivamente da movimento ribelle in soggetto politico di alternativa.
    Un incontro è possibile ma richiede cambiamenti culturali e politici impegnativi.
    pl

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    1. Temo che allo stato stiano prevalendo "tattiche" e "mutazioni genetiche". A ore e giorni ne sapremo di più.
      Gianni

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  4. Prima di ripartire ragioni e torti ho bisogno di esplicitare i fatti. Almeno per come li ho interpretati io.
    Altrimenti si rischiano incomprensioni inutili.
    Conte non è un Cinque stelle. Bensì un Presidente del consiglio indicato dal movimento che in parlamento ha la maggioranza relativa.
    Di Maio è il Capo del m5s. Come tale è stato Vice presidente del consiglio nel governo con la lega.
    Se è così, o il PD dice che non si vuole alleare con il m5s o la presenza di Di Maio dipende solo da loro e da lui.
    Anzi se si vuole fare un governo autorevole meglio che Di Maio ci sia. Per assicurare rappresentanza e autorevolezza alla nuova maggioranza.
    Semmai il problema potrebbe essere Conte, qualora non lo si ritenesse adeguato e convincente come rappresentante di un nuovo corso.
    Se questo non è, come pare passiamo ad altro.
    Zingaretti in quanto segretario PD è disponibile ad impegnarsi direttamente? Perché no? Questo indicherebbe l'impegno diretto di tutto il suo partito. Sarebbe utile per la stabilità e l'autorevolezza.
    Ho ragione o torto a dire questo? Per non giudicare altri, non me la sento. Per discutere su ciò che capisco io.
    W.Z.

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    1. Naturalmente l'obiettivo è confrontarsi (fare Politica), non "giudicare gli altri".
      Molte considerazioni mi sembrano ragionevoli. Ad esempio su Di Maio e Conte.
      Quanto a Zingaretti è bene ricordare due cose:
      1. lui ha ancora un importante carica pubblica, quella di Presidente della Regione Lazio;
      2. il PD resta un Partito assai complesso e articolato in varie componenti politiche e culturali difficili da rappresentare con una sola personalità.
      Infine. La forza di un Governo sta nella sua qualità, nella sua lungimiranza politica e nella capacità di includere e rappresentare, con sintesi efficaci, mondi diversi.
      Gianni

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  5. Ragioni? Torti?
    Silenzio. Oggi tutti in attesa di Rousseau!
    Sic

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    1. Volendo soffermarsi su questo, si è anche detto "lunga attesa".
      Ma oggi ... possiamo tornare a discutere di Progetti e cose "da fare" e "non fare".
      Gianni

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  6. Come elemento utile ho estratto dai 26 punti programmatici di M5s e Pd il 4,5,6.
    Temi di interesse per chi passa di Qui.
    M.

    4) Occorre promuovere una più efficace protezione dei diritti della persona e rimuovere tutte le forme di diseguaglianze (sociali, territoriali, di genere), che impediscono il pieno sviluppo della persona e il suo partecipe coinvolgimento nella vita politica, sociale, economica e culturale del Paese. Occorre intervenire con più efficaci misure di sostegno alle famiglie con persone con disabilità e alle famiglie numerose.

    5) Occorre realizzare un Green New Deal, che comporti un radicale cambio di paradigma culturale e porti a inserire la protezione dell'ambiente tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la protezione dell'ambiente, il ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto dei cambiamenti climatici. Occorre adottare misure che incentivino prassi socialmente responsabili da parte delle imprese. Occorre promuovere lo sviluppo tecnologico e le ricerche più innovative in modo da rendere quanto più efficace la "transizione ecologica" e indirizzare l'intero sistema produttivo verso un'economia circolare.

    6) Occorre potenziare le politiche sul dissesto idrogeologico, per la riconversione delle imprese, per l'efficientamento energetico, per la rigenerazione delle città e delle aree interne, per la mobilità sostenibile e per le bonifiche. Bisogna accelerare le procedure di ricostruzione delle aree terremotate.

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    1. Grazie.
      I 26 punti (datati 3 settembre) sono presentati come "bozza di lavoro che riassume le linee programmatiche che il Presidente del Consiglio incaricato sta integrando e definendo".
      Contiene proposizioni innovative ed altre assai generiche e non risolutive rispetto a molte scelte di governo controverse.
      Al punto 8 ad esempio si affronta il tema delle "attuali infrastrutture" e delle "nuove infrastrutture" ...
      E' scritto che occorre tenere conto "degli impatti sociali ed ambientali delle opere".
      Condivisibile.
      Quindi? Rispetto al TAV Torino - Lione o al Passante di Bologna e ai nuovi tratti autostradali emiliani contestati da migliaia di cittadini, associazioni ambientaliste e soggetti politici?
      Solo per fare un esempio.
      Nelle prossime ore e giorni ne sapremo di più.
      Il confronto politico e culturale resta aperto.
      Gianni

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  7. Nella speranza di potere apprezzare il prossimo Governo avanzo due richieste:
    1. si capisca meglio cosa si propone di fare
    2. si rinnovi decisamente nella composizione
    s.

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    1. Ecco il Conte 2.
      Però credo che dovrai prenderti quantomeno un po di tempo per potere "apprezzare".
      Un rinnovamento nella composizione c'è. L'alleanza M5S - PD - LeU è sicuramente inedita. E quanto all'età siamo a 47 anni e 4 mesi, un record assoluto. Infine nei Ministeri: solo due conferme (quelle di Alfonso Bonafede alla Giustizia e di Sergio Costa all'Ambiente) ed un ritorno (Dario Franceschini ai Beni Culturali).
      Non so davvero se questi dati consentono un apprezzamento.
      Anche perché in quanto al "che fare" i 29 punti programmatici fin qui prodotti e resi noti non aiutano a capire la direzione di marcia, il Progetto per il futuro del Paese. Se non perché alcune delle priorità di cui pure si è parlato ("ambiente, clima" o "europeismo critico" si è letto ed ascoltato) non emergono e non si sostanziano. Anzi. Diversi segnali sono decisamente contraddittori (per tutti quello di De Micheli alle Infrastrutture e Trasporti).
      Lunedì forse ne sapremo di più direttamente da Giuseppe Conte e dal dibatto parlamentare.
      Intanto chi ha idee e progetti per cui battersi nei territori è bene si faccia sentire.
      L'esempio della iniziativa dei bolognesi ai Prati di Caprara di sabato prossimo (ore 18-21) promosso dal Comitato Rigenerazione No Speculazione è solo un opportuno esempio.
      Non ci sono "Governi amici". Semmai interlocutori da incalzare con precise proposte e mobilitazioni.
      Gianni

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    2. Il ritorno di Franceschini al Ministero della Cultura e Turismo è la nomina più imbarazzante del Conte Due. Un cedimento politico e culturale che deve comportare una analisi critica seria sul mutamento genetico operato in pochi mesi dai 5s.
      Supportata anche dal passaggio nel MIT da Toninelli a De Micheli: con la "revoca" delle Concessioni ad ASPI delle autostrade, promessa dal Miniscro 5s., che si trasforma in "avvio della revisione".
      pl

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  8. Mi ritrovo in molte cose scritte qui.
    L'elenco dei torti è impegnativo e le ragioni per cambiare sono molte.
    Oggi sentendo la presentazione della composizione del Governo mi sono emozionata non tanto per i nomi fatti quanto per quelli rimossi.
    Uno in particolare, sostituito da una donna di esperienza.
    Non è molto. Non credo sia sufficiente.
    Semmai spero sia l'inizio di un percorso.
    Anna

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    1. Da tempo l'esperienza di Matteo Salvini al Ministero degli Interni ed alla Vicepresidenza del Consiglio era divenuta insopportabile. Ne avevamo ripetutamente scritto anche qui. Per ragioni squisitamente politiche e di merito (il culmine dell'appello "per pieni poteri" era stato annunciato con ripetute dichiarazioni ed atti). Ma non era il solo. Un altro esempio (su diverso versante): il Ministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti, Danilo Toninelli.

      Ma è fin troppo evidente che le rimozioni, il cambio del Governo e della maggioranza parlamentare che lo sostiene non sono "sufficienti" per fronteggiare i problemi e la crisi che viviamo.
      Occorrono tanto un Progetto di cambiamento complessivo, quanto interventi coerenti ed azioni positive che ancora non si colgono.
      In primo luogo per fronteggiare i cambiamenti climatici causati da uno sviluppo insostenibile. Il tempo per una profonda conversione ecologica delle produzioni, delle società, della organizzazione della vita nei territori è questo.
      L'Italia, l'Europa e il Pianeta lo richiedono.
      Gianni

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  9. Un torto di Conte & C. è anche quello di avere messo Toninelli al Ministero Infrastrutture e Trasporti. Hanno ragione nel non averlo riproposto. Hanno torto nella scelta di sostituirlo con la De Micheli.
    D.G.

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    2. Concordo. Sostituire Toninelli con De Micheli non è un buon segnale per chi ritiene necessaria la conversione ecologica del Paese.
      La piacentina ha ricoperto cariche di rilievo nei Governi Letta e Gentiloni ed è una classica esponente di "Quelli del Si" a tutte le "grandi" opere infrastrutturali stradali ed autostradali ed al nuovo tunnel sotto le Alpi per il TAV tra Italia e Francia. Mai un dubbio, mai una riflessione critica ed autocritica su un modello di sviluppo che ha determinato inquinamento e cambiamenti climatici epocali.
      Con Lei al MIT la soddisfazione di Bonaccini, Donini e C. è scontata e il RdC può titolare "il PD blinda il Passante di Bologna". Un altro segnale negativo viene dai 29 punti programmatici elaborati da M5S - PD - LeU: dove i propositi di "revoca delle Concessioni autostradali ad ASPI" dopo Genova sono derubricate ad "avvio di una revisione". Tutto assolutamente generico e lasciato ai futuri rapporti di forza sociali.
      Gianni

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  11. Lasciamo perdere "ragioni e torti" e facciamo parlare i fatti.
    Bologna. A settembre ha chiuso il CRB, con le sue attività sportive e di servizio. I progetti di speculazione attorno alla ristrutturazione dello Stadio del Bologna FC. ed alla edificazione di un nuovo quartiere ai Prati di Caprara entrano nel vivo.
    Il Comitato Rigenerazione continua la mobilitazione e chiama ad un nuovo appuntamento (politico-musicale) per sabato pomeriggio (vedi sul sito del Comitato Rigenerazione No Speculazione).
    Che fanno il Comune di Bologna, il Governo Conte 2, l'INVIMIT (da qualche mese presieduta da un Forza Leghista nominato dal Conte 1)?
    Tutto procede per "trarre la massima valorizzazione dalle aree demaniali dismesse" oppure prevarranno nuovi progetti urbanistici per la rigenerazione urbana e per salvaguardare i patrimoni naturali ancora esistenti?
    Ciao!

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    1. Al tempo.
      L'iniziativa ai Prati di Caprara è domenica 8 settembre (non sabato). Vedi qui: https://rigenerazionenospeculazione.wordpress.com/2019/09/05/domenica-8-settembre-primo-concerto-nel-bosco-dei-prati-di-caprara/
      Gianni

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    2. ATTENZIONE!
      Causa possibile maltempo l'iniziativa del Comitato Rigenerazione no speculazione per i Prati di Caprara di domani pomeriggio si tiene a 20 Pietre.

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  12. Conte bis: primo atto Gentiloni alla Commissione europea.
    Discontinuità nella continuità!
    Sic

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    1. Il Conte 2 non parte bene.
      Piuttosto che "Governo della Innovazione" appare Governo della Restaurazione.
      E, purtroppo, non è l'unico segnale ...
      Gianni

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  13. Credo sia inevitabile leggere anche le vicende italiane in chiave internazionale.
    Ragioni e torti dei vari protagonisti altrimenti non si capirebbero fino in fondo.
    Conte, dopo il voto europeo, si è ritagliato un piccolo spazio alle prime difficoltà di Macron e Merkel. Aiutato delle notizie sui viaggi + o - segretii di Savoini - Salvini in Russia.
    Di Maio ha colto il momento. Del resto al parlamento europeo e fuori aveva provato varie alleanze: a destra e a manca, con inglesi e francesi.... Senza successo e risultati. L'occasione è stata determinante.
    Zingaretti ha trovato il tavolo apparecchiato. Con il M5s decisivo. Per il successo di VDLeyen e Sassoli. Con Conte apprezzato nelle capitali europee e alla Casa Bianca. Poteva sedersi o rifiutare. Con Renzi e i suoi schierati e pronti ad approfittarne.
    Salvini ha visto trasformare un punto di forza (le critiche a Bruxelles e Berlino) in un punto di debolezza (l'appartenenza al fronte nazionalista e pro Putin). Isolamento garantito.
    Titti


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    1. La "chiave internazionale" è decisiva per capire il Conte 2.
      Del resto prima gli apprezzamenti al G7 per il Conte dimissionario, poi quelli di Christine Lagarde per Roberto Gualtieri quando ancora il suo nome non era formalizzato parlano chiaro.
      Capiremo presto se si tratta di un processo virtuoso che mette in discussione politiche tradizionali per promuovere uno sviluppo socialmente ed ambientalmente sostenibile, oppure se siamo in presenza di una classica operazione di potere e di conservazione, con l'inclusione e l'omologazione degli "ultimi" ribelli.
      Gianni

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  14. Hanno ragione a voler liberarsi di Salvini.
    Hanno torto a volere governare senza un progetto condiviso per il futuro.
    5 stelle e democratici si tollerano e continuano a proporre ricette opposte.
    Una sintesi comune sulle priorità non l'hanno trovata.
    Così sono esposti a nuovi rovesci.
    M.B.

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    1. Se il problema è cambiare la qualità dello sviluppo e della vita di tante persone, quella di Salvini è una risposta sbagliata perché egoista, nazionalista, di conservazione.
      Ma se il Conte 2 (dopo avere indicato Gentiloni per la Commissione di Ursula Von der Leyen) condivide le posizioni espresse ieri da Paola De Micheli (in varie interviste) e intende procedere sulle scelte da Lei indicate ci troveremmo di fronte ad una indecente ed inaccettabile operazione di restaurazione.
      Gianni

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    2. De Micheli e Bonaccini,
      il peggio per i bambini.
      Bonaccini e De Micheli,
      non han letto i Vangeli.

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  15. Mentre "quelle/i del Si" si sono alternati (Lega alla opposizione del Conte Bis e PD al Governo), "quelle/i del No" alle Grandi Opere come il MOSE di Venezia, del NO alle Grandi Navi in Laguna (dunque del Si alla sicurezza delle cittadine e dei cittadini e del Si ad uno sviluppo eco-compatibile per Donne e Uomini del mondo) hanno manifestato in occasione della Mostra Internazionale del Cinema.
    Tante ragazze, tanti giovani, tanti veneziani che hanno raccolto l'attenzione e qualche significativo sostegno nel mondo della cultura e dell'arte.
    Ora il M5stelle che fa? Quali impegni assume? E la loquace neo ministra alle infrastrutture ed ai trasporti vuole decidere per la discontinuità del transito dei transatlantici turistici nei canali storici della Città del Leone d'Oro?
    Almeno qui, ragioni e torti dovrebbero essere chiari. Una scelta si impone!
    Contiamo sulla sua sensibilità di donna e di giovane mamma.
    mamma Sara

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    1. Verificheremo presto se il Conte 2 (è cambiata la maggioranza di Governo, "bis" parrebbe invece indicare la medesima del Conte 1) quando annuncia l'impegno per uno sviluppo sostenibile contempla anche il No alle grandi navi in laguna.
      Sarebbe un segnale positivo, atteso da milioni di italiani e da cittadini di tutto il mondo interessati a salvare un patrimonio prezioso dell'umanità.
      Gianni

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  16. Sentiamo domani se Conte oltre ai torti dei nazionalisti sosterrà le ragioni dell'ambiente. A sentire in questi giorni alcuni suoi Ministri non si direbbe.
    A.S.

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    1. Per il momento affermazioni generali (positive) ed impegni generici (incoerenti e negativi).
      Gianni

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  17. Leggo su vari quotidiani locali che la nuova alleanza potrebbe propagarsi dal centro alle periferie.
    Siccome in Umbria e in Emilia sono curioso di conoscere i programmi su cui si ritrovano due partiti che se le sono date di Santa ragione fino a pochi giorni fa.
    Non dimentichiamo che la presidente umbra si è dimessa per una indagine sulla sanità e che il presidente modenese è pro trivelle, inceneritori e grandi opere dannose.
    Sarà interessante capire se il cemento che regge è saldato con l'acciaio o si sbriciola ancor prima della inaugurazione.
    Mario C.

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    1. Fin qui i materiali usati per la costruzione del Conte 2 non sono di gran qualità. Ed anche i riferimenti a seguire l'esempio nazionale a livello locale o regionale hanno la caratteristica della "fusione fredda": una mutua assistenza di due malati gravi (entrambi bisognosi di urgenti terapie).
      Al riguardo, proprio oggi, Barbara Spinelli (su il Fatto Quotidiano) sostiene con ficcanti argomenti che "una sana contaminazione può far bene a 5stelle e PD".
      Fossi in loro, rifletterei attentamente su quanto scritto dalla acuta e seria giornalista.
      Gianni

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    2. Mi son perso la Spinelli. Come posso recuperare?
      Però leggo che Bonaccini e gli emiliani sono per un accordo con 5stelle: non si parla di contenuti (trivelle da sfruttare o autostrade da costruire) ma di uomini (inclusa la auto-dichiarata disponibilità del Presidente uscente).
      Quel che può la paura!
      Ma non avrei dubbi: gran parte del PD è pronto a sacrificare uomini pur di rinnovare gli affari.
      E tornerà interessante capire se i 2 assessori laziali portati al Governo da Zingaretti & C. come sottosegretari aprono ad uno scambio con Di Maio & G. in nome di Roma Capitale e in premessa di una bella desistenza in Emilia Romagna.
      Mario C.

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  18. Ma sulla base di quali elementi Salvini e la Meloni ripetono all'infinito che Conte ed il nuovo Governo sono minoranza nel paese?
    s.

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    1. Penso lo sostengano essenzialmente per continuare ed aggiornare la loro narrazione ...
      Una cosa però è certa: "prima o poi, nessuno sfuggirà a nuove elezioni". E naturalmente, vale per tutti.
      Gianni

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  19. Con il voto al Senato il Governo è operativo. Spero che i fatti dimostrino subito discontinuità.
    Il dramma dei migranti imbarcati sui gommoni delle mafie criminali non va scaricato sulle vittime o sui soccorritori delle ONG. Piuttosto sui trafficanti di persone che organizzano i lager in Libia e poi le avventure in Mediterraneo.
    Sono certa che la nuova inquilina del Viminale saprà dimostrare maggiore sensibilità umana e assoluto rispetto delle leggi internazionali e della Costituzione italiana. E così la nuova maggioranza politica.
    Temo sia molto più difficile procedere nella discontinuità sulle infrastrutture, dove i percorsi di Pd ed M5s si sono incontrati su mediazioni risibili, come quelle che in Emilia hanno concordato Toninelli e Bonaccini: Passante di Bologna, autostrada cispadana e Campogalliano - Sassuolo. Ora il compito di Paola de Micheli non è semplice. E tuttavia fossi in lei/loro non lascerei a Lucia Borgonzoni l'argomento di spostare fuori Bologna l'autostrada A14 riservando tutte le attuali corsie del grande asse viario al traffico locale.
    Concludo con una domanda. Nella prevenzione delle malattie dite che possiamo nutrire Speranza?
    Anna

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    1. La speranza (nel cambiamento sociale ed ambientale) non deve mai morire. Come dimostra la determinazione di tante persone, di comitati ed associazioni ecologiste (che crescono, in particolare tra i giovani).
      Quanto a Roberto Speranza credo andrebbe chiamato direttamente in causa. Subito! Insieme al Ministro per l'Ambiente ed al Presidente del Consiglio dei Ministri.
      Sanità e salute pubblica sono fortemente intrecciate alla qualità dello sviluppo ed alle infrastrutture che saranno costruite.
      Il tempo per passare dalle parole ai fatti è questo!
      Gianni

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    2. Si, se la nostra Casa è in fiamme (come dice Greta Thunberg) la battaglia contro il cambiamento climatico non va delegata!
      Zorro

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  20. News.
    Trovato l'accordo PD - M5s per la Regione Emilia Romagna: ticket Bonaccini - Dell'Orco.
    Sic

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    1. Si, ed ora che si è liberato anche un esperto nazionale di mobilità ed infrastrutture come Giovanni Castellucci si può anche annunciare qualche Assessore espressione della società civile ...

      Battute (e provocazioni) a parte, la questione potrebbe anche essere intrigante.
      Ad alcune condizioni:
      1. di non perseguire una "fusione a freddo" come quella concordata a livello nazionale, dove il programma è general - generico;
      2. di esplicitare le innovazioni progettuali da introdurre nel governo del territorio, conseguenza di una analisi critica approfondita sulla realtà del presente e sulle necessarie discontinuità nella gestione del potere (guai dimenticare che nel 2014 Stefano Bonaccini venne eletto con una partecipazione elettorale inferiore al 38% degli aventi diritto);
      3. di costruire i nuovi progetti sociali ed ambientali necessari per fermare i cambiamenti climatici attraverso un confronto pubblico ampio e partecipato che renda protagonisti cittadini, comitati ed associazioni (non solo le organizzazioni aderenti al Patto per il lavoro);
      4. di sostanziare il Programma di mandato con scelte infrastrutturali e di investimento coerenti: se si perseguono PUMS che riducano la dipendenza delle persone e delle merci da auto ed autocarri è opportuno "aprire subito i cantieri ferroviari e per una mobilità dolce", non quelli per nuove strade ed autostrade (vedi Cispadana e Passante di Mezzo); se l'obiettivo è la rigenerazione urbana i nuovi insediamenti abitativi e produttivi debbono insistere su aree già edificate e dismesse, non su suolo vergine ed agricolo; se la strategia è salvaguardare fondamentali beni comuni (come l'aria, l'acqua, la bio diversità) è prioritario valorizzare il verde pubblico, realizzare nuovi boschi urbani, curare il patrimonio vegetale ed agricolo montano e di pianura, mettere in sicurezza il patrimonio naturale, i borghi storici ed i centri abitati dai rischi idrogeologici e dai terremoti.
      Una vera rivoluzione! rispetto a pratiche usuali di malgoverno.
      Gianni

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  21. Sui migranti il governo usa ora la ragione. Che non cancellerà i torti del passato, ma ci propone in modo più accettabile verso la comunità internazionale.
    Mi aspetterei che Conte, Di Maio ed anche Zingaretti e Mogherini dicessero cose chiare anche sulle ultime dichiarazioni del capo del governo israeliano sulla annessione dei territori occupati. Un'altra provocazione che può infiammare il medio oriente ed il mediterraneo.
    Sara

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    1. Un nuovo umanesimo esige non solo accoglienza civile dei migranti in cerca di terre ospitali in cui vivere con dignità, ma società multietniche capaci di cooperare per un Pianeta in cui lo sviluppo economico e sociale sia ecologicamente compatibile con la natura e la vita nei secoli a venire.
      L'Italia e l'Europa hanno una funzione importante per la pace e la cooperazione internazionale.
      Troppe volte le divisioni e gli interessi nazionali e di classe hanno prevalso alimentando tensioni e guerre distruttive.
      E' tempo di diplomazia e di politica per assicurare i diritti ed i doveri universali a tutti i popoli e le persone: palestinesi e curdi, siriani e iracheni, israeliani e iraniani, yemeniti e libici, egiziani e turchi ...
      Gianni

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  22. la prima cosa che non farei è ripartire ragioni e torti per partito preso.
    il centrodestra ha grosse responsabilità per la situazione italiana, ma il centrosinistra non è da meno.
    così il m5s nato col vaffa e tanta radicalità ed ora al governo indifferentemente con lega e pd-leu.
    e pure la lega che nelle regioni e nei comuni sta sempre con forza italia e al governo con i grillini.
    ognuno dovrebbe guardarsi dentro e dirci come intende risolvere i problemi della vita di ogni giorno in questo mondo in grossa crisi.
    su tre questioni:
    a. con quali azioni vogliono salvare il pianeta dai mutamenti climatici
    b. con quali scelte pensano di fronteggiare i processi migratori verso i paesi ricchi
    c. con quali misure intendono garantire uno sviluppo più equilibrato, un lavoro più equamente suddiviso e redditi personali e familiari più ragionevoli.
    masi

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  23. Quasi tutti hanno buone ragioni da vendere, ma quando si pensa di affrontare i torti con scissioni che alimentano divisioni non vedo futuro.
    Negli ultimi due mesi:
    - Salvini per dare forza alle sue ragioni ha rotto l'alleanza di governo. Accumulando un grande torto e probabilmente un regresso nei consensi. Pieni poteri ad un solo uomo? Non è una bella soluzione.
    - Di Maio per realizzare le sue ragioni e gli impegni presi con gli elettori si è alleato con il "partito di Bibbiano". Facendo così innanzitutto un torto alla sua credibilità. Poi raccogliendo il 20% di no tra i suoi attivisti.
    - Zingaretti ammettendo i suoi torti ha fatto l'alleanza con quelli dell'anti-politica e del no. Ma l'adesione alle ragioni di Renzi non gli ha impedito la scissione dell'ex segretario.
    Conte? Come per Mattarella, facciamo silenzio. Evitiamo di esporre i rappresentanti delle nostre istituzioni.

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  24. Ha ragione Renzi: al PD manca un progetto.
    Ha torto Renzi: il suo non è una risposta alla crisi europea.
    Ha ragione Conte: serviva un governo del cambiamento e serve un governo della innovazione.
    Ha torto Conte: il suo governo non ha cambiato, né appare innovativo.
    Ale

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