giovedì 7 aprile 2016

Renzi nudo

Si potrebbe discutere di un Governo che a due anni dal suo insediamento ha già perso due Ministri (strategici) per dimissioni "volontarie": il lombardo Maurizio Lupi (Infrastrutture e Trasporti), esponente di Comunione e Liberazione e della Compagnia delle Opere, e l'emiliana Federica Guidi (Sviluppo Economico), già Presidente dei Giovani di Confindustria.
Potrebbe essere conferma, quantomeno, di una certa approssimazione e superficialità nella scelta delle personalità da responsabilizzare nel Governo del Paese (che si dice di voler "cambiare") o forse, più appropriatamente, del sistema di potere ed affaristico che continua ad occupare funzioni politiche decisive dello Stato.
Del resto, che la vicenda del petrolio in Basilicata non sia riducibile alla sola "inopportuna" e/o "ingiustificabile" telefonata di una Ministra al proprio marito / fidanzato / compagno, come vorrebbero fare credere troppi politici e comunicatori, lo dimostrano tanto le analisi ambientali ed epidemiologiche (scarse, negate, manomesse ed inquietanti!) fatte nel territorio lucano, quanto le inchieste ed i processi (certamente sempre troppo lunghi!) che coinvolgono dirigenti della multinazionale Total (condannati in primo grado fino a 7 anni), uomini dello Stato (il Capo dello Stato Maggiore della Marina, Giuseppe De Giorgi) e politici / amministratori locali (a partire da Rosaria Vicino, PD, già Sindaco di Corleto Perticara).

Ora, però, sottolineando che sta innanzitutto al Governo assicurare e costruire una Giustizia rapida ed efficiente (con leggi ed apparati adeguati), nonché una economia sana ed utile per il lavoro e la vita dei propri cittadini (tra cui una progressiva conversione dell'industria e dei consumi energetici nazionali), è il caso di sottolineare con forza un dato squisitamente e propriamente politico.
Quello relativo alla cultura ed alle scelte prioritarie proposte da Matteo Renzi alla Direzione del Partito Democratico (che ha approvato con 98 voti contro 13, in poche ore).
Perché il Segretario di Partito - Presidente del Consiglio dei Ministri in carica, in quella autorevole sede, ha rivendicato non solo l'emendamento pro petrolieri oggi al centro dell'attenzione (per via delle indagini e delle intercettazioni telefoniche), bensì la determinazione di volere sbloccare "tutte le grandi opere progettate e non realizzate negli ultimi trenta anni".
Questo è il punto.
In un mondo e in un paese che richiedono vero cambiamento (climatico, sociale e produttivo) Lui (quarantenne di grandi ambizioni) si propone di conservare e "fare" ciò che i Governi del vecchio Pentapartito (Craxi, Andreotti e Forlani), del Centrodestra (di Berlusconi) e del Centrosinistra (o di parte significativa di esso) hanno progettato negli ultimi decenni del secolo scorso e non ancora avviato o completato.
Si. Renzi si è tolto gli abiti del "rottamatore" ed ha proposto al suo Partito ed agli italiani, collegati via sreaming, un lunghissimo elenco di strade ed autostrade, di dighe, tunnel e ponti da "sbloccare", grazie a leggi, decreti e con la concreta quotidiana gestione del Governo (con o senza Federica Guidi) e del Parlamento (sfruttando i voti di Alfano, Verdini e, servissero, di altri).
Si, progetti ed opere di trenta e più anni fa!
Tutti pensati, voluti e avviati da classi dirigenti politiche, imprenditoriali, finanziarie e di potere, in grande parte corrotte (in alcuni casi inquisite e condannate) e sostanzialmente disinteressate ad un Paese sicuro, sostenibile, operoso e sano.
E questo sarebbe "il nuovo" politico da capire, apprezzare e sostenere?
Non più.
Per chiunque vuole davvero rimuovere le ingiustizie ed affermare un nuovo ordine democratico e civile, di coesione e di solidarietà sociale, ci sono prossimi importanti appuntamenti: il referendum del 17 aprile (anticipato rispetto al voto di giugno per farlo fallire, nonostante lo spreco di risorse pubbliche), il voto amministrativo di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna ed altre mille realtà, il referendum di autunno sulla "riforma" della Costituzione seguita al Patto del Nazareno.
Occasioni imperdibili per partecipare.
Non sprechiamole!

16 commenti:

  1. Se vuoi dire che MR. si è tolto l'abito del rottamatore e si presenta nudo verso gli italiani, concordo solo parzialmente. Mi pare che si presenti in giacca e cravatta (anche se qualcuno potrebbe correggermi col maglioncino) a raccogliere il voto di quell'Italia che va.
    Certo un altro mondo rispetto a quello tradizionale della sinistra che fu, ma ugualmente con solide radici imprenditoriali e sociali.
    Speriamo che molti lo capiscano e ne traggano le necessarie conseguenze.
    Tu hai indicato alcune scadenze. Ma ve ne saranno sicuramente altre.
    Chiedere ai sindacati, ad esempio.
    Ciao!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao!, concordo. Nessuna sottovalutazione del blocco sociale, politico e culturale che Renzi si propone di rappresentare: da Marchionne e molti, molti altri. Al nord e al sud.
      Ed anche consapevolezza che non tutti i "contro" sono amici ...
      Gianni

      Elimina
  2. Condivido. Solo a dicembre a Parigi si parlava tutti di risparmio energetico, ambiente e sostenibilità. Poi a Roma si discute e si preparano le guerre (in Libia all'IS) e vecchie grandi opere autostradali, petrolifere, aeroportuali, marine (tipo MOSE).
    Un'idea del futuro che rivaluta il passato?
    Pura follia!
    Sono i giovani quarantenni figli dei vecchi democristiani.
    Carlo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Figli dei vecchi democristiani" si, ma non solo.
      Resta il fatto che occorre costruire una difficile e credibile alternativa culturale, sociale e politica.
      Gianni

      Elimina
  3. No, ti prego.
    Non deve essere un gran ché.
    Meglio vestito. Con un gessato o in camicia e jeans.
    Sic

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dai, Sic. Si dovessero spogliare solo i bellissimi ...
      Gianni

      Elimina
  4. ... non solo in Italia.
    Anche in Europa e oltre, siamo a mani vuote e zero prospettive.
    Troppi errori, si sta chiudendo una stagione.
    pl

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tempi difficili, senza dubbio.
      Per Renzi e la sua narrazione. Nazionale e planetaria. Dallo stare nel Partito del Socialismo Europeo e con l'amico Davide Serra, "all'alleato egiziano Al Sisi" ... Fino all'accordo vergogna contro profughi e migranti.
      Ma tempi duri anche oltre Renzi.
      Per chi ha sperato nella nuova Grecia di Tsipras e in Podemos.
      La ricerca di un'Altra Europa è necessaria, urgente e difficile.
      Gianni

      Elimina
  5. Nudo? La mia opinione è che sia un governo con troppi neofiti. Impreparati per un ambiente di personaggi navigati e di faccendieri pronti ad usare ogni mezzo ... Sono partiti facile ed anche con buone intenzioni, poi ... l'Italia non è Firenze e la Calabria non è Reggio nell'Emilia.
    Conclusione? Siamo a un passo a che Firenze sia come l'Italia e che Reggio nell'Emilia come la Calabria.
    Chiaro, noi calabresi, reggiani o fiorentini e ... onesti, ci siamo e resteremo a combattere.
    Ma anche gli altri ci sono!
    E intanto si prendono gioco di noi ...
    At salut!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A Bologna e in Emilia Romagna, in Italia e in Europa, facciamoci rispettare ... At salut!
      Gianni

      Elimina
  6. Ieri sera ho visto Crozza. Su Renzi pensate cose simili.
    s.

    RispondiElimina
  7. Nudo nel senso che non ci sono più racconti credibili che coprono la sostanza conservatrice delle politiche economiche e sociali di Renzi e c.
    Difficile contestare.
    Come la vergogna dei socialisti e dei socialdemocratici europei che impongono ai migranti in fuga il ritorno a casa o la reclusione in Turchia e, presto, in Libia.
    Come il crollo di credibilità di premier e capi partito internazionali in seguito ai capitali in viaggio tra paradisi fiscali. Della serie, da Juncker a Panama ...
    In sintesi.
    Servono risposte a dimensione quantomeno europea.
    Come dice anche Varoufakis, l'ex ministro greco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho letto le news di Yanis Varoufakis e di Diem25.
      Condivido molte riflessioni ed orizzonti ...
      L'Europa è una dimensione sicuramente imprescindibile per qualsiasi nuovo soggetto politico.
      Gianni

      Elimina
  8. Nudo e ... solo.
    Si può approvare una riforma costituzionale in un clima così?
    Ma se queste sono le regole comuni che debbono tenere insieme una comunità, come non vedere il fallimento di una grande speranza?
    Anna

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, Anna.
      Le modifiche istituzionali e costituzionali proposte da Renzi e Boschi, e ispirate dalle "profonde sintonie" manifestate dai protagonisti del Patto del Nazareno, non mi convincono.
      Tra l'altro, le conclusioni contraddicono le premesse.
      La strada maestra mi pare quella di eleggere una Assemblea Costituente, autorevole e rappresentativa, parallela ed autonoma alle attività ed al lavoro del Parlamento.
      Passato questo fine settimana vale la pena ritornare sull'argomento.
      Gianni

      Elimina