giovedì 18 febbraio 2016

Cesenatico e l'Italia verso il referendum


















Dal molo del porto di Cesenatico la visione è forte.
Nonostante la giornata grigia e piovigginosa, richiama l'attenzione generale.
A pochissimi chilometri dalla costa si erge la piattaforma ENI mobile, proveniente da Ancona, con torri che si alzano per 150 metri e che superano il grattacielo della cittadina balneare romagnola.

"Non è una nuova trivella, serve per la manutenzione dell'impianto esistente. I lavori dureranno due mesi" fa sapere l'Ente Nazionale Idrocarburi.
Affermazioni che però non tranquillizzano e rassicurano le comunità locali, gli ambientalisti, le persone interessate alla sostenibilità dello sviluppo del pianeta.
Infatti l'ENI aggiunge "Il Morena 1 è stato perforato nel 1994 e ha prodotto gas metano fino a novembre 2008, quando è stato chiuso alla produzione a causa della risalita in superficie di sabbia dal giacimento. In considerazione della volontà di proseguire con le attività di produzione, è stata avviata in questi giorni un'attività di di manutenzione finalizzata all'adeguamento necessario al miglioramento continuo della sicurezza degli impianti, attraverso l'inserimento nel pozzo di una tecnologia avanzata, denominata Sand Control".
Dunque si afferma esplicitamente la "volontà di proseguire con le attività di produzione"!

Ecco perché appare utile cogliere l'occasione del referendum popolare indetto per il prossimo 17 aprile.
I cittadini saranno chiamati a pronunciarsi sull'abrogazione della legge sulle trivellazioni limitatamente alle parole "per la durata di vita utile del giacimento".
Ad oggi la Corte Costituzionale ha infatti dichiarato ammissibile solo questo quesito, tra quelli proposti da numerose Regioni italiane sulla controversa questione.
E il Governo ha rifiutato la richiesta di procedere con una legge che unificasse voto amministrativo (previsto per giugno) e referendum.
Avrebbe sicuramente incentivato l'interesse, il confronto e la partecipazione. Oltre ad un risparmio di alcune centinaia di milioni di euro.
Parliamone!
Non perdiamo un appuntamento utile per affermare che il futuro dell'ecosistema e della vita comune passa innanzitutto dalla innovazione delle fonti energetiche e dalla promozione delle energie rinnovabili, in coerenza con gli impegni di COP21.

10 commenti:

  1. Va bene il referendum, voluto da comitati e Regioni. Peccato per l'election day. Così sarà difficile raggiungere il quorum. Ma attenzione. Lo si diceva anche per acqua, nucleare ...
    Antonio

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    1. Concordo. Difficilissimo ma possibile.
      Manca informazione, non interesse.
      Proviamoci.
      Gianni

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  2. Referendum?
    Quanti ne sono stati fatti? Quanti sono stati rispettati?
    Avanti il prossimo. Ma senza illusioni.
    Bisogna cambiare cultura, mentalità e politici.
    Gey

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    1. Fatti diversi. Rispettati pochi.
      Ma battersi per cause giuste è sempre necessario e utile.
      Gianni

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  3. Uno spot promozionale!
    Più turisti e pesce fresco e sano ...
    Mario C.

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    1. Con gli spot e gli argomenti giusti si può determinare una grande mobilitazione e partecipazione.
      Basta scorrere i post precedenti.
      Gianni

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  4. Una pazzia! A Cesenatico come alle Tremiti.
    Come molte altre. Che ancora gravano su di noi.
    Si pensi Caorso e Taranto.
    Anna

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    1. Indubbiamente.
      E' tempo di investire su grandi progetti di conversione ecologica.
      In Italia come in Europa e nel mondo.
      Questa è la sfida prioritaria.
      Gianni

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  5. 2 o 3 referendum in un anno mi sembra assurdo. Non si potevano unificare almeno quelli in un referendum day?
    Carlo

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