lunedì 24 febbraio 2020

Virus, todo cambia?!

Un ragazzo previdente! Lui, la mascherina, se l'è procurata con largo anticipo ...
e a basso costo (Bologna, 27 settembre 2019)


















Questa volta si è agito.
Con misure appropriate? Qualcuno lo discute.
Con qualche ritardo? Qualcuno lo sostiene.
Eppure il Governo e le Regioni del Nord di fronte alle notizie internazionali ed al primo centinaio di contagi accertati di "corona virus" in due aree di Lombardia e Veneto hanno fatto scattare misure straordinarie. Fin qui mai adottate e neppure prese lontanamente in considerazione.
Comunità scientifica, politici ed amministratori sostanzialmente d'accordo. 
In Italia ci sono 2 morti, persone anziane. Anzi 3, 4 ... ultra 75enni, una già ricoverata in un reparto oncologico per un tumore, l'ultimo un 88enne. 
Da 48 ore non si parla d'altro: radio, TV, quotidiani ...
Scuole, università, cinema, biblioteche sono state chiuse. Eventi sportivi e culturali sospesi, rinviati, annullati. E' in atto il blocco dei movimenti delle persone in alcuni comuni del lodigiano e del padovano.

Un sacrosanto principio di precauzione. Ora va rispettato. Ci sarà tempo e modo per le necessarie verifiche e considerazioni. 

Tutto cambia? Molto probabilmente, si.
Nell'approccio e nella cultura delle Istituzioni e del modo di pensare e di vivere dei cittadini e del popolo.
Non è male. Almeno per molti aspetti.
Perché fin qui in larga parte questi principi sono stati (e sono ancora oggi) ampiamente ignorati. Anche ai massimi livelli delle nostre Istituzioni. Di conseguenza e naturalmente nelle pratiche quotidiane.
Con costi altissimi per gli individui e per le comunità.
Quante vittime dobbiamo contare per l'assenza di cautela e di prevenzione? Per il mancato rispetto e l'assurda noncuranza dell'Articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana?

Gli esempi sono tantissimi.
Piccoli e grandi.
Uno.
Si è parlato molto di vaccini in questi anni. Obbligatori (per gli studenti). 
Poi, però, quanti Operatori Socio Sanitari che quotidianamente frequentano case di cura e protette o vanno di casa in casa quotidianamente per ottemperare ad un servizio pubblico essenziale verso persone non autosufficienti operano senza essersi sottoposti ad anti influenzali? Qui, non debbono esistere obblighi e controlli rigorosi? Anche per le aziende e le Regioni del "buongoverno".

Due.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha ripetuto che lo smog è causa ogni anno di decine di migliaia di morti premature in Italia. Primo paese in Europa! E la pianura padana è un noto bacino di polveri sottili, di biossidi di azoto e di ozono con effetti gravi e letali per gli ecosistemi, per la biodiversità, per le alterazioni climatiche. Si vedano anche i valori delle PM10 di questi giorni su ARPAE.
Eppure nessun intervento d'impatto, anche in presenza della dichiarazione dello stato di emergenza climatico ed ecologico (Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna e di Milano). E persino le modestissime (inutili?) domeniche "ecologiche" sono state fin qui "ridimensionate" per lo svolgimento di eventi sportivi, ricreativi, commerciali. Irresponsabile.

Tre.
Le grandi opere nelle agende politiche e dei governi nazionali e locali restano quelle previste nel secolo scorso. Anzi, il peggio di quelle. Mai ancora riviste e rivalutate nell'ottica degli obiettivi strategici e pratici internazionali delle COP 21, 22, 25 ... che tendono ad assicurare la vita umana e del Pianeta nel 2030, 2050 e nei secoli a venire. 
E' questo il tempo di privilegiare gli investimenti e le grandi opere per la messa in sicurezza dei territori e delle persone. Altro che aprire finanziamenti e cantieri per costruzioni ed infrastrutture che consumano ancora suolo e/o che perseguono un vecchio e insostenibile modello di crescita a vantaggio esclusivo di pochi.

Da questa settimana, davvero tutto può cambiare!
Come buon auspicio di una nuova stagione di democrazia, di partecipazione, di prevenzione, di conversione ecologica del Pianeta, ecco una straordinaria interpretazione internazionale di impegno civile e culturale.


Dal coronavirus, all'aria pesa ... L'Emilia e l'Italia vivono nell'emergenza!
E' tempo di cambiare passo, cultura, comunicazione ... (e pubblicità).
Anche in piazza Maggiore. (Bologna, 7 febbraio 2020)


















Una donna lungimirante. Troppo?
Prevenire virus e smog, è priorità del nostro tempo.
(Bologna, 7 febbraio 2020)





Il cartello di giovani ad una manifestazione di associazioni ambientaliste a Bologna
(Piazza XX Settembre, 7 dicembre 2019)

23 commenti:

  1. Grazie per il ricordo di Mercedes Sosa e della sua grande interpretazione.
    Non so se Todo cambia, ma ad ora mi sembra tutto molto strano e precipitoso.
    In tutta questa vicenda avverto procedure centralistiche per non dire autoritarie che non apprezzo per niente.
    Dalla Cina all'Italia.
    Inviterei tutti a considerare adeguatamente la cosa.
    Anna

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    1. Todo cambia è del 1984.
      L'anno in cui a Bologna si svolse il referendum per "liberare il centro storico della Città dalle auto" in concomitanza con il voto europeo (partecipazione 90% degli aventi diritto e 70% di SI al progetto).
      36 anni fa. Un obiettivo mancato. Una macchia nel "buongoverno".
      Oggi, se continuiamo a respirare "mal aria" o "aria pesa" è anche per questa sconfitta storica delle forze del cambiamento che già allora sostenevano la conversione ecologica dello sviluppo e della società. Con il consenso popolare.
      E' anche per l'approccio conservatore che ha prevalso in questi decenni (in campo economico e politico - istituzionale) che ha quasi sempre negato prevenzione e principio di cautela che oggi ci pare "strano" e "precipitoso" l'agire contro il CoronaVirus.
      La cultura della "tutela degli ecosistemi" e della "salute al primo posto" non è praticata, soprattutto dagli uomini delle Istituzioni.
      Così si ricade nelle "emergenze" e nelle risposte confuse, approssimative e contraddittorie che viviamo.
      In assenza di visione strategica, di "sistema", democratica.
      Si, anche democratica.
      Gianni

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  2. Penso che Conte, Speranza, Bonaccini.... abbiano più elementi di conoscenza di noi. Dunque faccio a fidarmi. E dico, anch'io che è meglio una cautela in più che una in meno. Così da poterci presto concentrare di nuovo sulle altre emergenze (vedi smog o terremoti) che sono comunque più che sufficienti (come dicono le centraline di arpae e le provincie calabresi che tremano a 4.4 scala richter).
    Antonio

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    1. Conte, Speranza, Bonaccini ... dovrebbero governare questa impegnativa fase di transizione ad una società socialmente ed ambientalmente sostenibile attraverso un nuovo protagonismo popolare e progetti coraggiosi di innovazione.
      Serve sempre maggiore conoscenza, cultura, mobilitazione.
      E' la direzione di marcia avviata?
      Gianni

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    2. Forse è solo la direzione di marcia auspicabile. Forse non tutto è già avviato. Vedo anch'io molte reazioni emotive che condizionano i provvedimenti.
      Faccio riferimento alle misure di chiusura prese da molti stati nei confronti dei traffici aerei e delle persone provenienti o dirette nelle aree del virus. Segno di pericolo.
      Ora che si "scopre" che ciò colpisce l'economia ed i mercati si minimizzano le preoccupazioni dell'infezione.
      Ovviamente il tutto è indice di impreparazione e strumentalità.
      Non possiamo essere in balia delle emergenze e la prevenzione deve essere sempre più inserita nei progetti di governo. Magari con un equilibrio riformista, ma senza alti e bassi continui.
      Antonio

      (trovo ridicolo, ad esempio, che domenica prossima Juve - Inter si giochi a porte chiuse, mentre ieri l'altro allo stadio di Lione hanno riempito lo stadio anche 3000 tifosi juventini provenienti dall'Italia).

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  3. Mi pare un post ottimista.
    CoronaVirus creerà danni seri all'umanità con vittime, morti e spese ma in più induce al comando e a pratiche individualiste esasperate. Il saccheggio dei supermercati delle ultime 24 ore è indicativo come pure l'invito all'auto isolamento insito in molte misure assunte sabato sera dal governo.
    Dubito che possa indurre a comportamenti pro attivi. Pessimismo? Spero.
    I.R.

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    1. Sono per "il pessimismo della ragione" e per "l'ottimismo della volontà" ...
      Concordo con l'adozione strategica e strutturale del "principio di prevenzione".
      Anche questa volta siamo a sperimentare risposte (a volte utili, a volte no) ad "emergenze" più drammatiche di quanto avrebbero potuto essere se avessimo agito per tempo con previdenza e saggezza.
      La lezione sarebbe: impariamo a muoverci a tempo debito, curiamo bene gli investimenti per il futuro, privilegiamo gli interessi generali e la vita degli eco-sistemi naturali.
      Gianni

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  4. Domanda forse ingenua ma sincera.
    Considerando le aree territoriali in cui si è sviluppato il coronavirus (Cina, sud Corea e Pianura Padana) dobbiamo completamente escludere un nesso con lo smog?
    s.

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  5. Tutto dovrebbe cambiare.
    Perché siamo impreparati a prevenire i virus, i tumori, le malattie cardiovascolari.
    Perché non curiamo scientemente l'ambiente in cui viviamo. Così i mari e l'aria sono inquinati di prodotti industriali e di consumo degli umani.
    Perché di fronte ad ogni emergenza non siamo preparati, né sappiamo bene come procedere. La Regione Veneto fa a modo suo, la Lombardia pure, come l'Emilia Romagna, la Toscana, le Marche e la Puglia. Lo stiamo vedendo in questi giorni, ma lo avevamo visto in passato. Autonomie differenziate? Che casino! di fronte a vicende così importanti.
    Perché la sanità ha subito tagli a servizi ed alla testa pensante e molte risorse sono finite in sprechi e rivoli oppure in prestazioni svolte da privati che antepongono i propri profitti agli interessi complessivi e delle persone.
    Sarà il virus a farci riflettere e correggere le storture del presente?
    Possibile?

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    1. Che il Virus ci faccia riflettere è auspicabile; che ci faccia agire in modo nuovo, altrettanto.
      Gianni

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  6. Esperienza personale.
    Ieri sono stata a studiare in biblioteca in Sala Borsa, poi sono andata in palestra che lunedì era chiusa (causa coronavirus).
    Quello che mi colpisce è che alle fake news in rete si unisce una eccessiva irresolutezza nelle determinazioni delle misure delle amministrazioni pubbliche.
    s.

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    1. Sicuramente molta improvvisazione e diverse contraddizioni.
      Adottare (sempre!) principi Costituzionali, di "prevenzione" e di "cautela" è giusto e necessario.
      Nel merito di ogni singola scelta riflettiamo e discutiamo. Insieme e nell'interesse generale.
      Gianni

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  7. Vero che tutto cambia.
    Abbiamo criticato i cinesi incapaci di contenere il virus ed ora siamo considerati noi con sospetto.
    Volevamo chiudere le frontiere nazionali agli africani ed ora chiediamo agli altri di non chiuderle a noi.
    Stiamo vantando il servizio sanitario più efficiente ed ora capiamo che esserlo può indurre allarmi e danni economici.
    Temo che presto torneremo sui passi in avanti fatti: la preminenza della salute pubblica sarà sacrificata agli interessi economici.
    Sandro

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    1. Sarebbe un gravissimo errore.
      Anche questa vicenda dovrebbe insegnarci che l'economia e le produzioni debbono essere orientate al soddisfacimento del benessere delle persone nel rispetto dell'ambiente naturale e della biodiversità.
      Gianni

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  8. Considerazioni inappuntabili.
    Siamo di fronte a misure forti, inusuali. Sensate di fronte ai dubbi e alle incognite.
    Ma potrebbero costituire un precedente.
    Dunque un pericolo inaccettabile per interessi economici privati.
    Così molti gruppi industriali ed affaristici dopo qualche momento di sbandamento hanno riacceso i motori.
    "Il virus colpisce l'economia" urlano. "Si riavviino le attività. In fondo è solo una brutta influenza", che al massimo anticipa la fine di malati in età avanzata.
    Ma di qualcosa si dovrà pur morire.....
    Mario C.

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    1. No, non mi pare ci troviamo di fronte ad una "brutta influenza".
      Semmai alla conferma di una strutturale impreparazione nell'affrontare contraddizioni ed imprevisti del nostro tempo.
      La prima lezione che le comunità locali e nazionali debbono trarre è l'importanza di perseguire un nuovo ordine mondiale democratico, un governo del Pianeta rappresentativo dei popoli che lo abitano.
      Con Istituzioni riconosciute e capaci di conoscere ed approfondire i problemi, di studiarli, di affrontarli a seconda delle priorità con spirito di cooperazione e di solidarietà, con maggiore capacità di prevenzione e di cura.
      Oggi, orientare i processi sociali e politici in questa direzione è tutt'altro che naturale. Come non appare scontato investire le principali risorse a nostra disposizione. Occorre una nuova e precisa volontà politica.
      Gianni

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  9. Todo cambia! ogni giorno.
    Prima "tutto sotto controllo" (Governo dixit).
    Poi "allarme e blocchi" (triplice Lombardo-Veneto-Emiliana volent et Governo seguit).
    Infine "#Milanononsiferma" e con lei Torino, Genova, Venezia, Bologna... (di Sala & Merola, ecc. et industriali, commercianti, artigiani).
    Eppure Ginavra cancella il Salone internazionale dell'auto.
    Le Olimpiadi 2020 di Tokio si discute se annullarle.
    Le borse mondiali cedono.
    Possibile?

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    1. Dobbiamo ancora prendere le misure a qualcosa di sconosciuto. Che rischiamo di sottovalutare o di sopravvalutare.
      Il fatto è che troppe risorse dell'umanità e della natura sono orientate a vantaggio di ristretti gruppi dominanti e troppo poche a beneficio della vita e del benessere delle persone e degli ecosistemi.
      E' tempo di cooperare ed investire a garanzia della salvaguardia del Pianeta, della sicurezza comune degli esseri viventi e delle generazioni future. Nessuna pratica nazionalista e/o egoista, ottenuta a scapito di altri esseri viventi, comunità e beni comuni, garantisce progresso e civiltà.
      Gianni

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  10. Questa notte nel dormiveglia ho sentito dire che un leader politico nazionale da Milano Marittima ha proposto due misure straordinarie per risollevare l'economia del Paese.
    Lanciare una campagna promozionale in Grecia, Turchia, Siria, Libano, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria e Marocco per 6 mesi di turismo consapevole sulla costa romagnola e veneta o sui colli euganei e lombardi.
    Impegnare per questi viaggi il meglio della flotta navale ed aerea italiana: dalla Costa ad Alitalia.
    Sic

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    1. Bella l'idea di considerare i migranti come opportunità per comunità che invecchiano, da irrisolto "problema" a potenziale "risorsa" ...
      Gianni

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  11. Chiuse le scuole e aperti i supermercati?
    Questa sera rinviata Juve - Inter e mercoledì pubblico per Juve - Milan?
    Siamo seri?
    WM

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    1. Contraddizioni (non le uniche) sicuramente da superare (e non sarà semplice).
      Gianni

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