mercoledì 5 febbraio 2020

Sardine con Benetton? Renzi contro Conte?

"Tutte le strade portano a noi. Autostrade per l'Italia. La passione di muovere il Paese"
Pubblicità sulla A13 Padova - Bologna. Una strategia, un programma politico (estate 2018)


















Giuseppe Conte a nome del Governo e della maggioranza che lo sostiene in Parlamento farebbe bene ad incontrare le 6000 Sardine che il primo giorno di febbraio hanno scritto una lettera aperta su la Repubblica.
Mattia Santori, Giulia Trappoloni, Andrea Gareffa, Roberto Morotti e tutti gli altri che dal 14 novembre al 26 gennaio hanno promosso la mobilitazione di migliaia di cittadini nelle piazze dell'Emilia Romagna, della Calabria e del Paese hanno il grande merito di avere intuito e saputo interpretare il bisogno diffuso di tante persone di testimoniare che Matteo Salvini non li rappresenta. Anche se il Capo della Lega ripete continuamente di parlare a nome del "popolo" e rivendica "pieni poteri".
Avere capito che la sfida (anche quella dei numeri sui partecipanti alle manifestazioni) dell'ennesimo Matteo (già Renzi ci aveva provato nel 2016) andava accettata in campo aperto, non è poca cosa. Nessun altro l'ha saputo o voluto fare. Quindi onore al merito politico.

Un confronto diretto e franco può solo essere utile a chi vuole dirigere l'Italia verso un futuro migliore.
L'Agenda delle 6000 Sardine propone a Conte 3 "nodi" o "fili": Sud, Sicurezza e Dignità.

La lettera aperta delle 6000 Sardine a Conte ed al Governo
(la Repubblica, 1 febbraio)


























Il Presidente del Consiglio dei Ministri è alle prese con altri "nodi" e conflitti: "prescrizione" e certezza della giustizia; revoca delle concessioni ai gestori delle autostrade e grandi opere necessarie ed urgenti (o meno) per l'Italia.
Sarebbe una bella discussione di merito. Una sfida reciproca, per una crescita comune.

Renzi a Conte: "recedere dalla legge sulla prescrizione,
sbloccare i cantieri e abbassare le tasse"
(la Repubblica, 5 febbraio)



























La sida di Luciano Benetton: Ponte Morandi "a sua insaputa" ...
(la Repubblica, 1 dicembre 2019)


La visita di Mattia Santori e C. a Fabrica di Benetton (il Carlino Bologna, 1 febbraio)

















La foto "opportunity" tra le 4 Sardine bolognesi, Luciano Benetton e Oliviero Toscani ...









































Conte, i suoi Ministri e la maggioranza potrebbero acquisire elementi per arricchire un confronto troppo spesso rinchiuso all'interno dei Palazzi del potere, sordo ed auto-referenziale alle istanze delle "periferie".
Ed anche le 6000 Sardine, le decine di migliaia di bolognesi, romani, palermitani, genovesi, tarantini che si sono incontrati nelle piazze delle loro città ... potrebbero ricevere stimoli interessanti per alzare il livello della partecipazione e dell'impegno, delle conoscenze e degli obiettivi, delle elaborazioni e delle proposte, della qualità e della selezione delle loro rappresentanze.
Sarebbe un bel segnale. In direzione di una responsabilizzazione collettiva, di una valorizzazione della partecipazione dei cittadini alla vita delle Istituzioni, di una rivitalizzazione della Democrazia Costituzionale.
Meno delega, meno incomprensioni, meno critiche distruttive, meno illusioni e disillusioni per leader improvvisati o di passaggio, meno alternanze inconcludenti.
Più impegno nello studio e nell'approfondimento, più ascolto reciproco, più confronto costruttivo, più contaminazione, più cooperazione per risolvere le contraddizioni sociali ed ambientali del nostro tempo, più democrazia.

"Cronaca di 43 morti annunciate" titola la Repubblica. Autostrade e Ministero sapevano ...
(21 novembre 2019)

















Egle Possetti, portavoce dei familiari delle vittime:
"com'è possibile che ASPI gestisca ancora le nostre autostrade?
... "assolvere per prescrizione non è dignitoso"!

(21 novembre 2019)



















11 commenti:

  1. Certo che la lettera di Benetton e quella delle Sardine sembrano il prodotto di una unica mente della comunicazione.
    Ogni riferimento a Oliviero Toscani è puramente casuale.
    Sic

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    1. Non mi soffermerei su aspetti marginali (Mattia Santori e le 6000 Sardine incontrino tranquillamente Oliviero Toscani, i creativi di Fabrica e chi ritengono possa aiutarli ad affrontare le sfide in cui vogliono impegnarsi).
      Trovo preminente confrontarsi (e possibilmente esprimersi) sui grandi conflitti aperti e da risolvere in tempi rapidi nell'interesse comune e per la sicurezza di tutti.
      Per intenderci, dopo Ponte Morandi e le indagini svolte sulla gestione delle grandi infrastrutture viarie del Paese, le concessioni autostradali ad ASPI, Gavio, ecc. richiedono una revisione, una revoca o tutto può continuare così?
      E ancora, la recentissima Legge che cancella la possibilità di prescrivere i reati in caso di sentenza di condanna in primo grado è un passo avanti verso la Giustizia o no?
      Gianni

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  2. Tutto chiaro.
    I manager di Aspi non hanno informato il loro padrone. Che colpa ne ha il poveretto.
    E il primo talento di Fabrica promuove ragazzi, li forma, li modella alla comunicazione aziendale. Creativa e libera da condizionamenti. Per confermarlo oggi Toscani risponde alle domande di Cucciari e Lauro a Un giorno da pecora: "ma a chi interessa che caschi un ponte"?
    Tutto chiaro.
    Un professionista.
    Ma che c'entrano le sardine che sono scese in piazza con gente così?

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    1. Credo sia chiaro a tutti che moltissime Sardine scese in piazza in Emilia Romagna e altrove nelle scorse settimane con le responsabilità di Luciano Benetton e con queste infelici battute di Oliviero Toscani non c'entrano proprio nulla.
      Semmai sono auspicabili interventi di merito sui conflitti aperti.
      Gianni

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  3. No, noi Sardine con Egle Possetti.
    Matteo, Giulia, Andrea e Roberto hanno chiesto scusa per l'ingenuità.
    Raffa

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    1. Come volevasi dimostrare ...
      Non ho mai dubitato della voglia di Giustizia e di cambiare "un sistema" insostenibile.
      Gianni

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    2. Anche Toscani (su Repubblica di oggi) ha chiesto scusa per l'infelice affermazione fatta ieri in RAI. Ha detto anche di ammirare Egle Possetti, portavoce dei famigliari delle vittime.
      Come sardine se vogliamo avere un futuro dovremo parlarci di più.
      Perché se le politiche di Salvini ci uniscono nella critica, su molto altro dobbiamo ovviamente ancora discutere.
      Per dire, io Renzi penso che sbagli di grosso.
      Anna

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  4. Perché i fondatori (bolognesi) del movimento delle Sardine non si esprimono sulla eco-sostenibiltà e "progressismo" delle opere infrastrutturali che si vogliono realizzare in questa città e in questa regione (il micidiale Passante di Mezzo in primis)?
    Un pressing su chi si accinge a proseguire il mandato di governo per un altro lustro, immagino sarebbe molto gradito dai cittadini che da anni subiscono e avversano questi progetti, antistorici, inquinanti e non risolutivi.
    Ryan

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  5. C'è un paese in cui un ricchissimo Signore può licenziare in tronco un ricco professionista della comunicazione che dirige una sua fucina creativa in ragione di ignobili pensieri che questi manifesta pubblicamente.

    C'è un paese in cui le autorità statali a distanza di oltre un anno dal crollo di un ponte autostradale che ha causato decine di morti, continuano ad affidare agli stessi gestori le concessioni e la sicurezza di milioni di cittadini.

    C'è un paese in cui amministratori e politici insipienti piuttosto che assicurare manutenzioni efficienti del patrimonio pubblico esistente, continuano a privilegiare la costruzione di nuove autostrade progettate da ricchissimi signori.

    C'è un paese in cui giovani "contestatori" che riempiono le piazze e partecipano ai talk in tv in nome della buona politica, frequentano felici le fucine creative dei ricchissimi signori dirette da ricchi professionisti.

    Quel paese è il mio.

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  6. Le sardine? Le foto con Benetton le hanno invecchiate rapidamente. Le parole di Toscani le hanno portate in una secca.
    Conte? Non si vive di sole estenuanti mediazioni. Farebbe bene ad incontrare presto, oltre alle sardine, i parenti delle vittime innocenti di Genova, di Viareggio, di Bologna, di Pioltello, di Taranto, delle Terre dei Fuochi. La loro credibilità non è di certo inferiore a quella dei partiti di maggioranza e di opposizione.
    Renzi? Vada dove lo porta il cuore. Ce ne faremo una ragione. A ognuno la sua parte in commedia.
    Titti

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