lunedì 23 dicembre 2019

E' smog! Il "buongoverno" si affida alla pioggia?


La pagina di ARPAE che indica in arancione i superamenti di PM10 degli ultimi giorni

















Nessuno ne parla. Eppure i dati di ARPAE sono precisi. Un'altra settimana di polveri sottili PM10 oltre i limiti di soglia in tutte le province dell'Emilia Romagna.
Che fare?
Le Assemblee elettive di Palazzo d'Accursio e di viale Aldo Moro, su sollecitazione delle ragazze e dei ragazzi di Fridays for Future, di Extinction Rebellion e del grande movimento internazionale che si è mobilitato quest'anno, hanno dichiarato nell'ottobre scorso "lo stato di emergenza climatico ed ecologico". Bene. Giusto.
Ma poi?
Nulla più.
Nessuna atto amministrativo conseguente.
Né leggi, né delibere, né ordinanze.
Neppure quelle ipotizzate dalla Regione nell'autunno 2018 con l'obiettivo di rendere più sostanziose le misure antismog. Allora si discusse: apprezzamenti e critiche. Gli amministratori ed i politici di Centrosinistra ammisero l'improvvisazione e fecero retromarcia, rinunciando ad alzare l'asticella dei provvedimenti. Qui scrivemmo senza progetto, senza coraggio, senza futuro.
Un anno dopo si deve constatare che la situazione non è cambiata in nulla. Vuoto assoluto.

La sequenza di 4-5 giorni consecutivi di superamento dei valori (medi) di soglia dopo solo pochi giorni di tregua manco viene segnalata da chi dovrebbe presidiare ed intervenire con misure di governo. Silenzio totale.
Gli organi di informazione tacciono. I principali quotidiani la Repubblica, Il Corriere della Sera e il Resto del Carlino dedicano intere pagine alle "grandi" opere che dovrebbero supportare la crescita economica ed occupazionale, ma sulla connessa questione dell'inquinamento non pubblicano neppure un trafiletto.
Forse la corsa agli acquisti di Natale non può essere condizionata da cattive notizie?
Forse il confronto per le prossime elezioni regionali deve incentrarsi su temi prefissati?
Forse si conta sul vento e sulle piogge. Che sono salvifiche purchè giuste: né forti, né  intense, onde evitare ulteriori straripamenti, frane, alluvioni, crolli, danni alle infrastrutture.
Ma questo è "buongoverno"?

E contraddistinguono "buongoverno", lungimiranza, "visione strategica" la conferma in blocco delle politiche praticate negli ultimi decenni dal Presidente Bonaccini e dalla sua Giunta?
Con scelte e investimenti "strabici" rispetto al complesso degli impegni assunti al momento del voto e orientati "a senso unico" in favore del PIL, della occupazione (a prescindere da qualità, diritti e dignità), dei gruppi imprenditoriali dediti agli affari ed ai profitti piuttosto che alla responsabilità sociale ed ambientale delle proprie aziende.
Qual è la ragione per cui importanti progetti di conversione ecologica (dalle infrastrutture ferroviarie all'ammodernamento dei trasporti pubblici, dalla fascia boscata lungo la tangenziale di Bologna alla rigenerazione urbana di grandi spazi demaniali in disuso) contenuti da tempo nella pianificazione delle Istituzioni locali sono rimasti sempre lettera morta?
Qual è la razionalità per cui - oggi - si insiste sull'apertura "dei cantieri" per realizzare il Passante di Mezzo nel nodo strategico nazionale di Bologna, si destinano altri 100 milioni per l'autostrada Cispadana, si avvalla la Bretella Campogalliano - Sassuolo, se tanta parte della cultura, delle competenze internazionali e del popolo delle periferie urbane e dei paesi spopolati (vicini e lontani) si mobilitano per affermare produzioni salubri ed eco-compatibilità dello sviluppo e della mobilità?
E quale progettazione "sostenibile" sottende allo sviluppo continuo dell'Aeroporto Guglielmo Marconi o degli spazi della Fiera di Bologna (con all'interno una arena da 30 mila posti), mentre contemporaneamente si predispone (a Rimini, Forlì, Parma ...) il rilancio di altri scali regionali e si investono importanti risorse pubbliche e private in nuovi grandi centri commerciali o contenitori espositivi?
Possibile che di fronte alla "sfida alta" del 26 gennaio nessun soggetto del Centrosinistra si interroghi ed obietti alle lodi interessate del vecchio establishment (da Luca Cordero di Montezemolo a Fabio Roversi Monaco, da Tonino Lamborghini a Carlo Fagioli) verso "il buon governo" del Presidente uscente e abbia il coraggio di parlare delle contraddizioni del presente e delle ipoteche programmate sul futuro?
Non ci si rende conto che l'orgoglio dei bolognesi e degli emiliano romagnoli è stato sempre affidato al protagonismo, alla cooperazione, alla creatività, all'imprenditorialità delle persone e supportato da Enti Locali autorevoli perché in costante connessione con le comunità rappresentate e considerati da tutti perché autonomi dalle classi sociali privilegiate?

Oggi, per indirizzare giustamente questo orgoglio e le esperienze maturate in un punto alto delle contraddizioni del nostro tempo non ci si può rinchiudere nella intransigente difesa dell'esistente o nella (s)vendita del patrimonio culturale, industriale, agricolo maturato storicamente ma è necessario aprire una fase nuova caratterizzata su alcuni punti.
1. Un serio neorealismo. I diversi dati positivi si mescolano e si intrecciano con molti problemi irrisolti. Con ingiustizie sociali ed ambientali vissute ogni giorno. Non è possibile e fruttifero edulcorare la situazione, come continuano a fare Stefano Bonaccini, Raffaele Donini e C.
2. Il cambio di priorità progettuali e programmatiche. Incentrato su finalità ed investimenti sociali ed ecologici delle produzioni e delle attività umane. Che facciano intendere a tutti l'avvio di una effettiva transizione ad uno sviluppo civile che valorizza le energie pulite e sane di cui possiamo disporre nel 2020.
3. Nuove alleanze sociali, culturali e politiche. Il rinnovamento richiede la rottura di logiche e pratiche di potere consolidate e in troppi casi oramai pervase da infiltrazioni criminali e mafiose di cui abbiamo quotidiana testimonianza. Al contempo vanno compiutamente raccolte, valorizzate e promosse le energie critiche, costruttive e propositive che si manifestano prepotentemente nel confronto pubblico nei centri decisionali della vita democratica ed associativa del territorio e del Paese.

Il tempo delle scelte chiare, coerenti e coraggiose è questo.

L'intervista al Carlino del Vice Presidente della Regione ... (23 dicembre)
























People Mover 1: dal "presto si parte" di Donini (vedi il fine intervista sopra) alla "tegola" rumore ...
(il Corriere di Bologna, 22 dicembre)


























People Mover 2: non è ancora partito ("sarà un successo" dice Priolo) ma già "non basta"
per la crescita dell'Aeroporto Marconi (il Resto del Carlino, 21 dicembre)



Anche la Fiera si espande! Presentato il nuovo piano. Con una "nuova Arena" ...
(la Repubblica, 21 dicembre)
... da 15.000 posti secondo Rep, da 30.000 secondo il RdC, da 40.000 secondo il Corriere!
Tutto chiaro?

















il manifesto titola "il passo avanti" di Bonaccini verso il "candidato imbarazzante" Carlo Fagioli ...
(21 dicembre)
Forse non sa degli endorsement di Montezemolo, Roversi Monaco, Lamborghini ...
o del voto disgiunto dei "forzisti" Bernardini e Servidori.
















Intanto, a destra Lucia Borgonzoni e Galeazzo Bignami promettono di "azzerare il Passante di Mezzo" ...
(il Resto del Carlino, 21 dicembre)





"Se respiri aria, dovresti preoccupartene" dice un cartello degli studenti di Fridays for Future
(Bologna, piazza XX Settembre, 29 novembre 2019)


















Da via Indipendenza arrivano ragazze e ragazzi con un grande cartello 

















Sotto il Pincio la critica creativa di due studenti si rivolge a Trump, Johnson, Orban e Salvini ... 


Un operatore del TGR intervista uno dei ragazzi 


















Al centro della manifestazione si muove e trasmette l'Ape di Radioimmaginaria,
un network di adolescenti dagli 11 ai 17 anni


















"Non conosci il suo vero valore fino a quando non scompare. Risparmia acqua"!


















Una ragazza alza una scritta rivoluzionaria


















"Dobbiamo cambiare, siamo il cambiamento"


















Creatività e concretezza!


























In viale Pietramellara davanti alla Stazione FS la "nostra" Greta Thumberg

























Il corteo raggiunge e sosta a lungo a Porta Lame ...
"Partigiani" della salute e della biodiversità di oggi rendono omaggio ai combattenti per la libertà del passato
(Bologna, venerdì 27 novembre)

15 commenti:

  1. Buon Governo? Robe da matti.
    Soldi pubblici cacciati in infrastrutture assurde.
    Prima il bus a fibra ottica, poi la monorotaia volante sulla testa dei residenti. Quando ancora da inaugurare si scopre che fa rumore, è inadeguato e troppo costoso. Per cui si decide di affiancargli un bus ma, siccome il contratto fatto tra Comune e Marconi Express non lo consente per evitare concorrenza, si è costretti a prevedere capolinea diversi.
    Ed ora il passante di mezzo. Realizzato da Autostrade a cui non si concederanno proroghe nella gestione delle concessioni. Salvo che Renzi minacci la crisi di Governo.
    Hanno ragione eccome i ragazzi del venerdì e le sardine.
    Ci vuole una rivoluzione gentile. Poche urla e tanta determinazione.
    L.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questa mattina il Carlino pubblica una intervista al professor Pierluigi Cervellati, urbanista ed Assessore del Comune con Renato Zangheri. La sua è l'ennesima denuncia per assenza di pianificazione: le Istituzioni amministrano senza visione d'insieme della Città da costruire ...
      Nasce F.I.CO. senza un adeguato collegamento di trasporto collettivo, parte il TAV senza il SFM, si realizza il People Mover senza considerare le ferrovie esistenti ed i progetti fatti e neppure gli obiettivi di crescita ... Ora il Passante di Mezzo poi forse i tram ...
      Si una rivoluzione gentile, poche urla e tanta determinazione.
      Gianni

      Elimina
  2. Scusate ma non dovevano scattare i divieti alle auto più inquinanti dopo 4 giorni consecutivi di superamento dei valori di soglia delle PM10?
    s.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero. Che dire?
      Il Piano Aria Integrato Regionale 2020 lo prevede. Vedi l'apposito sito al capitolo Traffico.
      Gianni

      Elimina
  3. Insieme agli auguri di buone feste 2 considerazioni.
    1) In questi giorni e difficilissimo collegarsi con Arpae ER ...... Non so dove tu abbia recuperato i dati pubblicati. Tuttavia, non credo tanto alle misure d'emergenza contro lo smog. I blocchi o sono assoluti o incidono poco e provocano disagi superiori agli effetti. I coscienziosi vanno in tilt, mentre i furbi la fanno franca. Sono invece decisive scelte di investimento alternative sulle infrastrutture e i mezzi. Il no alle autostrade ed al Passante di Mezzo per le ferrovie è insieme motivato dalla scienza (Balzani ad es.) e di buon senso. Inoltre c'e la storica sudditanza dello Stato nei confronti di Concessionari ed Atlantia dei Benetton. Come si vede in questi giorni tenaci ed arroganti. Se il governo Conte vorra ridimensionarli non mancheranno ricatti e compromessi.
    2. I nostri amministratori in tutte queste vicende non si sono mai mostrati liberi ed indipendenti. Confindustria ed Autostrade p.Italia hanno sempre diretto le operazioni. Progetti e consultazioni comprese.
    Purtroppo Toninelli e i 5 stelle non hanno saputo combattere una partita difficile ma di interesse per tutti.
    Che lo facciano Bignami e Borgonzoni ho seri e motivati dubbi.
    Lo vedremo nei prossimi mesi. E intanto per il 26 gennaio, liberi tutti.
    DG

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti le misure del PAIR si sono dimostrate di scarsa efficacia. Tuttavia di fronte all'emergenza smog misure più efficaci sono essenziali per tutelare la salute delle persone e rientrare entro i livelli fissati in base al principio di cautela.
      Solo due esempi:
      1. le corsie della Tangenziale di Bologna e quelle delle Autostrade che attraversano la Città possono restare esentate dai provvedimenti?
      2. perché non rafforzare significativamente l'informazione ed il rispetto delle misure antismog definite dalle Istituzioni preposte (in base ad una ampia consultazione) con la collaborazione e l'impegno convergente del personale preposto e di volontari scelti tra le associazioni dei cittadini che si rendono disponibili?
      Insomma, parliamone.
      Concordo sulla importanza strategica degli investimenti e delle priorità da affermare per costruire prevenzione e società eco-compatibili.
      E, naturalmente, sul "tutti liberi" ...
      Gianni

      Elimina
  4. Aria pessima, classe dirigente scadente, futuro incerto.....
    Per oggi, buon Natale a tutti!
    s.

    RispondiElimina
  5. Condivido i 3 punti conclusivi.
    Purtroppo temo non siano molti a lavorarci.
    Punto 1. Troppi ragionano ancora come se.... queste terre fossero altro rispetto a quelle che ci sono vicine (oltre Po) o un po' più lontane (tipo la Puglia di Vendola ed Emiliano o il Lazio di Zingaretti). È stato vero per alcuni decenni ('70 e '80). Da tempo la situazione è cambiata. Anche in Emilia (e in Umbria) le contraddizioni sono esplose con la globalizzazione dei mercati ed anche qui si sono insediate le mafie.
    2. La pianificazione da tempo non si è basata più sulla qualità sociale delle persone, bensì sui dati economici di interesse per i principali gruppi imprenditoriali privati e cooperativi. I cittadini organizzati hanno perso peso con la decadenza di partiti e sindacati storici che mediavano i bisogni e gli interessi.
    Negli anni '80 per esempio le mamme verdi venivano ancora ascoltate e le Amministrazioni rosse decentravano il deposito ATC dalla Zucca a Casaralta.
    Ora ben più imponenti manifestazioni di Rigenerazione No Speculazioni o dei No Passante non modificano i progetti neppure sotto elezioni.
    3. Le mediazioni sociali sono gestite tra grandi imprese e potere finanziario delle Fondazioni bancarie e le amministrazioni seguono. Le alleanze politiche guardano a Casini e oltre. La sinistra conflittuale si frantuma, testimonia e si adegua.
    Nel duemilaventi saremo tutti più saggi?
    Ciao,

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è davvero da augurarsi una maggiore saggezza. Di tutti, ma soprattutto di chi ha responsabilità politiche, imprenditoriali e di potere.
      Sicuramente in passato il confronto metteva in conto anche una maggiore partecipazione dei cittadini. Si sviluppava serrato nei Quartieri (a Bologna 18 non 6), sui luoghi di lavoro (con assemblee sindacali, incontri politici e dei soci delle cooperative), nelle sezioni dei partiti (a Bologna solo il PCI ne contava oltre cento), nei circoli culturali e ricreativi (decine di Case del Popolo), nelle parrocchie (diverse in ogni quartiere) ... Tuttavia nessuna nostalgia del passato. Molte delle contraddizioni del presente hanno origini lontane. E molti errori li si è commessi anche in quei decenni (vogliamo parlare di tram?).
      Dunque, guardiamo avanti. La sfida è sulle scelte eco-compatibili per il futuro.
      Gianni

      Elimina
  6. Buone feste!
    In effetti i dati di Arpae sulle pm10 sembrano chiusi per vacanze natalizie.....
    Quanto al da farsi, notte buia.
    Sugli investimenti green e sulle autostrade pende la spada di Damocle di un Governo in palese crisi. Morra al posto di Fioramonti mi sembra l'ennesima pezza..... poi chi all'Antimafia?
    Il fatto è che sarebbe ora di governare con idee chiare una complicata transizione. Non mi pare ci siamo.
    L.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ottime feste!
      Quanto all'aria che respiriamo in Emilia Romagna: pioggia e vento dei giorni scorsi hanno abbassato i valori delle polveri sottili. Almeno temporaneamente. Ma già ieri Ferrara e Ravenna hanno di nuovo sforato il valore limite medio giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo (ora i dati si vedono).
      Sul Governo. Il profilo complessivo è deludente. Ministri, ma soprattutto progetti e politiche.
      Fioramonti esprimeva istanze interessanti. Le sue motivate dimissioni sono un ulteriore campanello di allarme e ragione di ulteriore riflessioni critiche ed autocritiche per tanti (singoli, partiti e movimenti). Guai a sottovalutare piccoli e grandi segnali. Questo è l'ennesimo.
      Infine. Ursula Von der Leyen per l'Europa sostiene orizzonti che sarebbe bene ispirassero in Italia anche Conte, il suo Governo, la maggioranza politica e l'intero Parlamento. E in Emilia Romagna Stefano Bonaccini e tutti i candidati in competizione per il rinnovo del Presidente e della Assemblea legislativa. Ma qui si parla d'altro.
      Naturalmente dopo le parole urgono (a tutti i livelli istituzionali) fatti, coerenze, verifiche.
      Gianni

      Elimina
    2. Torna lo smog e siamo con 5 su 9 province emiliane oltre i limiti.
      Però nessuno ne parla e pochi indicano soluzioni.
      Sull'Europa verde mi chiedo se possiamo davvero nutrire fiducia. Ho seri dubbi: intanto perché è isolata nel mondo e produce meno del 10% del totale. Poi perché Ursula che dice di non avere una maggioranza deve fare i conti con Governi e partiti che producono il carbone e che lo difendono per interessi nazionali.
      Dunque c'è poco da contarci.

      Elimina
  7. In effetti pare che ad arpae siano andati in ferie. Del resto, dal momento che i loro rilevamenti sono privi di conseguenze cogenti, ne hanno qualche motivo.
    C.

    RispondiElimina
  8. Conferma!
    E' ALLARME SMOG in ciascuna delle province emiliano - romagnole e in tutta la pianura padana. A Milano 131 ùg/m3, a Torino 102, Venezia 162.
    Possibile?

    RispondiElimina