mercoledì 9 gennaio 2019

Mal'aria! Continuiamo così? Sveglia, è ora di cambiare.

Le 12 corsie urbane del grande Asse viario A14 - Tangenziale. Si vogliono altre 4-6 corsie?

















Ieri tutte le 6 stazioni che a Bologna e provincia misurano la qualità dell'aria hanno registrato valori di PM10 superiori al limite di legge. Solo in Appennino, a Castelluccio di Porretta, il valore delle polveri sottili era a livelli accettabili.
Le cinque centraline localizzate in Città e lungo la via Emilia (via Chiarini, Giardini Margherita, Porta San Felice, San Lazzaro e Imola) registravano "medie giornaliere" superiori al limite di legge di 50 microgrammi per metro cubo: 70, 77, 78,71, 72 (dati ARPAE).
Anche in pianura, a San Pietro Capofiume di Molinella, il valore ha raggiunto quota 53.
Sempre il Sito ARPAE informa che è la 6 volta nei primi 8 giorni del nuovo anno.
Va ancora peggio a Modena dove le giornate di smog insopportabile sono state 7 su 8 ed il valore massimo registrato è stato addirittura di 115.
Ma le polveri colpiscono l'intera Regione, da Piacenza e Rimini: ieri 87 (Pc), 82 (Pr), 85 (RE), 95 (Mo), 78 (Bo), 77 (Fe), 81 (Ra), 82 (FC), 81 (Ri).
E tutta la pianura Padana è in "emergenza" smog: da Torino a Milano a Padova.

Gli effetti dello smog sulla vita delle persone sono stati denunciati più volte: decine di migliaia di morti premature e milioni di vittime, in sofferenza per varie malattie che colpiscono polmoni, cuore, testa, fegato.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità denuncia che il 90% dei bambini soffre dell'inquinamento.

Per questo è insopportabile l'assenza di misure straordinarie e di politiche strutturali per una seria e coerente conversione ecologica delle produzioni e della organizzazione della società.
Anche in questi giorni.
Giustamente dibattiamo e manifestiamo per le centinaia e migliaia di migranti che un'Europa miope ed egoista non sa accogliere, assistere ed inserire in comunità sempre più vecchie (non solo anagraficamente).
Comprensibilmente ci preoccupiamo e ci accapigliamo per misure più o meno efficaci ed adeguate di distribuzione delle ricchezze prodotte dalle attività economiche o dagli andamenti dei mercati finanziari o dalla discutibile (spesso perversa) gestione delle banche multinazionali e locali (ultima CARIGE). La manovra finanziaria del Governo Conte, oggetto di una lunga contrattazione con le Autorità Europee, non ha soddisfatto larga parte del popolo che chiede più giustizia sociale ed una vita dignitosa, maggiori diritti e doveri per tutti i cittadini, i lavoratori e le imprese che operano nel Paese.

E' tuttavia urgente richiamare le Autorità di Governo nazionali, regionali e locali sui progetti, sugli investimenti e sulle politiche che incidono concretamente sull'ambiente e sulla qualità generale della vita delle persone.
Le grandi e le piccole scelte in materia urbanistica, di consumo del suolo e del territorio, di energia e di trasporto. Non è questione affrontabile da specifici Ministeri o Assessorati.
Sono chiamati in causa direttamente il Capo del Governo, i Presidenti di Regione e i Sindaci responsabili della salute pubblica. Tutti i componenti del Consiglio dei Ministri e delle Giunte di Regioni e Comuni.

Grande parte del "cambiamento" richiesto da chi ha votato (anche il 4 marzo 2018) e vive le sofferenze del nostro tempo passa da qui: si vuole governare in continuità con la crescita senza qualità e senza salute degli ultimi decenni o si opera con scelte mirate e coerenti per un cambiamento deciso e radicale delle priorità e delle (cattive) pratiche, abitudini e/o necessità quotidiane?

Lo scontro è aperto ed evidente.
Nazionale e locale. Trasversale a molti soggetti sociali e politici.
Sono in campo "Quelli dei Si" sempre e comunque a tutte le Grandi Opere infrastrutturali tradizionali pensate, programmate, progettate da decenni. In alcuni casi "fatte", in altri avviate, in diversi casi rinviate o ancora "in cantiere".
Sostenute da Grandi Gruppi Multinazionali e da medi o piccoli imprenditori delle costruzioni, dei trasporti e della logistica; dalle organizzazioni e dalle lobby di categoria; da banchieri e da manager disponibili per ogni avventura ed affare; da Ministri ed Amministratori vecchi e vecchissimi di Centrodestra e di Centrosinistra.
"Quelli del Si" hanno alzato la voce dal Piemonte alla Lombardia, all'Emilia Romagna: "per fare" il Tunnel di 57 km. sotto le Alpi per la linea TAV Torino - Lione (contestato da comunità locali e da numerose personalità di scienza); "per fare" altre strade ed autostrade, nuove gallerie e viadotti in tutte le regioni ... "per fare" la nuova Autostrada Cispadana, la terza corsia sulla A13, la quarta sulla A14 e "per fare" il Passante di Mezzo, in attesa di "quello a Sud" di Bologna (confutati da comitati di cittadini e da autorità ed ambienti medici). Loro prosperano, si arricchiscono ed offrono asfalto e cemento, petrolio ed auto; naturalmente anche attività, prebende, occupazione comunque subalterne e condizionate.

La sfida per il popolo inquinato, libero e pensante è unire le sensibilità diffuse e disperse in un movimento plurale, ricco, articolato capace di determinare (imporre?!) una svolta: dal cemento e dai mattoni alla rigenerazione ed alla bonifica dei territori degradati o contaminati, alla valorizzazione della natura, della qualità dell'aria, dell'acqua e dei terreni su cui le generazioni presenti e future possono vivere in sicurezza. E, ancora, dalla dipendenza dai consumi e dal trasporto su gomma, imposti o "scelti" per mancanza di alternative competitive, a esperienze di organizzazione eco-compatibile ed al potenziamento di trasporti collettivi o individuali meno o non inquinanti.

In questa diversa prospettiva ogni risorsa pubblica e molte di quelle private debbono essere dirette - qui, ora e per un decennio almeno - oltreché ad una urgente manutenzione e messa in sicurezza del patrimonio viario e veicolare, al primario, sostanziale sviluppo della rete ferroviaria interregionale e locale e dei mezzi e delle tecnologie indispensabili per assicurare servizi diurni e notturni adeguati alle richieste ed alle aspettative di tanti pendolari e potenziali utenti quotidiani, fin qui trascurati e non considerati da classi dirigenti irresponsabili e miopi.
Altro che irrilevanti mediazioni e rincorse ad accordi politici di basso profilo e incapaci di impatto culturale e sociale: come sarebbe a Bologna il cosiddetto Passantino (prodotto secondo informazioni informali dal Ministero dei Trasporti per un importo valutato inizialmente in 200-300 milioni di euro) che continuerebbe a dirigere ed orientare significative risorse nazionali in direzione di una mobilità su gomma. Mentre - nelle Istituzioni e in importanti Consessi internazionali - si discute di ridurre (attraverso i PUMS e Progetti obiettivi a scadenza 2025, 2030, 2050) i fattori Clima-alteranti e di disincentivare i mezzi individuali di mobilità urbana e di trasporto merci su gomma.

Per questo negli ultimi tempi tantissimi cittadini, autorganizzati in comitati di scopo e/o in associazioni ambientaliste (da Italia NostraLegambiente), si sono mobilitati per ottenere risultati di conversione ecologica da Amministrazioni locali, Regioni e Governi.
In tutta Italia, in Val Padana, a Bologna.
Chiedono maggiori informazioni ambientali, studi ed indagini epidemiologiche indipendenti e sottratte a conflitti di interessi; chiedono verde e boschi urbani, dai Prati di Caprara agli interstizi attorno al grande Asse viario A14-Tangenziale; chiedono treni moderni, frequenti e puntuali, per persone e per merci; chiedono un SFM promesso e mai realizzato.

Per questo, non si tratta di un Fronte di No o di "sindrome nimby", ma di un Mondo di Si, propositivo ed alternativo.
Che può crescere ancora molto, condizionare la politica ed affermare nuovi stili di vita con un dialogo aperto e coinvolgente, come quello sceso in campo in occasione della Istruttoria Pubblica svolta di recente in Consiglio Comunale.
Gennaio sarà un mese importante già ricco di appuntamenti e di incontri: a partire dall'Assemblea del Comitato Rigenerazione No Speculazione di giovedì 17 (ore 20.45 presso l'oratorio Don Orione di via Cimabue 14), per proseguire con il flash mob di sabato 19 gennaio (ore 11 sotto le Due Torri) promosso do A.MO. Bologna e dal Coordinamento dei Comitati No Passante.
Il tempo per partecipare e confrontarsi è questo.




Il traffico mattutino su via Massarenti, nei pressi della uscita 11 della Tangenziale
















Via Cellini (sotto il grattacielo): la coda mattutina delle auto tra due file di mezzi parcheggiati




Via Massarenti verso Porta San Vitale. Due colonne ininterrotte di auto ed autocarri
















Via Libia. Tra la coda sul ponte e le auto in parcheggio sul marciapiedi (dicembre 2018) 

Il traffico di mezzogiorno in via Irnerio (dicembre 2018)

La gimcana di un ciclista nel traffico di via Irnerio, all'incrocio con via Mascarella
















Pedoni, cicli, moto, auto e bus lungo via Castiglione in pieno centro storico

























Una "pista" non ciclabile ... in via della Grada 
























I fumi inquinanti dello scarico di un'auto in coda sui viali di circonvallazione
















Uno dei numerosi parcheggi attorno all'Ospedale Maggiore. In assenza di una Stazione del SFM ...
















Il parcheggio delle auto prosegue fino ai Prati di Caprara ... (dicembre 2018)
















La Stazione Centrale delle FS, con un solo treno fermo sugli 11 binari in superficie 

La linea ferroviaria Bologna - Portomaggiore alla Stazione Rimesse.
Un solo binario (dicembre 2018). Il SFM degli anni '90 ne prevedeva due.



35 commenti:

  1. Ma le misure antismog non dovrebbero scattare dopo 3 giorni consecutivi di superamento dei valori di soglia 50?
    Eppure nessuno ne parla più...... Io almeno non ho sentito dire nulla.....
    Finiremo multati o per eludere l'allarme ?
    Quanto ai treni merci e ai pendolari siamo alla regressione programmata con scienza e arroganza. Si cancellano 10 treni e se ne concedono 5 dopo le proteste..... Risultato meno 5 e dirsi contenti!
    Mentre girare in bici, tra il gelo, il traffico, il rischio "sportelli " e la " pula " di Merola non è certo incoraggiante....
    Poi parlano di modello Emilia? Forse una volta!
    Titti

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    1. Si, il Piano Aria Integrato Regionale prevede misure antismog dopo 3 giorni consecutivi di allerta. Almeno così io leggo quanto riportato sui siti di ARPAE e Regione.
      Si, nessun Amministratore si è attivato, per quanto di mia conoscenza.
      Si, nessun quotidiano locale affronta oggi la questione: né il Resto del Carlino, né la Repubblica, né il Corriere della Sera. Segno di una sottovalutazione drammatica della situazione, di una abitudine che la dice lunga ... di una povertà di lettura dei fatti che non può che allarmare e riproporre il tema della Democrazia, della credibilità delle Autorità preposte, della libertà di stampa e della professione giornalistica.
      Troppi interessi sono in capo e l'editoria è fortemente intrecciata con il potere economico e politico.
      La denuncia di questo stato di cose è un obbligo morale e civile per ogni persona libera e responsabile.
      Gianni

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    2. Eccole!
      Le misure ci sono. Escono dal cappello. Quanto alla loro gestione, velo pietoso. Del resto sono sempre gli stessi della delibera si - no sui diesel euro 4 (dell'autunno scorso).
      Insomma non si fronteggiano gli allarmi e non si costruisce un diverso futuro.
      Inaffidabili per i cittadini, costruiscono PIL per la sanità privata!
      BiBi

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  2. L'aria pesa interessa tutta l'Italia. Da cambiare è il modello di sviluppo.
    Giuste le priorità alle energie rinnovabili e alla mobilità sostenibile.
    Decisivo un movimento ampio per la riconversione ecologica.
    Interessanti le iniziative locali. Occhio alle date, mi risulta che la prima sia stata rinviata di una settimana.
    C.

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    1. Grazie!
      Per le considerazioni e per la sollecitazione a verificare e correggere la data di una delle due iniziative richiamate. Che in effetti è stata posticipata.
      Aggiornamento fatto questa mattina.
      Gianni

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  3. Siccome sulla reattività degli amministratori locali e degli uomini di governo non si può contare, per ora speriamo nel vento da nord (che dai dati odierni di arpae pare riduca progressivamente le polveri da PC a scendere verso Mo.
    Rispetto agli obiettivi della mobilitazione dei cittadini concordo che si dia priorità agli investimenti per le ferrovie.
    Non dimentichiamo che anche l'assessora comunale Priolo ha ammesso ripetutamente che il People Mover per l'Aeroporto (ancora da inaugurare) non garantisce la domanda e che linee importanti verso Ravenna e Rimini sono ancora del tutto inadeguate (a un binario) o sovraffollate (con riduzione delle fermate nelle stazioni minori, come San Lazzaro o Ozzano dell'Emilia), mentre il SFM è ancora monco e scarsamente competitivo. Quanto alle linee di tram ed ai collegamenti con Fico Italy Word sono totalmente assenti.
    Ecco perché chi progetta il Passante di Mezzo, a Nord o a Sud o il Passantino edizione ministero Toninelli non può essere considerato ambientalista o salutista.
    L.

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    1. Penso che affidarsi alla natura non sia segno di intelligenza.
      Questa va naturalmente considerata e rispettata, ma le azioni delle comunità degli uomini e delle donne debbono adattarsi ed intervenire per corrispondere in modo razionale e consapevole alle alterazioni in corso.
      In gioco sono la salute, la vita delle persone e l'ambiente che lasceremo alle generazioni future.
      Gianni

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  4. I dati, le parole e le foto descrivono la realtà.
    È chiaro che il problema è non solo spostare il traffico da un territorio a un altro.
    L'obiettivo è ridurre ovunque l'uso delle auto e dei mezzi di trasporto merci in circolazione. Sono troppi e soprattutto male usati. Anche perché non esistono alternative competitive.
    Ora qualcosa si fa, ma ancora del tutto insufficiente. Manca programmazione e le risorse di cui disponiamo sono male utilizzate.
    VR

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    1. "Qualcosa si fa"?
      Ancora troppo poco. Tanto rispetto alle attese, quanto alle necessità nazionali ed internazionali.
      Ed occhio alle lobby dei grandi affari, sempre molto attive e ricche di iniziative (dai salotti ai circoli, dalle piazze alle cene)!
      Gianni

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  5. Potrei sottoscrivere lo scritto.
    Invece, al posto di Mal'aria! Continuiamo così? avrei titolato Sveglia! E' ora di cambiare.
    errepi

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    1. Grazie!
      Osservazioni e suggerimenti fanno sempre riflettere.
      Gianni

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  6. Mi sono chiesto più e più volte come mai i temi dell'ambiente non riscuotano da parte dei cittadini la dovuta attenzione , mi chiedo è mancanza di consapevolezza ,è sfiducia in una classe dirigente sempre incapace di porli al centro delle proposte , è incapacità vera e mancanza di ideazione di progetti da concretizzare dalle varie forze politiche, il fatto che in Italia tutte le forze Ambientaliste non abbiano mai avuto rilevanza nella cosidetta " Società Civile".
    Perchè in altri paesi si riescono a coniugare politiche avanzate su mobilita , sviluppo economico e ambiente , dove sorge il problema ?
    Risposte non ne ho , sicuramente non aiuta la mancanza di alternative all'auto , non aiuta la scarsità e la inadeguatezza del trasporto pubblico .
    Che fare , mobilitarsi va bene ,ma se non si crea una forte massa critica e consapevole ,UNA LOBBY AMBIENTALISTA , che riesca a smuovere politici e coscienze dei Cittadini , non cambieremo mai nulla .
    Lavorare per fare crescere una nuova forza con una nuova idea di società questo l'obbiettivo . Migranti Sviluppo, quale e di che tipo, Ambiente sono temi strettamente collegati ,non si può ragionare in termini escludenti .
    Vedremo cosa ci riserverà il domani .
    Ciao
    G
    G .

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    1. Continuo a pensare che "il domani" si costruisce analizzando le contraddizioni e selezionando i conflitti e le iniziative.
      Per chi ama la natura e la qualità della vita (una larga maggioranza di persone) l'obiettivo della conversione ecologica delle società è la principale sfida del secolo (in Italia, in Europa e nel mondo). Non mancano certo esempi indicativi: dalle mobilitazioni contro i nuovi Passanti autostradali alle rivendicazioni per difendere ed accrescere i boschi e la vegetazione nelle città, dalle lotte per la bonifica di territori inquinati alla pubblicizzazione dell'acqua e dei beni comuni ...
      Semmai questo non è ancora il grande discrimine che aggrega o divide i soggetti sociali e politici in campo.
      Lo dimostra il "Governo del cambiamento" che sul tema Grandi opere manifesta evidenti contrasti e contrapposte opzioni. Mentre la parte prevalente delle opposizioni appare ancora subalterna agli interessi dei grandi interessi economici e finanziari.
      Lo dimostra il sostanziale ed arrogante continuismo delle maggioranze di Centrodestra e di Centrosinistra nelle Regioni e in moltissime Amministrazioni locali (incluse quelle emiliano - romagnole).
      Lo dimostrano "l'europeismo" stanco, illiberale e insostenibile di Juncker, Merkel e Macron, di popolari e socialisti; l'arroccamento neo liberista ed isolazionista dei Conservatori inglesi; i nazionalismi illiberali ed autoritari di Orban, Kaczynski e delle nuove destre.
      Prendiamone tutti atto, definitivamente. A livello locale, nazionale ed internazionale.
      E lavoriamo per disaggregare vecchie e nuove inadeguate coalizioni; per unire tutte le forze libere, pensanti, critiche e responsabili, consapevoli che di tempo non ne abbiamo più tanto ... e che anche gli appuntamenti politici ed elettorali di primavera saranno un passaggio importante e forse decisivo.
      Gianni

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  7. A proposito di rimozioni in materia di smog e di informazione non so se avete notato che anche il Carlino di Bologna ha smesso di pubblicare i dati giornalieri dell'inquinamento.
    Sarà un caso? O di certe cose meglio non riportare quotidianamente la situazione.
    In particolare se il problema non sono i veleni che si respirano in città e sulle auto, ma le code in tangenziale che causano ritardi di 10-15-20 minuti?
    m.m.

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    1. Si. Anche l'informazione ambientale che appariva su il Resto del Carlino è stata (momentaneamente?) rimossa.
      Potremmo scrivere al giornale ...
      Gianni

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  8. Francamente queste misure antismog mi sembrano una boiata pazzesca.
    Oggi sono entrate in funzione per l'inquinamento nocivo che abbiamo respirato per 4 consecutivi giorni, da domenica a mercoledì scorsi.
    Ma sempre oggi Arpa ER informa che già ieri l'aria era migliore per via del forte vento che ha spazzato la Val padana.
    Che senso ha tutto questo?
    Da chi un giorno si è l'altro anche critica i 5S per tutta l'inesperienza e la goffaggine che dimostrano ricoprendo ruoli pubblici ci si aspetterebbe decisamente di più.....
    Ma Bonaccini e Merola hanno sicuramente più esperienza combinata con modesti principi e relazioni pericolose.
    Così non gestiscono la questione smog con il dovuto rigore e la responsabilità di chi risponde innanzitutto ai cittadini.
    Come si vede dal modo con cui gestiscono il territorio. È saltata la pianificazione che stabiliva gli indirizzi delle comunità. Ed ora sorgono come funghi i centri commerciali e fico, il Marconi e l'autostazione raggiungono gli 8milioni di partenze/arrivi.... Poi alberghi e visitatori. Quindi autostrade, passante prima in mezzo, poi a sud.....
    Bologna una città sempre piu' di passaggio e di affari!
    E la vita dei bolognesi e degli emiliani?
    La qualità e i limiti del lavoro? La giusta alternanza tra tutte le necessita della vita quotidiana? Cultura, sport, arte, relazioni, amori..... In città ricche di natura, vegetazione, persone serene?
    Ripensiamo lungo. Non continuiamo così se vogliamo meno smog!
    Rossi

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    1. Si, "ripensiamo lungo" ed agiamo.
      Ce n'è urgente bisogno. A Bologna e in Italia, in Europa e nel mondo.
      Gianni

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  9. Aria Pesa! In particolare per i bambini. A proposito, qualcuno mi sa dire a che punto è il monitoraggio di NO2 nelle scuole?
    s.

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    1. Ciao S.
      I dati sono stati restituiti dal laboratorio di analisi, ora vengono processati dal comitato scientifico di Aria pesa...ci vorrà ancora pazienza.
      Per la precedente campagna ci sono voluti tre mesi prima di poter incominciare a fare valutazioni.
      Taia

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  10. Oramai è chiaro che produciamo, respiriamo e mangiamo schifezze. Continuare così non ha senso.
    Le élite (10%) che ci hanno condotto fin quà si giocano l'ultima carta che hanno: provano a contrapporre i Diritti da riconoscere alle generazioni future ai Diritti da rispettare alle persone che vivono oggi.
    Per questo la risposta del 90% deve essere lungimirante, non furba; deve unire, non dividere; deve essere radicale, non moderata.
    Nik

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  11. Mi colpisce (foto e non solo) la quantità di "lamiere" che si muovono in città. Quasi che queste (mosse da motori diesel, a benzina e solo in rarissimi casi elettrici) avessero sostituito gli umani (sempre più nascosti e isolati). Le " ... " le uso per segnalare che in realtà siamo oltre il vecchi ferro (la tecnologia ha fatto grandi progressi anche in questo campo con recentissimi materiali che comunque vanno poi smaltiti (come?).
    Sempre meno le piazze, le vie, i cortili, i giardini, insomma gli spazi sono animati da Persone ed arredati di alberi, arbusti, siepi, insomma Natura.
    Così la composizione è un mix di mattoni, asfalto, cemento, vetri, "lamiere", ..... e scarti, rifiuti (magari raccolti in modo differenziato ma molto raramente recuperati a nuove materie utilizzate).
    C'è effettivamente da chiedersi: se continuiamo così ... meno persone, meno relazioni, meno vita, meno bambini, meno residenti e respingiamo pure i migranti, soprattutto neri, che potremo divenire ... ed essere?
    ***

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    1. Per rispondere all'altezza delle sfide abbiamo bisogno di più conoscenze, più cultura, più confronto, più solidarietà, più cooperazione, più giustizia, più democrazia, ... più qualità!
      Gianni

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  12. Ma è possibile che si adottino provvedimenti anti-smog senza curare minimamente la gestione?
    Hai giustamente evidenziato che per diversi giorni nessuno ha parlato della situazione che si stava determinando. Eppure i dati arpae parlavano chiaro. Ma il silenzio non era rotto da alcuno: rilevatori, analisti, amministratori, comunicatori.
    Quando si è dovuto assumere l'iniziativa, lo si è fatto burocraticamente senza annunci e appelli autorevoli: Sindaco ed Assessori muti. Inoltre, i quotidiani hanno bucato, le radio e le tv hanno cominciato ad informare a metà giornata.
    I controlli sulla strada e nelle abitazioni sono mancati totalmente. I vigili risulta abbiano provveduto in tutto a meno di dieci contravvenzioni.
    Così a che è chi serve?
    Quanto alle misure strutturali per prevenire l'aria cattiva, le istituzioni si ritirano e delegano totalmente al libero mercato: industrie private, singoli consumatori o artigiani, famiglie.
    Disarmante!

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    1. "Disarmante"?
      Meglio reagire, con argomenti, proposte ed iniziative!
      Gianni

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  13. I PiDini piemonteSI ed emiliaNI si dividono sull'uso dei Referendum consultivi per decidere sulle Grandi Opere.
    Il segretario già pro-tempore e ri-candidato MartiNA chiaramente disorientato per definire la linea del partito suggerisce Primarie aperte. Accorrono i presidenti di Regione ChiampariNO, BonacciNI e RosSI, gli esperti EspoSIto (di trasporti) e FiaNO (di tutto), i vecchi segretari VeltroNI, FasSI-NO e BersaNI, il nuovo CalvaNO e gli indipendenti BoldriNI, GrasSO.
    Sic

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    1. In effetti ... difficile cogliere una sintesi politica.
      Gianni

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  14. Si, continuiamo così!
    Anche anche ieri domenica i valori sono stati oltre i limiti di legge in quasi tutta la regione.
    Indice di misure inefficaci e prive di adeguati controlli. Sarebbe ora di provvedimenti strutturali che però nessuno vuole adottare e pochi pensano.
    Ieri pure Legambiente ha avanzato una proposta che merita riserve: ridurre la velocità dei veicoli a 100 km/h (cioè sotto i 130 consentiti). Ma se le ragioni per fare il Passante sono le code per il traffico intenso? Chi supera mai gli 80-90?
    Non è il caso di essere tutti più seri? Amministratori, politici, governanti, imprenditori ed anche ambientalisti?
    VR

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    1. Che fatica essere seri in questo mondo.
      Sono quasi incredula, ma ho sentito che in Veneto per ridurre lo smog hanno bloccato anche i traffici commerciali.
      Forse dobbiamo davvero rilevare che gli amministratori della Lega sono più reattivi e consapevoli di quelli emiliano romagnoli?
      Anna

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    2. Forse gli amministratori della Lega sono solo meno in confusione.
      Regolamentare anche il traffico merci è cosa buona ed opportuna.
      Resta il fatto che le iniziative di bonifica ambientale sono in tutto il Paese al di sotto delle necessità ed il Governo Conte - Salvini . Di Maio non si è mostrato in questi mesi capace di progetti adeguati.
      Quanto a Salvini il suo dichiararsi pro Grandi Opere (Strade ed autostrade, TAP, Torino - Lione, Inceneritori, Trivelle ...) sempre e comunque è un indice di un approccio vecchio e sbagliato.
      Gianni

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  15. Sento su La7 Pierluigi Bersani: anche lui, ora, denuncia il problema smog nelle città (c'era anche quando lui era al Governo, come ministro ai Trasporti o all'Industria). Bene. Per risolverlo vorrebbe che il Governo promuovesse la rottamazione dei veicoli più vecchi con quelli più recenti: via le auto euro1, euro2, euro 3 e avanti con i mezzi di più recente generazione.....
    Insomma, nessuna modifica degli usi e consumi. Ritorna, oggi come ieri, la sua (della sinistra?) ricetta è pro industrie automobilistiche: fiducia su FCA, Wolskwagen, Volvo, Renault, Ford......
    E nessun investimento nelle ferrovie per tutti e nei trasporti collettivi. Nessun impegno per le energie rinnovabili e la de-carbonizzazione......
    Con queste idee la sinistra come può riuscire a riprendere quota?
    Carlo

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    1. "Con queste idee" Bersani e la sinistra non credo si riprenderanno.
      Gianni

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  16. È la ricetta di Bersani , che c'entra ,ancora e sempre , la Sinistra ! .
    Ormai è diventato sport nazionale dare colpa alla Sinistra , non ci siamo.
    Ciao
    G

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    1. D'accordo, Bersani è una delle tante voci della sinistra.
      Purtroppo non ce ne sono tante di più rappresentative ed autorevoli (in Italia e in Europa).
      E questo è il prodotto di una crisi profonda e diffusa.
      Il problema, oggi, non è "dare colpe" o ripartirle secondo un giusto equilibrio per le responsabilità ricoperte.
      Piuttosto aggiornare le analisi sulle contraddizioni dello sviluppo economico e sociale degli ultimi decenni ed individuare priorità e soggetti del cambiamento necessario e possibile per affermare i diritti e i doveri universali delle persone e delle comunità che vivono il terzo millennio.
      Gianni

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    2. Il fatto è che la Sinistra qualche colpa l'ha.
      Prendiamo il Sindacato. Al Congresso della CGIL il 98% vota un documento. Però si divide sul prossimo Segretario. Perché Landini è movimentista, carismatico, no TAV, non ha governi amici o nemici. Mentre Colla è più tradizionalista, espressione d'apparato, si TAV, laburista. Un confronto duro, ma non esplicito.
      Possibile?

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