lunedì 14 agosto 2017

Seconda (settimana) d'agosto. Tutti in vacanza?

Un aereo in fase di atterraggio ... sul cielo di Bologna (12 agosto 2017)

















1. Il Sindaco è fuori.
Una delle più interessanti esperienze sociali, culturali e politiche di Bologna negli ultimi anni viene "disoccupata" all'alba di martedì 8 agosto.
Làbas, che da 5 anni opera con molteplici e riconosciute attività nell'area da tempo abbandonata dell'ex caserma Masini di via Orfeo, non può continuare nei propri impegni. La chiusura è disposta dai Magistrati ed eseguita da polizia e carabinieri che vincono presto (con la forza) la resistenza di un gruppo di attivisti che prova ad opporsi allo sgombero.
L'area ritorna, così, sotto la piena disponibilità di Cassa Depositi e Prestiti. In attesa di fare decollare i progetti immobiliari che da luogo storico la trasformeranno in area residenziale ed alberghiera.
Virginio Merola dice di non poter "interferire" e, per questo, incassa ovvie e diffuse critiche.
Per anni la sua Amministrazione non ha trovato una soluzione accettabile e condivisibile capace di conciliare legalità con protagonismo sociale a vantaggio di giovani, "precari", emarginati, "periferie" ...
Dunque, "registra", ancora una volta, gli eventi che scuotono la Città.
Apparentemente, senza voce in capitolo.
Sicuramente, senza lungimiranza, senza visione strategica, senza programmazione.
Spesso contrapponendo soggetti e alimentando conflitti. Superficialmente ed irresponsabilmente. Galleggiando.
Il compito che pare essersi dato (come troppi altri "politici"!) in tempi di "meno tasse" ed "austerity" è quello di ascoltare e considerare, soprattutto, le volontà di chi organizza lobby, interessi e relazioni che portano finanziamenti: Autostrade SpA, industrie automobilistiche e costruttori che (fin dal secolo scorso) vogliono il Passante di Mezzo; Cooperative e soci di Marconi Express che (hanno scoperto e) stanno realizzando il People Mover; Saputo, Maccaferri ed amici che chiedono "compensazioni" immobiliari come garanzia per investire nella vetrina Bologna (solo FC?) e procedere alla ristrutturazione dello Stadio Dall'Ara ...
Al contrario i cittadini, i comitati, le associazioni, i centri sociali e culturali che chiedono o propongono salute e ambiente, servizi e dati, interventi "sostenibili" e rappresentanza nelle Istituzioni, possono tranquillamente aspettare ...
Per loro, Sindaco e maggioranza sono (sempre) in vacanza.
Il ritorno?
Ai comuni concittadini non è dato sapere. Chissà, forse, viaggiano sulle Ferrovie italiane.

2. Le incognite sulle vie del ritorno.
Ancora martedì 8 agosto. Il Rimini - Bologna (via Ravenna) delle 14.51 da Cesenatico ha solo alcuni minuti di ritardo, le prime due carrozze con porte chiuse, quelle ed altre senza condizionamento dell'aria. Il capotreno sollecita chi ancora è in fila per fare il biglietto nella macchina automatica (che invita regolarmente "a guardarsi dai borseggiatori"!) a "dirigersi alle porte della carrozza 3". E aspetta paziente anche l'ultimo utente.
Alla stazione di Bagnacavallo il treno non riparte. Dopo alcuni minuti l'annuncio di un "guasto tecnico": "agli scambi", precisa il capotreno "responsabilità di RFI. Speriamo di risolvere prima possibile". I "20' di ritardo" si prolungano. Finalmente pare che il guasto sia risolto e si possa ripartire. In risposta alle molte domande dei viaggiatori che hanno coincidenze e TAV (da Bologna per Roma e Milano), il capotreno promette: "a Imola si potrà cambiare treno e prenderne uno che porta direttamente alla Stazione centrale del Capoluogo, senza ulteriori fermate, recuperando così parzialmente il tempo perso".
Passano ulteriori minuti. Si deve aspettare il treno diretto a Ravenna (inconvenienti dovuti al binario unico!). "Evidentemente hanno preferito privilegiare quello in orario, caricando tutto il ritardo su questo" continua il capotreno ... Al momento di ripartire si corregge e informa sconsolato: "purtroppo il diretto da Imola per Bologna non ci aspetterà e questo si fermerà lì. Però un altro treno, senza fermate intermedie, salvo Castel San Pietro Terme, dovrebbe partire dopo 20' dal nostro arrivo". E' il momento delle proteste di quelli che devono scendere a Ozzano, San Lazzaro o San Vitale: "... e noi"?
Il treno successivo che ferma in tutte le stazioni è quello delle delle 17.56. "Dobbiamo aspettare un'altra ora, fermi a Imola"?
Chi può, si organizza con familiari ed amici per "continuare" in auto ...
La decisione finale di Trenitalia è di fermare anche il treno delle 17.23 in tutte le stazioni: "in via straordinaria".
Così l'arrivo "per tutti" è con "solo" 1 ora di ritardo.
Cesenatico - Bologna 3 ore e 3 minuti, anziché 2 ore e 3 minuti.
Chissà se qualcuno risarcirà mai i cittadini per i disagi e i danni di questo evidente disservizio.
Chissà se a qualche grande manager o amministratore verrà chiesto conto per investimenti dissennati e mancate manutenzioni.

3. Un esempio di crescita indiscutibile e di sviluppo insostenibile.
Si sa, i mesi estivi e la prossimità del ferragosto determinano un incremento dei viaggi e del traffico aereo.
Ma a Bologna siamo di fronte a qualcosa di più.
Il 7 agosto sono stati pubblicati i dati di luglio dell'Aeroporto Guglielmo Marconi (800 mila passeggeri). E' il 4 mese consecutivo di crescita sul 2016, l'anno che ha segnato il record di voli e passeggeri.
Sotto i continui decolli e gli atterraggi, i bolognesi. In particolare quelli delle periferie (Borgo Panigale - Reno, Navile, San Donato - San Vitale) che già subiscono un pesante inquinamento atmosferico ed acustico.
È sempre più difficile comprendere un filo di logica e di serietà nelle scelte degli Amministratori locali e regionali in merito all'Aeroporto bolognese.
Da un lato si mostra soddisfazione e orgoglio per una crescita senza limiti e regole (se non quelle del mercato) e si insiste oltre ogni logica per investimenti quantomeno sbagliati (come il People Mover). Dall'altro si promettono verifiche ed analisi epidemiologiche troppo a lungo negate, per corrispondere ad una naturale richiesta di cittadini stanchi di sopportare una crescita di traffico progressiva e inarrestabile (che i recentissimi investimenti della famiglia Benetton rende, se non certa, almeno programmata).
La questione della compatibilità del Guglielmo Marconi (a 5 km. dalle Due torri) con la Città, era presente già 30 anni fa. Come pure la consapevolezza che quella collocazione comportasse precisi vincoli. Allora i voli ed i passeggeri erano contati su numeri assai inferiori e si ragionava su un sistema aeroportuale regionale, che comprendeva anche gli scali di Forlì, Rimini e Parma.
Poi le cose sono andate diversamente. Con le crisi e le chiusure di altri scali, con la crescita esponenziale e progressiva di Bologna, in particolare negli anni duemila.
Inutile ripetere.
Il Sindaco, gli Assessori e la maggioranza sono in vacanza.
Ritorneranno?

In via Orfeo, con il centro sociale Labas, c'erano vita e idee ... (giugno 2017)

















... e natura (giugno 2017)
Ora, l'ex caserma (storica!) è chiusa e presidiata (12 agosto 2017)


19 commenti:

  1. Una comprensibile ironia. Purtroppo gli amministratori in vacanza permanente sono molti. E non solo nelle sedi politiche. Pensiamo ai consigli di banche, aziende e gruppi imprenditoriali. Se i più avessero esercitato "con onore e disciplina" le loro funzioni tante crisi e fallimenti sarebbero stati evitati.
    Ciao!

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  2. Fotomontaggio in apertura?

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  3. Sono molti anni che a Bologna manca una bussola di orientamento.
    L'attuale sindaco con le sue continue giravolte esprime un ceto politico senza retroterra e fini.
    Piuttosto c'è da capire perché Giuliano Pisapia che si propone di rifondare il centrosinistra italiano lo abbia considerato uno dei primi compagni di viaggio.
    MB

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    1. Non so ...
      Potrebbe anche essere che sia stato Merola (come altri) ad avere scelto Pisapia come compagno di una avventura ... (non so quanto lunga)
      Gianni

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  4. A me pare che anche dalla Sardegna il Sindaco intervenga su Bologna (oggi leggete al bar il Carlino).
    Per cui penso che vacanza o no, Lui c'è e cura ciò che gli interessa. Cioè principalmente gli affari che possono farsi con i soldi che arriveranno in città per decisione di Delrio e del Governo Demo-Alfano.
    Mentre restano elusi i problemi socio-ambientali dei cittadini.
    Il Loro fine è chiaro: concordare uno sviluppo che garantisca gli investimenti ed i ricavi per i "poteri forti" e "mitighi" le sofferenze dei più.
    Della serie: per avere un po' di verde, si faccia la terza corsia dell'autostrada; per una ciclabile si allarghi la tangenziale, per una polisportiva si edifichi un terreno, per uno stadio rinnovato si costruisca un centro commerciale.
    Possibile?

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    1. Possibile.
      Tuttavia, procedendo così ... le contraddizioni aumenteranno.
      Gianni

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  5. La Regione Emilia Romagna, nelle ultime osservazioni (peraltro non vincolanti) alla VIA del Ministero Ambiente, ripete lo stesso ritornello di un anno fa: "con il Passante di Mezzo ci sarà la fluidificazione del traffico e l' inquinamento calerà". Il Sindaco di Bologna, dopo che autorevolmente si è detto e scritto di tutto a confutazione della bontà del progetto tangenziautostradale, ripete lo stesso ritornello di un anno fa: "Passante tutto bene, ci saranno le auto elettriche e pure un bosco vicino" (sarà sempre lo stesso bosco delle favole di 40 anni fa, Gianni?)
    Credo che la latitanza di ascolto sia persistente e sono altrettanto convinto che se ai "nostri" domandi che cosa sia stato il Confronto Pubblico sul Passante ti rispondano: "Boh, forse un reality show?"
    Ryan

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    1. 212 ettari di Bosco lungo il grande asse viario A14-Tangenziale erano un impegno pubblico del Comune di Bologna. Dagli anni '80: stabilito nel Piano Regolatore Generale approvato dal Consiglio. Per la loro realizzazione avrebbero dovuto lavorare gli amministratori che si sono succeduti (incluso Merola, da 20 anni amministratore in Città).
      Questo Sindaco e la sua Giunta tornano dunque, ora, sul luogo del delitto promettendo un (altro) bosco come "compensazione" per un ulteriore allargamento di 4-6 corsie di asfalto.
      Per essere credibili rispettino i progetti già presi (il verde urbano ed il Servizio Ferroviario Metropolitano come priorità per disinquinare la Città ed il territorio della provincia) e sospendano (come richiesto da più parti) il Passante di Mezzo.
      Verificheremo solo successivamente a queste realizzazioni ed ai loro effetti sull'ambiente e sulla vita quotidiana dei cittadini ulteriori investimenti pubblici e privati.
      Gianni

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  6. Aeroporto/i. Capisco le valutazioni. Ma oggi sarebbe accettabile una nuova localizzazione nel territorio metropolitano? Dove? Nella bassa bolognese? Tra le nebbie padane?
    Antonio

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    1. Dagli anni '80, varie deliberazioni del Consiglio Comunale hanno proposto i limiti allo sviluppo dell'Aeroporto Guglielmo Marconi.
      L'alternativa è un progetto alternativo.
      Che affronti la questione su scala regionale e nazionale. Che consideri le integrazioni con gli altri sistemi di mobilità (TAV e ferrovie, strade ed autostrade).
      Per intenderci: sarebbe ragionevole pensare a significativi incrementi del traffico aereo, ferroviario, di veicoli ed autocarri in presenza di una flessione della popolazione e di una stagnazione dei consumi?
      Non è così? Parliamone.
      Ciò che non è possibile è procedere senza analisi credibili, dati certi, previsioni concertate, decisioni chiare e coerenti.
      Gianni

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    2. Giusta l'integrazione tra i vari sistemi di mobilità: su ferro, gomma, etc.
      Quello che mi pare sconveniente è lo spostamento del Marconi dopo che si sono fatti ripetuti investimenti li e con la prospettiva di doverli ripeterli nella bassa, un territorio comunque già ampiamente edificato.
      Ci si sarebbe potuto pensare con uno sviluppo complessivo a nord della città che includesse anche il passante (oggi ridimensionato lungo l'asse viario cittadino). Non più ora.
      Antonio

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  7. Anche ieri in treno da Rimini per Bologna una avventura .... carrozze stracolme e ritardi ....
    s

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  8. Da Bologna a Roma città e capitale, passando per Ischia e la Campania ..... Si, la politica e la civiltà sembrano tutti in vacanza da mesi ed anni. Ma settembre non ci restituirà delle classi dirigenti affidabili.
    Né temo le prossime elezioni politiche.
    Se il buon giorno si vede .... dalla Sicilia ........... e dalla rincorsa al centro e alle illegalità (piccole e grandi).
    BiBi

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  9. Auguro alla maggioranza dei politici e degli amministratori italiani vacanze lunghissime!
    O qualcuno rimpiange l'assenza di Renzi e Berlusconi, di Raggi e Merola?
    Sic

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    1. Farei una importante distinzione.
      Un conto sono gli uomini politici, altro le Autorità pubbliche (Sindaci, Presidenti ... o Ministri).
      I primi possono essere amati o no, apprezzati o no, considerati o no.
      I secondi debbono essere attivi, impegnati, presenti. Per svolgere i compiti loro assegnati dalla Costituzione e dalle Leggi dello Stato.
      Gianni

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  10. Ritornando ai problemi ed alle immagini: troppi aerei molto rumorosi. Anche se non abito al Navile.
    VR

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  11. Dunque, sabato 9 settembre tutti in piazza .............
    Titti

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