giovedì 11 settembre 2014

F35


"Nei prossimi giorni la Camera dei Deputati tornerà a discutere, con possibilità di decidere, sulla questione dei caccia F35.
Con questo appello - dopo la grande crescita degli ultimi anni di iniziative contro gli F35 grazie all'azione della società civile e del movimento per la pace riunito nella campagna "Taglia le ali alle armi" - intendiamo sostenere tutte le iniziative parlamentari finalizzate a bloccare tale scelta sbagliata, puntando alla cancellazione definitiva di questo programma.
Spendere 14 miliardi di euro per produrre e comprare (e oltre 50 miliardi per l'intera vita del programma) un aereo con funzioni d'attacco e capace di trasportare ordigni nucleari, mentre non si trovano risorse per il lavoro, la scuola, la salute è una scelta incomprensibile che il Governo italiano deve rivedere.
Per questo chiediamo ai Deputati di sostenere tutte le mozioni parlamentari rivolte a fermare il programma degli F35 e tutte le iniziative della società civile, delle campagne e del movimento per la Pace che chiedono la riduzione delle spese militari a favore del lavoro, dei giovani, del welfare e delle misure contro la crisi economica".

Questo il testo dell'appello rivolto ai Deputati e firmato da Roberto Saviano, Alex Zanotelli, Mario Martone, Toni Servillo, Alice Rorhwacher, Stefano Benni e Ascanio Celestini, perché la Camera voti lo stop agli F35.

2 commenti:

  1. Anche parlamentari PD vogliono dimezzare il budget per l'acquisto degli F35. Da Blogo.
    M.

    Una mozione per rivedere e dimezzare il budget finora stanziato dal governo per l'acquisto degli aerei F-35 è stata presentata alla Camera dal Pd, primo firmatario Gian Piero Scanu, e verrà esaminata nei prossimi giorni dall'Assemblea di Montecitorio. Il testo del Pd si aggiunge agli altri presentati sul tema da Sel, M5S, Lega e Scelta civica. In particolare questa mozione impegna il governo a chiarire "criticità e costi" dell'operazione. L'obiettivo è risparmiare 6 miliardi di euro.

    Quella del Pd è solo l'ultima iniziativa in ordine di tempo per modificare gli impegni presi dal nostro paese all'acquisto degli F-35 della Lockheed. Una spesa che ha causato molte polemiche, sia sui costi dell'operazione (mai del tutto chiariti, visto che il prezzo dei singoli aerei continua a salire prima ancora che la produzione sia terminata) sia sull'effettiva efficienza dei velivoli, che in più occasioni hanno fallito i test.

    Nonostante l'austerity e la spending review, il programma F-35 è stato toccato solo in parte dai tagli alla spesa, con il governo Monti che ha ridotto da 131 a 100 (e poi a 90) il numero di aerei da acquistare, e il governo Letta che ha sempre respinto al mittente le proposte di modificare sostanzialmente gli impegni d'acquisto (l'ex ministro Mauro è sempre stato uno dei principali sponsor dell'operazione) anche quando dagli Usa arrivavano voci di un possibile smantellamento del programma. Con il governo Renzi qualcosa sembra essere cambiato, quantomeno nell'atteggiamento verso l'operazione: sin dal suo debutto, il ministro Pinotti ha definito "lecita" l'ipotesi di una riduzione del numero di aerei, e a luglio ha chiesto nuove garanzie per l'acquisto.

    Parole che sembrano aver spianato la strada a quella parte del Pd che non vede di buon occhio l'impegno militarista ed economico del nostro paese. Ma a rispondere immediatamente alla mozione Scanu è arrivata un'analoga e contraria mozione di Ncd che chiede al governo di "Ricercare ogni possibile soluzione e accordo con i partner internazionali del programma F-35, al fine di massimizzare i ritorni economici, occupazionali e tecnologici, valorizzando gli investimenti già effettuati nella F.A.C.O e la sua competitività quale polo produttivo e logistico internazionale".

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  2. Ok. Basta finanziare armi e guerre che servono solo a perpetuare il dominio di caste arroganti.
    Questa è la vera riduzione delle spese inutili e dannose. Altro che sanità e investimenti per la prevenzione.
    Ciao!

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