giovedì 5 settembre 2024

Dagli Appennini alle città. In Marcia per aprire prospettive ...

Dalla Toscana a Bologna, con Sollevamenti della Terra contro opere inutili e dannose ... 











Chissà se qualcuno ha informato Elly Schlein?! Di certo il suo messaggio dal Parco Nord - almeno per quanto riportato dalla comunicazione mainstream - non risulta convincente per quella parte di emiliano romagnoli e di "cittadini del mondo" che con scienza e coscienza vivono le contraddizioni sociali ed ambientali del presente ed auspicano un cambio nel governo delle pubbliche Istituzioni in direzione della conversione ecologica delle produzioni e dei consumi, dei diritti e dei doveri universali dei cittadini, della partecipazione e della responsabilizzazione di persone e di comunità alla gestione dei beni collettivi.

"Bologna è sempre un esempio" titola la Repubblica. "Qui il PD ha dato un esempio" per il Corriere. "Il PD è un modello" scrive il Carlino. Forse l'intervento della Segretaria era diretta "al pienone" di militanti che lunedì hanno riempito la sala dibattiti e il suo obiettivo prioritario era quello di motivare chi ha assistito per mesi alla sfida tra diversi potenziali auto-candidati (tutti del partito di maggioranza relativa) alla guida della coalizione di CentroSinistra per le elezioni regionali del 17 e 18 novembre. Per trovarsi, infine, dinanzi alla decisione di uno dei due competitori considerati accreditati di ritirarsi: a tutto vantaggio dell'altro, Michele De Pascale. Un percorso certamente originale: tanto se lo si paragona alle primarie svolte nel capoluogo emiliano nel 2021 (Matteo Lepore vs Isabella Conti, presentati come una sfida "sinistra" vs "innovazione renziana"), quanto rispetto alla scelta per la leadership nazionale di partito del 2023 (Schlein contro Bonaccini, ovvero "sinistra giovane" contro "apparato riformista"). Evidentemente in questa occasione hanno prevalso l'obiettivo di non creare tensioni all'interno di uno degli ultimi baluardi del sistema di potere del Partito Democratico e del CentroSinistra; nella consapevolezza della difficoltà di armonizzare i contrasti tra componenti politico culturali, interessi economici, campanili territoriali attraverso una nuova sintesi, un Progetto programmatico credibile, adeguato, condiviso.

Una scommessa. Soprattutto per Elly Schlein e il proposito di presentare il PD con un volto nuovo e riformatore.

Perché proprio a Bologna e in Emilia Romagna fatti, protagonisti e conflitti scuotono da mesi equilibri consolidati e hanno aperto crepe nel tradizionale blocco sociale e culturale egemone. 

Anche qui i problemi si sommano, la crisi è profonda e confermata dal mix di mutamenti climatici in corso, dall'alternarsi di caldo estremo, siccità e "bombe d'acqua", dai livelli insopportabili di inquinamento atmosferico, acustico e delle acque; dalle crescenti disuguaglianze tra ricchi e poveri, tra "arrivati" e "senza prospettive" ... Non è più sufficiente indicare le certe responsabilità del campo avverso, dei neoliberisti e dei nazionalisti della Destra: gli impegni presi e non mantenuti per i risarcimenti post alluvione/i, gli investimenti promessi ma non operativi per infrastrutture e "grandi" opere, le "valorizzazioni" economiche e finanziarie mai concluse delle aree pubbliche ex demaniali ed ex militati, le risorse sempre in calo per Province (non più strutturate) e Comuni. 

Questo è il tempo per correggere illusioni, sottovalutazioni, errori presenti non solo a Destra, ma nel complesso delle classi dirigenti che hanno esercitato potere locale, regionale, nazionale e comunitario nei Palazzi del Potere istituzionale ed economico finanziario. Anche da posizioni moderate e riformiste, tra soggetti storici, politici e sindacali, di sinistra. Oggi, ad esempio, parlare di diritto alla sanità senza affrontare il nodo della prevenzione (primaria) e della salvaguardia degli ecosistemi naturali è decisamente fuori fase. Come proporre un salario minimo senza combattere, insieme, lavoro nero, irregolare, a tempo parziale o farlo in assenza di una nuova gerarchia dei lavori definita in base a precise finalità sociali ed ecologiche. 

Molti esempi di mal governo e/o di subalternità ad affari di corto respiro sono di fronte a noi.

In questi giorni a Bologna si è nuovamente fermato il People Mover per manutenzioni ordinarie e straordinarie; (Farinetti) riapre dopo mesi (e senza COOP) "Grand Tour Italia" dopo il fallimento di FICO; sono in lotta per la sopravvivenza realtà produttive strategiche e/o di pregio, come Industria Italiana Autobus e La Perla ... La "Motor Valley", le grandi aziende del "packaging" e la Philip Morris propongono grossi interrogativi e risposte adeguate sono appena sussurrate ... Intanto amministratori di primo piano e dirigenti PD sostengono "piscine in spiaggia", "strade senza pini", "consumo di suolo" più moderato rispetto a quello precedentemente previsto, "compensazioni e mitigazioni" come parziale rimedio ad ulteriore asfalto e cemento, smog e decibel ... 

Così procedendo il 2030 e il 2050 non porteranno le novità annunciate!

La profondità di analisi, di pensiero e di elaborazione non può essere banalizzata neppure per qualsivoglia "autonomia differenziata" o "riforma dei Quartieri". In assenza di un progetto politico ed Istituzionale profondo, organico e rigenerante secondo gli indirizzi della Costituzione Repubblicana parlare di democrazia e di partecipazione è pura illusione e vuota narrazione. Ma purtroppo alle ammissioni delle ultime settimane in ambito PD e Coalizione Civica non stanno seguendo riflessioni e proposte all'altezza delle sfide aperte.

Sfide storiche ed attualissime come quelle già individuate da Enrico Berlinguer e dai comunisti italiani che a cavallo degli anni '70 e '80 del secolo scorso proponevano "l'Emilia Romagna come punto alto e irrisolto delle contraddizioni del sistema capitalistico" e della lotta "per la trasformazione profonda e radicale della società" ... Qualcuno ha riferito ad Elly Schlein il successo (anche a Bologna) della Mostra allestita nel 40esimo della morte del Segretario comunista? A sinistra si vuole seriamente riflettere sulle ragioni culturali e politiche di questa esperienza?

Sfide storiche e battaglie popolari e di nuove generazioni in corso: che a Bologna e in regione mobilitano risorse crescenti "pro" natura, "pro" cultura e "pro" democrazia","contro" i tanti propositi di disboscamento e di abbattimento di alberi sani, "contro" l'ulteriore consumo di suolo e l'impianto di cemento che dalle cime degli Appennini raggiunge l'Adriatico ed il suo sottosuolo, per sfruttare altri fossili, "contro" la repressione che leggi e autorità dello Stato intentano per limitare il dissenso e le mobilitazioni in atto. 

Voci autorevoli e competenti di scienziati e di semplici cittadini in marcia per un mondo migliore.

Ecco, di seguito, due testimonianze, di Antonella Selva e di Luciano Nicolini che l'ultima settimana di agosto hanno vissuto l'esperienza ed il percorso proposto da attivisti locali di Sollevamenti della Terra: un percorso impegnativo e affascinante da Cutigliano a Bologna. 


La locandina - manifesto diffusa dal movimento ecologista 











I Sollevamenti della Terra in Marcia di Luciano Nicolini 

Si è svolta, dal 24 al 31 agosto, la terza marcia contro le opere inutili. Dopo il successo della prima e le conferme della seconda, questa è risultata, nel complesso, ancora più riuscita. Si è partiti, quest’anno, dalla Toscana, e precisamente da Cutigliano, dove è prevista la costruzione di un nuovo impianto di risalita che dovrebbe terminare a breve distanza dal Lago Scaffaiolo. Il progetto è quello di consentire agli sciatori provenienti dalla Toscana di raggiungere il nuovo impianto di risalita che stanno per costruire sul versante emiliano: siamo contrari ad entrambe le opere, anche perché, in conseguenza del cambiamento climatico, le giornate di neve sono ormai pochissime. Gli impianti di risalita potrebbero comunque servire ad agevolare il turismo estivo, ma in estate l’area dove si trova il lago Scaffaiolo è già fin troppo frequentata … 

Il 25 agosto, una cinquantina di compagni sono saliti da Cutigliano al lago Scaffaiolo, pranzando alla Doganaccia, dove ha avuto luogo un dibattito che ha coinvolto i comitati di lotta dei due versanti.

Lunedì 26 siamo scesi dal versante emiliano, incontrando un gran numero di cannoni sparaneve che, oltre a sottrarre acqua, servono poco quando le temperature sono alte. Nel pomeriggio abbiamo raggiunto Lizzano in Belvedere dove, nella sala dell’ente parco, ha avuto luogo un’assemblea pubblica che ha coinvolto anche un discreto numero di abitanti del paese: al centro del dibattito il futuro dell’Appennino. Ciò è stato reso possibile dal prezioso lavoro di una piccola avanguardia che, in occasione di questa come delle altre tappe, ha preceduto i marciatori nei luoghi di arrivo diffondendo numerosi volantini. 

Il 27 agosto ci siamo trasferiti, in parte utilizzando mezzi pubblici, a Guzzano (nel comune di Camugnano) e, il giorno successivo, è stato dedicato a un laboratorio teatrale organizzato da operatori culturali della montagna bolognese, e a un’assemblea nel corso della quale si è animatamente discusso sugli strumenti finanziari di cui dotarsi per portare avanti le lotte ecologiste. Molto si è detto a proposito della difesa delle scuole Besta di Bologna e del circostante parco don Bosco, cui molti dei marciatori hanno attivamente partecipato. 

Il 29 agosto si è marciato da Guzzano al lago Brasimone, dove ha sede una centrale nucleare mai entrata in produzione (grazie alle lotte degli anni ottanta) che oggi intendono utilizzare per sperimentazioni in supporto (per ora) del nucleare francese. In prossimità del lago ha avuto luogo un secondo laboratorio teatrale, seguito da un dibattito sull’inopportunità del riproporre la scelta nucleare. 

Venerdì 30 agosto, dopo essersi recati fin sotto la centrale a distribuire volantini, i marciatori hanno proseguito per Castiglione dei Pepoli e poi, utilizzando i mezzi pubblici, si sono recati a Bologna, dove sono stati accolti calorosamente dal Comitato Besta presso il parco don Bosco.

Sabato 31 infine, guidati dagli artisti addobbati con frasche, abbiamo attraversato la parte settentrionale della città per terminare la marcia al parco Braille, dove siamo stati accolti dal Comitato Bertalia - Lazzaretto, che si oppone alla distruzione delle aree verdi del quartiere e all’intensificarsi dei voli che fanno scalo nell’aeroporto di Bologna. Anche qui, dopo la presentazione del fumetto “Volando basso”, realizzato da giovani artisti del quartiere, si è tenuta una partecipata assemblea (continuamente interrotta dal rumore dei decolli) durante la quale si è parlato di come rendere più incisive le lotte ecologiste.
Anche nel corso di questa terza marcia, ed è la cosa più importante, si è realizzata quella collaborazione tra vecchi e giovani, ecologisti e sindacalisti, studenti e lavoratori, che è stata alla base dei pochi ma significativi successi ottenuti nel corso degli ultimi anni dal movimento ambientalista bolognese.

(1 settembre 2024)


Cutigliano, con le tende e gli striscioni dei partecipanti ... (foto di Nino Lisibak)
 




In Marcia sul crinale degli Appennini ... (foto di Nino Lisibak)


















Diario quotidiano della Marcia da Cutigliano a Bologna 
Testi e foto di Antonella Selva

Primo e secondo giorno.
Tramonto sul Corno alle scale, al termine del primo giorno della Marcia. Partiti da Cutigliano (PT) con sosta pranzo alla Doganaccia, dove dovrebbe partire l'ennesimo inutile impianto di risalita, e incontro con Un Altro Appennino è Possibile, lato Toscana.
Stamattina discesa dal lago Scaffaiolo verso Lizzano, dove parleremo del progetto di nuova inutile seggiovia sul lato bolognese.

Secondo e terzo giorno.
Alba a Lizzano, comune che include il Corno, dove istituzioni e imprenditori del turismo sono strenuamente favorevoli alla costruzione della nuova seggiovia nell'assurda speranza che, anche senza neve, tornino i giorni dei soldi facili con lo sci.
Ieri sera, all'assemblea, tuttavia, per la prima volta gli abitanti più sensibili si sono fatti vedere e hanno preso parola rompendo il muro di omertà ✊
Serata conclusa con la proiezione del film "As bestas", una dura riflessione sul tema dell'appartenenza ai luoghi e sull'essenzialità della vita contadina. 
#marciadeisollevamenti
#siamolanaturacheresiste 
#cornoallescale

Terzo giorno.
Tappa alla pieve di Guzzano di avvicinamento al Brasimone , dove cercheremo di sviluppare, anche con un linguaggio artistico, una riflessione sui tentativi di rilancio del nucleare in Italia.
Nel frattempo, mentre si prepara una grigliata per la cena e qualcuno si cimenta nella leggendaria doccia da campo (ultima foto), assemblea per capire se possiamo dare supporto al presidio di Gallarate che si oppone all'ennesimo taglio di un bosco urbano. Molti attivisti hanno già ricevuto il foglio di via e il presidio teme il peggio nei prossimi giorni. 🤬
Da Lizzano a Camugnano sono forse una cinquantina di km, ma con i mezzi pubblici ci è voluta mezza giornata abbondante: abbiamo toccato con mano l'insufficienza del trasporto pubblico in Appennino: i servizi calano, ma i soldi per le opere inutili lì trovano sempre! 🤦‍♀️
#marciadeisollevamenti
#nonukes

Quarto giorno.
Oggi giornata rilassata a Guzzano per i marciatori, tra laboratori teatrali, trekking fino al "ponte romano" sul Limentra (in realtà manufatto ottocentesco) e bagno nella sua acqua freschissima 😊 e immancabile assemblea finale. 
In vista della giornata di domani, quando ci recheremo alla centrale del Brasimone, sono rispuntati dei manifesti storici della campagna referendaria del 1987 contro il nucleare!! 😮😮
#marciadeisollevamenti
#nonukes
 
Quinto giorno.
Allestito il campo nella bella pineta del lago che circonda la inquietante struttura della centrale, laboratorio teatrale sul tema del corpo e ambiente, poi assemblea sul tema del rilancio del nucleare e come viene propagandato come fonte di ricchezza per Appennino che si va spopolando. Pare infatti che questa tecnologia di ultima generazione di "minireattori" potrebbe bypassare lo stop ottenuto con la vittoria referendaria del 1987. Per ora qui verrebbe potenziato un centro di ricerca (mai dismesso) con una enorme iniezione di capitali pubblici e privati.
Alla popolazione si racconta che porterà lavoro e indotto... Ma anche un ospedale potrebbe farlo, o il potenziamento del trasporto pubblico ... e con meno rischi e più benessere! 🤬
Abbiamo ricordato gli argomenti del referendum, ancora attualissimi, e parlato ai ragazzi nati negli anni 90 e 2000 di cosa fu la paura seguita all'incidente di Chernobyl,  che loro hanno letto sui libri di storia

Sesto giorno. 
Dal Brasimone al Don Bosco passando per Castglion dei Pepoli 🚴‍♀️
Lasciamo il lago del Brasimone salutando la centrale, o meglio il portinaio, che ci intima di non oltrepassare il cancello (che oltrepassano ugualmente), e ci avviamo a piedi verso Castiglione.  
Qui il collettivo artistico offre, insieme all3 marciator3, una restituzione dei laboratori fatti nei giorni precedenti. 
Infine scendiamo a Bologna (in corriera) e siamo accolti in un abbraccio conviviale al parco Don Bosco dal comitato Besta. 💚💚😋 Serata conclusa dalla musica dei Daitone Vinyl Set. 👏👏
A questo punto la Marcia si divide: una delegazione infatti parte per Gallarate dove i Tanuki (procioni giapponesi che nel bellissimo film d'animazione Pompoko difendono la loro montagna dal cemento) sono alle prese con le motoseghe e i manganelli. 🤬
E grazie all'artista Sonja Delbrueck per i bellissimi sketch della parata che ci ha donato! 💚

Settimo giorno.
Andiamo dal Donby alla Pescarola in parata, addobbat3 con le frasche per la "MarciArte Mostruosa", per tenere al parco Braille  l'ultimo incontro della marcia, con i comitati che si oppongono al cemento. ✊
Ci accolgono con un ottimo pranzo i comitati Bertalia-Lazzaretto e Bologna l'aeroporto incompatibile, che ringraziamo!
Dopo una breve presentazione del fumetto collettivo "Volando basso" (che è andato a ruba!) con Alfredo Pasquali del @c.r.a.pionieri e alcun3 dell3 giovani autor3, microfono aperto (senza microfono) ai comitati. Oltre agli ospitanti sono intervenuti 20pietre, comitato Besta, Rigenerazione No Speculazione, Legambiente, i "Botroidi" della caserma Masini.
Diversi interventi dei Sollevamenti hanno fatto emergere alcune contraddizioni: ancora una volta la Marcia esercita la sua funzione enzimatica, favorendo il fermento nelle più varie situazioni. 
Parole chiave del dibattito: no rassegnazione, "people have the power", partecipazione vera e basta cemento. 💚
Nota interessante: per la prima volta un amministratore è venuto ad ascoltare in silenzio. Che stiano capendo che qualcosa gli sfugge di mano? 😂
Frattanto  una parte della marcia è già a Gallarate ✊

Un mezzo di supporto al limite consentito dei boschi di Cutigliano, dov'è situato il campo base della partenza ...




















Per tutti i partecipanti una sana alimentazione ...



















Nel bosco c'è vita ...





Gli ultimi preparativi prima della Marcia ...
















Sul crinale tra Toscana ed Emilia Romagna ...
















Il popolo in Marcia ...
















A Lizzano in Belvedere, l'accampamento ...
















La sede dell'Ente Parco ...
















L'assemblea a Lizzano ...
















Il giardino della chiesa di Guzzano ...
















Mobilitazioni di oggi e memoria storica: manifesti degli anni '80 ...




















A Guzzano di Camugnano: un manifesto storico per la pace e per l'ambiente ...



















"Dopo le elezioni cosa ne facciamo del nucleare?" una domanda che si ripete nel tempo ...


Quando ancora parlamentari e amministratori si confrontavano pubblicamente con scienziati e cittadini e trovavano sintesi comuni e convergenze nei referendum contro il nucleare ...




















Un ponte storico sul Limentra ...
















Dagli Appennini alle città ... per aprire prospettive nuove!
 



















Natura, cultura, partecipazione ...




















Idee, determinazione, lotta ...






















Confronto e impegno comune tra generazioni ...
















La centrale del Brasimone ...






















Il dissenso: un elemento vitale e creativo ...




















A Castiglion dei Pepoli, azioni artistiche e teatrali ...




















Al Parco Don Bosco, una serata insieme: cena, racconti e dibattito ...

















La Marcia all'ultimo giorno: una divisione consensuale tra chi si muove verso Gallarate per portare solidarietà ai Comitati lombardi in lotta e chi si incammina verso il Parco Braille di Bologna, in zona Bertalia -Lazzaretto ...
















I partecipanti lungo via Serena, tra il cantiere del tram, meno alberi e il Fiera District ...
















La Marcia lungo via della Liberazione ...














I Sollevamenti della Terra attraversano via Ferrarese e si immettono su via Mazza. Qui il Comitato per la difesa dei 20 grandi Platani che dovevano essere abbattuti per realizzare la linea rossa del tram ha ottenuto il risultato per cui si è costituito: l'Amministrazione comunale ha cambiato il Progetto Esecutivo! "Effetto Besta" è stato scritto ... 















Nel cuore della Bolognina, ragazze in maschera e con rami morti passano a fianco di Piazza dell'Unità ...
















Altre ragazze in Marcia, con bici e bandiere No Passante di Mezzo ...
















Davanti agli uffici del Comune ...
















Sonja Delbrueck, artista tedesca di passaggio a Bologna, al lavoro durante la Marcia ...




















In via Carracci, mentre passa una navetta sopraelevata del People Mover, alcune ragazze crollano a terra: "di troppo asfalto e cemento si muore" ...
















In Marcia verso "nuovi orizzonti" ...


















Una delle grandi rotonde realizzate su via Zanardi ...
















Attiviste verso la meta ...
















Al Parco Braille: bici, bandiere e magliette sudate stese al sole ...
 













Il pranzo offerto dal Comitato Bertalia - Pescarola ...














Tutt3 in fila per mangiare, con ordine e rispetto ...














Nel primo pomeriggio, dopo la siesta, la presentazione di un libro ...














Antonella Selva presenta Volando Basso. Che vita in Pescarola: un fumetto che parla di vita reale, di contraddizioni e impegno sociale, politico e culturale di persone di generazioni diverse ...
















Interviene Alfredo Pasquali, uno degli sceneggiatori del volume, del CRAP ...
 













La parola ad uno dei giovani autori del fumetto ...














La copertina di Volando Basso: un fumetto prodotto sulla e nella realtà di Pescarola, da un collettivo di giovan3 artist3 ...
 



















Nella prefazione di Giuseppe Palumbo: "troverete i desideri, le lotte, la noncurante politica, la routine di tutti i giorni raccontate in punta di penna e disegnate in punta di pennarello" ...




















Sonja Delbrueck, dopo avere riempito quarta di copertina e frontespizio di Volando Basso, continua a produrre ...
 















Disegni intensi sulla Bologna che vede e vive ...






Arriva il momento del confronto tra associazioni, comitati, cittadini liberi e pensanti ...














Obiettivi comuni: la difesa del suolo, la salvaguardia della biodiversità, il diritto alla salute ...














Il rumore degli aerei che decollano e atterrano al vicino Aeroporto Marconi è motivo di una pluridecennale preoccupazione ... "Il tempo per agire è ora"!
 



















Da 20 Pietre e da Rigenerazione No Speculazione i problemi, le aspettative, il dibattito per la grande area dei Prati di Caprara, Est ed Ovest: sabato 28 un appuntamento per tutti ...














I motori di un altro jet coprono le parole, scatta un applauso ...














Mattia evidenzia risultati, contraddizioni, incoerenze ... La presenza (silenziosa) di un amministratore è forse un segnale della crescita del movimento?














Claudio testimonia l'impegno ostinato e propositivo delle associazioni storiche e l'importanza del pluralismo nelle sfide aperte ...














Angela Iacopetta, dopo le dimissioni da presidente della Consulta del Verde del Comune di Bologna, rivendica l'impegno pro Don Bosco, pro alberi, pro suolo vergine ...














Elena Boni, consigliera di minoranza al Quartiere Santo Stefano, interviene sull'esperienza dell'ex Caserma Masini compiuta da Botroidi ...
 































Antonella, a fine Assemblea, ricorda l'impegno comune a promuovere per sabato 21 settembre una manifestazione in risposta alla repressione in atto contro il dissenso politico, sociale e culturale portato avanti in Città e nel Paese ...





























La Marcia non interessa la Repubblica, tuttavia il quotidiano dedica alcune pagine di cronaca alle questioni del verde urbano e dell'ecologia: "dopo Bologna mobilitazione in tanti comuni della Regione, per ogni albero c'è un comitato" ... (1 settembre 2024)







































In una interessante intervista, Elena Granata, docente di Urbanistica, sostiene: "oggi il messaggio che il verde incide sul caldo è passato ... alla politica può servire avere una maggiore consapevolezza che la società civile chiede più natura" (2 settembre 2024)


Ancora la Repubblica scrive: "la presidente dimissionaria chiede al consiglio comunale di esprimersi" ... per "Legambiente patrimonio arboreo da preservare: non uno di meno".
 












"La promessa del Comune: la Consulta del verde ripartirà al più presto" ... (la Repubblica, 3 settembre 2024)







la Repubblica intervista il botanico Stefano Mancuso ... (4 settembre 2024)
 Le sue risposte confermano "il valore degli alberi" e la necessità di coinvolgerlo maggiormente nella conoscenza di fatti e progetti bolognesi: il Progetto Esecutivo del tram poteva e doveva essere meglio integrato nel sistema metropolitano della mobilità e rispettare maggiormente gli alberi e il verde pubblico!  



I problemi, le preoccupazioni, i conflitti al centro della vita sociale non sono colti della Segretaria nazionale alla Festa provinciale: "qui il PD ha dato un esempio" ... (il Corriere, 3 settembre 2024) 





















Il titolo de la Repubblica: "Bologna è sempre un esempio" ... (3 settembre 2024)




















Il Carlino titola "Schlein al Parco Nord: qui il PD è un modello" e sotto, a destra, "disgelo Lepore - Lombardo. Azione lancia la lista riformista" ... (3 settembre 2024)
Ancora nulla in merito a idee forti e Progetti di prospettiva, su cui mobilitare un blocco sociale e politico di alternativa a guerre, riarmo e conservazione sociale ...




















Le critiche non coinvolgono solo i movimenti ecologisti e pacifisti ... Cathy La Torre sostiene: "se non cambiamo passo, avremo questo governo per anni" ... (Il Resto del Carlino, 3 settembre 2024)



Parlano i fatti, 1. "L'annuncio" sul Carlino "People Mover, nuovo stop" ... (1 settembre 2024)
 













Parlano i fatti, 2. "Dopo FICO, un nuovo inizio. Inaugura Grand Tour Italia" di Farinetti e senza Coop ...
(5 settembre 2024)














Una partecipata assemblea di associazioni e movimenti al VAG61 coordinata da Extinction Rebellion ha discusso e confermato la manifestazione di sabato 21 settembre "contro la repressione del dissenso", per i Diritti e i Doveri universali delle persone, per la conversione ecologica, la giustizia sociale, il disarmo ... (3 settembre 2024)
















Mani alzate, per votare punto di partenza al Parco Don Bosco e punto di arrivo in Piazza Maggiore ... Poi ampia discussione su una bozza di Manifesto politico su cui convergere e per cui insorgere insieme ... (3 settembre 2024)




























3 commenti:

  1. Bella la Marcia. Ma sarà una lunga marcia. Anche perché la contaminazione della resistenza vittoriosa del Don Bosco deve scontrarsi con il nulla della politica e con gli interessi di affaristi prepotenti. La repressione ha già fatto un salto di qualità e il ddl del governo Meloni peggiorerà tutto ulteriormente.
    Al 21 settembre!
    BiBi

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  2. Non ho dubbi. Anche l'Emilia e la Romagna debbono cambiare alla svelta. E la svolta non è certamente quella che chiedono i sindaci pd della riviera adriatica pressati dai balneari e dagli albergatori. Né dai sindaci dell'appennino che propongono impianti sciistici e collegamenti stradali tra le valli per rilanciare economie da turismo e basate sui sussidi o da quelli delle città che scelgono grand tour Italia, people mover, il passante urbano a 16 corsie, la fondovalle savena.
    No. Ci serve più partecipazione per ricostruire un pensiero comune e rapportato al 2100. Dove prevalgono la cooperazione all'individualismo liberista o libertario e allo statalismo autoritario e burocratico.
    R.78

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  3. Mi piace questo percorso che unisce immagini di fatti e commenti vari. Sempre con una giusta chiave di lettura critica.
    Nel contesto di insulti, guerre e improvvisi amori trasversali che riempie da tempo la politica mi pare un pregio.
    Partire dai problemi della vita quotidiana (con il lavoro da conquistare giorno dopo giorno, i cantieri aperti per investimenti di dubbia prospettiva, gli alberi abbattuti sotto casa, gli esami impossibili nella sanità pubblica...) e provare a trovare soluzioni ragionevoli è il modo per sentirsi coinvolti e non contro la politica, i partiti, le istituzioni.
    Al contrario allontanano i continui insulti tra opposte fazioni e il pregiudizio che emerge spesso verso chi dissente, manifesta dubbi, fa domande sgradite.
    Sarebbe ora di premiare chi provoca discussioni più approfondite. A suo tempo con una conoscenza maggiore di tutti i dati di realtà forse la modesta navetta sopraelevata detta Marconi Express che collega Fs ed Aeroporto non si sarebbe fatta. E così si sarebbe evitato il buco nero di Fico e la ripartenza di oggi con un diverso progetto.
    Mi chiedo allora: se di questo c'è consapevolezza, perché si agisce per disincentivare le persone che hanno idee e si mobilitano in modo pacifico? Togliendo addirittura alla magistratura le competenze del caso per affidarle ad organi di polizia?
    Altro che giustizia e rispetto della Costituzione, qui si perseguono comando e potere senza contraddittorio.
    No buooono!!
    👨‍👩‍👧‍👧

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