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L'Emilia Romagna vive la crisi climatica ed ecologica globale: il ponte crollato tra Budrio e Molinella
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Giovani volontari bolognesi a Faenza impegnati a spalare fango e a ripulire cantine, garage e primi piani ...
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22 ottobre 2022 - 22 maggio 2023: a 7 mesi dalla manifestazione No Passante continua il muro di gomma ... |
A sentire diversi politici della maggioranza di Destra che governa il Paese la responsabilità per il dissesto idrogeologico che interessa l'Italia intera sono gli ambientalisti con i loro No alle "grandi" opere che dovrebbero rilanciare l'Italia. Ad ascoltare Bonaccini, Priolo e C. l'Emilia Romagna è colpita da "eventi eccezionali", "nessuno deve restare indietro" e "sapremo ricostruire tutto com'era". La realtà e le esigenze sono ben diverse.
Anche in Romagna e in Emilia tanta parte dei territori e della popolazione stanno pagando un modello di crescita produttiva ed economica insostenibile. Effetto di scelte politiche e culturali sbagliate, che si capivano e si denunciavano già nel secolo scorso. Il fatto è che classi dirigenti e di governo inadeguate continuano a negare o, quantomeno, a sottovalutare nella quotidianità dei loro atti. Come denunciano scienziati, studiosi e movimenti giovanili. Così è naturale che a spalare il fango nelle tante città colpite dalla esondazione dei fiumi siano proprio e innanzitutto le persone e le generazioni che si battono per una svolta radicale nelle scelte dei governi locali, Regionali, nazionali e comunitari. Mentre i responsabili storici delle "emergenze" divenute "normalità" vorrebbero investire le principali risorse dei paesi ricchi in interventi di conservazione, in spese militari e guerre condotte fino alla vittoria finale contro "vecchi" amici e sodali, oggi proposti come utili nemici da annientare.
Per questo obiettivo comune deve sempre più essere quel "convergere per insorgere" che il 22 ottobre 2023 ha già mobilitato tante persone a Bologna, in regione e nel Paese. Il "muro di gomma" che porta Amministratori locali e della Regione a non rispondere sulle grandi infrastrutture stradali, per carburanti fossili e poli edilizi e della logistica che nulla hanno a che fare con la conversione ecologica delle comunità locali e del Paese che sono al centro delle loro preoccupazioni deve essere abbattuto per aprire vie nuove e universali di sicurezza e di benessere, di solidarietà e di cooperazione.
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Bologna, Parco del Paleotto, dove sono avviati i lavori per realizzare "la fondovalle", opera connessa e finanziata con il Passante di Mezzo, le acque del Savena si sono gonfiate e la strada ha ceduto ... (18 maggio 2023)
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La mappa del dissesto idrogeologico ISPRA in Italia ... (il Fatto Quotidiano, 19 maggio 2023)
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Secondo Paolo Pileri, ordinario al Politecnico di Milano, "la legge regionale del 2017 ha aumentato il consumo di suolo" ... (il Fatto Quotidiano, 17 maggio 2023)
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L'intervista a la Repubblica di Mario Tozzi: "Stiamo facendo troppo poco. Bravi i ragazzi a protestare" ... (22 maggio 2023) |
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Le responsabilità politiche di Stefano Bonaccini e degli Amministratori della Regione e degli Enti locali dell'Emilia Romagna ... (il Fatto Quotidiano 19 maggio 2023) |
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Le riflessioni e le proposte di Pier Giorgio Ardeni su il manifesto: "le alternative all'asfalto e al cemento ci sono" ... (20 maggio 2023) |
Fotocronaca di una giornata in Romagna, Faenza 21 maggio 2023
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Giovani volontari da Bologna giunti in treno ed auto si organizzano con pale ed attrezzi da lavoro ... |
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In marcia lungo viale Stradone con Vittorio Bardi, di Legambiente Faenza, tra i cumuli di macerie ...
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A fianco di storiche mura, un campetto da pallacanestro colmo di fango ...
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Lungo via Lapi: le strade sono riservate a volontari e mezzi di sgombero ...
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I segni della devastazione nel quartiere residenziale ...
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Uno scorcio ...
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Si organizza il volontariato ...
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via Pietro Bergantini ...
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L'andirivieni di residenti e volontari ...
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Auto e fango ... |
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Si cammina a rischio cadute ...
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Nel fango, tra le auto, arredi ...
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Libera coppia ...
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Un tris ...
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Il rientro, irriconoscibili ...
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Stivali e guanti ...
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Una giornata che sarebbe stato bello non dovere vivere ...
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Una solidarietà che accomuna, un impegno da rinnovare ... |
Mi pare una utile testimonianza. Lo spaccato di un disastro che è opera degli uomini che hanno pensato solo a crescere, crescere, crescere.
RispondiEliminaUna Romagna a tutto PIL: prima con l'urbanizzazione della costa, poi con le colture e gli allevamenti intensivi, ora con i poli commerciali e della logistica.
Le voci che danno la Meloni sul punto di incaricare Bonaccini come Commissario straordinario per l'emergenza alluvione mi sembra incredibile. Destra, centro, sinistra a tutelare una economia ed una società malate?
L.
Faenza, Ravenna, Forlì, Cesena.... poi Modigliana, Lugo, Conselice e tanti centri minori.
RispondiEliminaChe botta! Cambiare si deve.
Ma Schlein c'è ancora?
Titti
Di questi giorni memorizzo pessime immagini.
RispondiEliminaQueste, che ripropongono una delle città colpite dall'alluvione che ha sconvolto le terre di Romagna e d'emilia.
E quella dei TG con la conferenza stampa congiunta di Palazzo Chigi tenuta dalla inedita coppia Meloni - Bonaccini. Unità nazionale di fronte alla emergenza?
Incontro politico che unisce chi individua nell'ambientalismo dei no il principale ostacolo alla sicurezza del paese e del pianeta.
WM
La meglio gioventù.
RispondiEliminaE pensare che qualcuno ai vertici delle imprese e delle istituzioni contina a rivolgersi a loro con il termine "gretini".....
Anna