mercoledì 20 gennaio 2021

Se la Politica va in fumo ...

 

Nonostante la "zona arancione" ARPAE rileva da giorni allarme smog in tutta Emilia Romagna 










Nel giorno in cui le centraline dell'Agenzia Regionale per la Prevenzione, per l'Ambiente e per l'Energia dell'Emilia Romagna indicano nuovamente l'allarme smog in tutte le province della Regione, con polveri PM10 che a Modena superano addirittura del doppio i limiti di Legge, uno dei più autorevoli Assessori della Giunta Merola e candidato preferito come Sindaco di Bologna 2021-2026 tra i dirigenti PD consultati dal Segretario del più influente Partito della Città, parla di "fumo" ... 

La prima pagina del Corriere. Quando "il fumo" delle sigarette serve a nascondere le PM10 ...
(Corriere di Bologna,  20 gennaio 2020)











"Bologna potrebbe diventare una città con aree pubbliche smoking free entro la fine del mandato di Virginio Merola" scrive il più diffuso giornale italiano. L'idea è di Aitini: "in tanti me lo chiedono" ...
((Corriere di Bologna, 20 gennaio 2020)



La proposta di Aitini a 7 anni dalla decisione del Comune di San Lazzaro e "dopo che anche Milano ha adottato una delibera che stoppa le sigarette nei parchi e alle fermate dei trasporti pubblici ... 
(Carlino Bologna, 20 gennaio 2020)























La notizia è riportata con rilievo da Carlino e, soprattutto, Corriere. Giustamente. Potrebbe essere quello di Alberto Aitini un primo passo. Fin qui gli Amministratori della Città Metropolitana e della Regione si erano contraddistinti per aver steso tappeti rossi alla multinazionale del fumo Philips Morris che anni fa decise di costruire uno stabilimento nel territorio tra Zola Predosa, Anzola e Crespellano. La politica del "consumo zero di suolo" fu ancora una volta derogata, con gli oneri di urbanizzazione venne aperto un nuovo casello autostradale (Valsamoggia) sulla A1, così da facilitare il trasporto delle merci in arrivo e partenza (ovviamente su gomma), vennero realizzati grandi parcheggi per le centinaia di lavoratori occupati. Alle varie inaugurazioni presenziarono sempre le massime autorità Istituzionali (a partire dal Presidente - Segretario Matteo Renzi, nel settembre 2016) e nelle varie campagne elettorali non è mai mancata la visita del segretario nazionale del Partito (ultimo Nicola Zingaretti il 23 gennaio 2020). Dunque, forse, ora qualcosa si muove. Dopo anni di mancato confronto e considerazione delle critiche presenti: vedi qui.

Anche nella "balena rosa" bolognese. "Piace l'idea" dello "stop alle sigarette", una produzione che "danneggia gravemente la salute delle persone" e che "uccide". Insomma, forse ai bolognesi verrà risparmiato un po di fumo, almeno "nei parchi della città" e "alle fermate dei bus". Del resto la strada è già stata tracciata a San Lazzaro di Savena, nel 2013, e la Sindaca attuale Isabella Conti, capofila di Italia Viva in queste terre, non ha di certo pagato dazio. Anzi, il successo elettorale personale nelle successive Amministrative è stato travolgente. 

Naturalmente, c'è fumo e fumo. 

Dagli amministratori bolognesi nessuna voce si alza ancora per fronteggiare l'inquinamento atmosferico. Del resto l'Assessora della Giunta Bonaccini, Irene Priolo, ha annunciato in tempi di pandemia e di limiti per il trasporto pubblico (per ragioni di sicurezza anti Covid-19 e di mantenimento delle distanze fisiche) una sospensione dei divieti verso le auto più inquinanti, un raddoppio delle "domeniche ecologiche" ed un coordinamento per addivenire quanto prima ad un accordo con le altre Regioni padane colpite dalla malaria: Lombardia, Piemonte e Veneto governate, come noto, da coalizioni a guida Lega e Forza Italia. La sensibilità climatica ed ecologica delle quali lascia evidentemente fiduciosi il PD emiliano - romagnolo, il Presidente della Regione ed i suoi Assessori.

Così mentre i cittadini attendono (o si battono per) "buone notizie" dalle Istituzioni locali e dalla Regione (che pure scrive sul Patto per il lavoro e per il clima che l'obiettivo al 2025 è di ridurre il traffico veicolare del 20%) il tema di una conversione ecologica e di conseguenti politiche urbanistiche, infrastrutturali e dei trasporti viene delegato ad altri soggetti politici. Forse coraggiosi, forse alleati, forse votati.


"Finita la pandemia non possiamo tornare alla normalità di prima" afferma Emily Clancy. E continua: "Non ci si può dire ambientalisti e poi sostenere progetti come il Passante di mezzo o cementificare i Prati di Caprara. Per noi Bologna deve uscire da questa crisi convintamente radicale, progressista, innovativa ... alle persone interessano le soluzioni ai problemi, non la spartizione del potere".
(Repubblica Bologna, 20 gennaio 2020)

















Quando si dice che la Politica rischia di andare in fumo ... è anche perché è sempre più difficile capire ed accettare contraddizioni, alleanze e persone che sembrano muoversi in ordine sparso e sono prive di una volontà comune di riconoscere e lavorare sulle stesse priorità, chiare e verificabili.

Per una svolta credibile, che non ripeta le esperienze del passato remoto e recente, il tempo è questo: Progetti trasparenti ed amicizia lunga. Meno fumo e più "arrosto".

 

11 commenti:

  1. Hai ragione c'è fumo e fumo, ma sempre troppo fumo.
    Fumo inquinante e fumo in una politica più propensa a "gestisce potere" che a risolvere i "problemi" della società.
    DG

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  2. Certo che la coincidenza tra la presenza di polveri e gli alti decessi da Covid è forte: ho controllato e nelle quattro regioni padane più inquinate d'Italia si contano dai 26 mila morti della Lombardia agli oltre 8 mila di Emilia, Piemonte e Veneto.
    Ecco di cosa dovrebbero occuparsi Bonaccini, Zaia etc.
    E sarebbe interessante sapere quanti e quali progetti siano stati inserirti negli investimenti prossimi venturi dai vari governi.
    Titti

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    1. Per ora quel che è certo è che in Pianura Padana si contano la gran parte delle morti da Covid-19. E (dato di ieri) l'Emilia Romagna ha superato quota 9 mila, seconda solo alla Lombardia. E questo nonostante le "eccellenze" in campo sanitario.
      Per ora quel che è certo è che Brescia, Bergamo e le province padane sono in testa alle classifiche europee per tassi di mortalità causati da polveri fini (PM10 e PM2,5). Ultimo riscontro sull'autorevole rivista The Lancet Planetary Health.
      Per ora quel che è certo è che le classi dirigenti di queste importanti Regioni italiane non hanno posto questi problemi al centro delle politiche di governo delle Istituzione e delle Aziende da loro dirette. Anzi, hanno vantato e fatto pesare i loro "successi", negando "contraddizioni" e problemi di una crescita sempre più insostenibile.
      Per ora quel che è certo è che l'opportunità di Next Generation EU e dei Bilanci nazionali ed aziendali prossimi venturi se eludono questi nodi strategici e non saranno occasione di un ampio confronto culturale e sociale, per l'Italia e per l'Europa saranno tempi duri e bui.
      Per questo è necessario riflettere e partecipare.
      Gianni

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  3. A proposito del fumo inquinante mi permetto di dire che prima dei parchi ci sarebbe da risolvere quello davanti alle scuole dove i nostri piccoli respirano ad altezza degli scarichi delle auto dei genitori.
    s.

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    1. Si, questione concreta.
      Emersa anche dalle iniziative bolognesi di Aria Pesa.
      Urgono interventi, ordinanze e controlli.
      Gianni

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  4. Fumi e polveri, sempre peggio. Oggi vedo che Modena ha superato quota 110 e Bologna è oltre 90. Quindi urgono provvedimenti. Immediati e di prospettiva.
    Nik

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    1. ... e ieri (giovedì 21) Bologna ha raggiunto "quota 112" (il limite medio giornaliero è di 50 microgrammi per metro cubo), 5 province sono oltre "quota 100" e tutte le altre oltre i livelli di soglia fissati dalla Legge.
      L'essere in "zona arancione" lascia intendere la gravità della situazione e la mancanza di controllo e di controlli.
      Occorre reagire.
      Gianni

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  5. ...espegnamoleppure'ste"cicche"!!!.Il punto è che su temi del genere – l'inquinamento, il clima che cambia e ci sovrasta, che ci uccidono perfino se non ci muoviamo in modo serio e tempestivo – fatichiamo ancora a cogliere le dimensioni concrete. E le conseguenze.

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  6. Non voglio dire, ma anche in questo caso non c'è partita: Emily C.- Alberto A. 2 - 0.
    Piuttosto vorrei capire se la tua è una dichiarazione di voto. Mi spingo un po troppo avanti?
    Anna

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  7. Purtroppo concordo, la politica con la P maiuscola è andata in fumo. Mentre molti politici con la p minuscola mi sembrano fumati.
    Copiare dai milanesi (o dal sindaco Macciantelli di San Lazzaro che lo fece anni fa) non c'è nulla di male. Ma sarebbe ora di aggredire non solo il fumo delle sigarette. Lo smog parla anche di impianti di riscaldamento e di condizionamento, di scarichi dei motori a scoppio, di produzioni agricole, di abitudini consolidate che debbono essere cambiate. E su tutto questo in Italia e qui siamo terribilmente carenti. Quindi è bene sollecitare interventi ed investimenti per una conversione o transizione ecologica verso una economia sostenibile e orientata a fini sociali.
    Ma chi lo può e lo vuole fare oggi?
    Ecco allora la questione che vorrei porre. Il primo candidato a Sindaco del PD (Alberto Aitini, A+A per l'ordine alfabetico e preferito anche nelle preferenze dei dirigenti bolognesi del partitone) si presenta con la proposta "smoking free" mentre una sua potenziale alleata di coalizione e concorrente come sindaco, la civica e coraggiosa Emily Clancy punta diritta verso argomenti assai più consistenti e ardui. Ecco allora l'interrogativo che andrà affrontato. Ci si può intendere? E la questione diviene ancor più complessa considerando che della partita potrebbero anche entrare a far parte i moderati Galletti e Casini, con un esponente a loro vicinissimo, Giancarlo Tonelli, direttore Ascom, già in pista da tempo.
    Per quanto mi riguarda mi pare che il fumo da diradare sia tanto quello reale che quello virtuale.
    pl

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  8. Certo che c'è fumo e fumo!
    E naturalmente in questo mondo di uomini strambi tanti fumi causa di conseguenze cancerogene sono consentiti mentre alcuni assai meno nocivi sono fuorilegge.
    Mario C.

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