lunedì 15 aprile 2019

Greta, la Repubblica, Fridays for future e tutti Noi

Uno stralcio illuminante del libro di Greta, pubblicato (forse non letto) da la Repubblica 

















Da una settimana la Repubblica e Mondadori hanno pubblicato "La Nostra casa è in fiamme", un interessante volume scritto dalla famiglia Thunberg - Ernman che raccoglie interventi e 91 scene che testimoniano "la nostra battaglia contro il cambiamento climatico".
Lo si può trovare ancora in tutte le edicole, a 12,90 euro più il prezzo del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari.
La sua lettura rende però immediato un interrogativo.

Per i direttori e le redazioni dei giornali dell'influente gruppo editoriale GEDI la bella scelta di divulgare i pensieri di Greta e famiglia costituisce semplicemente una non trascurabile operazione commerciale, oppure vuole rappresentare la convinzione che le idee e le proposte radicali della ragazza svedese, della sorella Beata, di mamma Malena e papà Svante sono un argomento attuale, ineludibile per il mondo intero, per le generazioni nate nel nuovo millennio e per le classi dirigenti di tutte le nostre comunità?

La copertina del volume (abbinato a la Repubblica) in edicola

























La questione si pone, considerando come il quotidiano diretto da Carlo Verdelli ha "trattato" negli ultimi giorni l'Assemblea di Milano di Fridays for future Italia: "zero tituli", zero articoli e zero notizie.
Si, nessun servizio e nessuna notizia per informare sulle preoccupazioni, sui progetti e sulle prossime mobilitazioni delle ragazze e dei ragazzi delle scuole e delle Università italiane che hanno dato vita alle grandi manifestazioni dello scorso 15 marzo e che, ora, si propongono e discutono nuovi obiettivi.

Eppure, oggi, a fare notizia sulle pagine nazionali di la Repubblica sono la morte dell'85enne imprenditore e politico Giuseppe Ciarrapico (pag.11); il viaggio di piacere verso la Costa Azzurra di una preside con l'auto della scuola (pag.16); la lettera di Nicola Zingaretti (pag. 5) ad Eugenio Scalfari, con l'impegno solenne del neo segretario PD a dare priorità alla necessaria "rivoluzione" dentro il suo partito dopo l'ennesima indagine della Magistratura e gli arresti di dirigenti ed amministratori in Umbria: tutt'altro, rispetto alla triste ipotesi fatta dal Grande Vecchio Direttore di "strana alleanza tra i due Mattei" (Renzi & Salvini) o alla urgente conversione ecologica globale e locale reclamata dalle mobilitazioni giovanili degli amici di Greta.

Pagina 11 de la Repubblica di oggi con l'addio al "Ciarra" ...
Altro che l'Assemblea di Milano di Fridays for future Italia
















Pagina 16 de la Repubblica di oggi con la denuncia del viaggio della preside sull'auto della scuola ...
Altro che l'incontro di Milano di centinaia di studenti di 105 città che sostengono le iniziative di Greta
















Pag. 5 con la lettera di Nicola Zingaretti in risposta ad Eugenio Scalfari?
All'attenzione: nessuna rivoluzione ecologica, semmai fare pulizia nel PD ...






















Così per leggere notizie sul dibattito tra le centinaia di giovani che si sono confrontati per due giorni nel capoluogo lombardo si è dovuto ricorrere alle cronache milanesi dei quotidiani (o alla ricerca su internet).
Il Corriere della Sera, ad esempio, che pure non propone servizi sulle pagine nazionali, dedica alcuni articoli e commenti in Cronaca di Milano (vedi sotto).
Informano dei contenuti politici ed organizzativi della discussione ed indicano le prime decisioni del dibattito: venerdì prossimo manifestazione a Roma a cui parteciperà anche Greta Thunberg (che avrà precedentemente un incontro in Vaticano con Papa Francesco ed altri incontri con autorità italiane);
il 24 maggio un nuovo sciopero globale.

La pagina milanese del Corriere della Sera (domenica 14 aprile)

























Ancora sul Corriere di Milano. "Amici di Greta: la politica sa cosa deve fare. Vigileremo".
(lunedì 15 aprile)

























"I giovani e le auto. Basta smog, l'aria sta cambiando" ... Un commento su il Corriere di Milano riflette su
Assemblea dei giovani di Fridays for future e politiche di governo delle città ... (lunedì 15 aprile)
Un appuntamento che può essere una occasione di grande interesse per ogni persona attenta al comune futuro e per ogni realtà sociale, culturale e politica che intende essere protagonista della costruzione di un mondo migliore e di città più vivibili.

Scrivono Greta Thunberg e famiglia cose che ci riguardano: "consumiamo 100 milioni di barili di petrolio" ... "le regole devono cambiare" ... "bisogna iniziare oggi"!

Difficile prescindere a livello nazionale e locale dal progressivo e continuo consumo di suolo vergine, dalla rigenerazione urbana e dalla lotta alla speculazione edilizia, dai progetti di rimboschimento di città e territori, dalla riduzione del traffico privato urbano e da priorità alternative in infrastrutture e mezzi per una mobilità sostenibile (dalla gomma al ferro) e non inquinante (pro bici).

Si, con Greta, parliamo di noi e di politiche alternative.

"La nostra casa è in fiamme", di Greta Thunberg, pag. 16 ...

















Bologna. Il Bosco selvaggio ai Prati di Caprara "ferito" dall'intervento delle ruspe (febbraio 2019)
















La manifestazione "La Foresta in cammino" promossa dal Comitato Rigenerazione No Speculazione
(Bologna, 16 marzo 2019)
















La grande arteria urbana A14-Tangenziale che si vorrebbe allargare a 16-18 corsie ... 
















La manifestazione sotto le Due Torri di A.MO. Bologna e Comitati NoPassantediMezzo
(febbraio 2019)
















La ferrovia Bologna - Portomaggiore ad un solo binario,
archiviato il potenziamento si investe per l'interramento?
























La manifestazione pro opere utili e contro gli ulteriori investimenti in strade ed autostrade
(Bologna, 9 marzo 2019)
















Legambiente alla manifestazione di Fridays for future: -smog, + opere utili (15 marzo 2019)
















"Cambiamo sistema non clima": studenti in via Rizzoli a Bologna (15 marzo 2019)


















Da la Repubblica Bologna (aprile 2019)

11 commenti:

  1. Quella di Repubblica mi sembra una conferma.
    Siamo una società di vecchi, egoista, che accresce il debito pubblico.
    I giornali vengono letti da pochi, prevalentemente anziani. I giovani usano i social.
    Il libro di Greta è sicuramente una operazione commerciale, come tante altre che servono per sostenere le vendite in caduta verticale.
    Del resto chi ha dubbi segua il capitolo grandi opere.
    Carlo

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    1. Io vedo molto individualismo.
      Per cui ora sui giornali andranno le foto dell'incontro di Greta con il Papa ma poco della piazza di Roma.
      Fanno notizia i personaggi non le persone.
      BiBi

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    2. C'è del vero in ogni considerazione.
      Solo una osservazione: ci sono personaggi che esprimono bisogni sociali e contenuti forti, che diventano simboli (consapevolmente o no).
      Greta e Francesco mi sembrano tra questi (nelle profonde diversità che li contraddistinguono). In un mondo che vive una grande crisi e di piccoli personaggi, risultano giganti; da cui si fatica a prescindere (anche per chi è di diversa generazione o credo, per comunicatori interessati, giornalisti intraprendenti o condizionati (dal potere o dalle mode del momento).
      Dunque lunga vita alla famiglia Thunberg ed alla Chiesa di Francesco. E soprattutto rafforziamo l'impegno e la mobilitazione per la conversione ecologica delle nostre comunità, per una maggiore giustizia sociale, per la solidarietà, la cooperazione e l'autodeterminazione tra persone e popoli.
      Gianni

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  2. Chissà se Greta incontra anche Conte e Toninelli? Potrebbe anche cambiare opinione, come è successo a loro sul Passante di Bologna.
    Mario Cinico

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    1. Chissà ...
      Toninelli è sempre molto impegnato. Difficile trovi un quarto d'ora. No?
      Gianni

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    2. Toninelli? inaffidabile.
      Come altrove, dopo avere raccolto voti per un ambiente più pulito ha lasciato via libera a tante opere dannose e inutili.
      A Bologna ha infine accettato il Passante di Mezzo.
      A Firenze ha avvallato il potenziamento dell'Aeroporto Peretola.
      In val di Susa ha consentito gli appalti per il tunnel della Torino - Lione.
      Se non lo convincerà Greta, ci penseranno le urne!
      Così potrà finalmente rilassarsi, privo di gravosi impegni ministeriali.
      F.

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  3. Benvenuta Greta!
    In tanti con lei, anche a Roma, venerdì.
    Raffa

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    1. Si, benvenuta!
      Un auspicio e un impegno.
      Gianni

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    2. Mi associo al benvenuto a Greta.
      L'invito al voto per il rinnovo del Parlamento europeo mi è sembrato un giusto richiamo alla responsabilità di tutti. Ed un rafforzativo alle sue critiche a politici, imprenditori, organi di comunicazione, etc. per non procedere adeguatamente con gli obiettivi di decarbonizzazione che riducano il riscaldamento del clima.
      In proposito vorrei segnalare quanto scritto oggi su la Repubblica dal presidente della RER Bonaccini. Un appello alla collaborazione di Regione e Governo per dare prospettiva alla IIA di Bologna, i cui lavoratori sono sottoposti di nuovo a cassa integrazione.
      Se volete è un piccolo ma concreto segnale. In nome di Greta e della sostenibilità sociale ed ambientale.
      Antonio

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  4. Greta denuncia la irresponsabilità delle classi dirigenti mondiali e grande parte degli uomini che governano il mondo la invitano a parlare e la applaudono.
    In questi giorni è successo anche in Italia.
    Mi ricorda quando il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano attaccò l'incapacità politica dei parlamentari che lo avevano appena rieletto e da questi ricevette una ovazione.
    C'è però una bella differenza tra i due episodi.
    Nel primo caso, si tratta del classico muro di gomma: mostrare ascolto per argomenti che non si riesce a demolire con l'obiettivo di prendere tempo.
    Nel secondo, si riconosceva la definitiva resa dei partiti tradizionali (PD e Centrodestra) ad un potere trasversale (economico e finanziario) che voleva ribaltare storiche contrapposizioni e sancire una nuova alleanza bipartisan contro i nuovi inaffidabili barbari (a Cinque Stelle).
    Tuttavia vorrei proporre anche un nesso.
    Per le classi dirigenti nazionali l'uso degli applausi diversamente motivati (come dei fischi pregiudiziali) si ripete.
    L'importante è sempre interrogarsi. Interrogarsi, capire e rispondere a tono.
    Con cultura.
    Quella che purtroppo a molti attuali protagonisti manca.
    Ciao!



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  5. Perché denunciare da Bologna la rossa a Bologna la grigia?
    L'Italia e l'Europa e l'America non erano sicuramente rosse....... eppure oggi se non sono grigie sono nere.
    Dunque, meglio andare a scuola per imparare piuttosto che scioperare e restare ignoranti.

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