martedì 14 febbraio 2017

Una firma per conoscere, una firma per la salute

Il cielo sopra Bologna (gennaio 2017)

















Sabato 11, domenica 12, lunedì 13 febbraio: altri 3 giorni allarme smog!
Tutte le centraline di rilevamento di ARPAE nell'area metropolitana bolognese (con l'eccezione di Castelluccio di Porretta, nell'alto Appennino) dicono che le polveri PM10 registrano, ancora una volta, valori superiori ai limiti di legge fissati dalle normative internazionali.
Come in gran parte dell'Emilia Romagna.
Si deve e si può agire per la prevenzione!

Oltre le misure di emergenza previste dal PAIR 2020 che entrerà in vigore in autunno.
Basta subire, mitigare, curare.
Occorre cambiare le politiche energetiche, urbanistiche e della mobilità.
Investire su ferrovie, trasporto pubblico e bici, non su Passante di Mezzo, Cispadana e tunnel stradale tra Val di Setta e Val di Reno.
Intanto è necessaria una maggiore informazione ambientale ai cittadini e sono urgenti studi epidemiologici sulla correlazione tra salute, traffico ed inquinamento.
Firmiamo la petizione promossa dal professor Antonio Fagioli, medico igienista, e dalla associazione di cittadini A.MO Bologna. 

25 commenti:

  1. Sui viali di Bologna siamo a 20 giorni su 44 registrazioni.
    Avanti così? Oppure vogliamo fluidificare il traffico anche qui?
    Sic

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    1. Buona idea, Sic (questa volta, ti prendo sul serio).
      "Fluidifichiamo" in tutta la Città.
      Con meno auto in circolazione!
      Come?
      Dando alternative a pendolari e cittadini.
      Costruendole giorno per giorno.
      Investendo su mezzi individuali non inquinanti e collettivi meno inquinanti.
      Non su nuove corsie stradali ed autostradali.
      Si può fare.
      Questa è l'unica sfida vincente per tutti.
      Gianni

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  2. Ho firmato perché è giusto conoscere la situazione dell'inquinamento nei quartieri popolari attraversati dalla Tangenziale. Ed anche perché la ricerca scientifica in una Università storica come Bologna o, volendo, in centri indipendenti come quello di Bentivoglio del prof. Maltoni siano indirizzate allo studio sulla relazione tra grandi arterie di traffico e malattie.
    Ma secondo me occorre assumere decisioni immediate e durature contro lo smog. Senza aspettare altri mesi o anni (10 dice il dott. Faggioli).
    Ne la Valutazione Ambientale del Ministero del nostro concittadino Galletti.
    Perché intanto i nostri polmoni respirano ...
    R.F.

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    1. Il dott. Faggioli dice di analizzare i 10 anni *pregressi*, non di aspettare 10 anni.

      Luca

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    2. Io vedo 2 piani distinti ed entrambi importanti per il governo della Città.

      1. Fornire (a tutti noi) maggiori elementi di conoscenza della realtà. Dunque hanno ragione Antonio Fagioli, l'A.MO Bologna e tutti quelli che si battono per sapere i valori degli inquinanti e dei decibel in parti diverse di Bologna e provincia. E, ancora, quando sollecitano investimenti per effettuare studi epidemiologici che coinvolgano competenze e professionalità presenti e da valorizzare.
      Dalla realtà bisogna sempre partire per progettare il futuro. Soprattutto se ci interessa il bene comune e per esso vogliamo lavorare e vivere.

      2. Molti elementi di realtà già li conosciamo. Bologna, l'Emilia Romagna e l'Italia tutta soffrono di inquinamento. Frutto della natura e soprattutto di uno sviluppo economico e sociale che non si è posto limiti ragionevoli.
      Dunque, già da tempo, ridurre lo smog ed il rumore di fondo sono priorità di interesse generale per ogni persona e per ogni serio amministratore o uomo/donna di governo. Proprio perché, come tu dici, "intanto i nostri polmoni respirano".

      Per questo servono misure immediate.
      Trovo indecente che Merola, Priolo, l'Amministrazione ed il Consiglio Comunale non si attivino per fronteggiare picchi (247 di PM10) e lunghe giornate oltre le soglie di legge. Legambiente, al riguardo, sostiene, ad esempio, che occorre anticipare le misure del PAIR2020. E' una linea opposta a quella di chi sottovaluta i rischi (magari per ritrovarsi i Pronto Soccorso degli ospedali sovraffollati ed incapaci di corrispondere alle domande dei cittadini). Si può fare di più?
      Confrontiamoci. Qui si è scritto che potrebbero essere posti limiti anche su Tangenziale ed altre arterie cittadine, a partire dai TIR. Perché no?

      Poi servono misure di medio e lungo periodo (dette strategiche o strutturali).
      E' ancora più indecente che Merola, Priolo, Bonaccini, Donini e C. non accolgano le proposte di tanti bolognesi volte a invertire (da subito!) le priorità istituzionali (non Costituzionali).
      Per intenderci: sospendiamo (fermiamo o rinunciamo) il percorso verso l'apertura dei lavori per realizzare il Passante di Mezzo (oltre 600 milioni) e completiamo innanzitutto il SFM bolognese e investiamo nella rete ferroviaria regionale: mettendola in sicurezza e potenziando i servizi (diurni e anche serali). Perché su questo i Governi e gli Amministratori sono inadempienti, da decenni.
      E, soprattutto, perché questo potrà servire a ridurre progressivamente la dipendenza di cittadini dall'uso costante di auto (un 5-10-20% ...) .
      Nel nord Europa funziona così. Si può fare! Volendo.
      Si torni a ragionare e a fare accordi diversi con il Governo, con Autostrade, con FS, Trenitalia e TPER.

      Così si rappresenterebbe al meglio Bologna, la sua tradizione, la sua cultura, la sua domanda sociale; i diritti fondamentali alla salute ed alla sicurezza.
      Gianni

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  3. Ultimamente la mia asma è più felice si fa sentire di più .
    :-)

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  4. Da ieri sono state posizionate 3 stazioni mobili nei pressi della Tangenziale, pare per una durata di circa un mese. Le rilevazioni sono a cura di Società Autostrade. Con tutto il rispetto, è come chiedere ad un oste di "testare" il proprio vino. Perché non si è ricorsi ad un ente super partes? E soprattutto, che fine hanno fatto le centraline FISSE che i cittadini chiedono da decenni e l' anno scorso con petizione popolare firmata da 3000 abitanti?
    Ryan

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    1. Sottoscrivo.
      Mi pare interessante lo scritto di Tomaso Montanari pubblicato qui sopra. Partendo da altra esperienza affronta a temi irrisolti e riflessioni comuni.
      Gianni

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  5. ciao Gianni,
    a volte mi sembra di captare qualcosa di positivo intorno a me ma spesso non mi è chiaro, per fortuna tu e altri scrivete...e continuate a vigilare...lottare. Grazie, vediamo se le lettere che formano i nostri nomi possono aiutarci a far arrivare il messaggio all'ambizioso sordo e fantasmatico sindaco
    taia

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  6. Sono passati solo 7 giorni dall’ultima “emergenza aria” nelle nostre città e l’inquinamento è tornato inesorabilmente a salire.
    Da sabato tutti i capoluoghi dell‘Emilia Romagna sono tornati a superare i limiti di legge per quanto riguarda le PM10, e la situazione è destinata a peggiorare a causa dell’alta pressione che perdurerà sulla nostra regione almeno fino al prossimo fine settimana.
    In un quadro che torna a prospettarsi grave, Legambiente si appella ai Sindaci dei Comuni sopra i 30.000 abitanti chiedendo di adottare da subito le misure contenute nel PAIR2020, senza attendere l’approvazione in Assemblea regionale.
    “In una situazione che continua a minare la salute pubblica – sottolinea l’associazione – chiediamo che i sindaci superino il ritardo regionale nell’approvazione del PAIR2020 e adottino immediatamente sui propri territori le norme contenute nel piano. Già il Comune di Carpi ha adottato l’entrata in vigore delle misure emergenziali a partire dal quarto giorno di superamento consecutivo dei limiti”.
    Legambiente ricorda che la vera emergenza è l’inerzia. Contro l’inquinamento servono decisioni drastiche, coraggiose e spesso impopolari. Ma prese per il bene pubblico.
    L.E.R.

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    1. Ottima idea, e però bisognerebbe aggiungere che il Passante di Mezzo è l'esatto contrario delle misure previste dal PAIR. Legambiente potrebbe completare il quadro prendendo una posizione netta, chiara e perentoria contro il potenziamento dell'autostrada-tangenziale di Bologna, cosa che fin qui non ha fatto.

      Luca

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    2. Sottoscrivo.
      Il tempo è maturo.
      Gianni

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  7. Un piccolo gesto, concreto.
    Può accrescere la consapevolezza.
    Ma l'emergenza richiede azioni immediate di governo.
    s.

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    1. Giusto.
      Ne sono state presentate e proposte. La Regione (PAIR2020) le sue, le ha rinviate all'autunno ...
      Un errore.
      Ma, soprattutto, occorre lavorare per la prevenzione, per la conversione ecologica delle società.
      E anche qui, mancano progetti adeguati. Presenti e possibili. Ma non praticati con giusta determinazione.
      Gianni

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  8. Becchi e bastonati!
    Oggi respiriamo smog (nuovo allarme in tutta Italia) e domani dobbiamo anche pagare di tasca nostra perché inquinati (seconda fase dell'infrazione europea).
    Pazzesco!
    Ma nessuno indaga mai sulle mancate azioni dei responsabili per la salute pubblica?
    BiBi

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    1. Si dovrebbe fare.
      Sicuramente sul versante politico.
      Dove le cose sono sicuramente relativamente semplici.
      Gianni

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  9. Leggo che negli ultimi due giorni lo smog registrato a Bologna è di pochissimo entro i limiti di legge, mentre in tutta Emilia vengono superati e si conferma l'allarme.
    Due considerazioni:
    Siamo sicuri che qui i rilevamenti sono corretti e rappresentativi?
    Possiamo procedere nella assunzione di misure antismog in ordine sparso?
    L.

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    1. Parere?
      1. Non dubito sulla professionalità dei tecnici.
      Sono per una pluralità di fonti e per adeguati controlli.
      2. È urgente coordinare politiche ed azioni a livello locale e nazionale.
      Gianni

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  10. leggo dell'autorevole firma di Fiorella Belpoggi ...
    ma perche personale?
    poi la condivisione del consigliere ed ex assessore Colombo.
    passettini ...

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  11. Bene la firma. Anch'io A.MO Bologna!
    Zorro

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  12. Superata quota 1.000.
    Obiettivo 2.000.
    sb

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  13. Si. Firme, obiettivi, argomenti, dialogo, progetti, verifiche.
    Gianni

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