giovedì 2 febbraio 2017

Galletti, Gazzolo, Merola e il popolo inquinato

Alla Stazione del SFM Bologna San Vitale passa veloce un Freccia Rossa 


















Due notizie del giorno meritano di essere considerate.
Primo. Tutto il nord Italia registra, ancora una volta, livelli di inquinamento ampiamente superiori ai valori considerati pericolosi per la salute delle persone dalle autorità sanitarie competenti.
A Bologna, ieri, ARPAE ha registrato 247 microgrammi per metro cubo di polveri PM10, a fronte di una soglia limite da non superare di 50. E sono 7 giorni consecutivi che respiriamo questa mal'aria.
"Domenica stop alle auto" titolano i giornali.
Secondo. L'Europa sta aprendo una procedura di una infrazione contro l'Italia per non essere intervenuta efficacemente contro questi livelli insopportabili di inquinamento.
Si dice che la sanzione può costarci un miliardo (la Stampa).

In questo contesto lunedì scorso si sono incontrati presso la sede della Regione Emilia Romagna il Ministro Gian Luca Galletti e gli Assessori all'Ambiente delle 4 più grandi regioni della pianura Padana.
Al loro arrivo una delegazione di Legambiente e di rappresentanti di comitati contro il Passante di Bologna.
I primi, con uno striscione "Ci avete rotto i polmoni. No allo smog", per sollecitare un decalogo di interventi prioritari elaborato dalla associazione ambientalista; i secondi per diffidare Governo ed Amministrazioni locali dal procedere nell'iter verso la realizzazione dell'allargamento di A14 e Tangenziale in assenza di necessari preventivi rilevamenti, analisi epidemiologiche, studi sulle conseguenze ambientali e sociali di tali opere e di una pianificazione territoriale corrispondente alle norme di legge.

La Stazione di Ozzano, utenti esposti a freddo e vento (gennaio 2017)


















Al termine dell'incontro istituzionale, la conferenza stampa.
Secondo Galletti "la qualità dell'aria è migliorata in questi anni, ma la situazione resta critica ... e dobbiamo continuare con azioni molto forti". A supporto di queste affermazioni, parla di "100 milioni spesi dal suo Ministero l'anno scorso" e di un "decreto caldaiette" che incentiva l'installazione di bruciatori ad alto rendimento con detrazioni fiscali fino al 65%.
Per l'Assessora lombarda Claudia Maria Terzi: "gran parte delle cose che chiedono (quelli di Legambiente) sono già contenute nei nostri piani. La Lombardia contempla 91 azioni, l'Emilia 90, per esempio".
La collega emiliana Paola Gazzolo, affiancata dal Presidente della Giunta Stefano Bonaccini, illustra l'ultimo piano aria approvato in viale Aldo Moro, il PAIR 2020: 300 milioni complessivi e 90 azioni. Tra queste, l'impegno di ammodernare il trasporto pubblico con 600 nuovi bus, la decisione di istituire (dall'autunno 2017) blocchi della circolazione per i veicoli di più vecchia immatricolazione in presenza del superamento per 4 giorni consecutivi (oggi sono 7) delle soglie massime fissate per le polveri PM10, la scelta di destinare milioni di incentivo al rinnovo degli automezzi commerciali ... o l'obbligo della riduzione delle temperature fino ad un minimo di 19° in edifici pubblici, privati e commerciali.

Il treno per Portomaggiore fermo al Piazzale Est
Purtroppo, silenzio assoluto su progetti di governo volti a prevenire l'inquinamento atmosferico ed acustico ed a ridurre la fonte principale di smog e decibel, il traffico.
Silenzio su obiettivi di conversione ecologica della mobilità; sul cambio delle priorità negli investimenti programmati.
Ma un popolo inquinato ed impoverito può apprezzare briciole marginali (decine di milioni) destinate alla mitigazione dei danni e alla compensazione dei rischi, mentre si continuano ad investire grandi somme in strade, autostrade, incentivi per produrre nuove auto ed autocarri? E, ancora, miliardi di euro in infrastrutture, produzioni e consumi portanti di un sistema economico in crisi, insostenibile e inquinante?
No!
"Ci avete rotto i polmoni" davvero, per dirla con Legambiente.
E' sempre più evidente che per respirare aria meno inquinata e salubre occorre cambiare le priorità, invertire i progetti e i finanziamenti.

Ragioniamo sul nodo bolognese, strategico per la mobilità regionale e nazionale.
La prima scelta e la realizzazione più urgente è una moderna, sicura ed efficiente rete ferroviaria.
Nazionale, regionale e, soprattutto, quel Servizio Ferroviario Metropolitano annunciato e promesso dalle Istituzioni locali oltre 20 anni fa e non ancora realizzato. Da quattro Sindaci di Centrosinistra (Vitali, Cofferati, Delbono e Merola) e da uno di Centrodestra (Guazzaloca). Per mancanza di finanziamenti, di risorse e, soprattutto, di volontà politica. Sempre troppo condizionata dagli interessi di potenti imprese automobilistiche e di un sistema economico e sociale (anche cooperativo) vasto e articolato. Che pensa di difendere profitti, privilegi, lavoro o attività faticosamente avviate e costruite.

I treni da e per Vignola o Mantova - Poggio Rusco fermano al Piazzale Ovest

















Questa è le grande sfida.
Perché un moderno, efficiente e confortevole SFM potrebbe consolidare le centinaia di migliaia di utenti, lavoratori e studenti, che già utilizzano il servizio.
Perché potrebbe conquistare altre decine di migliaia di utenti, oggi scoraggiati da tempi lunghi e da frequenti imprevisti che fanno spesso saltare coincidenze, appuntamenti, orari.
Perché un abituale maggiore utilizzo del SFM toglierebbe, ogni giorno, dalle strade e dalle autostrade da e per Bologna una parte importante di auto che ora si incolonnano nei punti più congestionati.
Perché meno auto in movimento significa meno motori accesi e causa di polveri sottili, dissidi di azoto, ozono e decibel.

La Stazione Calderara - Bargellino, a fianco dell'Aeroporto 

















E' un progetto possibile. Concreto.
A condizione di completare le Stazioni previste nei vari Quartieri popolari e in tutti i Comuni interessati. Con ambienti maggiormente protetti e non esposti a vento, freddo o caldo caratteristici delle varie stagioni.
A condizione di confermare le Stazioni previste a ridosso di poli strategici, che contano flussi quotidiani di decine di migliaia di visitatori (la Stazione Prati di di Caprara a ridosso dell'Ospedale Maggiore e la Stazione Massarenti nei pressi del Policlinico Sant'Orsola - Malpighi).
A condizione di non rinunciare alla Stazione Calderara - Bargellino per il collegamento con l'Aeroporto Guglielmo Marconi. Necessario e da realizzare anche qualora si volesse completare il discusso, discutibile, costoso, sbagliato progetto del People Mover.
A condizione di avere linee passanti in Stazione Centrale, che riducono i cambi di treno (collegando direttamente Portomaggiore e Budrio con Casalecchio e Vignola), oppure il percorso e il tempo oggi necessari per raggiungere la coincidenza utile.
A condizione di valorizzare tutte le Stazioni del SFM di parcheggi auto e di posteggi bici e noleggio cicli custoditi, accoglienti e capaci di riparare i mezzi ed offrire indicazioni utili per i potenziali utenti/clienti.
A condizione di integrare treni FS e TPER e questi con servizi bus o navette. Un coordinamento comprensivo di biglietti ed abbonamenti unici.

La vista sull'Aeroporto Marconi dal finestrino del treno in arrivo a Bargellino


















Si può fare. Occorre mettere in campo e coordinare idee, persone, collaborazioni.
Convertendo attività e lavori, formando competenze e nuove professionalità.
Parliamone.
Qui ed ora va sottoscritto un Patto per una Mobilità ed uno sviluppo sostenibili tra il Governo Gentiloni - Galletti - Delrio, la Giunta regionale Bonaccini - Gualmini - Donini, l'Amministrazione bolognese Merola - Priolo, le FS di Barbara Morgante, TPER di Giuseppina Gualtieti. 
Con tempi definiti e risorse certe.
Solo stabilendo questa precisa priorità, questi immediati investimenti e sospendendo l'accordo dell'aprile 2016 per l'allargamento a 16-18 corsie dell'Asse A14-Tangenziale, si da una risposta concreta e comprensibile al popolo inquinato.
In linea con le direttive europee ed internazionali di Parigi, COP21, e Marrakech, COP22.

30 commenti:

  1. Stop alle auto?
    Non scherziamo!
    Stop solo "alle auto inquinanti".
    Chiediamo a Wolkswagen e Fiat quali sono? O alle Autorità che dovrebbero controllare?
    Nik

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    1. Viviamo tempi duri. Con classi dirigenti irresponsabili.
      C'è chi altera dati.
      C'è chi non fa i controlli necessari e dovuti.
      C'è chi nega l'emergenza.
      C'è chi non realizza misure strutturali e di prospettiva.
      C'è chi insiste nel ripetere errori del passato.
      Troppi stanno a vedere o sussurrano.
      Senza una rivoluzione culturale e politica non vedo futuro.
      Gianni

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  2. C'è una stima dei costi relativi al completamento del SFM di Bologna? E i tempi necessari per il completamento?
    Perché in presenza di questi dati si potrebbero fare valutazioni più calibrate su tutto il sistema della mobilità in area metropolitana ...
    V.M.

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    1. Sicuramente qualcuno questi dati li ha o può aggiornarli rapidamente.
      I miei risalgono a troppi anni fa.
      Quando, avessimo fatto scelte alternative (sulle ferrovie anziché sulle strade), oggi ci troveremmo con una migliore qualità della vita, meno smog e rumore, migliore mobilità e sanità, meno sprechi e debito pubblico.
      Gianni

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  3. Non so.
    Da un lato capisco che da molti anni nelle lotta all'inquinamento si "gira a vuoto".
    Dall'altro la rinuncia all'auto, alla mia auto, "quella personalizzata" e curata come fosse parte della "mia casa", è difficile. Come rinunciare alla casa, appunto.
    Conclusione. Non so se la scelta "tutto alla ferrovia" sia un investimento di per se risolutivo.
    Tom

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    1. Penso che nulla sia, in se, risolutivo. Ma sicuramente aiuta.
      Un moderno ed efficiente servizio ferroviario e di trasporto pubblico incentiverebbe una quota importante di pendolari ad usarli. Così una rete diffusa di percorsi ciclabili sicuri incoraggerebbe all'uso della bici.
      Non si tratta di rinunciare all'auto, ma di usarla in modo più intelligente, consapevole e razionale.
      Gianni

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  4. Il Carlino annuncia un nuovo vertice in Regione.
    Per il Comune di Bologna andrà Valentina Orioli.
    Pare che Virginio Merola sia impegnato a escogitare un nuovo "coup de theatre" ...
    In tempi di twitter, Renzi e Trump non si possono impiegare gli stessi anni che sono serviti in passato per passare dal Passante Nord al Passante di Mezzo!
    Prepariamo le telecamere.
    Mario Cinico

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    1. Magari!
      Per il momento ... parla d'altro.
      Oggi in una intervista il Sindaco si preoccupa di "dare risposte ai cittadini" residenti alla Bolognina preoccupati per il degrado del loro territorio.
      Forse lo risolverà con lo sfratto a Xm24 e destinando: "un posto di polizia"; "la caserma dei carabinieri", ora a Corticella; "la prima Casa della salute in città".
      (da la Repubblica Bologna, pag. V, per la rubrica "Le scelte della politica")
      Gianni

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  5. Giusto. E' necessario pensare lungo. Priorità agli investimenti nelle ferrovie e non al potenziamento di strade.
    Però a me pare ci sia anche un problema di stringente attualità. Superati i 7 giorni di superamento delle soglie di rischio, che si fa?
    Non possiamo dire solo "si lavori per più treni ed utenti del trasporto pubblico".
    E ora? Nell'immediato?
    Le risposte degli attuali amministratori sono risibili: "si fermano le vecchie auto domenica prossima".
    Si, quando il traffico si riduce già drasticamente e poi ... magari piove.
    No, questi non sono credibili.
    Ma noi, noi che possiamo fare e sostenere?
    Ciao!

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    1. In Emilia domenica "sarà attuato il blocco della circolazione" delle autovetture e per l'intera settimana viene disposto "un limite di temperatura massima negli edifici di 19°".
      Basta?
      Non credo. Tuttavia è un segno di risposta.
      Ma a Bologna, no. Manco questo.
      Merola e Priolo si affidano alla pioggia. O meglio, "ci" affidano.
      Gianni

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  6. Ma Legambiente ha apprezzato il PAIR .... e sostiene che ora deve essere adottato dai Comuni ....
    L.

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    1. Il PAIR contiene misure positive ed utili.
      Il limite di fondo è che pare prescindere dalle principali scelte di governo della Regione: quelle relative alla programmazione del territorio e della mobilità.
      Se si investono miliardi su Cispadana, Passante di Bologna e strade anziché su ferrovie e SFM bolognese cambiano le prospettive ... e la qualità dell'aria e dell'ambiente.
      Legambiente lo sa. Anche se non sempre lo dice con la forza necessaria.
      Ieri tuttavia il Presidente regionale, Lorenzo Frattini, ha detto parole precise e condivisibili. Sull'Emilia Romagna e su Bologna: "arrivano tardi e manca un piano".
      Ed ha sintetizzato la strategia antismog del Comune "inqualificabile". Questa volta sottoscrivo.
      Gianni

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  7. Come già ho osservato nel post sul prof. Balzani: Perché i blocchi del traffico non devono mai interessare la Tangenziale? Non è territorio comunale anche questo? Mentre la città "respira" (si fa per dire), a ridosso del Gassante di Mezzo si tabaccano ancor più benzene e PM10.
    Ryan

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    1. Concordo. Non possono esserci "zone franche". E controlli inesistenti.
      Ma purtroppo le classi dirigenti e questa Amministrazione comunale, in particolare, evidenziano una irresponsabilità totale.
      A fronte di settimana di mal'aria e a 9 giorni consecutivi di smog a livelli di allarme sanitario, Merola, Priolo, Orioli, Rizzo Nerzo ... non hanno adottato alcuna misura e parlano di altro. Il Sindaco decide di "rispondere" ai cittadini della Bolognina sul degrado della zona e non dice una parola sullo smog che colpisce l'intera Città Metropolitana.
      Né per fronteggiare l'emergenza.
      Nè per cambiare le caratteristiche strutturali dello sviluppo economico e sociale che ripropongono questi allarmi. Che si ripetono regolarmente.
      Gianni

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  8. Ma che vi frega dello smog? O del rumore?
    Il tema di Tg (non coop), di Lilli (ogni sera) e di Chicco Mentana (3 ore in prima serata) è la Virginia Raggi (leggi MoVimento 5 stelle).
    Adeguatevi!
    *****

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    1. Se però non vi adeguate, parliamo anche di smog e rumore.
      Ok per la priorità delle ferrovie. Ma hanno da essere sicure. Non come quelle dell'era Moretti.
      Quanto al Passante bolognese s'ha da bloccare. È sballato e anche immotivato. La terza corsia dinamica per l'autostrada è sufficiente. Lo scrivono anche nel progetto.
      Per quanto riguarda le corsie libere il Comune potrebbe intervenire sulla circolazione. Volendo! Quanti mezzi pesanti circolano? Ci si è mai posti il problema della sicurezza? Del rischio causato da autobotti con materiali pericolosi?
      Si potrebbe procedere con delibere ed ordinanze. Volendo.
      Ma si vuole?
      Chiediamo lo a Galletti, Gazzolo, Merola ed Orioli.
      *****

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    2. Su Roma.
      Inevitabile discutere.
      Per alcune rilevanti (e dal mio punto di vista apprezzabili) scelte di governo di valore nazionale (oggi a Roma e in Italia non sono prioritari investimenti Olimpici; rigenerazione urbana; si ad un nuovo stadio a condizione che il progetto non contenga inaccettabili speculazioni immobiliari).
      Per l'inadeguatezza manifesta di Virginia Raggi, che ha quantomeno male selezionato troppi assessori e dirigenti (non perché "di destra" o "di sinistra", ma perché "inaffidabili" o "compromessi con il vecchi potere". "A sua insaputa"? Onestamente, difficile crederlo.
      Dunque, discutiamone con argomenti e senza inutili approcci propagandistici di parte.
      Come sarebbe giusto discutere di più e meglio delle esperienze di governo e di malgoverno di Torino e di Milano o di Bologna. Oppure dei piccoli grandi mondi di Boschi, Lotti, Del Sette, Moretti, De Luca, Castiglione, Sala, Poletti, ...
      Su smog e decibel fuori controllo.
      A mostrare irresponsabilità sono soprattutto i vecchi ed i nuovi Ministri dei Governi nazionali, i partiti passati e presenti; molte Amministrazioni di Centrodestra e di Centrosinistra. Nessuno ha proposto e praticato, nei decenni, scelte adeguate e coerenti di conversione ecologica delle produzioni e dello sviluppo.
      E' chiaro che anche le ferrovie debbono essere pensate e dirette diversamente. Non solo TAV. Soprattutto treni regionali e locali per pendolari ed utenti quotidiani. Anche merci.
      In sintesi: meno affari e privilegi per pochi e più servizi, sicurezza e salute per tutti.
      Gianni

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  9. "Smog" chi?
    Bologna "stia serena"!
    Presto verrà la pioggia .....
    Sic

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    1. Galletti, Gazzolo, Merola, Renzi, Berlusconi, d'Alema ... passano.
      Tutti noi, umani, passiamo.
      La natura pensa a tutto. E livella.
      Si, ora piove!
      D.

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    2. Si. Viva la pioggia!
      Per ora dobbiamo accontentarci.
      Gianni

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  10. Qualcuno ha capito le vere ragioni per cui invece di usare la ferrovia hanno scelto la rotaia sopraelevata per collegare il centro città con l'aeroporto?
    Rino

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    1. Non ho risposte vere.
      La mia convinzione è che non sia una soluzione all'altezza delle necessità.
      Temo sia motivata da interessi miopi e di pochi. A svantaggio dei più.
      La scelta doveva essere una navetta ferroviaria.
      Gianni

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  11. Convengo sul fatto che ci sono grandi opere che procedono più velocemente di altre.
    Ma anche perché ci sono maggiori pressioni che le sostengono ...
    La politica del resto esprime la società, la condiziona e ne è condizionata.
    Anche a Bologna si sono fatti investimenti in linee (per Crevalcore e Verona), stazioni (in città e nei comuni) e mezzi (nuovi treni). Poi e vero, non si è finito.
    Proviamoci nei prossimi 5 anni, con l'impegno di tutti.
    Antonio

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    1. Antonio, la sollecitazione e la mobilitazione di tanti mi pare non manchi. Da tempo. Comitati di pendolari e di cittadini, associazioni ambientaliste, sindacati dei lavoratori, forse anche forze politiche ultimamente ...
      Quel che è certo è che le Istituzioni locali ed i Governi nazionali debbono cambiare le loro priorità, gli investimenti.
      Ferrovie e servizio pubblico anziché strade ed autostrade.
      Completamento e valorizzazione del SFM di Bologna piuttosto che il Passante a 16-18 corsie.
      Si, proviamoci.
      Gianni

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  12. È tornato il sole. Poveri noi. Dobbiamo preoccuparci?
    s.

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    1. Si. Dobbiamo continuare a preoccuparci. Senza soste.
      Il problema è strutturale.
      Controlla i dati ARPAE. Sabato 11 e domenica 12 i valori di PM10 hanno ricominciato a superare il valore limite dei 50 microgrammi per metro cubo.
      Gianni

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  13. Vorrei richiamare la vostra attenzione su una delle linee che dovrebbe configurare il Servizio ferroviario metropolitano bolognese.
    La realtà dice che basta un guasto ad un treno che la linea Bologna - Portomaggiore va in tilt. Come è successo ieri e la soluzione bus fa sballare tutti gli orari.
    La prospettiva tuttavia è di investire soldi pubblici per interrare la linea e consentire meno interruzioni al traffico automobilistico in città. Lascio intendere i disagi ai pendolari conseguenti al lungo periodo in cui si faranno i lavori. Per una soluzione che impedirebbe definitivamente l'auspicato raddoppio della linea.
    a. mengoli

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    1. Purtroppo questa è la realtà.
      Ecco perché occorrono scelte ed investimenti alternativi.
      Gianni

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  14. Tranquilli.
    Il mese orribile è passato. La pioggia ha ripulito l'aria.
    Possiamo riprendere a fare tutti le solite cose, con le abitudini consolidate.
    Almeno fino alla prossima emergenza smog.
    Mario C.

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    1. Mario, siamo di nuovo in emergenza!
      Controlla ARPAE.
      Gianni

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