E' sempre più difficile riconoscersi in Questa Europa.
Prima, la moneta unica in un contesto di politiche (agricole, industriali, fiscali, del lavoro, del territorio, di difesa) nazionali, diverse e in competizione; Istituzioni Comunitarie (Parlamento di Strasburgo e Commissione) deboli a fronte di poteri economici e finanziari condizionanti e di Governi nazionali ancora troppo forti ed egemonizzati dall'asse franco-tedesco.
Poi, l'impari braccio di ferro con il nuovo Governo ed il popolo della piccola Grecia, che chiedevano di cambiare scelte e trattati di stampo neo-liberista, concluso con l'inevitabile umiliazione delle speranze suscitate da Tsipras e Syriza.
Quindi, le chiusure nazionaliste e razziste di fronte ai processi migratori che portano milioni di persone a fuggire da guerre, regimi oppressivi, climi avversi, fame e povertà, che si sostanziano nella approvazione di pessime misure "protezionistiche" e nella erezione di nuovi muri e reticolati che cancellano la libera circolazione delle persone, mentre conservano quella delle merci e delle armi.
Infine risposte esclusivamente nazionali, militari e illiberali al terrorismo.
Con due decisioni al limite dell'incredibile.
La prima.
La possibilità di sforare i rigidi parametri economici e finanziari imposti dalla Troika ed il dogma del pareggio nei bilanci dei singoli paesi per le spese relative alla "sicurezza". Intendendo, con questo termine, esclusivamente le misure ordinarie e straordinarie considerate (dai diversi Paesi) necessarie per difendere l'ordine pubblico e per combattere il terrorismo internazionale e introducendo una arbitraria e inaccettabile distinzione con la sicurezza sociale ed ambientale delle comunità che, come noto, provoca, ogni anno, molte più vittime (soprattutto nel Vecchio Continente).
La seconda.
Il finanziamento, con 3 miliardi di euro, della Turchia di Erdogan per bloccare i migranti in marcia verso l'Europa.
Si, miliardi e promesse di Europa, se il regime autoritario che lascia impunite le stragi di pacifisti e l'assassinio di avvocati, che imbavaglia e incarcera giornalisti, che reprime con la forza e leggi illiberali le opposizioni sociali e politiche, che finanzia le organizzazioni terroriste, che abbatte un aereo russo fuori dalle norme di ingaggio internazionalmente riconosciute e dovute, saprà fare il lavoro sporco che in passato venne delegato ai regimi di Gheddafi e di altri Stati nord africani.
Un indecente e pericoloso mercanteggiamento sulla pelle di milioni di persone e di popoli in cerca di riconoscimento e di diritti universali.
Colpi duri, forse mortali, alla storia, alla cultura, alla immagine migliore dell'Europa.
Così anche chi vorrebbe attribuire alle religioni ed alla Chiesa Cattolica un ambito decisamente distinto dalla politica e dal potere temporale, le parole, le idee, i gesti e le pratiche universali di Papa Francesco risultano un riferimento importante e prezioso.
E' interessante la lettura delle encicliche e dei discorsi.
Offrono spunti interessanti, originali ed utili per un Programma politico di Governo a molti partiti, coalizioni e/o movimenti impegnati nella società civile e nelle Istituzioni (comunitarie, nazionali e locali).
Concetti e principi semplici, diretti, non scontati.
Tra questi:
"le guerre non sono una risposta al terrorismo";
"il terrore si vince praticando la pace";
"la produzione e la diffusione di armi sono un atto contro l'umanità";
"la priorità assoluta è combattere fame, povertà, inquinamento, disuguaglianze, ingiustizie";
"occorre cooperare ed unirsi per affermare la dignità di tutte le persone, innanzitutto i diritti dei lavoratori e degli ultimi";
"deve affermarsi il bene comune, la responsabilità sociale delle imprese e delle banche, dei poteri economici e finanziari".
Ricercando, approfondendo ed articolando in questa direzione forse si può costruire, ora e in ogni luogo, l'Altra Europa di cui si sono perse le tracce.
L'Altra Europa che può unire cittadini, popoli e culture del Nord e del Sud, d'Occidente e d'Oriente.
Fuori da questi principi ed indirizzi, da pratiche politiche e di vita conseguenti e coerenti, ci sono solo individualismo esasperato, rabbia e violenza, resistenze conservatrici, disgregazione sociale e politica, rischiose avventure.
I cattocomunisti non muoiono mai.
RispondiEliminaSic
A me pare che i comunisti non esistono più, se non nelle narrazioni (sempre più démodé) di Silvio Berlusconi.
EliminaMentre i cattolici, con Francesco, danno segni di vitalità e provano a costruire un'Altra Chiesa, rispetto a quella ancora esistente ed operante ma vecchia, corrotta e di potere.
Tuttavia segnalo le rinnovate inaccettabili tesi sulla donna, sui gay e su temi etici.
Anna
Anna, concordo.
EliminaFrancesco è il Papa. Ed ha tanto da fare, come Papa.
A partiti, movimenti, coalizioni spetta rappresentare interessi e visioni del mondo, governare il cambiamento (nella società e nelle istituzioni).
Noi tutti possiamo partecipare, condividere e criticare.
Gianni
Perché l'Altra?
RispondiEliminaL'Europa (questa) con Francesco.
Ed io aggiungo, anche con Renzi.
Perché anziché alle armi e agli eserciti ha fatto appello alla politica ed alla cultura.
Non è poco.
Anche per la sinistra-sinistra, tipo Hollande ed i socialisti francesi.
Coraggio!
f.v.
Purtroppo in Europa si misurano interessi diversi.
EliminaTedeschi, greci, francesi, polacchi, inglesi, ungheresi .......
Un Caos.
Io interpreto l'Altra Europa come ricerca di una comune identità per popoli che progressivamente sono interessati a costruire gli Stati Uniti d'Europa (Spinelli).
E' una prospettiva politica e culturale chiara e forte!
Più certa e sicura di quella che muove le fallimentari classi dirigenti attuali.
pl
f.v., penso anch'io (come pl) che Questa Europa (di queste classi dirigenti, della Troika, di Juncker e della sua maggioranza) non va. Bisogna cambiarla, realizzando giustizia sociale, conversione ecologica, partecipazione democratica.
EliminaSu molti argomenti, Papa Francesco sostiene priorità condivisibili. Se diventassero quelle dei capi di Stato, di Governo e della Comunità sarebbe un grande passo avanti.
Renzi? Apprezzo la prudenza rispetto a Hollande - Vells ed ai sostenitori della risposta armata al terrorismo.
Tuttavia le scelte strategiche del Governo italiano mi sembrano decisamente inadeguate e sbagliate, tanto sul piano interno quanto su quello internazionale.
Forte con i deboli, debole con i forti.
f.v., a Renzi manca coraggio!
Gianni
Renzi?
EliminaPace o Guerra?
Pace e Guerra.
Un po' e un pò.
Sicurezza e cultura. Militari e bonus.
Scelte inadeguate e sbagliate?
Il minimo che si possa dire.
BiBi
I papi facciano i papi.
RispondiEliminaI magistrati facciano i magistrati.
Gli imprenditori facciano gli imprenditori.
I banchieri facciano i banchieri.
I cittadini facciano politica e si confrontino per il governo.
La sinistra sia distinta ed antagonista della destra.
Non dimenticate che tra i socialisti non ci sono solo Hollande o Gabriel, ma anche Corbyn e Costa.
Questa Europa non va, ma un'Altra Europa deve recuperare ed esprimere le migliori risorse di Questa.
Antonio
Antonio, giusto distinguere. Ci mancherebbe.
EliminaValutiamo i progetti, le alleanze, i soggetti che si rappresenta e che si vuole rappresentare.
Gianni
Incomincio a pensare che oltre ad un'Altra Europa occorranno anche Altri Europei, Un'altra idea di Democrazia , e un nuovo concetto di LEGALITA' e SICUREZZA .
RispondiEliminaAltrimenti sarà "VALLS" FOREVER.
Discutiamo.
EliminaPer me, ad esempio, Democrazia deve essere sempre più partecipazione ed assunzione di responsabilità dei cittadini. Altro rispetto a delega e sistema istituzionale maggioritario.
Fin qui comunque, più che "VALLS" FOREVER abbiamo contato "MARINE" Forever. Almeno mi pare.
Gianni
Voterei anch'io l'Europa secondo Francesco!
RispondiEliminaIntanto sperimentiamo l'Europa di Junker (che trattava con le multinazionali per ridurre le tasse), di Orban (che ha alzato un muro contro i migranti), di Hollande (che risponde al terrorismo con i bombardamenti), di Renzi (che invia altri 450 soldati in Iraq).
E pensiamo di piacere al mondo?
Sic
Fra qualche ora vedremo se Podemos o se no podemos un'altra Europa ...
RispondiEliminam.m.
Si, Podemos!
RispondiEliminaOltre il 20% non è poca cosa.
Ma scommetto che finirà con un governo Popolari e Socialisti. Come in Germania e qui.
Ciao!
E se la Spagna cattolica si unisse in un governo di socialisti, Podemos, autonomisti, comunisti e verdi vari?
RispondiEliminaSarebbe un bel regalo per un'Europa nel segno del cambiamento auspicato anche da Francesco.
Anna