venerdì 10 ottobre 2014

Genova (Italia), per noi

Poche ore di pioggia sono bastate per una nuova alluvione.
I fiumi e i torrenti, Bisagno, Sturla, Scrivia, Fereggiano che attraversano il capoluogo ligure e su cui sono stati e continuano ad essere costruiti edifici e strade, sono esondati.
La città è stata sconvolta, nuove vittime, sicuro un morto (un 57enne a Marassi). Energia elettrica interrotta, scuole chiuse, danni ingenti. La sede della Regione allagata, abitazioni e fabbriche sotto l'acqua.
Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, genovese, dirigente PD, che qualcuno vorrebbe prossimo Presidente della Repubblica, dichiara: "pronti ad intervenire".
Ci mancherebbe, È ora!
Però dal Governo e dalle Istituzioni liguri ci si attende altro. Molto altro.
Non interventi, mobilitazione e spese post eventi (come tre anni fa, quando si contarono 11 morti), ma prevenzione!
Non emergenze continue ed ennesimi "stati di calamità", ma (finalmente) investimenti significativi per le manutenzioni ordinarie e straordinarie!
Non le grandi opere (nuovo cemento ed asfalto) previste e accelerate nello "Sblocca Italia", ma urgenti Grandi Opere di s-materializzazione e verdi, indispensabili per il riassetto idrogeologico, per la messa in sicurezza del territorio, delle città e delle persone!
Progetti e fatti (concreti) per uno sviluppo diverso, per lavori socialmente utili, per una maggiore occupazione a tutela dei cittadini, della loro vita e dei loro patrimoni individuali e collettivi.
Non si possono aspettare altri eventi, lutti e disastri.
Occorre destinare meglio le risorse.
Se no, quali cittadini del mondo sarebbero interessati a continuare a venire in Italia e ad investire nel bel paese se ad ogni pioggia abbondante finiamo sott'acqua, senza neppure essere allertati da autorità incompetenti, distratte o disinteressate? Altro che articolo 18.
Matteo Renzi, meno promesse e decreti sbagliati.
Più ascolto e più fatti che migliorino la qualità della vita ed il protagonismo di tutti coloro che sono disponibili a cambiare davvero verso all'Italia e all'Europa!

10 commenti:

  1. Che tristezza.
    La Pinotti chi? Quella che è arrivata terza su tre nella sua città alle primarie per il candidato Sindaco? O forse gli elettori si sono sbagliati ...
    Ciao!

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  2. Un altro lutto.
    Quanto agli amministratori evidentemente le scelte non sono state le migliori.
    Forse Doria non meritava più della Pinotti. La seconda classificata, se ben ricordo, è stata affondata proprio dalla alluvione del 2011.
    Antonio

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  3. Che schifo.
    A sentire il Ministro dell'ambiente la responsabilità per la nuova alluvione sarebbe del TAR che non si è ancora pronunciato sui ricorsi e i contrasti tra ditte che hanno partecipato agli appalti per lavori di riassetto.
    BiBi

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  4. Invece, secondo Renzi, la risposta sarebbe lo Slocca Italia.
    Incompetente o colluso?
    Comunque irresponsabile. Lui è il Governo dei Lupi e dei Galletti.
    Personaggi della vecchia DC, delle potenti lobby dei costruttori e degli affaristi.
    Non si cambiano le politiche con gli stessi uomini e gruppi dirigenti (non solo politici!) dei decenni passati.
    Per questo la vera sfida per tutti è mettere in gioco risorse intellettuali lungimiranti, politiche pulite, imprenditoriali innovative e partecipative creative.
    Carlo

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  5. Il tentativo di scaricare le responsabilità sul sindaco è assurdo. Non perché lui non abbia precise responsabilità. Ma se il disastro colpisce tutta la Liguria, la Sicilia, la Puglia, la Toscana, l'Emilia, Roma ... c'è qualcosa di più e di generale.
    Riguarda ciò che poniamo come priorità per il paese.
    Il problema di sveltire le pratiche e togliere le burocrazie può avere due segni.
    Se si acconsente ai costruttori di fare, senza autorizzazioni e controlli democratici, si edificherà di più o di meno? E i fenomeni naturali avranno un impatto più o meno rilevante?
    Per me il problema dell'Italia non è di velocizzare le decisioni, ma di decidere e realizzare le cose giuste e necessarie.
    Per esempio e Bologna le opere della alta velocità ferroviaria sono state costruite senza rispettare norme di sicurezza (lo diceva Repubblica ieri). Ed ora i costi saranno più alti e la sicurezza più bassa ...
    Vale

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  6. ... e ora è il momento del maltempo e di alluvioni in Piemonte e in Emilia. Altri danni, altre vittime.
    Per fortuna che Matteo c'è!
    (Sic)

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  7. In Liguria si parla di 300 milioni di danni.
    Il costo dei disastri è molte volte superiore a quello della prevenzione.
    Dunque non si parli di mancate spese per fare risparmiare le comunità ...
    Manca una idea sociale, solidale e civile dello sviluppo.
    Anna

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  8. E' stato fischiato e contestato il sindaco. Mi chiedo se è lui, in carica da soli due anni, il primo responsabile. Oppure, come più probabile, se lui ha vinto anche per quello che avevano/non avevano fatto i precedenti (vedi la signora Vincenzi, battuta alle primarie del centrosinistra, ma non solo).
    Insomma, ancora troppo spesso prevale l'emotività del momento.
    Sarebbe come prendersela con Pizzarotti per l'alluvione di Parma.
    Non può finire con la rivincita dei dinosauri che hanno preparato i disastri di questi anni.
    Cambiare verso non significa continuare a girare, senza mai fare cose nuove. Anche Renzi è alla prova.
    Carlo

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  9. ma se i volontari impegnati nel ripristino della città dopo la nuova alluvione fischiano e contestano il sindaco doria e il concittadino grillo, non è che si augurano che ritornino silvio e i suoi?
    m.r.

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  10. Da Genova per noi a L'arca di Noè.
    Dalla città di Paolo Conte a quella di Sergio Endrigo.
    In quattro giorni dopo il capoluogo ligure, alluvioni hanno colpito Parma, la Maremma e Trieste ...
    "Che fatica essere uomini" sosteneva nel '70 il cantautore istriano a Sanremo.
    Triste e lungimirante come tanti grandi artisti!
    L.

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