martedì 11 luglio 2023

Amministratori senza memoria e bugiardi, cittadini e movimenti propositivi ...

Assemblea a Croce Coperta, nel Quartiere Navile, in una calda domenica di luglio ... 










Nel tempo in cui la Giunta che si dichiara "più progressista d'Italia" rimuove un simbolo globale come Chico Mendes, sostiene il Passante "di Mezzo" fino a 18 corsie ed opere stradali "di adduzione" del costo complessivo di oltre 2 miliardi, recede da una sperimentazione di pedonalizzazione decisa senza condivisione, lancia ambiziose Città 30 senza un progetto complessivo e in assenza di risorse strutturali adeguate, dopo avere sostanzialmente abbandonato le Zone 30 già istituite ... il Sindaco Matteo Lepore racconta al Corriere che "il Servizio Ferroviario Metropolitano dal giugno 2024, passerà ogni quarto d'ora. Per attraversare Bologna si useranno SFM, filobus e tram".

Una bugia colossale. O, forse, una furbizia, degna del "Dottor Sottile". Ingannevole solo per sprovveduti cittadini o giovani giornalisti e redazioni mal funzionanti. Ma insieme una evidente debolezza: occultare l'indigesto Passante e contrapporre a chi nega la crisi climatica narrazioni irreali.

Di che SFM stiamo infatti parlando? 

Non certo di quello elaborato da valenti tecnici, onesti Amministratori e fatto proprio dalle Istituzioni locali e dalla regione Emilia Romagna nel secolo scorso. Di quello v'è traccia nei documenti ufficiali e qui, sotto, si può trovare qualche slide di una relazione di Fioretta Gualdi, a lungo referente tecnico per il Comune in materia, ad un incontro promosso da Legambiente il 25 novembre 2016. Quel SFM comprendeva Stazioni strategiche (Aeroporto, Prati di Caprara - Ospedale Maggiore, Zanardi, Fiera, Libia - Ospedale Sant'Orsola - Malpighi), binari passanti alla Stazione Centrale FS 2 Agosto 1980, raddoppi di linee come la Bologna - Portomaggiore ... Quel SFM attualmente non solo è disatteso, fuori dalle priorità (sostanziali, finanziate) delle Istituzioni locali (Merola e Lepore, Bonaccini e Schlein) e nazionali per responsabilità convergente di quanti si sono alternati nel governo del Paese nel nuovo millennio (Prodi, Berlusconi, Monti, Letta, Gentiloni, Conte-Salvini, Conte-Zingaretti, Draghi, Meloni). Vedi l'occasione mancata del PNRR. Peggio, è negato: dall'accordo sottoscritto per il People Mover, dall'avvio dei lavori per l'interramento della Bologna - Portomaggiore, che per 3 anni ha tolto i treni dalla Stazione Roveri a Bologna Est ed ha finanziato la realizzazione di un tunnel ad una sola "canna", dunque con limiti strutturali al potenziamento del servizio.

Quelli del NO alle innovazioni necessarie ed urgenti in realtà sono stati e restano, dunque, PD, Centrosinistra, Centrodestra e Destre

Diciamolo con la franchezza dovuta. Soprattutto quando si cercano verità e nuovi Progetti ed obiettivi mobilitanti da perseguire. In particolare a sinistra, tra i lavoratori e i sindacati. Come hanno fatto, negli ultimi giorni il manifesto in Rete e la CGIL di Bologna, ad esempio, che nelle rispettive ManiFesta, concluse domenica al CostArena e al Parco del Cavaticcio, si sono confrontate con varie tesi in campo e si sono giustamente interrogate sulle lotte e sulle vertenze da promuovere in nome della conversione ecologica dell'economia e delle produzioni, per costruire una società giusta, rispettosa della Costituzione. E, almeno nel caso del più organizzato sindacato italiano, senza tuttavia "mettere a terra" obiettivi precisi e maturi che pure Maurizio Landini e C. sollecitano da anni ...

Così "quelli del SI" a Progetti locali e globali di effettivo cambiamento sono cittadini liberi e pensanti, associazioni laiche e cattoliche, ecologiste e popolari che si mobilitano nelle troppe "periferie" del Bel Paese. In particolare ora, di fronte alla crisi climatica ed alla fragilità di una crescita senza qualità che si traduce in Emilia Romagna in mille frane e centinaia di ettari del territorio allagati o minacciati in ogni provincia.

Che fare a Bologna? Ecco alcune priorità.

1. Si alla riapertura di Parchi e Giardini fruiti, nella vita di ogni giorno, da migliaia di bolognesi e di residenti di ogni nazionalità, chiusi al pubblico (da mesi e per anni) da Autostrade (con il benestare del Comune e del Ministero competente) prima per tagliare migliaia di alberi e migliaia di arbusti, poi non solo per le nuove corsie di asfalto di A14 e Tangenziale ma, pure, per impiantare i cantieri del Passante, aperti in assenza del Progetto Esecutivo. Si alla riappropriazione del verde pubblico, nell'ambito di una ripresa organica della proposta, del secolo scorso, di riforestazione urbana. Allora in PRG erano vincolati ben 211 ettari destinati a Fascia Boscata. In oltre 30 anni attuata per meno del 5% di quanto previsto dalla pianificazione urbanistica. Ed oggi ri-annunciata per quote dimezzate e non ancora finanziate da Istituzioni inevitabilmente meno credibili e affidabili sotto il ricatto "a compensazione per il Passante".

2. Si ad opere di manutenzione, di rigenerazione e di messa in sicurezza dei territori, nel rispetto pieno dei Beni Comuni fondamentali: acqua, aria, biodiversità. Quindi invertire la rotta degli ultimi decenni: meno asfalto, meno cemento, meno mattoni e più natura, più spazio a fiumi e torrenti, bonifica di aree inquinate o edificate e abbandonate, insomma liberare terreni da materia innaturale. E, naturalmente, interrompere la realizzazione di ulteriori opere di antropizzazione e cementificazione. Tra queste si erge, clamorosa, quella della Fondovalle Savena, la strada in più punti crollata a maggio per la naturale piena dell'omonimo torrente. Non di meno, l'ipotesi (che pare unire Galeazzo Bignami e Igor Taruffi) di affrontare i problemi gravi dell'Appennino bolognese investendo altre risorse su una nuova strada di collegamento come la "bretella" tra Valle del Reno e Valle del Setta. Ovvero con nuove funivie e impianti sciistici tra i versanti emiliano e toscano, al Corno alle Scale (in un contesto che vede ridurre gradualmente neve e sport invernali e che sollecita investimenti alternativi per estendere le capacità attrattive dell'Appennino in tutti i mesi dell'anno). La "moratoria" richiesta da Legambiente e RECA per questi interventi deve estendersi a diverse altre piccole e grandi opere e cantieri: per i troppi, insensati, poli logistici; per gli ulteriori (vecchi) impianti di distribuzione di carburanti fossili; per le nuove villette e i palazzoni residenziali destinati a ceti medio alti; per le insostenibili infrastrutture del PRIT dell'Emilia Romagna. 

3. Si ad investimenti ingenti e strategici per un trasporto collettivo integrato e condiviso. In rispetto e a sostegno delle ferrovie regionali e del SFM (tutto, che è - se completato - o non è), di un Progetto di tram ad essi rapportato (che non è dato, perché le linee finanziate e avviate a costruzione non sono parte di un sistema organico che parte dalle ferrovie e dal SFM), di una riorganizzazione di filobus e di mezzi elettrici di TPER e taxi, di una pianificazione strategica, progressiva e con tempi definiti per la mobilità e la sicurezza delle due ruote, che privilegi i ciclisti quotidiani (prima ancora dei ciclo-turisti). Insomma, ben altro che la linea di passante San Ruffillo - Borgo Panigale annunciata (nell'intervista al Corriere del Sindaco) per il 2024! Per spostare, prima possibile ed entro il 2030 - 2035, quote sempre maggiori di cittadini dai mezzi privati a quelli collettivi e meno inquinanti. Attualmente questi investimenti non ci sono e non risultano nelle priorità di Comune, Città Metropolitana, Regione e Governo / Parlamento.

4. Si alla diffusione di impianti energetici prodotti da fonti rinnovabili. A partire da investimenti significativi e tempi certi nelle proprietà e negli immobili pubblici. Tutt'altra scelta rispetto a quella del "rigassificatore" di Ravenna o dell'impianto di Minerbio con i relativi collegamenti e contratti decennali. 

Ecco le ragioni concrete, tutt'altro che pregiudiziali o ideologiche, che muovono le critiche di un sempre più vasto ed articolato movimento ecologista, per il benessere, per la giustizia sociale, per la legalità, per libertà sostanziali in marcia a Bologna, nella sua Provincia e nella Regione.

Se c'è consapevolezza diffusa che in questa terra sta crescendo la diffidenza, la rabbia, la protesta civile e no; se è chiaro che nel 2020 Bonaccini ha battuto Borgonzoni e, soprattutto, Salvini per effetto del piccolo grande mondo delle "Sardine" e di Elly Schlein; se si è colto che per il Sindaco il 49% non si è recato al voto e che Matteo Lepore ha avuto il sostegno decisivo di Isabella Conti e di quelli che "comunque meglio Lui che queste Destre, poi vedremo" ... ecco, questo è il momento di riflettere e di considerare che le furbizie hanno le gambe corte; che i "muri di gomma" verso i movimenti ecologisti non producono nulla.

Qui ed ora è il tempo dei fatti. 

Servono vari SI per interrompere scelte devastanti e sbagliate, per riconquistare fiducia, credibilità e passioni, per maturare nuove "sintesi" e Progetti all'altezza delle grandi sfide aperte.

L'alternativa alla crisi ed al declino va costruita. Se la si vuole

Noi, la si vuole. E ci proveremo fino in fondo.


Fotocronaca dai giornali, dagli archivi, dalla realtà e dalle assemblee di questi giorni.

L'alluvione in Romagna. Un cortile di Faenza, atto primo ... (21 maggio 2023)


Faenza atto secondo, 40 giorni dopo: stesso cortile, stessa auto, siepe tagliata per favorire i lavori di ripristino, un residente (moldavo) a liberare casa e cortile dal fango, vita dura ... (30 giugno 2023)
  


Una pagina di Repubblica Bologna ... (7 luglio 2023)
L'illusione della strada Fondovalle, che corre a fianco del torrente Savena, è da 40 anni presente. Pareva "sbloccata" dal "pacchetto Passante". Poi, a maggio, l'ultima piena, le frane, il crollo in più punti hanno riportato tutti alla realtà: quanto costa sfidare la natura? E' tempo di una moratoria, di puntare su servizi alternativi alla mobilità su gomma ...  

Invece ... Su Carlino Bologna tornano a premere le lobby dell'asfalto e del cemento (8 luglio 2023)
La politica delle piccole "grandi" opere stradali e della continua impermeabilizzazione del suolo, in un Appennino che evidenzia tutte le sue fragilità idrogeologiche, va superata per valorizzare le ricchezze naturali alternative ... 



L'intervista di Matteo Lepore sul Corriere: tutto come se oltre 2 miliardi non si volessero concentrare su grandi infrastrutture stradali e di consumo di suolo .. (9 luglio 2023)

Poi la bugia sul SFM: "dal 2024 con corse ogni 15 minuti" è un insulto alla verità ed alla intelligenza dei bolognesi ... Scambiare una linea con un Servizio è forse un gioco da Dottor Sottile, che può ritorcersi sulla sua credibilità ...
  



Dall'archivio storico di un vecchio amministratore ed attivista ecologista: una preziosa relazione sul SFM di una storica tecnica del Comune di Bologna (26 novembre 2016)


Una slide da cui si può evincere che negli ultimi 13 anni non si sono investite risorse significative ...


Al SFM mancano tutt'ora le Stazioni strategiche in Progetto: Aeroporto, Prati di Caprara Ravone - Ospedale Maggiore, Zanardi, Fiera, Libia - Ospedale Sant'Orsola - Malpighi ... Stazioni di servizio che fanno la differenza!


Mancano ancora le linee "passanti" in Stazione Centrale FS ... che consentirebbero scambi semplici, rapidi ed efficienti per i pendolari ...
 

I buoni propositi tecnico - amministrativi del 2016 sono stati clamorosamente elusi in questi 7 anni ...


... "impegno, per tutti, a non effettuare lavori di qualunque genere che possano, in futuro, ostacolare il raddoppio delle linee a binario unico".  Si è proceduto in direzione ostinata e contraria!


Integrazione ferro - gomma (o ferro - tram). Una cosa seria. Chi l'ha visto? 


Un "piccolo sovrapedaggio" per la conversione ecologica? Archiviato. I "regali" alle lobby delle Autostrade (prima o dopo Ponte Morandi, con o senza la famiglia Benetton) non finiscono mai ... 








Inizia la ManiFesta della CGIL: la sedia vuota è di Stefano Bonaccini ... (5 luglio 2023) Evidentemente Lui privilegia altri interlocutori ... 


Linda Maggiori, giornalista e scrittrice ecologista, pone al sindacato italiano alcuni nodi della conversione ecologica: dal Passante di Bologna al PRIT, dal rigassificatore di Ravenna ai ritardi nelle rinnovabili, dalle produzioni industriali nocive per la salute delle comunità agli allevamenti intensivi ...
  

Raccogliendo il consenso di giovani in platea e di altri autorevolissimi partecipanti ... Tra questi il Cardinale Zuppi che chiude l'intervento ricordando che "il Pianeta può fare senza di noi, mentre il genere umano non può vivere senza biodiversità" ...


Linda, sorriso, parole e pratiche: in acqua recupera un prezioso cappello che il vento ha portato ...


... restituendolo a Pippo Tadolini
 


Nella pagina del Carlino al centro la quantità delle risorse finanziarie ... (6 luglio 2023)
La qualità dello sviluppo, le politiche e le priorità della ricostruzione sembrano secondarie ... 


Ancora a ManiFesta: si discute (sindacalista, giornalista, magistrata, universitaria, Legacoop e Libera) come contrastare le organizzazioni criminali mafiose che si sono ramificate anche in questa Terra ... (6 luglio 2023) 


In una sala della Cineteca un interessante confronto su conversione ecologica e città tra il segretario generale Fillea, Alessandro Genovesi, Rossella Muroni, Valentina Orioli ... (6 luglio 2023)


Ancora a ManiFesta, in Cineteca, si discute di clima, risorsa acqua, politiche di governo. Le proposte di Legambiente indicate dal Presidente regionale Davide Ferraresi ...


Otto punti e proposte sottoposte a sindacalisti, tecnici Hera, interlocutori sociali ...


Poi: aumentare la permeabilità dei suoli ...


Nell'intervento del rappresentante della Bonifica Renana i danni dell'alluvione nella bassa bolognese ...


La "rotta dell'Indice" mette sott'acqua anche l'impianto Barabana ...


A ManiFesta, sabato, arrivano Maurizio Landini, Elly Schlein, Andrea Riccardi ... (8 luglio 2023)


Un confronto aperto sui temi nazionali e globali: migrazioni, diritti universali delle persone, nuovo ordine mondiale, clima e transizione ecologica ... Lepore sostiene la "svolta" della neo Segretaria ma elude i nodi dei conflitti sociali ed ecologici ...


Più concretezza, quotidianità e prospettive nel dibattito alla Manifesta de il manifesto in Rete ... (7 luglio 2023)









Dall'urbanista Pietro Maria Alemagna, da Fausto Bonafede del WWF, da Nino Pizzimenti di Legambiente critiche e proposte argomentate sulla gestione del territorio e sulla democrazia partecipativa ...


Altrettanto da esponenti CAI e di Extinction Rebellion su Appennino, Passante, priorità negli investimenti ...
 

Da Pier Luigi Rocchi di Comitato Rigenerazione No Speculazione un bilancio in positivo per i Prati di Caprara "bosco selvaggio" ed un rinnovato impegno a seguire gli sviluppi con occhi aperti ...


De Magistris prospetta e rivendica radicalità e coerenza (dall'acqua pubblica alla lotta alle organizzazioni illegali e mafiose), Emily Clancy ricorda il decollo delle Assemblee Cittadine e difende scelte sociali della Amministrazione Lepore ...


Nella calura pomeridiana l'incontro dibattito tra esperti e cittadini al Giardino Anna Maria Manzolini promosso da attiviste/i dell'Assemblea No Passante di Bologna nell'ambito della Festa della Riscossa Popolare del Partito dei CARC ... (9 luglio 2023)
 

Residenti, giovani e meno giovani, curiosi si alternano, ascoltano e approfondiscono ...


Intervengono la professoressa Anna Maria Vittadini, Università di Venezia, l'avvocato Mario Marcuz ...
  


Il professor Giulio Lorenzini, Università di Parma, il medico Vito Totire, della Rete nazionale Lavoro sicuro ...


Oltre due ore di confronto coordinato da Elisa Lelli ...


Intervengono Luca Tassinari, dell'Assemblea No Passante, Mattia, dei Sollevamenti della Terra, Roberto, del Collettivo Amanda ... La lotta continua!


Poco più in la, nello stesso Giardino A.M. Manzolini, a fianco della Tangenziale, una sentita sfida a calcio tra ragazzi di numerose etnie ...


Loro vorrebbero continuare a giocare, ad andare in gol ...


Parlano italiano, sono poco informati, ma chiedono di non aprire un cantiere che cancella opportunità e futuro ...


7 commenti:

  1. Paragonare Matteo Lepore a Giuliano Amato mi sembra azzardato, almeno per ora (del futur non c'è certezza). Ma in effetti il sindaco di bo. come il "dottor sottile" usa l'astuzia per perseguire i suoi obiettivi. Oggi, Città 30 e City Carbon Free 2030 per mostrarsi ecologista, anche se sostiene l'antistorico Passante e la "fluidificazione" del tradizionale traffico autoveicolare. Ieri la sfida alla Conti "renziana" per raccogliere i favori della sinistra di Coalizione, di centri sociali e dei 5 Stelle alla Max Bugani.
    Non so quanto paga.
    Ciao!

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  2. Con questo clima ridurre i polmoni verdi e allargare la impermeabilizzazione è davvero indecente. Proporrei di mandare centinaia di messaggi ai sindaci.
    DG

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  3. PS. Al Presidente del Consiglio mi sembrerebbe solo tempo perso.
    DG

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  4. IL RE E' NUDO e Gianni Tugnoli ce lo ricorda. Sì, ce lo ricorda: perché è già stato detto molte volte, anche se i bolognesi non hanno mai voluto vedere. Il Re è nudo almeno dal luglio 1997, quando l'Accordo Attuativo e Integrativo dell’intesa del 1994, (in cui, in occasione dell'approvazione del progetto di attraversamento della nuova linea ferroviaria AV/AC nella città di Bologna si confermava la precedente intesa stabilendo i contenuti del progetto, le nuove realizzazioni, i finanziamenti, gli impegni reciproci, i tempi di realizzazione e le fasi intermedie per il SFM dall'avvio dei lavori alla sua piena attivazione) Tutto avrebbe dovuto accadere in sette anni, cioè nei primi anni del terzo millennio. Invece siamo ancora qui a parlarne, consapevoli che il SFM così come progettato a metà degli anni '90 non lo vedremo mai. Il Re è nudo: le amministrazioni di questa città e di questa regione hanno ben altri interessi che la salute dei cittadini e un vero contrasto all'inquinamento e alla CO2. https://www.sfmbo.it/Engine/RAServeFile.php/f/Documenti/intesa_SFM_del_1994_1parte.pdf?fbclid=IwAR3JpNvuiwvoN2k1td7s-u1iY_gcPHiKKPTmlsSIE-HCWQHJwfbXT-EPg2Q

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  5. Apprezzo non solo il detto (o il ricordato, per stare aĺla sottolineatura dell'ultimo commento). Ma pure (soprattutto!) la valorizzazione delle persone che si muovono per indicare una alternativa.
    Z.

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  6. Vorrei capire di cosa dovrebbe discutere l'Assemblea Cittadina di recente costituita sulle misure amministrative per ridurre il riscaldamento del clima se importanti scelte come il Passante, la strada LungoSavena, le linee di tram, la Città 30 sono già decise e il Sfm irrimediabilmente compromesso.
    Sbaglio? O la carica innovatrice della partecipazione può ancora giocare un ruolo utile?
    AMS

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  7. In verità molte responsabilità vengono arbitrariamente scaricate sulle cattive abitudini dei cittadini che "vogliono andare in macchina". Ma chi continua ad esaltare "il modello" sono i grandi media che alimentano le prestazioni delle industrie automobilistiche, nonché le autorità che negano investimenti adeguati in infrastrutture e tecnologie alternative. Nell'ultimo decennio sono stati realizzati altri 310 km di Autostrade e migliaia di km. di nuove strade contro 91 km di metro e 63 di tramvie.
    PG

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