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Anche dai bambini del quartiere la protesta contro il Passante di Bologna: fermatevi! |
Sabato alla Scuola di formazione di Legambiente "Pensiero critico per la Conversione Ecologica" una interessante lezione ha evidenziato l'incremento costante delle temperature meteo. Anche in Emilia Romagna. Nel 2022 "per ben 5 volte sono stati superati per più giorni consecutivi i record di calore precedentemente registrati". E nel 2023 "fin qui siamo già a 3". La situazione è seria. Richiede azioni, politiche e progetti adeguati ...
Il giorno prima, venerdì, l'editoriale del più diffuso giornale nazionale ha pubblicato "Scene di declino. Le nostre città ferite a morte, da curare" (vedi sotto). L'autore, Walter Veltroni, primo Segretario del PD, conclude: "
Che si guardino le città non solo come nastri di asfalto, ma come luogo della vita. Dal loro stato di salute dipende, per intero, quello sociale ed emotivo, della nostra comunità".
Lo stesso giorno l'inserto locale, Corriere di Bologna, però non è arrossito - al pari di altri Quotidiani - per la pubblicazione a pagina 5 di un articolo firmato: "Autostrade annuncia gli interventi in tre parchi cittadini. Passante, mossa Green in anticipo: nuovi alberi già al Lotto zero".
L'annuncio è una promessa. L'ennesima. Di ASPI. Come quelle di Regione e Comune.
La realtà è tutt'altra. In queste settimane le motoseghe hanno tagliato centinaia e centinaia di alberi, migliaia di arbusti nei parchi e nei giardini del Capoluogo. Dal Quartiere San Donato San Vitale, Giardini Montale e Quasimodo, al Quartiere Navile, via Zanardi e angolo via Marco Polo - Vasco de Gama. Diverse aree verdi sono state recintate e completamente chiuse ai cittadini: come il Giardino Virginia Wolf, per 30 anni Fascia Boscata Chico Mendes (vedi sotto) ...
Questo è il "gioco d'anticipo" di ASPI, con autorizzazioni del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile di Matteo Salvini e previo accordo con Bonaccini - Corsini e Lepore - Orioli.
E tutto ancora in assenza del Progetto Esecutivo sul Passante, che Autostrade non ha ancora presentato, e in pendenza di un ricorso al TAR presentato da A.MO Bologna, con previsione ASPI di apertura dei cantieri per l'infrastruttura potenziata fino a 18 corsie posticipata al 2024 (e durata di almeno 5 anni).
Il tempo rende chiaro a tante persone il vero intento di Autostrade, Ministro e Amministratori: per realizzare il nastro d'asfalto riducendo al minimo i disagi alla circolazione, i lavori debbono essere fatti dall'esterno e, dunque, gli spazi di movimento debbono essere adeguati per camion e grandi mezzi necessari alla costruzione: la tabula rasa di alberi e boschetti è conseguente.
Del resto le aree vergini o agricole destinate a nuovi impianti di distribuzione di carburanti fossili, a poli della logistica, a iper e supermercati, a torri e palazzi, a rotonde e nuove strade si susseguono nella Città Metropolitana e in Regione. Come nel resto del Paese.
Con queste scelte di governo, per dirla con Walter Veltroni, non si curano "le nostre città ferite", che ogni anno battono record di caldo o soffrono la siccità, la mancanza d'acqua potabile, gli eventi estremi; né saranno rispettati gli impegni presi alle COP ONU come già denuncia allarmato il Presidente Guterres. Ed anche i propositi di Città Carbon Neutral al 2030, i Climate City Contract e le Assemblee Cittadine rischiano di naufragare e di non essere credibili.
La neo Segretaria Elly Schlein e il neo Presidente Stefano Bonaccini, i tanti nuovi o storici Democratici che li hanno sostenuti, ritrovando motivo di orgoglio e di passione politica, possono pensare di cavarsela solo attaccando "le malefatte" delle Destre? E dimenticando i contenuti qualificanti per una alternativa di governo che affronti la crisi sociale ed ecologica che viviamo?
Sbaglia profondamente chi pensa che a Bologna sacrificare alberi e boschi urbani sia poca cosa. A loro ci permettiamo di suggerire studi autorevoli ed esperienze di saggezza popolare, scritti importanti di donne e uomini di scienza e cultura. Una ricca bibliografia. E, nel caso avessero i minuti contati, le poche righe di un recente articolo pubblicato su l'ExtraTerrestre (vedi sotto) o "il manifesto per politici e gli amministratori pubblici Ci vuole un Albero per salvare la città" di Francis Hallé, botanico e biologo francese, professore emerito dell'Università di Montpellier.
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La lezione di Federico Grazzini alla Scuola di formazione "Pensiero critico per la Conversione ecologica" di Legambiente Bologna, sabato scorso ... (11 marzo 2023)
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Nei dati esposti dal ricercatore (bolognese) dell'Università di Monaco di Baviera "2022: l'anno più caldo, anche in Emilia Romagna" ...
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Tendenze di lungo periodo ... accelerate nel corso degli ultimi anni ... (11 marzo 2023)
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Inoltre nel Nord Italia "permane uno stato di grave siccità" ... (11 marzo 2023)
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I partecipanti prendono appunti ... per riflettere e agire (11 marzo 2023)
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L'intervento di Edoardo Zanchini, già VicePresidente nazionale di Legambiente ed ora Direttore dell'Ufficio Clima del Comune di Roma, indica azione positive e urgenti ... (11 marzo 2023)
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Nella periferia di Bologna dopo gli abbattimenti massicci al Giardino Montale la protesta di cittadini ... (11 marzo 2023)
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Sotto la Torre Unipol e il grattacielo di via Cellini, tra nuove edificazioni in costruzione: "cantiere Passante cimitero di alberi" ... (11 marzo 2023)
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Nel disegno di bambini la critica più sferzante all'incultura di classi dirigenti incolte ... (11 marzo 2023)
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Da San Donato San Vitale al Navile, via Marco Polo - Vasco De Gama ... (12 marzo 2023)
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Le autorizzazioni del Ministero ... (12 marzo 2023)
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E il lavoro (irresponsabile) avviato ...
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Cumuli di tronchi di grosse dimensioni accatastati in attesa di essere triturati ... (12 marzo 2023)
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Là dove c'erano alberi ora ci saranno asfalto e cemento ... E il clima? (12 marzo 2023)
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Poco oltre in via Zanardi, altro "Lotto 0" ... (7 marzo 2023)
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Altri pesanti tagli ... (7 marzo 2023)
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E nel "Lotto 0, B2" ... (7 marzo 2023)
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... qui i tagli sono ultimati (7 marzo 2023)
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Cosa pensano gli Amministratori ed i Democratici bolognesi delle tesi di Walter Veltroni sulle "città ferite a morte" ... e "da curare"? (10 marzo 2023)
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Sono d'accordo Matteo Lepore, Stefano Bonaccini con l'impegno richiesto dal loro "primo" Segretario? "Che si guardino le città non solo come nastri di asfalto, ma come luogo della vita. Dal loro stato di salute dipende, per intero, quello sociale ed emotivo, della nostra comunità" ... (CdS, 10 marzo 2023)
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O considerano ancora oggi, in piena emergenza climatica ed ecologica, il Passante di Mezzo e tutte le conseguenze che si trascina ... una opera lungimirante? Anzi, "Green"?!?
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I comunicati stampa di Autostrade conquistano pagine e titoli di giornali e Quotidiani Nazionali ... (Carlino Bologna, 10 marzo 2023)
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Ci vuole un albero
Secondo i dati raccolti dal satellite Copernicus e elaborati dallo European Data Journalists Network, le città si stanno scaldando molto più velocemente del resto del pianeta. Rispetto agli anni ‘60 la temperatura di Roma è salita di 3,7 gradi, di 3,3 a Milano e di 3,1 a Bari, tra le più calde d’Europa. Edificazione intensiva, trasporti e impianti di climatizzazione le stanno trasformando in «isole di calore». Dove le ondate di calura estiva, sempre più intense a causa del cambiamento climatico, uccidono migliaia di persone ogni anno soprattutto tra gli anziani più fragili. Uno studio pubblicato ieri sulla rivista medica Lancet però suggerisce che mitigare le conseguenze delle isole di calore non è impossibile, anzi: basterebbe riportare gli alberi in città. Lo studio realizzato da un’équipe di ricercatori sparsi tra Spagna, Italia e Regno Unito, riguarda 93 grandi città europee con una popolazione complessiva di circa 58 milioni di abitanti dove, nell’anno 2015 preso a riferimento, la mortalità dovuta all’alta temperatura estiva è stata stimata in 6700 decessi. Analizzando il rapporto tra mortalità e temperatura e quello tra temperatura e superficie alberata, i ricercatori hanno stabilito che se le fronde coprissero il 30% della superficie cittadina – in luogo dell’attuale 15% – la temperatura delle città scenderebbe di 0,4 gradi. Il 40% dei decessi dovuti al calore sarebbero evitati, e sarebbero solo una delle conseguenze positive di vivere in città meno torride. «Sapevamo già che le alte temperature in ambienti urbani sono associate a un peggioramento dei parametri sanitari, come l’aumento delle crisi cardio-respiratorie, i ricoveri e le morti premature», spiega Tamara Iungman, dell’Istituto di Salute Globale di Barcellona (Spagna), che ha coordinato lo studio.
Lo studio però quantifica in modo specifico il beneficio concreto di un intervento da parte delle autorità cittadine per riportare il verde in città. «È sempre più urgente perché l’Europa sta vivendo fluttuazioni di temperatura più estreme di un tempo a causa del cambiamento climatico» spiega Iungman. «Anche se oggi è il freddo a causare più vittime in Europa, le previsioni basate sull’attuale livello di emissioni rivela che le malattie e i decessi legati al calore avranno un impatto maggiore sui servizi sanitari nei prossimi dieci anni». È uno degli obiettivi del Pnrr, che prevede la piantumazione di 6,6 milioni di alberi e la creazione di 6.600 ettari di «foresta urbana» nelle 14 città metropolitane italiane (lo 0,14% della superficie totale). Sulla carta, le città si stanno muovendo. Alla fine del 2022 è stata assegnata la prima tranche di finanziamento, che servirà a piantumare i primi 1,6 milioni di alberi pianificati dalle città. Una di queste è Roma, dove il sindaco Roberto Gualtieri pochi giorni fa ha annunciato l’intenzione di piantare un milione di alberi nella capitale grazie ai fondi del Pnrr.
Andrea Capocci, il manifesto, 1 febbraio 2023
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La risposta di cittadini ed associazioni che convergono nella Assemblea No Passante ...
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La notizia sulle pagine di Repubblica, con una piccola foto del grande abbattimento ... (12 marzo 2023)
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Anche il Corriere Bologna "informa" ... in assenza di notizie e inchieste giornalistiche sui tagli già operati, in corso e futuri. Qual è e quale sarà il Bilancio ambientale per la Città, la Regione ed il Paese? |
Bella contraddizione quella di chi abbatte alberi e vuole Bologna rigenerata, meno inquinata, carbon free.
RispondiEliminaOppure scrive nei documenti ufficiali di volere ridurre il traffico su gomma e non costruisce alternative su ferro, ma allarga le autostrade.
M.C..
Tutti questi signori che acconsentono al taglio di boschi in nome di cantieri che "creano lavoro" sappiano che ci sono anche attività che occupano persone nel capo della forestazione....
RispondiEliminaE chi pensa di guadagnare tempo nella illusione di risparmiare 15' minuti al mattino e alla sera per raggiungere il lavoro che gli consente reddito per una vita migliore sappia che in una città senza boschi il suo investimento vale meno e il suo appartamento in un insediamento senza più giardini naturali viene deprezzato dal "mercato immobiliare".
Parlo per esperienza diretta e garantisco che è preferibile non provare per credere.
DG