A Bologna, Legambiente incontra candidati e cittadini per discutere della Città e del Paese che vogliamo |
E' stato un interessante confronto a più voci. Sulle idee, sui progetti, sulle priorità per cui impegnarsi nella società e nelle Istituzioni al tempo della pandemia, dell'emergenza climatica ed ecologica, della crisi economica ed occupazionale. Si è svolto per oltre due ore al centro sociale Andrea Costa di via Azzogardino. Promosso da Legambiente, con la partecipazione di 4 candidati Sindaci, autorevoli consiglieri ed aspiranti all'Aula di Palazzo d'Accursio, cittadini del centro storico, delle periferie e dei comuni dell'area metropolitana bolognese (quelli che, anche quest'anno, non potranno votare per il "loro" Sindaco Metropolitano a causa di una Legge sbagliata, "la Delrio"). Di contro, la miopia e l'arroganza di lobby della comunicazione che anziché informare i lettori sui diversi progetti in campo per la mobilità bolognese e nazionale investono in sondaggi e dedicano pagine a sostegno della tesi che è tutto è già chiaro e stabilito: dal futuro Sindaco al principale investimento per il mandato 2021-2026.
Così è ridotta, oggi, la Repubblica della famiglia Agnelli, dei fratelli De Benedetti e del direttore Maurizio Molinari.La prima pagina di Repubblica Bologna di oggi: campeggia il sondaggio commissionato dalla Gedi (15 settembre 2021) |
Ma procediamo con ordine.
Legambiente Bologna, della Pianura, di Medicina e Imola, dell'Emilia Romagna - nell'ambito di una iniziativa nazionale, Clean City - invita (a Ferragosto) 5 candidati Sindaco a discutere e pronunciarsi su Mobilità ed Ambiente per la Bologna degli anni 2030 e 2050. Nella convinzione che le prossime elezioni Amministrative decideranno gli Amministratori e i rappresentanti dei cittadini che sceglieranno piani, opere e politiche decisivi per la vita delle comunità e delle persone che vivono e lavorano quotidianamente su uno dei territori che contempla ricchezze e sofferenze, sviluppo e buoni servizi (in qualche caso eccellenti e proiettati verso il futuro) insieme a problemi sociali ed ambientali rilevanti che compromettono la qualità della vita ed il futuro delle prossime generazioni: lo smog e l'inquinamento; lo spreco di risorse naturali; una costante preminenza della "crescita" rispetto alla "qualità", oppure del "lavoro" a scapito della "sicurezza" e della "salute"; redditi bassi ed inadeguati ai costi della vita, soprattutto - ma non solo - per i giovani, con la conseguenza di forti processi migratori in uscita "di saperi e di intelligenze" locali che - in parte - bilanciano arrivi di migranti interessati a coprire l'offerta diffusa di lavoro (spesso precario) in attività di cura ad anziani o per lavori in grandi infrastrutture (per cui mancano adeguati processi educativi, formativi e di controllo delle Autorità preposte).
Per rendere concreto e produttivo il dibattito Claudio Dellucca in apertura, e poi Luca Girotti, Giulia Olivieri ed altri volontari delle associazioni ambientaliste bolognesi espongono ed argomentano le ragioni di un necessario "cambio di passo nelle politiche di conversione ecologica del territorio". Espongono 17 punti programmatici: priorità negli investimenti a ferrovie (il SFM è da decenni eluso da chi l'ha promesso), trasporto pubblico integrato (con moderne linee di tram) e trasporto individuale meno o non inquinante; un limite cittadino di 30km/h nella velocità massima dei veicoli; stop ai grandi hub della logistica su gomma; abbandono dei progetti di potenziamento sistematico di autostrade e strade che alimentano i traffici locali e nazionali di autoveicoli; valutazione sistematica e preventiva degli impatti e dei bilanci ambientali; investimenti sostanziosi a difesa e sviluppo del verde, dei boschi e degli alberi; rigenerazione e naturalizzazione di importanti aree ex demaniali anziché speculazioni immobiliari per ripianare il debito pubblico o reperire risorse da impegnare in mitigazioni e compensazione di ulteriori e certi danni agli ecosistemi ed alla biodiversità.
In attesa dell'incontro al centro sociale Costa su ogni sedia è sistemato un Manifesto con le proposte di Legambiente ... (14 settembre 2021) |
Una premessa e 17 sintetici punti per avviare la "svolta ecologica nella mobilità a Bologna e nella Città Metropolitana" |
Sotto il tendone con stringenti misure di sicurezza e di prevenzione anti - Covid 19 si avvia il partecipato confronto di merito ... Introduce il Presidente Claudio Dellucca ... (14 settembre 2021) |
Tutti gli interventi dei candidati si misurano con gli argomenti proposti.
Parte Emily Clancy, capolista di Coalizione Civica e delegata da un indisponibile Matteo Lepore in rappresentanza del CentroSinistra. Per lei gli argomenti proposti non risultano certamente nuovi. Il suo percorso culturale, sociale ed istituzionale l'ha portata da 5 anni ad essere portatrice in Consiglio comunale di numerose istanze dei movimenti ecologisti. E si coglie che fatica a mettersi nei panni della rappresentante unica delle 7 liste della grande coalizione. Sostiene: "dopo 5 anni di opposizione, ora, noi ci proponiamo la sfida del Governo della Città: abbiamo scelto la via della contaminazione in una nuova alleanza con PD e M5S; abbiamo preferito condizionare le politiche di Matteo Lepore su punti essenziali per il comune futuro". Nel merito ribadisce "l'impegno per una Città riorganizzata per favorire la qualità della vita delle persone". Sul Passante di Bologna: "l'ultimo progetto concordato (quello che andrà alla Conferenza dei servizi) rivede e corregge i precedenti e darà risposte a comitati e cittadini che si sono mobilitati per anni. Mi pare un passo avanti". Ribadisce "l''impegno per completare il Servizio Ferroviario Metropolitano" e rivendica alla sua Coalizione "la Città Zona 30 km/h, salvo le strade ad alto scorrimento". E sottolinea "ci avvarremo di strumenti nuovi di partecipazione popolare introdotti di recente - sull'onda dei movimenti giovanili ed ecologisti - nello Statuto del Comune, come le Assemblee cittadine. Del resto il Comune ha dichiarato lo stato di emergenza climatica ed ecologica".
Seguono due donne candidate dalle rispettive liste a Sindaco: Marta Collot, per Potere al Popolo, e Dora Palumbo, per Sinistra Unita. Entrambe condividono l'esigenza del "cambio di passo" indicato da Legambiente. Entrambe si pronunciano "senza se e senza ma contro il Passante di Mezzo" e a sostegno di maggiori investimenti nel trasporto ferroviario e pubblico. Mentre sulle linee del tram progettate, esprimono contrarietà o riserve specifiche "sulle linee" progettate dalla Amministrazione Merola. Marta Collot colloca queste priorità come risposta alle "maggiori ingiustizie prodotte dalla crescita economica nel territorio" ed ai "problemi sociali ed ambientali vissuti nelle periferie". Inoltre vuole il "rispetto dei referendum (di dieci anni fa) sull'acqua pubblica" e lamenta "inattività amministrativa nel rimuovere l'amianto ancora presente in molti edifici ed infrastrutture pubbliche e private". Infine critica "la Super Bologna che è nella visione del PD e del CentroSinistra" e "nel PNRR di Draghi che a livello nazionale include anche alleati di CentroDestra". Dora Palumbo propone la questione del "verde urbano (troppe le scelte sbagliate di questa Amministrazione)" e "dell'Aeroporto con il contrasto irrisolto tra crescita praticata e contesto ambientale urbano in sofferenza (l'inquinamento è anche acustico)". Infine rivendica "il lavoro importante svolto dall'opposizione negli ultimi 5 anni. Prima come M5S, poi con Nessuno resti indietro di concerto con Coalizione Civica: abbiamo avuto una funzione importante. Da garantire anche in futuro. Per dare voce alle critiche che salgono dalla Città e per conquistare risultati apprezzabili da tutti".
Stefano Sermenghi, già Sindaco PD di Castenaso, è candidato per Bologna Forum Civico. Lui richiama "il tempo del coraggio" proprio del Congresso nazionale di Legambiente del 2019 a Napoli e critica a fondo i limiti della programmazione urbanistica di Bologna Metropolitana: "con l'espulsione progressiva dalla Città dei ceti popolari e più poveri e l'esigenza di una nuova mobilità mai soddisfatta da adeguati investimenti. Le infrastrutture ed i sistemi restano quelli del secolo scorso, organizzati a radiale concentrica verso il centro. E' ora di competenze e professionalità. Io il Sindaco l'ho fatto e lo so fare" afferma deciso. "Ho contestato e mi sono opposto a politiche di pianificazione e di bilancio che non si misuravano con le esigenze del momento e della prospettiva. Hera, ad esempio, distribuisce utili e dividendi ai soci ed anche ai Comuni, mentre dovrebbe reinvestire in impianti più adeguati per il futuro: l'inceneritore del Frullo ha problemi di compatibilità. Che fare? Dove vogliamo collocare il prossimo inceneritore? Nessun problema a sospendere il PUG qualora divengo Sindaco".
Ragazze, giovani e pensionati partecipano all'incontro a distanza anche oltre lo spazio delimitato per l'iniziativa. Con grande attenzione e prendendo appunti ... (14 settembre 2021) |
Si fa sera. Quando ai numerosi intervenuti replicano, in tempi contingentati, i principali interlocutori ... arriva Fabio Battistini. (14 settembre 2021) |
Il candidato di Bologna ci piace e del CentroDestra interviene e commenta, punto per punto, le proposte di Legambiente ... (14 settembre 2021) |
Sul finire dell'incontro arriva anche Fabio Battistini, candidato Sindaco dalla lista civica Bologna ci piace, sostenuto da tutto il CentroDestra. A lui, che non ha seguito gli altri interventi, la scelta più opportuna pare quella di affrontare punto per punto le proposte di Legambiente. Diversi Si, "1, 2, 5, 7 ... li abbiamo nel Programma". Alcune disponibilità, "4, 8, 13 ... siamo pronti ad approfondire e dialogare". Qualche sostanziosa contrarietà, chiusura e controproposta: "no al tram e in particolare no alle linee che passano dal centro" e "neppure "Bologna, Città 30 mi convince". Sul Passante: "c'è bisogno di una soluzione autostradale che non attraversi la Città e che riduca l'impatto ambientale nei quartieri densamente abitati". Riemerge così la "grande" opera sostenuta già nel secolo scorso da Giovanni Salizzoni e il Ministro Lunardi, da Guazzaloca e Berlusconi: "il Passante a Sud, in tunnel sotto la collina tra Casalecchio (o Sasso Marconi) e San Lazzaro". Una tesi sempre tenuta in caldo da Confindustria e Costruttori: altro cemento ed asfalto per auto e TIR, per la filiera di produzione che ha segnato la crescita e la crisi produttiva che viviamo. Oggi questo obiettivo ritorna per iniziativa delle Destre e del ViceMinistro del Governo Draghi, Alessandro Morelli, della Lega (che ieri ha incontrato esponenti dei Comitati No Passante di Mezzo).
A Bologna - sostiene Battistini - siamo "arrivati lunghi e tardi ad affrontare molti problemi". Così, ora, "lo sviluppo è difficile e condizionato: per questo ho proposto di spostare l'Autostazione, il Policlinico Sant'Orsola, la Fiera" ... Però precisa: "non penso a delibere operative, piuttosto ad una esigenza di ripensare profondamente Bologna".
Sarebbe bene allora non alzare nuovi "muri" e continuare a vivere di ideologie passate: come quelle della "crescita continua e senza limiti", del "PIL come indice primo ed unico". Meglio procedere con dati certi e prodotti da riscontri sul campo e rilevamenti ambientali sistematici ripetutamente promessi e mai fatti o pubblicati, con studi ed indagini epidemiologiche e di flussi di mobilità elaborati da centri autorevoli e riconosciuti dalle diverse parti in causa, con percorsi trasparenti e democratici di partecipazione, concordati e condivisi nell'interesse generale.
Insomma, l'esatto opposto della campagna di la Repubblica di oggi. Che anziché esporre le varie tesi e gli argomenti in campo pare volere (ancora una volta) chiudere bruscamente il confronto pubblico: "Bologna sceglie Lepore. Ed anche il Passante". La redazione locale non si occupa affatto di informare i suoi lettori del confronto di merito e dei progetti in competizione verso le elezioni del 3 e 4 ottobre prossimi: ben due giornaliste vengono impegnate a scrivere e firmare un breve articolo che propone il sondaggio realizzato da You Trend per il Gruppo editoriale Gedi di proprietà Exor e CIR.
Mentre una terza giornalista intervista (nella pagina seguente) il direttore Lorenzo Pregliasco che ci spiega: "il risultato del sondaggio di Bologna è anche figlio della stima dei bolognesi per il lavoro della Amministrazione Merola, giudicato positivo quasi dal 70% degli 806 intervistati". Inoltre "l'esito del sondaggio pare dare ragione alle forze che hanno scelto di chiedere correttivi" sul Passante "senza bloccare l'opera avviata" come fatto da M5S (stimato all'8%) e da Coalizione Civica (che insieme alle altre 5 liste di CentroSinistra viene indicato all'11%).
La pagina di Repubblica Bologna con l'intervista a Lorenzo Pregliasco (15 settembre 2021) |
Diamo per scontato che alla famiglia Agnelli e ai fratelli De Benedetti che oltre a Gedi sono proprietarie o in affari con imprese del settore auto ed autocarri, ovvero autostrade, petrolio e cemento, poco interessi la contraddizione stridente tra la principale opera locale e regionale proposta per il prossimo mandato amministrativo e la Pianificazione del Comune e della Regione, che indica nei prossimi 5 - 10 anni obiettivi consistenti di riduzione dei traffici su gomma. Ma diverso è (o dovrebbe essere) per chi si candida a rappresentare in Comune le varie istanze dei cittadini che vivono e lavorano in questi territori e che chiedono di essere protagonisti del loro futuro.
Perciò ancor più dopo il sondaggio di You Trend che da il 74,5% degli 806 intervistati a favore della nuova opera infrastrutturale a 16 - 18 corsie nel Mezzo di Bologna (18% molto favorevoli e 56% abbastanza) viene da chiedere a chi sta al Governo delle Istituzioni rappresentative cosa osta a procedere - in tempi definiti e certi - ad una vera consultazione popolare che indichi e certifichi, una volta per tutte, una chiara e riconosciuta volontà popolare.
Precisiamo: non una consultazione addomesticata come quella svolta 5 anni fa (ai tempi di Matteo Renzi): solo sul "come" fare il Passante di Mezzo deciso nottetempo dall'allora Segretario nazionale PD - Presidente del Consiglio, da Stefano Bonaccini e da Virginio Merola in accordo con Giovanni Castellucci, Amministratore Delegato di ASPI dei fratelli Benetton. Bensì "se" è il Passante di Mezzo l'opera prima, necessaria ed utile per la Bologna degli 2030-2050.
Di certo i sinceri Democratici ed il "partito" trasversale delle libertà e della cultura - tra cui va inclusa la Repubblica nel suo complesso - non possono temere un ultimo confronto aperto ed istruito con tutte le tesi e informazioni del caso: i dati necessari, i progetti alternativi in campo, i pro ed i contro argomentati, i diversi bilanci economici e finanziari, sociali ed ambientali che i vari "mondi", le competenze e le professionalità presenti in Europa e in loco possono proporre.
Coraggio, la sfida ecologica ci attende. Tutti i piccoli e i grandi "mondi" sono a confronto e alla prova.
Come detto sarà anche stato un confronto interessante. Epperò sottopongo alcune osservazioni.
RispondiElimina1. se il sondaggio accreditato da Rep (e per la verità non solo da You Trend) è in qualche misura veritiero + o - 3%, svolto tra interlocutori minori e minoritari. Visto che mancavano Lepore e rappresentanti dei partiti di Letta, Conte, Salvini e Meloni. Voglio dire che tutti insieme i partecipanti non raccolgono di loro neppure il 50% dei votanti. Insomma, mondi ristretti.
2. Dal racconto fatto anche tra i presenti si colgono altre agli assensi anche dissensi significativi. Quindi mondi opposti nei mondi presenti.
Questo non per negare, ma per relativizzare.
(lingua lunga)
Tranquilli, gli assenti hanno sempre torto.
RispondiEliminaLe occasioni vanno colte anche per rispetto reciproco.
In questo caso Lepore ha toppato, dimostrando di non dare adeguata importanza a temi ed interlocutori strategici.
m.m.
... Vogliamo fare un salto di qualità nella promozione della partecipazione popolare e della democrazia diretta anche per prendere decisioni importanti e strategiche per la città...
RispondiEliminaSta scritto nel programma elettorale per una Bologna progressista e democratica.
Coraggio Lepore, sul Passante siete alla prima prova.
DG
Finalmente si pratica il Noi e si valorizzano le competenze nel Centrosinistra bolognese: la Clancy dialoga con gli ambientalisti e Lepore riceve applausi all'incontro con Confindustria.
RispondiEliminaSic
Non saprei dire se le ferie ed una breve lontananza da Bologna portano consigli utili..... tuttavia anche questa interessante cronaca del dibattito verso il rinnovo delle rappresentanze istituzionali mi induce a insistere sul fatto che Bologna meriterebbe una maggiore valorizzazione delle donne.
RispondiEliminaAnzi, come "Maire". En français.
Anna
...cambiare tutto per non cambiare nulla.....si continuerà così...come sempre..., anche perchè la cultura dell'auto sotto il culo e il popolo dei camionisti insorgerebbero di fronte a stravolgimenti restrittivi di fare quel che ci pare. Forse quando cominceremo ad arrostire, potrebbe essere che ricorrano a qualche rimedio, ma sarà troppo tardi.
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