venerdì 9 luglio 2021

Fatti (clima, inquinamento, pandemia) e misfatti (mancata conversione ecologica)

Due miliardi di euro per il Passante di Mezzo di Bologna sono una priorità verso il 2030? 









L'emergenza climatica ed ecologica scuote il Pianeta e minaccia ogni comunità. Oggi il quotidiano la Repubblica titola "gli eventi eccezionali delle ultime settimane saranno la norma se non si interviene" e propone un interessante articolo (purtroppo solo a pag.25). Dunque è tempo di massima responsabilità nel governo delle risorse; di progetti lungimiranti negli investimenti pubblici e in quelli privati.


"Dal 2000 a oggi 11 dei 12 anni più torridi. A causa delle temperature anomale 5 milioni di morti all'anno" sostiene la Repubblica (9 luglio 2021)
"La natura ci sta avvertendo ancora: senza una globale inversione di rotta, ci ritroveremo settimane come questa una dopo l'altra" conclude Giacomo Talignani

 




















Oggi il quotidiano la Repubblica riassume questo inizio d'estate 2021: fatti (afa, incendi, invasione di cavallette) che anticipano "il nostro futuro" ... (9 luglio)




















Gli oltre 200 miliardi del Recovery Plan previsti per i prossimi anni sono un patrimonio strategico decisivo per il futuro del Paese e dell'Europa. E, con loro, le altre ingenti risorse che verranno gestite nei Bilanci pubblici e dei grandi gruppi economici e finanziari privati.

Il settimanale ecologista l'ExtraTerrestre ha pubblicato, ieri, l'ennesima critica al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza inviato dal Governo Draghi all'UE. In un puntuale articolo "Transizione ecologica, il postino fossile ha bussato 100 volte", Luca Manes elenca "tutti gli incontri delle lobby a Palazzo Chigi" su PNRR e dintorni.

  

"I miliardi del Recovery Plan facevano gola al comparto dei combustibili fossili, che ha messo in campo una capillare attività di lobby" ... afferma Luca Manes nell'editoriale di l'ExtraTerrestre (8 luglio 2021)
















Non è tutto. Molti altri segnali supportano la tesi che il Governo Draghi e le forze politiche di maggioranza a Roma e nelle Regioni anziché perseguire scelte politiche di cambiamento e di eco-compatibilità nei processi produttivi e di programmazione del territorio o delle opere infrastrutturali urgenti per passare nel giro di 5 - 10 anni dalla crescita (del PIL) senza qualità ad una organizzazione sociale e civile rispettosa della salute delle persone e della biodiversità, "accelerano" la realizzazione di pratiche vecchie, sperimentate, fallimentari, di sostanziale conservazione.

Il Resto del Carlino, ad esempio, oggi riporta la notizia che il Ministero della Mobilità, su pressione della Regione Emilia Romagna, ha convocato per il prossimo 29 luglio la Conferenza dei servizi per il Passante di Mezzo di Bologna: "il Governo accelera" titola il Quotidiano Nazionale, "si vuole chiudere. Ora tocca al Comune".

Secondo il giornalista Paolo Rosato "un caso politico". Irrisolto. Considerando il conflitto sociale e culturale aperto a Bologna e nel Paese sulla ulteriore crescita di strade, autostrade e traffici su gomma. E, ancora, le divisioni interne a partiti e coalizioni che a ottobre si candidano per Amministrare la Città (entro una visione di Paese).

In effetti, la questione è tutt'altro che simbolica ed assume una rilevanza concreta e diretta per le comunità che vogliamo realizzare nel post pandemia e crisi economica.

Perseguire infatti la "transizione ecologica" che può farci uscire dall'emergenza climatica ed ambientale e rispettare gli stessi impegni solennemente annunciati in Consessi internazionali e, più di recente anche in pur contraddittori Documenti programmatici (quali, in Emilia Romagna "la riduzione del 20% del traffico privato sulle strade al 2025") contempla investire - oggi non domani - grandi risorse pubbliche e private su infrastrutture e moderni mezzi ferroviari, nonché su personale qualificato nello studio e nella gestione di un trasporto pubblico integrato, efficiente e competitivo.  

Altro rispetto a nuove colate di asfalto e cemento per oltre 2 miliardi in una sola Città e Regione. Che, non a caso, si vorrebbero "compensare" o "mitigare" con boschi urbani già ripetutamente promessi e mai realizzati (sul finire del secolo scorso e nel nuovo millennio!) dagli stessi Amministratori che, senza vergogna, ci riprovano.

Siamo al dunque. Ci si misuri con chiarezza ed onestà intellettuale: il primo turno delle elezioni comunali (il 10 o il 17 ottobre) non può raccogliere sotto un unico candidato gli opposti: favorevoli e contrari al Passante in Mezzo alla Città. Ancora si può e si deve cambiare priorità, politiche, investimenti.

Per ogni Candidato, per ogni Coalizione, per ogni soggetto politico (partito o lista civica) sono in gioco visione e responsabilità, coerenza e credibilità locali e nazionali, internazionali ed intergenerazionali. 


Nell'infografica dell'Inchiesta pubblicata sul settimanale ecologista l'ExtraTerrestre "le mani dell'industria del fossile sul Recovery Plan" (8 luglio 2021): 102 incontri nei Ministeri hanno prodotto un aumento di 2,6 miliardi delle risorse inizialmente previste a favore dei "grandi gruppi" ... (8 luglio 2021)































Tutti gli incontri delle potenze del combustibile (ENI e SNAM in testa, con i rispettivi Amministratori Delegati, Descalzi ed Alverà) con il Governo (prima Conte, poi Draghi) ... Si, "i miliardi del PNRR facevano gola" (8 luglio 2021)



Stefano Bonaccini, nel suo recentissimo "Il Paese che vogliamo. Idee e proposte per l'Italia del futuro" (Piemme Editore, da due giorni nelle librerie) a pagina 8 racconta (pure lui!) dell'incontro e della firma dello scorso mese di maggio con Marco Alverà, AD di SNAM: "per lo sviluppo di interventi che puntino su idrogeno, biometano, mobilità sostenibile ed efficienza energetica" ...

     

Il Carlino Bologna scrive oggi "Regione in pressing. L'appello alla responsabilità. Una non decisione di Palazzo d'Accursio preoccupa. Nel limbo elettorale l'infrastruttura potrebbe diventare una mina vagante per il nuovo mandato" ... (9 luglio 2021)
































Le attuali 12 corsie ed il traffico (anche pericoloso!) dell'asse A14-Tangenziale dal ponte di San Donato (9 luglio 2021)
Sulla destra il campanile della chiesa parrocchiale di San Donnino; al centro sullo sfondo (sopra l'autocisterna) la Torre dell'UNIPOL, da alcuni anni l'edificio più alto di Bologna. 
Mentre Bonaccini, Merola, Renzi, Draghi, ASPI e Confindustria vorrebbero ulteriori 4 corsie di asfalto e cemento, nessuno prevede ancora le risorse finanziarie per potenziare le ferrovie regionali per pendolari e merci, il SFM progettato negli anni '90 ed un efficiente ed integrato sistema di trasporti pubblici. Se non ora, quando? 

1 commento:

  1. Il tutto tra l' annuncio di Lepore dei pannelli fotovoltaici che, udiamo udiamo, faranno del Passante di Mezzo il simbolo della Transizione Ecologica nazionale (dice lui) e i silenzi di Elly Schlein (vicepresidente della Regione ER con delega alla Transizione Ecologica).
    Ryan

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