domenica 13 maggio 2018

Il Paese e il Governo

Bologna, Assemblea di Rigenerazione, No Speculazione (giovedì 10 maggio)

















La crisi di credibilità delle classi dirigenti e delle forze politiche che hanno governato l'Italia e l'Europa (negli ultimi decenni) è dovuta alla incapacità di affrontare i principali problemi della vita dei cittadini e di modificare uno sviluppo insostenibile orientato alla crescita e non alla qualità sociale ed ambientale.
Centrodestra di Berlusconi e Centrosinistra di Prodi, Veltroni, D'Alema, Bersani e Renzi (come del resto i partiti Popolari - Democristiani e Socialisti - Socialdemocratici del Vecchio Continente) non hanno saputo indicare e praticare scelte di prospettiva all'altezza delle grandi sfide del nuovo millennio: conversione ecologica e pacifica delle produzioni; sviluppo sostenibile e riequilibro tra Nord e Sud; governo congiunto di innovazioni tecnologiche e diritti sociali e dei lavoratori; concertazione tra politiche monetarie, finanziarie, fiscali e industriali; riforme istituzionali necessarie per assicurare sovranità popolare e democrazia partecipata al tempo della globalizzazione, delle grandi multinazionali, della internazionalizzazione delle mafie e delle organizzazioni illegali e criminali.

E' su questo che occorre ragionare e cambiare decisamente visione, priorità e cultura politica.
Pensando globale ed agendo locale, pensando locale ed agendo globale.
Forza Italia e Destre, Partito Democratico e Sinistre - soggetti e forze sicuramente diverse tra loro - hanno - in comune - mostrato di non sapere uscire dalle contraddizioni.
Si pensi a Roma e ad un "mal governo" radicato nei decenni: in cui Mafia Capitale (Carminati e Buzzi), le famiglie Casamonica e Spada hanno agito in libertà e con spregiudicatezza scambiando affari e poteri con amministratori locali di ogni colore e con potenti gruppi imprenditoriali (privati e cooperativi) di costruttori, gestori immobiliari e dei rifiuti che hanno costruito imperi economici e finanziari.
Si pensi a Napoli, alla Campania e ai suoi problemi storici: in cui Camorra ed eco-mafie continuano a gestire grandi interessi ed estesi territori mentre le Istituzioni regionali sono governate dai Cosentino o dai De Luca e dove imprenditori come Romeo sono divenuti interlocutori nazionali di ministri e loro familiari.
Si pensi a Milano, alla Lombardia e ai suoi "primati" ricchi di contraddizioni e di illegalità: edilizia, armi, sanità e rifiuti tra business, profitti e corruzione. Con imprenditori, banchieri, manager e personaggi politici che si alternano, "buoni" per tutte le stagioni: si chiamino Formigoni, Maroni o Lupi, Sala o Parisi, Penati o Gori.
Si potrebbe continuare: Piemonte, Veneto, Liguria, Calabria, Basilicata o Sicilia.

Bologna e l'Emilia Romagna meritano una attenzione particolare.
Sono realtà cruciali e strategiche, per l'importante passato e per l'incerto futuro.
La Giunta Guazzaloca di Centrodestra è stata il primo segnale di una seria crisi di egemonia della sinistra storica di governo, mai sufficientemente studiata e capita dai presunti eredi dei sindaci comunisti Dozza, Zangheri, Fanti e Imbeni.
Il 37,8% di partecipazione al voto per il rinnovo del Consiglio Regionale del 2014 ha rappresentato un passaggio ulteriore quanto inascoltato. Tanto dagli amministratori locali che dal Partito di Bonaccini e Merola, di Delrio e Delbono, di Prodi e Richetti o dalla sinistra di Bersani, Errani e compagni.
Si sono così aggravate progressivamente grandi questioni sociali ed ambientali: crisi produttive e perdita di "marchi" storici e professionalità di alto valore; cambi di proprietà supportate da ingenti disponibilità finanziarie di dubbia provenienza; investimenti senza qualità e fini sociali; sovradimensionamento di grandi attività commerciali e fieristiche; crescenti squilibri territoriali frutto di uso intensivo degli spazi urbani e dell'abbandono di ampi territori montani e della "bassa"; progressiva svalutazione del lavoro; inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo; privatizzazione di beni comuni e spreco di risorse pubbliche; radicamento di mafie; accentramento di poteri e arroganza istituzionale.
In sostanza, uno sviluppo fondato essenzialmente sulla crescita e a scapito della qualità della vita di larghe fasce di cittadini. L'omologazione progressiva a culture e pratiche neo liberiste di una terra con forti radici cooperative e solidaristiche.
La conseguenza è l'esplosione di aspri conflitti su lavoro, servizi sociali, sanità, asili, spazi pubblici.
Su grandi opere infrastrutturali per la mobilità, a partire dal Passante di Bologna. Dove il mancato potenziamento di una moderna rete di trasporto pubblico, su ferro e non inquinante ha portato politici ed amministratori scarsi e subalterni ad assecondare la irresponsabile corsa a realizzare, progettare e promuovere strade, autostrade e sviluppo di veicoli privati e autocarri.
E' significativo e paradossale il confronto delle ultime settimane. Con la richiesta delle Amministrazioni Merola e Bonaccini e del PD di accelerare il percorso per aprire i cantieri delle ulteriori 4-6 corsie sul già grande Asse viario A14 - Tangenziale, per realizzare la quarta corsia della A14 e la terza della A13, mentre tutte le opposizioni (M5S, Lega, Forza Italia, FdI, Insieme Bologna e Coalizione Civica) sollecitano un ripensamento e scelte alternative (da sempre nei progetti della sinistra che fu).
Sul consumo costante di suolo vergine o agricolo. Dove, in contrasto con la bugiarda "narrazione" del "consumo zero" si moltiplicano gli interventi immobiliari, le aree edificate ex novo, particolarmente per iper e supermercati (che configgono con i ripetuti segnali di crisi e sofferenza, da Trony a Coop) e per una edilizia residenziale medio alta e redditizia.
La vicenda dei Prati di Caprara è emblematica. Un grande polmone verde, abbandonato dal Demanio militare e lasciato per decenni a libera evoluzione, in un quadrante strategico situato tra Centro Storico e Ospedale Maggiore, tra ferrovia e via Emilia è al centro degli appetiti della speculazione immobiliare. Nell'area Est si vorrebbero urbanizzare 27 dei 47 ettari: si prevedono un migliaio di appartamenti, più uffici, negozi, strade. Inoltre, ad Ovest, si tratta con la multinazionale tedesca ECE un grande Outlet della Moda. Il tutto nell'ambito delle intese imprenditoriali con i Gruppi Saputo e Maccaferri che contemplano la ristrutturazione dello Stadio Dall'Ara.
Le foto pubblicate in questo post sono state scattate in occasione della mobilitazione democratica promossa dal Comitato di cittadini Rigenerazione No Speculazione per fermare subito questo insostenibile intervento e per rivendicare soluzioni eco-compatibili a vantaggio della intera collettività.

Gabriele Bollini presenta all'assemblea il lavoro di ParteciPrati



Un cittadino illustra il primo elaborato prodotto "Bosco selvatico e parco attrezzato"
















Un altro cittadino propone il secondo progetto "Bosco selvatico e parte coltivata"
















Un terzo cittadino illustra le scelte "Bosco attrezzato"
















I partecipanti osservano con attenzione e approfondiscono
















Partono gli interventi
















Il salone di 20 Pietre è pieno ed attento
















Intervengono insegnanti e genitori delle scuole del Quartiere
















Circola un volantino con il primo appuntamento: "picnic clandestino" per sabato 
















L'entrata dei Prati di Caprara Ovest, dove è previsto l'Outlet della Moda
















L'entrata dei Prati di Caprara Est, sullo sfondo l'Ospedale Maggiore
















Sventolano bandiere del Comitato di cittadini
















La partecipazione dei centri sociali
















Ci si inoltra a piedi nella ricca vegetazione











Anche in bici














Fino alla vasta area disboscata dall'intervento delle ultime settimane
















Si tagliano alberi ed arbusti e si tritura il legno
















Arrivano grandi camion
















Motrice e rimorchio per rimuovere e trasportare terra e rifiuti nel ferrarese
















I grandi camion vengono preferiti al treno, nonostante la contigua ferrovia
















Grandi e piccini vanno e vengono
















Si occupano gli spazi 
















E' l'ora del pranzo e delle conversazioni
















Ci si rilassa e si tolgono le "tende"
















Un chiaro messaggio poetico e culturale




































































La Repubblica Bologna (domenica 13 maggio)

























La cronaca del Picnic clandestino ai Prati di Caprara secondo Il Corriere di Bologna (domenica 13 maggio)
































Uno sviluppo diverso del Paese può essere assicurato in un'Europa più democratica, rappresentativa e solidale; in un Mediterraneo di pace in cui sono progressivamente riconosciuti (non negati!) i diritti e doveri universali dei cittadini, dei popoli e degli Stati.

In questi giorni si addensano nubi di guerra.
L'iniziativa unilaterale di Trump di uscire dagli Accordi sul nucleare con l'Iran, le sanzioni economiche USA contro Teheran ed i Paesi che non le adottano, le dichiarazioni di Israele contro il Paese degli ayatollah, i missili di Tel Aviv contro le milizie sciite in Siria, le nuove vittime prodotte dal fuoco dell'esercito di Netanyahu contro i manifestanti palestinesi rischiano di innescare una spirale inarrestabile. Drammatica. Inaccettabile.
Non possiamo dimenticare che l'Italia opera tutt'ora in Libano, sul confine con Israele per una missione di pace internazionale con oltre mille militari. L'unica effettivamente concordata in sede ONU e tra tutte le parti in causa.
E' dunque urgente agire!
Per assicurare iniziative di cessate il fuoco, di pace, di distensione e dialogo, di disarmo controllato, di cooperazione allo sviluppo.
Per rispettare gli obiettivi fissati dagli Accordi internazionali COP diretti alla riduzione degli inquinanti clima-alteranti ed ad uno sviluppo sociale ed ambientale sostenibile.

Come si misurano con queste assolute priorità i soggetti politici e le rappresentanze istituzionali elette il 4 marzo?
Innanzitutto il M5S e la Lega che in queste ore stanno discutendo un Contratto "sulle cose da fare nell'interesse dei cittadini"?
Un confronto impegnativo, tra forze per molti versi alternative e conflittuali.
Un confronto forse obbligato dopo il rifiuto del PD di Renzi di confrontarsi sulle possibilità di intese con Di Maio, Toninello, Grillo e Cinque Stelle.
E' tuttavia difficile dare torto a quanto scritto in questi giorni da Marco Travaglio.
Ad ore, potremo avere tutti più elementi di giudizio e di valutazione.

L'articolo di Marco Travaglio, su il Fatto Quotidiano di giovedì 10 maggio
















































L'artico di Marco Travaglio, il Fatto Quotidiano di venerdì 11 maggio
















































"La minoranza permalosa" di Marco Travaglio, il Fatto Quotidiano di sabato 12 maggio
















































"Il ballo dei debuttanti" di Marco Travaglio, il FQ di martedì' 15 maggio

























16 commenti:

  1. Ho letto sul giornale che al picnic hanno partecipato in 400. Ottima iniziativa. Anche perché la Rep. scrive che in Emilia ogni anno 3 mila persone vengono colpite da tumore ai polmoni e soprattutto le donne con questa grave patologia sono in aumento.
    Purtroppo anche le assessore Orioli e Priolo a questi dati allarmanti che meriterebbero particolare attenzione da parte delle nostre amministrazioni non dedicano la giusta attenzione. Nonostante i ruoli importanti che ricoprono.
    Dobbiamo sperare se ne occupino le deputate Borgonzoni (ho letto che potrebbe fare il ministro dell'ambiente) e 5 stelle?
    Anna

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    1. Ieri ho letto i quotidiani ed ora ho aggiornato il post, inserendo anche le immagini dei due articoli dei quotidiani locali relativi alla iniziativa di sabato ai Prati di Caprara: la Repubblica Bologna e il Corriere di Bologna. Così da fornire una più ampia informazione.
      Quanto ai dati pubblicati in occasione della giornata per la ricerca contro il cancro sulle 3.000 vittime annue emiliane di tumori ai polmoni mi pare chiaro che dovrebbero incidere sulle scelte politiche ed amministrative delle Istituzioni.
      Fino ad ora, non è successo. Anzi ...
      Dipende anche da noi tutti determinare "discontinuità".
      Bene le iniziative nazionali di M5S, Lega, FI, FdI e quelle locali di Coalizione Civica e Insieme Bologna. Valuteremo le coerenze e gli effetti sul Governo nazionale.
      Gianni

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  2. Tutto condivisibile.
    L'establishment ha fallito.
    Se il PD e la sinistra hanno scelto di esserne parte, solo M5s e Lega possono aspirare ad essere forza credibile di cambiamento.
    Però non sono facilmente sommabili.
    Da qui i dubbi di un giornalista critico ed autonomo come MT.
    Ma il problema a mio avviso non è solo l'ombra lunga di SB. (decisamente superiore all'altezza del personaggio).
    Ci sono troppe differenze culturali e politiche tra i due elettorati.
    Prendiamo una realtà simbolica ma molto concreta come l'ILVA.
    I parlamentari di Salvini sono per mantenere gli impianti. Quelli di Grillo per chiudere le fonti inquinanti e riconvertire l'economia del territorio.
    È obiettivamente difficile trovare una soluzione per il governo.
    I primi sarebbero alleati di Calenda, i secondi di Emiliano.
    Ecco perché sono assai importanti i programmi / contratto. Ma altrettanto le donne e gli uomini chiamati a gestire le politiche / trattative con Mittal - Marcegalia e sindacati.
    BiBi

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    1. Considerazioni assolutamente corrette.
      E infatti, per il Governo, non darei nulla per scontato. È evidente che i Programmi e la cultura politica di M5S e Lega sono alternativi su questioni di grande rilevanza per il futuro. A partire dalla conversione ecologica dello sviluppo e dalle "grandi opere".
      Certo, quelle di Di Maio e Salvini sono le forze che più coerentemente si sono opposte ai Governi Monti-Fornero, Letta-Alfano, Renzi e Gentiloni. Ma 2 distinte opposizioni non fanno una maggioranza. Salvo nella propaganda di Matteo Renzi.
      Dunque, lunga è la strada ...
      Gianni

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  3. ...... e tra poco per le strade di Bologna sarà Bike Pride!
    Una giornata dedicata alle bici e per una mobilità gentile, che non fa rumore, né crea fumi cancerogeni.
    Lo sviluppo lo determinano i potenti, i governi, ma - non dimentichiamolo mai - anche i cittadini, con le quotidiane abitudini.
    C.

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    1. Altra iniziativa molto partecipata e multicolori.
      Sarebbe importante determinasse riflessioni e scelte coerenti.
      Gianni

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  4. Il Travaglio pubblicato mi sembra una proposizione parziale. Si legga anche lo scritto di sabato 12.
    Poi è evidente che MoVimento e Lega sono ben diversa cosa. Anche a Bologna se il no al passante di mezzo accomuna, il gruppo consigliare di Palazzo d'Accursio propone di investire sul ferro a differenza del centrodestra che vuole il passante autostradale sud in galleria sotto la collina.
    *****

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    1. Leggo quotidianamente Marco Travaglio. I due editoriali mi sembrano efficaci e coerenti. Come quello di sabato 12, che domani mattina comunque inserirò.
      Sulle differenze politiche e culturali tra M5S e Lega non ho dubbi. Tutt'altro, credo che i punti di convergenza difficilmente possano essere una base sufficiente per motivare un Governo del cambiamento.
      Gianni

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    2. La lettura quotidiana di Marco Travaglio mi ha portato ad inserire anche l'editoriale di oggi: "Il ballo dei debuttanti". Mi pare una (ultima) lettura critica assai interessante.
      Gianni

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  5. È questo che ci differenzia dai paesi del nord Europa: a prescindere che il governo sia di "sinistra", di "centro", di "destra" certi principi non si discutono: un albero non si taglia e, se capita, se ne ripiantano due.

    Ryan

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    1. Penso anch'io che la scelta di investire in società eco-compatibili dovrebbe accomunare culture e classi sociali diverse.
      Non ho dubbi che gli Amministratori di Bologna dovrebbero studiare Copenaghen, Amsterdam e la Svizzera. Su più questioni, a partire da scelte per il verde urbano e per una mobilità sostenibile.
      Gianni

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  6. Se un nuovo governo ci sarà lo valuteremo.
    Su due questioni dire e fare orienterà il giudizio.
    Intanto il concreto perseguimento del disarmo e della sostenibilità dello sviluppo a dimensione planetaria. Solo investendo nel sud del mondo e qualificando le nostre produzioni potremmo agire sui processi migratori in modo efficace e civile. La lega di Salvini non è garanzia, ma non è detto che Alfano, Pinotti e Minniti fossero meglio.
    Sui conflitti nel Medio Oriente non vanno assecondati i progetti di Netanyahu e di Trump. Oggi gli Usa spostano l'ambasciata a Gerusalemme portando a compimento una scelta unilaterale in contrasto con le risoluzioni ONU. Così operando si aumentano solo le tensioni e i conflitti. Ai diritti dei palestinesi chi pensa? Difficilmente lo saranno donne e uomini 5stelle o lega, ma neppure lo sono stati quelli degli anni passati o gli organizzatori del Giro d'Italia.
    Raffa

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    1. Oggi oltre 50 morti e migliaia di feriti palestinesi.
      In Italia e in Europa è urgente una iniziativa!
      Gianni

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  7. I boschi urbani non solo andrebbero difesi ma anche estesi.
    L'aria è inquinata e la salute precaria.
    I responsabili pubblici ne dovranno prima o poi rispondere.
    Penalmente o politicamente.
    Dal nord al sud.
    A Bologna e a Imola, prossima scadenza.
    L.

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  8. Apprezzo l'impegno di Si Rigenerazione, No speculazione. È sempre importante unire il "contro" (edificazione) al "per" (il Bosco attrezzato o selvatico). Non si verifica spesso.
    Ad esempio sul Passante ci sono molti No. Poi opinioni diverse e anche opposte: nord, sud, ferro.
    Governare non è sempre facile. Si vede a Bologna come in Italia. Ma governare si deve. La conservazione è spesso prevalenza dei più forti e ricchi.
    Sottolineo un ulteriore elemento del post.
    La lotta alle organizzazioni criminali. Al processo in corso in Emilia è stata letta una relazione del 1983 (mille novecento ottanta tre) sull'insediamento di uomini delle mafie nei nostri comuni. Quanti hanno dormito?
    Antonio

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  9. Ogni giorno ci propone le pene di un paese senza classi dirigenti virtuose ...
    Si pensi all'Abruzzo dove per i morti di Rigopiano costruito dove non si doveva sono stati inquisiti gli ultimi tre Presidenti di Regione (pd e pdl).
    Si pensi alla Sicilia con l'inchiesta Montante e il coinvolgimento di Crocetta e c.
    Il futuro sarà incerto e brutto, ma viene da un passato pessimo e da archiviare prima possibile!
    Nik

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