lunedì 6 marzo 2017

SI, PD o DP ... Dove si gioca il futuro

Il Manifesto del PD. Resisterà a vento e intemperie?

























Renziani,  "orlandiani", "emiliani", "scissionisti", promotori di SI al tempo del No, dissidenti da SI che si uniscono agli "scissionisti" che hanno votato No e corteggiano quelli che hanno scelto il Si in ragione dell'unità con il PD ...
Quello che fu Centrosinistra, Ulivo e, per una sola campagna elettorale (l'ultima, quella che ha stabilito gli attuali rapporti parlamentari), "Italia Bene Comune" è sempre più difficile da capire, da interpretare, da sostenere.
Sinistre divise. Disorientate e disorientanti.
Dicono di volere misure economiche e sociali diverse ma, con l'eccezione di Fratoianni, Fassina e compagni, si sfidano su lealtà e fiducia al Governo Gentiloni, che propone un programma e uomini o donne in assoluta, dichiarata, continuità con il Governo Renzi.
Nessuno della maggioranza politica che governa propone, oggi, investimenti e provvedimenti straordinari necessari per prevenire nuovi terremoti o dissesti idrogeologici.
Nessuno intende avviare azioni immediate di risanamento di territori ed industrie inquinate o grandi opere di conversione ecologica per contrastare lo smog.
Per il lavoro, al massimo, si discute una iniziativa di legge per impedire il referendum sui voucher, ma nulla che si indirizzi verso obiettivi di rivalutazione dei diritti costituzionali e di "piena e buona occupazione" (secondo quando delineato, ad esempio, da Laura Pennacchi).
Né si intravvedono accordi per una legge elettorale conseguente al referendum del 4 dicembre ed alle sentenze della Corte Costituzionale; non parliamo poi di un serio riordino istituzionale, per valorizzare le autonomie locali ed affermare una democrazia partecipata.
Non sono all'ordine del giorno interventi per dare risorse alla Giustizia, per combattere adeguatamente le mafie e le organizzazioni criminali, per contrastare la corruzione.
Nè si intravedono spiragli per consentire, finalmente, il diritto dei cittadini al testamento biologico o ad altri diritti civili negati.

Non appare più incoraggiante la situazione locale.
Da Genova a Napoli, da Monfalcone a Palermo.
A Bologna e in Emilia Romagna la "storia" (a cui fanno riferimento i manifesti PD affissi in questi giorni) racconta del progressivo venir meno del buon governo e della programmazione partecipata del territorio o dei servizi sociali; della perdita di controllo pubblico su beni comuni strategici; di privatizzazioni, di accentramento dei processi decisionali, di vita politica sempre più asfittica, di crolli elettorali ... senza che tutto ciò abbia determinato alcuna seria analisi e riflessione (auto)critica nei partiti che dirigono le amministrazioni locali e la Regione.
Mentre il "futuro" (anche questo al centro del manifesto PD per il tesseramento 2017) pare non riservare altro che governi "da garantire", "Patti" di potere da rispettare, "confronti pubblici" da non ascoltare, competenze e professionalità da mortificare ...

Sindaco di Bologna e Presidente della Regione, un anno fa, annunciarono il passaggio dal Passante Nord (sostenuto da entrambi ad oltranza, per oltre un decennio) a quello di Mezzo.
Un drastico cambio infrastrutturale, di "visione" progettuale e di investimenti pubblici e privati. Prima del voto amministrativo di giugno, in aprile, siglarono solennemente con Renzi e Autostrade SpA un Accordo. "Discutiamo come farlo, non se" ripetono stancamente e testardamente, contro gli argomenti di moltissimi cittadini e di qualificati professionisti di diversa cultura ed orientamento.
Immediatamente, durante il "Confronto Pubblico" e dopo.
Interpretando, discrezionalmente, anche il prevalere di Virginio Merola su Lucia Bergonzoni al ballottaggio di giugno, come l'avvallo dei bolognesi a questa scelta. Quasi che l'elezione (un anno prima) di Stefano Bonaccini non fosse avvenuta su un Programma che includeva il Passante Nord.
Così, oggi, debbono fare i conti non solo con il No di cittadini residenti e con l'ennesimo allarme smog, ma anche con la critica netta di intellettuali e di personalità di prestigio (vedi le ripetute posizioni espresse dal prof. Vincenzo Balzani) e infine con "i dubbi di ARPAE e AUSL" (vedi, qui sotto, il Corriere di Bologna).
Tecnici, professionisti e competenze di cui assennati Amministratori e buoni politici dovrebbero avvalersi per fondare le loro scelte. Non per rimediare a decisioni insensate e gravi o per "compensare" e "mitigare" opere inutili e dannose per la sicurezza e per la salute pubblica.

Il Corriere di Bologna, giovedì 2 marzo

Il Corriere di Bologna, giovedì 2 marzo

































Ma Bologna e le Sinistre si giocano parte del futuro anche nella partita sul Dall'Ara.
Le repliche e le precisazioni del Sindaco confermano le preoccupazioni diffuse tra cittadini ed osservatori vari.
Quando Virginio Merola insiste "... la mia Bologna cresce così" e rivendica (vedi, sotto, la Repubblica Bologna) People Mover, Passante di Mezzo, F.I.CO, Dall'Ara ed aree da edificare (ancora!) ad Ovest e ad Est della città (con 5 nuovi super o ipermercati), limitandosi al "pressing" (vedi il Corriere di Bologna) sui proprietari pubblici (del Ministero!) di terreni destinati a Parchi urbani che "restano una chimera", si persevera in una cultura antica quanto irresponsabile che separa e contrappone ambiente e crescita, che pratica "due tempi" (prima "il possibile", poi "il necessario"), che rinuncia di fatto alla giusta sintesi progettuale della rigenerazione urbana e dello "sviluppo sostenibile". Ossia che seleziona e propone solo opere socialmente utili e prioritarie, funzionali ad una migliore qualità della vita dei cittadini.

La Repubblica Bologna, sabato 4 marzo

















Il Corriere di Bologna, mercoledì 1 marzo

























Il passaggio del People Mover su A14-Tangenziale, domenica 5 marzo 

















Su A14-Tangenziale il People Mover raddoppia (5 marzo 2017)

















Fin qui i partiti e le maggioranze politiche che hanno governato hanno illusoriamente pensato di "portare a casa", di volta in volta, ciò che ritenevano realistico ed ottenibile nelle trattative con poteri costituiti ed un sistema di potere arrogante, di classe e sempre più incapace di includere.
La crisi ambientale, sociale e finanziaria internazionale non consente più di perpetuare questo approccio, pena essenziali conquiste civili e democratiche.
Occorre cambiare pratiche, cultura, politiche, classi dirigenti, soggetti sociali di riferimento.
Ricostruendo una autonoma capacità di analisi, di elaborazione progettuale, di confronto pubblico partecipato, di selezione di opere di interesse comune e di valore generale ed intergenerazionale.
Qui si gioca, oggi e domani, il futuro.

27 commenti:

  1. Si, bisogna ripartire dai problemi di ogni giorno: salute, ambiente, lavoro, casa.
    Non è quello che succede.
    Perché il Passante vuole dire "+ asfalto, + auto, + inquinamento".
    Perché stadi = cemento = centri commerciali = parcheggi = auto e camion.
    Speculare porta case di lusso, alberghi o uffici direzionali.
    Se tutto questo è di sinistra, ci si può lamentare quando le periferie non votano + o scelgono altri?
    Hanry74

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    1. Lamentarsi? Non serve mai.
      Occorre sempre misurarsi con i problemi e riflettere.
      Siamo congestionati dal traffico, respiriamo smog nocivo alla salute?
      Innanzitutto riduciamo le fonti, organizziamo sistemi di vita e di mobilità alternativi.
      Privilegiamo ed investiamo su trasporti sostenibili e meno (o non) inquinanti. Blocchiamo la realizzazione di grandi ipermercati e super parcheggi per automezzi.
      Si può, volendo.
      Gianni

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  2. Una storia di 10 anni e un futuro molto incerto.
    Molti PD sembrano giunti al capolinea ...
    s.

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    1. Può darsi che tu abbia ragione e può essere salutare che il PD si liberi di uomini e donne che hanno vissuto la politica come occasione per carriere personali.
      Ma non dimenticare che i partiti sono un pilastro della costituzione e della democrazia.
      Su Bologna e sugli argomenti affrontati per valutare il futuro mi pare che ci sia un impegno per condizionare le opere che non va snobbato.
      I Quartieri e il Consiglio Comunale stanno ponendo paletti sulla realizzazione del Passante e dei lavori per ammodernare lo stadio. Del resto meglio il restiling del vecchio che la costruzione di uno nuovo. O sbaglio?
      Quindi, anche qui c'è vita e futuro.
      Antonio

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    2. Antonio, anch'io preferisco il restyling del Dall'Ara ad un nuovo stadio. Per raggiungerlo (in zona residenziale) bisognerebbe usare mezzi non inquinanti o pubblici (salvo motivate eccezioni).
      I paletti?
      Gli investitori e i proprietari (del Bologna Calcio, come di ogni altra Società) debbono stare alla pianificazione urbanistica ed alla programmazione eco compatibile di Autonomie Locali, autorevoli e dotate di poteri e risorse essenziali per amministrare le comunità rappresentate.
      Vanno rimosse la cultura e le pratiche di "urbanistica concertata tra istituzioni e grandi gruppi privati" e della "compensazione".
      Cioè "opere di interesse pubblico" in cambio di "valorizzazione di suolo" e di "immobili" per pochi privati. Oppure, di proroghe infinite nella "gestione" privatistica di patrimoni pubblici (stadi, autostrade, edifici).
      Se i soggetti politici (da Bologna a Roma) si impegnassero in questa direzione con determinazione ri-conquisterebbero credibilità e ruolo.
      Gianni

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  3. Per opportuna conoscenza, su uno dei temi proposti.
    M.

    I rilievi emersi dall’audizione di Arpae e Ausl in Comune nella commissione che si sta occupando del Passante confermano tutte le preoccupazioni che Coalizione Civica ha sollevate nei consigli comunali e di quartiere in questi mesi. Preoccupazioni che sono puntalmente emerse dai comitati durante il cosiddetto percorso partecipato.
    In sostanza a pochi giorni dal termine ultimo per presentare rilievi sulla VIA ci troviamo una commissione dove due enti pubblici come Arpae e Ausl hanno confermato i nostri dubbi, alcuni esponenti della maggioranza in consiglio cominciano ad evidenziare le stesse problematicità ma questa giunta va avanti con una opera che vuole fare a prescindere. Anche contro un evidente principio di precauzione che suggerirebbe di fermare l’opera per acquisire altri dati a tutela della salute dei cittadini.
    E allora delle due l’una: o questa giunta e l’assessore Priolo hanno omesso di chiedere dati ad Arpa e Ausl ascoltando solo la campana di Autostrade che in questi mesi ha presentato dati incompleti o non attendibili come ha ammesso durante la precedente commissione e promettendo di fronte alle evidenze di integrali successivamente. O questi dati li avevano, i dubbi erano noti, ma allora hanno colposamente scelto di lasciarli nascosti per portare avanti solo il punto di vista di Autostrade e dei suoi interessi economici. In un progetto che, però, ha escluso molte delle richieste di miglioramente venute fuori dai cittadini e dai quartieri mentre si conferma oggi per tutti i rischi di aggravamento della situazione ambientale e sanitaria del territorio senza avere neanche gli strumenti a disposizione per poter intervenire.
    Noi continuiamo a pensare che oggi più che mai questa opera vada fermata per trovare soluzioni alternative ai problemi di mobilità nella città metropolitana
    Marco Trotta, Consigliere Quartiere San Donato e San Vitale, Coalizione Civica
    Francesco Luca Basile, responsabile Gruppo Ambiente Coalizione Civica

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    1. Mi pare una posizione condivisibile.
      Spero piuttosto sia ragione di riflessione anche per consiglieri regionali che fanno parte della maggioranza politica che esprime la Giunta di Stefano Bonaccini.
      Fin qui i rappresentanti di SI mi sono apparsi molto silenziosi e coperti. Una contraddizione insostenibile.
      Gianni

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    2. Coalizione Civica sia sul passante che sullo stadio ,come sulla Mobilta Cittadina è presente e viva nel dibattito cittadino e come gruppo consigliare .
      Non confondiamo CC con SI sono cose diverse e non sovrapponibili , il problema del consiglio Regionale è per SI una questione ,a mio parere , da affrontare , non si può continuare a restare in questa maggioranza , per quanto mi riguarda mi preparo a dir la mia, per quel che conta, alla prima occasione.
      G.

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    3. Utili precisazioni e considerazioni.
      Gianni

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  4. Leggendo le news, pare che in Comune ci si diverta a prendere in giro i cittadini.
    Perché la verifica sull'aumento o sulla riduzione dell'inquinamento determinato dall'investimento dei 700 milioni per il Passante di Mezzo lo vogliono solo durante e dopo i lavori?
    Perché non prima?
    Ma sono fuori?
    Non sanno che investire su strade ed auto induce altri investimenti in auto, strade e smog?
    Hanno letto il parere di uno scienziato come il prof. Vincenzo Balzani, a cui hanno pure conferito un premio importante come l'Archiginnasio d'oro per la sua professionalità e credibilità internazionale?
    BiBi

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    1. In occasione della intervista rilasciata alla stampa, nella quale il prof. Balzani ha affermato che il Gassante di Mezzo è una scelta miope che aumenterà il traffico e l' inquinamento, egli ha anche sconsolatamente riconosciuto che "tanto i politici non ascoltano gli scienziati"....
      Ryan

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    2. Ryan, quelli che non ascoltano gli scienziati ed i cittadini sono solo "pessimi politici". "Scarsi politici", non "i" politici.
      Personalmente ne ho conosciuti altri. Ed altri ne conosco ancora. Non molti, in verità. Ma dipende anche da noi, cambiarli. Proviamoci. Battendoci con argomenti e determinazione.
      Gianni

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  5. Mentre si insiste a volere nuove strade ed autostrade non si curano quelle esistenti. Così crollano ponti e franano corsie prive di manutenzione.
    La strage di vittime evitabili continua ...
    L.

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    1. ..... e questi vorrebbero assicurare la viabilità durante i lavori di 5 anni per il passante di mezzo?
      A me non sembrano adeguati e credibili.
      Si avvalgono di progettisti, comunicatori, slide .... ma all'atto pratico, lavorano con aziende discutibili, mano d'opera rumena, non esercitano i controlli necessari .......

      Quanto alla sinistra varia e diffusa ... si, siamo sconcertanti.
      Sel supera se stessa per aprirsi al nuovo e si spacca in due.
      Nel Pd si dividono, invertendosi ... Scegliere tra l'originale o Dp non pare semplice ..... Poi verso le primarie volano stracci, basta sentire Emiliano su Renzi o viceversa .... E Orlando, li vorrebbe tenere uniti? Come, non lo dice.
      Pisapia? Gentile, come scrive oggi Michele Serra, ma dove va? Che vuole? Che propone? .... Irriconoscibile, irriconoscibili!
      Zorro

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    2. Si, i beni comuni ed i patrimoni nazionali andrebbero tutelati e conservati per le generazioni future.
      Manutenzioni, prevenzione, conversione ecologica e pacifica delle produzioni e della organizzazione delle società, questione morale, giustizia: sono queste le vere sfide su cui misurarsi e confrontare idee, progetti e pratiche.
      "Parlare d'altro" qualifica uomini e partiti che privilegiano il potere agli interessi delle persone e dei popoli.
      Gianni

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  6. Mi permetto di insistere.
    Sono fuori!
    Oggi nell'ufficio di un collega leggo che il Passante dovrebbe alzarsi sopra la rotaia sopraelevata del People Mover.
    Il Corriere ironizza Le Montagne russe del Passante.
    Si, sono fuori.
    BiBi

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    1. Per non parlare del fatto che in alcuni tratti le corsie di emergenza non verranno fatte ed in altri (vedi in corrispondenza dei calalcavia ferroviari uscita Lame) le faranno all' esterno, a mò di gimkana.
      E' una cosa seria?
      Il sindaco lo aveva presentato come un progetto che in Europa ci invidieranno.....
      Ryan

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    2. Mi sovvien ...
      C'era un'altra Grande Riforma (istituzionale) che "tutto il mondo ci avrebbe invidiato" .
      Va mo là

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    3. L'ignoranza, la superficialità, la parzialità, la presunzione e l'arroganza sono sempre cattive consigliere.
      Le competenze e le professionalità acquisiscono valore quando vengono messe a confronto e ricondotte ad interessi generali e percorsi di partecipazione democratica riconoscibili e riconosciuti.
      Gianni

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  7. Ok. Il futuro si gioca sulle scelte con cui si governa lo sviluppo.
    Purtroppo non vedo nessuno oggi in grado di corrispondere alle mie aspettative.
    Non il PD con Renzi, Orlando o Emiliano. Che mal governa il Paese, tante Regioni e città. Scisso da tempo da chi lavora per vivere e pronto dopo le Primarie a ulteriori scissioni.
    Non DP di D'Alema e Bersani, con scarsa Speranza di fare in futuro ciò che non è stato a tempo debito.
    Non SI di Fratoianni, Fassina e Vendola costola di SEL, senza Ecologia e Libertà.
    Non i 5s, un MoVimento dove uno non sempre vale uno e dove troppi cittadini dopo essere entrati sono fuori.
    Non la Lega di Salvini, che dopo gli insulti alla gente del Sud ora prova a blandirla.
    Non Forza Italia, che continua a dipendere dal Cavaliere disarcionato che contratta con tutti per salvare solo se stesso e il suo clan di nani e ballerine.
    Tempi duri!

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    1. SI costola di SEL mi pare francamente una analisi sommaria e sbagliata , in SI di SEL son rimasti soltanto un poco di militanti e meno di mezzo gruppo parlamentare, ma cosa principale, è completamente cambiato il posizionamento politico , poi si può condividere o meno ma non facciamo confusione .

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  8. "In questo momento gli elettori fanno fatica a distinguere il PD dal centrodestra, sia quello di Berlusconi che quello di Salvini, si fa fatica a vedere le differenze ... Sono stato in giro a firmare per i referendum della CGIL ed è stata una bella esperienza, sono stato nelle fabbriche e in piazza, il problema è che io ero solo e che con me c'erano solo i Cinque Stelle, il problema è che in certi luoghi non ci andiamo più".
    Sono parole di Matteo Lepore, assessore del Comune di Bologna, su il Corriere di Bologna.
    Tempi duri!

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    1. Si, tempi duri!
      Tra un Lepore, una Gualmini ("Lepore vuole riposizionarsi), un Manca ("sedie sugli scissionisti") e un Merola ("fotografata la situazione. Apriremo un'officina delle idee"). Tutte persone con importanti ruoli di governo in Comune, Città Metropolitana e Regione. In "altre faccende" (di parte di Partito) affaccendati.
      Mentre sono in gioco la salute, il lavoro, l'ambiente ed il futuro.
      Noi, speriamo che c'è la caviamo (come scriveva un ragazzo del Sud).
      Gianni

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  9. A Bologna come a Roma ... la partita è aperta ed è bene giocare senza pregiudizi.
    Su Stadio e Passante il Comune c'è. Per rappresentare tutta la comunità e gli interessi che la compongono.
    Ma anche il Governo Gentiloni c'è. Come dimostrano la retromarcia sui Voucher e l'orientamento sugli Appalti. Il PD non è solo Renzi (o Lotti).
    La democrazia è impegnativa e insidiata da pericoli vari. Saranno anche Tempi duri! Ma qui c'è ancora vita e speranza.
    Antonio

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    1. Assolutamente. Qui "c'è vita e speranza" e "la partita è aperta". Meglio se la si gioca tutti "senza pregiudizi".
      Importante è partire dalla realtà e dai bisogni primari.
      Io li riassumo così: occorre trovare una sintesi creativa e concreta che coniughi conversione ecologica e pacifica delle produzioni, giustizia sociale, diritti universali e democrazia partecipata.
      Solo così si governano insieme le comunità locali e il mondo intero.
      Diversamente, prima o poi, si va a sbattere.
      Gianni

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  10. Ho letto di iscritti al PD che non possono votare al Congresso e di Primarie per scegliere il Capo aperte a tutti ...
    Ma di che regole si sono dotati nel PD?
    Sento che fanno comunarie per scegliere candidati, poi le annullano perché ha vinto uno sbagliato ...
    Ma di che non statuto si sono dotati i 5s?
    B. assicura che Lui ci sarà ... ed anche Salvini.
    Ma Loro non faranno le Primarie e allora?
    Purtroppo è tra questi che si gioca il futuro ...
    Poveri noi.
    Ciao!

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    1. Contraddizioni presenti.
      Non tali da farci disperare.
      Stiamo al merito dei cambiamenti necessari ed utili.
      Battiamoci con gli argomenti e la determinazione necessari.
      Studiamo, ascoltiamo, confrontiamoci.
      Costruiamo iniziative ed azioni positive.
      Gianni

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