Parcheggio di via Giuriolo (Bologna, maggio 2016) |
Virginio Merola avrà le sue buone ragioni per sostenere che "è meglio se Renzi non torna nel capoluogo emiliano prima del ballottaggio di domenica prossima. Bologna ha già il problema Salvini". Evidentemente il Segretario - Presidente non è ritenuto più un punto di forza ed una risorsa nazionale.
Matteo Renzi, da par suo, risponde ricordando "il voto di Rimini, dove il Sindaco, Andrea Gnassi, è stato rieletto al primo turno con percentuali e voti in crescita" e in controtendenza. "Evidentemente alla base del successo o della perdita di voti ci sono problemi e cause locali".
Facile concludere che al posto dello scarico reciproco di responsabilità sarebbe molto più serio e produttivo, per chi ricopre così alte cariche istituzionali, riflettere autocriticamente, riconoscere impegni non mantenuti e correggere progetti o priorità non condivisi dalla maggioranza dei cittadini.
Non è il caso di tornare su argomenti già proposti su questo blog: la mancata realizzazione del Servizio Ferroviario Metropolitano bolognese e di una rete rinnovata e coordinata di TPER, l'insistenza oltre ogni logica su progetti discutibili e discussi come CIVIS, People Mover e Passante Nord, poi il ritorno al trapassato remoto con il Passante di Mezzo. Senza mai lavorare alla Fascia Boscata prevista nel PRG'85 o alle barriere fonoassorbenti a tutela della salute delle persone ...
Le foto qui proposte riguardano un'altra ferita aperta nel territorio cittadino.
Una opera pubblica mai effettivamente decollata e da tempo fuori uso!
Nel Quartiere Navile, di fronte alle Caserme Rosse in zona Bolognina, via Giuriolo, a ridosso del grande asse viario Tangenziale - Autostrada, uscita 6, in occasione dei Mondiali di Calcio 1990, venne realizzato dalla Amministrazione Imbeni, un grande parcheggio su 4 piani e 800 posti auto.
Un investimento non fine a se stesso ma considerato strategico rispetto all'obiettivo di ridurre l'uso delle auto nel Centro storico e nelle prime periferie urbane.
Così che i pendolari o i visitatori in arrivo con auto da Ferrara, dai comuni a nord o che escono dalla Tangenziale parcheggiano facilmente e si muovono agevolmente con frequenti bus e navette collegati con i vari punti di interesse ed attrazione (Stazione, Università, Ospedali, scuole ...).
Un'idea e un progetto di Città sostenibile, che considera esigenze primarie la qualità della vita delle persone, l'abitare in zone periferiche decongestionate dal traffico, con aria meno inquinata e rumore di fondo ridotto.
L'entrata sbarrata del Parcheggio (Bologna, maggio 2016) |
Purtroppo quella scelta, col passare degli anni, è stata contraddetta e progressivamente abbandonata. Prima con la rinuncia al servizio "parcheggio più bus" e alle corsie preferenziali protette e "veloci" per il trasporto pubblico, poi con la realizzazione di parcheggi a ridosso o all'interno del centro storico (Piazza VIII Agosto e giardino ex Manifattura Tabacchi), infine con l'abbandono e la chiusura del Parcheggio Giuriolo.
Un insopportabile "buco nero" (la Repubblica, agosto 2015).
Un inaccettabile spreco di risorse pubbliche pagate dalla intera collettività.
Ancora in attesa di soluzioni.
Estranea ai Programmi del Sindaco e degli amministratori bolognesi.
L'interno del Parcheggio (Bologna, 2016) |
PS.
L'esperienza non solo e non tanto bolognese dei Mondiali di Calcio del 1990 dovrebbe essere nella memoria comune.
In fondo, sono passati solo 26 anni.
Gli uomini di allora sono quelli di oggi (Luca Cordero di Montezemolo in testa, allora quarantenne).
Ma altre sono seguite. Come i Mondiali di nuoto 2009.
Purtroppo, invece, ascoltare alcune discussioni di questi giorni su Roma ed il Progetto Olimpiadi per il 2024 si ha l'impressione di vivere in un Paese in cui si continua a dimenticare e prescindere.
"Una grande opportunità. Una occasione straordinaria ed irripetibile per investire grandi risorse. Per risolvere problemi di degrado e di lavoro e per costruire una nuova Città, per rilanciare l'economia ed il turismo".
Le cronache e la storia possono ripetersi all'infinito?
C'era un disegno. Nel 1984 ci fu anche il referendum sul centro storico. Ricordiamolo.
RispondiEliminaMa abbiamo perso (nel partito e tra i poteri che contano).
Punto e a capo.
Ora un disegno non c'è.
Si procede a tentoni. Poche idee e collegamenti.
Previsione ballottaggio?
46% di partecipazione. Un sindaco dimezzato.
E tanti buchi neri e opere sbagliate.
pl
Si è passati dall'ambizione "politica" di governare i processi sociali alla più modesta pratica "amministrativa" di gestire situazioni e problemi.
EliminaLa partecipazione politica è stata sostituita dai comitati elettorali e dai comitati di interesse.
Piuttosto che sui soggetti collettivi si punta sulle persone.
Tendenze da invertire per evitare un impoverimento generale.
Gianni
Pensavo che certe cose succedessero solo in altre città ...
RispondiEliminas.
Isole felici? No.
EliminaCi sono problemi ovunque. Sicuramente diversi.
Affrontiamoli. Per quelli che sono. Comunque importanti. Per chi li vive.
Gianni
Buchi neri?
RispondiEliminaNo. Io proverei a distinguere.
Ci sono opere giuste ed opere sbagliate .
Quelle sbagliate vanno respinte. C'è dolo? Va punito.
Quelle giuste vanno fatte.
C'è corruzione? Va punita.
Si cambiano le scelte? Lo si dica e si corregga ciò che non va.
In questo caso dove sta il buco nero mondiale?
Dici che la scelta era logica. Concordo.
Poi i progetti iniziali di ridurre le auto non si sono verificati e il parcheggio è risultato sottoutilizzato e troppo costoso. Anche per la necessità di fare quadrare i conti pubblici e di tenere i bilanci in pareggio.
Ora cambiare l'uso non è semplice.
Antonio
Ho una lettura diversa di fatti e processi rispetto alla tua "narrazione".
EliminaSintetizzo così.
Per ridurre la dipendenza dalle auto, occorre realizzare una rete efficiente di trasporto collettivo. Se non investì le risorse necessarie non cambi abitudini ed organizzazione di vita delle persone.
I conti ed i bilanci? Non sono il problema.
Infatti i "nostri" sono sballati. Soprattutto rispetto a paesi che hanno fatto scelte diverse.
La questione è solo politica e di potere.
Cambiare priorità non è sicuramente semplice, ma è urgente e necessario per il bene comune, per la salute pubblica e delle persone.
Gianni
Non ci si può meravigliare del cambio di strategie.
RispondiEliminaRidurre le auto in circolazione (come da Referendum di cui scrive sopra pl) era nelle corde di una parte (quella più innovativa, risultata poi perdente) del PCI, ma non è nei progetti di questo PD (che continua ad investire in strade ed autostrade, vedi Passante Nord o di Mezzo).
Da qui le mancate soluzioni per i grandi parcheggi di periferia.
Ora Merola promette bus elettrici nelle strade pedonalizzate e sconti ai commercianti per i parcheggi sulle strisce blu.
Cosa poi trovano i Verdi di ambientalista in queste scelte non si capisce.
Ma cosa pensano i cittadini in Merola e dei Verdi ce lo hanno già detto gli elettori.
E se il ballottaggio gli consentirà di sedere ancora a Palazzo ringrazino le radici antifasciste di Bologna.
Null'altro.
Nik
A proposito. Per opportuna conoscenza. Da ilcorriere.it.
RispondiEliminaM.
BOLOGNA - Indietro tutta sulla politica della mobilità, l’azione amministrativa simbolo della giunta portata avanti dall’assessore Andrea Colombo. Il sindaco Merola, nel corso di un’intervista a Radio Città del Capo, fa una pesante autocritica su come sono state gestite le politiche del traffico nel corso del suo mandato. «Non si è dialogato a sufficienza sulla mobilità, abbiamo trascurato il fatto che è meglio prendere le decisioni insieme che mettere i cittadini di fronte al fatto compiuto». Parole che possono essere interpretate come una sconfessione totale dell’operato dell’assessore Colombo, scomparso in questi giorni dalla campagna elettorale anche se sul punto il sindaco precisa: «Il sindaco sono io, non scarico nessuno, non voglio avere un capro espiatorio». Due gli esempi pratici: nuove navette elettriche nei T-days per la verità annunciate da almeno un paio d’anni e una modifica radicale della mobilità su via Irnerio. Una strada dove per il sindaco «serve una misura immediata perché in quella via circolano troppi autobus». Più in generale «sulla mobilità bisogna cambiare metodo, serve un comitato composto da autisti di Tper e cittadini che venga consultato prima di prendere le decisioni».
Ma se il PD voleva mobilitare tutto il popolo antifascista ed antirazzista non poteva scegliere democraticamente un candidato più giovane e credibile?
RispondiEliminaSenza il recordman di gaffe?
Non parliamo di quella del 2011 sul Bologna in B ... Quando era ancora inesperto.
Stiamo a quelle del 2016. Dopo 5 anni da Sindaco.
Dopo avere insistito per almeno dieci anni sul Passante Autostradale Nord scopre che consuma suolo e sceglie il Passante Autostradale di Mezzo.
Dopo avere fatto un piccolo passo verso la chiusura del Centro Storico richiesta dai bolognesi, ripresa nel suo programma e sperimentata solo nei fine settimana con i T Day ora, invece di procedere con un provvedimento analogo per tutti i giorni della settimana, annuncia di volere tornare indietro su quanto fatto. Dando ragione alla lobby dei commercianti conservatori e torto ai commercianti innovatori.
Dopo avere affrontato a muso duro e con arroganza i cittadini che hanno partecipato ai referendum sulla scuola e sull'acqua negando il valore del loro contributo, ora promette dialogo e non fatti compiuti.
Un coerente RossoBlu