giovedì 10 ottobre 2024

De Pascale, Conte e la conversione ecologica

Donne in Piazza Maggiore a Bologna alzano la voce per una svolta eco-pacifista ... 










C'è ottimismo. I giochi sembrano fatti. "De Pascale convince Conte" scrive il Corriere. "Campo largo 2.0. La rinascita emiliana" titola il Resto del Carlino. Prudente la Repubblica: "apertura di Conte, la coalizione potrebbe ricomporsi". Ma poi il quotidiano del Gruppo GEDI, delle famiglie Agnelli - Elkann tranquillizza i propri tradizionali fan titolando "Ugolini: basta faccia a faccia" e, sotto, "De Pascale: perché fugge?". Sottotitolo: "la candidata della destra apre allo Ius Italiae"  ma "la Lega la stoppa" ed "è gelo". Dunque si va "verso la schiarita" (il Corriere). Eppure sull'Emilia Romagna piove ...

E, ad ogni pioggia, crescono le preoccupazioni e la paura. Per le frane, per la tenuta dei corsi d'acqua, per le alluvioni che tornano a colpire persone, attività, territori. Sono le contraddizioni del nostro tempo. Anche in una delle regioni più ricche d'Europa.
Nell'ultima settimana una frazione di Bagnacavallo, Traversara, è tornata sott'acqua; nuovi smottamenti del suolo hanno colpito l'Appennino bolognese e i pendolari della linea ferroviaria Bologna - Porretta hanno visto ancora interrotti i collegamenti, ora debbono prendere treno più bus. Come quelli della linea Bologna - Portomaggiore, in questo caso perché i lavori avviati per l'interramento della ferrovia e la conseguente "fluidificazione" del traffico veicolare prevedono alcuni anni di sospensione del servizio. Problemi su problemi della vita quotidiana.

In questo contesto a molti cittadini appare sconcertante l'attenzione di amministratori, partiti e commentatori sulla vicinanza o meno di simboli di questa o quella forza politica a sostegno di candidati "leader" già scelti o condivisi da tutti.

Ci sono cose ben più importanti su cui ragionare, discutere, dividersi o unirsi per il governo delle comunità!

In primo luogo c'è la grande grande questione del rapporto tra ambiente, economia, territorio. Con le evidenze esplose negli ultimi anni: territorio inquinato e mare in sofferenza, produzioni agricole ed industriali tradizionali in crisi di prospettiva, "emergenze" dovute ai mutamenti meteorologici provocati delle attività umane.

"Non è maltempo, è crisi climatica e concezione sbagliata dell'uso del territorio" denunciano le associazioni ambientaliste della Regione e insieme a loro sindacati di base, comitati di scopo, singoli/e protagonisti/e di tante battaglie aperte a livello locale con rilevanza globale: da Cattolica (dove l'Amministrazione a guida PD ha voluto "sperimentare" in via del Giglio l'abbattimento dei caratteristici pini marittimi con altre piante che non danneggino l'asfalto) e Rimini (dove il Sindaco vorrebbe affrontare "la questione mucillagine" con piscine artificiali in spiaggia) a Bologna, Modena, Reggio e Piacenza (dove si moltiplicano tagli di alberi e di polmoni verdi in città e lungo i fiumi e dove si vorrebbero aprire sempre nuove strade, autostrade, poli logistici e super o ipermercati).

Per questo il prossimo 26 ottobre una pluralità di realtà (vedi sotto) hanno programmato una manifestazione preceduta da una settimana di iniziative articolate per provincia e su argomenti e proposte.

Del resto la rilevanza generale della conversione ecologica delle nostre comunità è all'ordine del giorno da decenni. Scienziati, ricercatori, persone di buona volontà intellettualmente oneste e ovunque collocati, lo ripetono. E, proprio questa settimana l'inserto Green & Blue di la Repubblica esce "contro gli imbonitori del clima" (parole di Sergio Mattarella). Uno "speciale" che raccoglie importanti contributi, dati, testimonianze "contro i nuovi negazionismi" di varie personalità del paese (da Enrico Giovannini, a Mario Tozzi, a Riccardo Staglianò ... (vedi sotto)

Purtroppo Elena Ugolini, candidata alla Presidenza della Regione per le destre e Forza Italia esprime tutt'altre posizioni. A inizio settimana nell'ambito di un incontro pre elettorale organizzato da Confagricoltura ha detto che il problema che sta distruggendo l'Emilia Romagna è il "fanatismo green" (il Resto del Carlino, vedi sotto) che "non ha permesso di fare tante cose negli ultimi 15 anni". Non sorprende. Il Governo Meloni ha scelto di presentarsi come attuatore delle grandi opere nazionali inutili e dannose pensate dalle stolte ed affaristiche classi dirigenti del secolo scorso e fin qui rimaste (per opposizione e per fortuna) inattuate (primo tra tutti il Ponte sullo Stretto di Messina). Inoltre questa maggioranza parlamentare, per prevenire e reprimere movimenti popolari di critica ai cantieri, ha indicato la via dura nei confronti di cittadini e giovani impegnati in azioni di disobbedienza civile non violenta. Piantedosi, Nordio e Crosetto hanno presentato il pessimo DDL 1660 ancora in discussione al Senato e il solerte Ministro degli Interni ha anticipato i tempi con un uso dissennato di Carabinieri e Polizia in molte città: a Bologna con gli interventi al Don Bosco e al G7 Ministers' Meeting on Science and Technology. 

Colpiscono altrettanto (e forse ancor più) gli "approcci pragmatici contro le alluvioni" e non solo di dirigenti del PD di Elly Schlein. Michele De Pascale allo stesso recentissimo incontro di Confagricoltura ha raccontato "ho ricevuto una lettera di minacce ai miei figli perché la Provincia di Ravenna è quella che fa il controllo più rigoroso sulle nutrie" e riproposto "i serissimi problemi degli animali fossori e del rifare ed alzare i ponti su fiumi e torrenti per recuperare efficienza idraulica". Quasi la sfida per il "controllo del territorio" e per "la prevenzione" non dovesse aggredire innanzitutto nodi e conflitti relativi alla (ri)naturalizzazione dei territori ed al contrasto alla continua impermeabilizzazioni del suolo; al rilancio di produzioni di alta qualità al posto di agricoltura e allevamenti intensivi, di prodotti scadenti e di processi agro-industriali nocivi e inquinanti.

Il fatto è che nel PD emiliano romagnolo prevalgono logiche di conservazione, scelte amministrative orientate alla crescita del PIL e alla difesa dell'occupazione a prescindere dai bisogni sociali preminenti. In continuità con il sistema di potere ridefinito negli ultimi decenni dalle Amministrazioni di CentroSinistra, sempre più distante dalle "periferie" popolari e sostanzialmente subalterno rispetto ai "salotti" di Confindustria e delle Fondazioni bancarie. 

Impressiona altresì la cultura politica iper realistica del M5S di Giuseppe Conte. Dopo giorni di tensione e un incontro di due ore a Roma il Capo politico pentastellato dichiara "con De Pascale c'è un ottimo rapporto, lo stimo". E precisa "l'ipotesi di un candidato diverso non esiste, perché noi vogliamo sostenere De Pascale. Per quanto riguarda i dettagli in coalizione, l'abbiamo detto, noi non accettiamo di andare con Italia Viva, col suo simbolo". Viva la chiarezza: senza il simbolo di Italia Viva, il "campo larghissimo" può essere coltivato. I tanti elettori che in passato hanno sostenuto il M5S come soggetto politico e di governo alternativo alle due coalizioni che da decenni si alternano alla guida del Paese e che ricercano ancora oggi soluzioni e sintesi nuove, creative, originali sanno di doversi rivolgere altrove.

Queste alleanze non sono in grado di avviare una svolta verso l'eco-compatibilità dello sviluppo, la giustizia sociale e la democrazia sostanziale indicata nella Costituzione.

La mobilitazione ed il confronto continuano. 

Più voci e documenti sono disponibili: da quello discusso ed elaborato tra le numerose associazioni che promuovono la manifestazione di sabato 26 ottobre (vedi sotto) a quello proposto da Legambiente in previsione dell'incontro con i candidati Presidente di Regione che si svolgerà sabato 12 mattina (vedi sotto), a quello di Lucia Berardi che ha promosso lunedì scorso la presenza in Piazza Maggiore in occasione di una seduta del Consiglio Comunale di Bologna (vedi sotto foto e volantino).

Solo alcuni punti per alimentare il dibattito, le riflessioni e le iniziative.

1. A Bologna è tempo di riaprire i parchi e i giardini pubblici chiusi ai cittadini da quasi due anni per i cantieri del Passante di Mezzo concessi dal Comune ad ASPI prima ancora della definizione del Progetto Esecutivo dell'opera. Allo stato la richiesta di moratoria di questa antistorica infrastruttura unisce tutte le associazioni ambientaliste e molti comitati locali. E pure tra diversi soggetti politici l'accresciuto costo dell'infrastruttura suscita interrogativi e dubbi. Vale dunque la pena riesaminare complessivamente visione e progetti per un territorio ed una mobilità davvero eco-compatibili ed ispirati al criterio internazionale "riduciamo cemento ed asfalto nelle città".

2. La giusta richiesta di moratoria sulle grandi e costose infrastrutture stradali ed autostradali annunciate da Amministratori pubblici e manager privati o su pezzi limitati di TAV (come quello tra Bologna e Castelbolognese) deve unirsi alla pressante richiesta di concentrare sostanziosi investimenti pubblici e privati sul trasporto pubblico regionale e locale, a partire dal SFM bolognese, ancora privo di risorse e scadenze capaci di qualificarlo e renderlo effettivamente competitivo. E' infatti del tutto evidente che una sola linea passante (la Casalecchio - Pianoro, recentemente inaugurata) pure rappresentando un passo avanti non è in grado di segnare la svolta necessaria per trasferire stabilmente quote decisive di pendolari dall'uso di mezzi privati al ferro. Soprattutto in presenza dei tagli del servizio su alcune linee storiche, come quelle per Porretta e Portomaggiore che stanno arrecando disagi e disaffezioni crescenti tra utenti storici ed abituali dei treni.

3. A Bologna e in Emilia Romagna la vertenza aperta su Industria Italiana Autobus è una sfida generale per promuovere mezzi di trasporto collettivi ed assicurare produzioni locali di valore strategico. Occorre dunque che lavoratori metalmeccanici, sindacati, associazioni e movimenti ecologisti operino congiuntamente per assicurare un rilancio industriale e commerciale delle produzioni. Anche da qui può e deve passare la consapevolezza che ambientalismo e lavoro non sono in contraddizione e che un nuovo livello di civiltà e sviluppo passa attraverso la cultura e la conversione industriale orientata a soddisfare domande sociali e diritti universali.   

4. In Regione importanti aree pubbliche già militari e demaniali ed ora gestite da Cassa Depositi e Prestiti o INVIMIT sono in predicato di "valorizzazione". Vari Ministri, politici e manager intendono con questo termine operazioni urbanistiche ed immobiliari spregiudicate (con alti indici di edificazione), per questo capaci di ridurre il Debito pubblico attraverso entrate finanziarie nelle Casse dello Stato. Ma valorizzazione del patrimonio pubblico può e deve avere anche una diversa, opposta interpretazione: arricchire le città di polmoni verdi che migliorino l'ambiente urbano, la salute delle persone e la biodiversità naturale. E con ciò incidere parimenti sul Bilancio del Paese (riducendo spese sanitarie, di cura, per fronteggiare emergenze e danni). Per questo le trattative in corso tra Governo, Enti locali ed Enti gestori debbono uscire dalla riservatezza in cui si svolgono e diventare occasione di confronto aperto tra rappresentanze istituzionali, società civile organizzata e cittadini correttamente informati, coscienti e responsabili. 


Il dibattito quotidiano:

Per la Repubblica la settimana si apre con le tensioni tra Conte e Renzi e con il candidato scelto dai vertici del PD, De Pascale che non vuole rinunciare al sostegno di alcuno ... (6 ottobre 2024)



 


All'Opificio Golinelli si riuniscono "gli esponenti locali di tutti i partiti della coalizione" e la Repubblica riporta: "qui andiamo d'accordo, lasciateci chiudere il lavoro fatto" ... (7 ottobre 2024)











Lunedì l'incontro Conte - De Pascale e "la schiarita": "probabile che i renziani trovino posto nella lista civica del Candidato" scrive il Corriere ... (8 ottobre 2024)
 







In pagina nazionale il Resto del Carlino titola senza enfasi "Campo largo 2.0. La rinascita emiliana" ... (8 ottobre 2024)
 




In cronaca la Repubblica scrive: "si cercherà un'intesa per far convivere in lista il logo grillino e quello di Italia Viva, causa dello scontro" ... (8 ottobre 2024)











Ma il titolo in prima pagina è dedicato a Ugolini e De Pascale ... Nonché alle divisioni nella coalizione di destra tra la candidata e la Lega ... (8 ottobre 2024)





"In Emilia coalizione larga" titola sulle pagine nazionali il manifesto ... (8 ottobre 2024)














Dalle tensioni sui simboli al confronto sul merito: a Confagricoltura Ugolini se la prende col "fanatismo green" e De Pascale "con le minacce" di animalisti ... (Il Resto del Carlino 9 ottobre 2024)
 



















Il manifesto pubblica in ultima pagina nazionale un articolo di Linda Maggiori sui conflitti ambientali che si moltiplicano nel Paese. Titolo "Resistenza sugli alberi" ... (9 ottobre 2024)
 




















la Repubblica dedica l'inserto settimanale Green 6 Blue ad uno speciale "contro gli imbonitori del clima" ... Si per una volta anche loro "contro"! (8 ottobre 2024)





















In terza pagina "un estratto del discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Bonn al campus delle Nazioni Unite ... 




















"La transizione ecologica non è una minaccia ma un'opportunità" scrive Riccardo Luna a pagina 5 ...




















Luca Fraioli dialoga con l'economista Enrico Giovannini: "fatti e numeri non bastano a costruire uno scenario veritiero" ...
 



















"Il metodo di trovare modi per ritardare le risposte da dare al cambiamento climatico è più pericoloso di chi dice che la crisi climatica non esiste perché ha molto più presa in ambienti economici e politici" ...




















Un articolo di Mario Tozzi ...




















"La crisi ambientale mette a nudo i limiti intrinseci del sistema economico capitalista che non riesce a trovare un rimedio nel libero mercato perché il capitale naturale non è infinito" ...




















Riccardo Staglianò critica Bjorn Lomborg: "il suo negazionismo propone "numeri buoni mischiati con vecchi, gonfiati e inventati" ...




















A volte "l'intelligenza è un'aggravante" ...




















"Le misurazioni non lasciano dubbi anche se le nostre sensazioni e i nostri ricordi personali ci possono portare a conclusioni diverse" ... 













Iniziative, documenti, proposte: 

Cultura e Natura mobilitano persone diverse, di più generazioni e classi sociali: lunedì una iniziativa in Piazza Maggiore di Lucia Berardi ... (7 ottobre 2024)





Una testimonianza, una riflessione, una proposta mentre il Consiglio Comunale è riunito a Palazzo d'Accursio ... (7 ottobre 2024)














"Alberi" ... il volantino distribuito a donne e passanti, spunto per discutere tra cittadini che vivono problemi comuni 





"Come negare che le alluvioni siano anche un fatto in cui oltre alla pioggia c'è un territorio dissestato" ...





Lucia e Roberta alzano lo striscione e la loro voce ...  (7 ottobre 2024)















"Costruiamo a Bologna la mobilitazione del 19 ottobre per fermare il DDL 1660: Assemblea Pubblica al Quartiere San Donato" ... 






"Per una Regione 100% sostenibile. L'Emilia - Romagna verso il 2030" ... Proposta per un confronto pubblico con i candidati alla Presidenza della Regione, sabato 12 ottobre ...




















Il manifesto di Legambiente Emilia - Romagna: sabato 12 ottobre, ore 10, Hotel I Portici, interverranno Stefano Ciafani e Davide Ferraresi. Hanno confermato la loro presenza Michele De Pascale e Federico Serra ...
 





La copertina del documento di Legambiente Emilia - Romagna che sarà illustrato sabato mattina ...
 



















Il sommario del documento di 30 pagine ...





















Il volantino di associazioni e comitati che promuovono la manifestazione di sabato 26 ottobre, ore 14.30, Piazza dell'Unità ...
 





















Le richieste, sul lato B del manifesto ...




















Il testo "Per una svolta radicale nelle politiche ambientale in Regione" ...




















"Modificare profondamente il modello produttivo e sociale" ...




















Una base comune per un confronto ampio e per la più ampia partecipazione delle realtà vive e attive protagoniste di confronto critico e conflitti per affermare diritti e doveri universali ... 










9 commenti:

  1. Sarà un autunno caldo!
    ***

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  2. Si, forse prima di decidere coalizioni e candidati sarebbe stato utile definire che fare per fronteggiare alluvioni e mucillagini di ritorno o la sanità in crisi?
    Al riguardo le tesi del PD sono francamente indigeribili o impalpabili.
    Sono curiosa di vedere che esce dal faccia a faccia di Legambiente.
    Condivido i tuoi 4 suggerimenti.
    L.

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  3. Questa volta il Carlino si è superato con il titolo Campo largo 2.0 il rinascimento emiliano.
    Da elettore di sinistra mi viene un dubbio.
    Ale

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  4. Perfettamente d'accordo con le iniziative in programma ed anche con i 4 punti contenuti nel post. La loro attuazione presuppone però una ulteriore modifica dei rapporti di forza sociali perché non mi pare proprio che gli attuali Amministratori abbiano la giusta sensibilità. E temo che una cultura adeguata possa maturare solo attraverso conflitti ed argomentazioni adeguate. Oggi il panorama politico e di governo è totalmente estraneo ad una cultura ecologista al passo con le esigenze. Basti pensare alla catena negazionista Meloni, Salvini, Musumeci, Pichetto Frattin, Ugolini. O al campo largo che fa perno su Bonaccini, Corsini, de Pascale, Lepore con i rallentamenti che suggerisce e attua.
    Pessimo poi il M5s che impone il ritiro del logo di IV ma concorda con i renziani un programma in continuità con la mala gestione della Regione di questi anni.
    Sabato mattina potessi partecipare vorrei chiedere al PD un bilancio ecologico del mandato 2020 - '25. Dubito esista, eppure i rendiconti sono la condizione per procedere bene.
    Ciao!

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  5. Grazie per questa informazione puntuale e approfondita, seguendo qiesto blog arrivano sicuramente molti elementi per capire quando la zampa del lupo è bianca ( verde?) solo perchè spolverata di farina.

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  6. Incredibile vicenda quella del campo largo emiliano che tiene insieme renziani, calendiani e contiani (i grillini sono spariti) con gli uni che non parlano con gli altri e tutti comunicano con un pd di cui pensano male, anzi malissimo. E la sinistra? Dov'è finita?
    BiBi

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  7. Certo che gli impegni presi da de Pascale dopo l'incontro con gli alluvionati è completamente evanescente. Possibile?
    F.F.

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  8. Concordo. Aggiungo solo ad integrazione che ho letto una risposta imbarazzante in 5 punti del Pd agli alluvionati: solo promesse, zero fatti e zero scadenze.
    DG

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  9. Non so se eri già informato ma 15 grillini hanno sottoscritto la richiesta di sottoporre a consultazione nel movimento 5 stelle il sostegno a de Pascale.
    Titti

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