mercoledì 29 maggio 2024

Il Don Bosco fa scuola. Dalle Besta, il futuro di Bologna.

Bambine seguono la lettura di un libro davanti ai resti di alberi abbattuti nottetempo ...




Oltre 4 ore di solidi argomenti. Il Sindaco e gli Amministratori che per mesi hanno parlato di "No Besta", di "violenti" e di cittadini al servizio di questo o quel partito di opposizione sono in difficoltà. Non solo perché al Convegno di sabato al Cinema (parrocchiale) Perla sono intervenuti con dati, esperienze e visione del futuro autorevoli professori universitari, qualificati architetti già responsabili di importanti settori del Comune di Bologna, esponenti di importanti associazioni ambientaliste, un avvocato, uno scrittore, alcune insegnanti, educatrici e conosciute residenti del quartiere San Donato San Vitale. Ma anche perché le tesi e i progetti esposti si sono misurati, come difficilmente avviene in molti altri appuntamenti istituzionali o di parte, con le contraddizioni del presente e una realtà in rapida evoluzione, che esige radicali cambiamenti nelle pratiche di governo locale e nazionale.Tre elementi, hanno seguito le conclusioni del Convegno (di seguito l'intervento di Sara Cannizzaro).

Primo. Domenica (vedi sotto il Corriere) esce la notizia che la Corte dei Conti dell'Emilia Romagna che ha esaminato il rendiconto per l'esercizio 2022 ed il preventivo 2023 - 2025 del People Mover ha segnalato "una sensibile inclinazione a favore del privato" nell'assetto di interessi definito nella concessione e nel relativo piano economico finanziario di Marconi Express, la società di gestione controllata dalla coop Integra con TPER, la società di trasporto pubblico, azionista di minoranza al 25%. 

Un richiamo significativo agli Amministratori bolognesi a tutelare maggiormente gli interessi pubblici! Una conferma del valore della lotta sostenuta per anni dai movimenti ecologisti che, da soli, hanno lottato contro un progetto insensato, costoso, di forte impatto ambientale e che sostenevano una possibile, matura alternativa ferroviaria (del resto contemplata nel progetto inattuato di Servizio Ferroviario Metropolitano deciso dal Comune negli anni '90). 

Secondo. Lunedì il Sindaco di Bologna ha denunciato "tagli al Comune per 22 milioni" dallo Stato "in 5 anni". "Non sanno dove trovare i soldi e li prendono a noi" ha sottolineato. Matteo Lepore replica: da alcune settimane non hanno avuto risposta pubblica adeguata la sue affermazioni in merito al Passante di Mezzo. Sostiene infatti il Primo Cittadino che l'investimento nazionale per moltiplicare fino a 18 corsie l'Asse viario urbano A14 - Tangenziale sia, oggi, lievitato a 3,5 miliardi di euro (rispetto agli annunciati 650 milioni del 2016 ed ai 2 miliardi previsti nel 2021 per effetto degli accordi intervenuti al momento della costituzione della Giunta Lepore). E però (attenzione, attenzione!) "rispetto a questa ultima cifra" (non ancora motivata) "mancherebbero circa 400 milioni" che - teme Lepore "potrebbero essere quelli per assicurare mitigazioni e compensazioni a suo tempo concordate". 

E' aperto, dunque, un problema di risorse.

Rivendicare sui Bilanci pubblici trasparenza e procedure che escano dall'opacità e promuovano responsabilità e democrazia è essenziale. La via del riarmo, ad esempio, può e deve essere fermata. Ed ogni paese d'Europa ha il compito di perseguire investimenti produttivi di coerente conversione ecologica e giustizia sociale. Essere lungimiranti e non sprecare ricchezze prodotte e patrimonio naturale è un tratto distintivo della fase e dei conflitti in atto.

Per questo la scelta del Comitato (Si) Besta per la salvaguardia del Parco Don Bosco (dei suoi alberi e del suolo vergine) e per la ristrutturazione della scuola Fabio Besta degli anni '80 è più attuale e di prospettiva rispetto ai "Si Quattrofoglie". 

Pesa meno nei Bilanci finanziari (la stima fatta da tecnici è di 6-7 milioni contro i 16-18 del nuovo edificio previsto dall'Amministrazione) e consentirebbe di distribuire su più plessi scolastici le somme disponibili per gli investimenti nel settore scolastico, con conseguente soddisfazione per un numero più alto di ragazzi e famiglie. Questo è un ulteriore elemento di forza, nel panorama cittadino, del movimento cresciuto a favore del Don Bosco: perché di manutenzioni ordinarie e straordinarie c'è diffuso bisogno. Non solo alle Besta.

Terzo. Sono di questi giorni notizie ed esperienze di allagamenti improvvisi, di tubature da sostituire, di finestre cadenti, di bagni da riparare, di impianti energetici da adeguare in scuole della Città Metropolitana bolognese. Meritano dovuta attenzione. Troppo a lungo sono stati trascurati interventi e lavori periodici da garantire, esigere, assicurare, particolarmente nelle strutture pubbliche e per la sicurezza di bambin3 e ragazz3.

Con i tempi che corrono c'è bisogno di unire le soggettività, la creatività e le idee responsabili.

La scelta di dividere le risorse in misura diseguale, di aggredire natura e cultura, di reprimere con la forza degli apparati di Polizia, dei Carabinieri e della Magistratura istanze popolari e giovanili è inaccettabile.



Intervento conclusivo al Convegno "Il Don Bosco fa scuola. Dalle Besta, il futuro di Bologna!" 

Roberto Panzacchi ha esordito parlando di una lotta ambientalista e io vorrei aggiungere che la lotta ambientalista è un contenitore, cioè la madre di tutte le lotte, contro ogni forma di repressione. Perché senza la difesa dell' ambiente non può esserci nessun'altra lotta.

Ma si può continuare a sostenere un progetto sbagliato dicendo che ci sono degli accordi economici da rispettare? Sarebbe come dire che se il progetto di casa tua risulta sbagliato bisogna andare avanti lo stesso per non sprecare soldi. Ma è chiaro che se il progetto è sbagliato i soldi spesi saranno molti di più per recuperare i danni. 

Sino ad oggi abbiamo consegnato 41 libri in Comune, una proposta culturale a cui si è risposto sostanzialmente e ovviamente non in maniera diretta, ovviamente, con l'infelice espressione dei "pioppi che fanno solo della pluma" ...

La consegna dei libri è solo una delle tante iniziative organizzate da chi difende il Parco Don Bosco, poi ci sono la raccolta di firme, la produzione di alberi - spille o magliette per l' autofinanziamento e la produzione di contenuti, disegni ed informazioni per la cittadinanza.

Sappiamo che le istituzioni da sempre cercano di spezzare il legame della popolazione con la terra e il territorio. 

Da questo perverso progetto politico nasce l'idea di alberi come soprammobili e non come esseri viventi. Da qui discende anche l'idea di una cittadinanza passiva ed obbediente, come un soprammobile.

Quello che stiamo proponendo con questa battaglia è un ideale di vita in cui viene rispettata anche la volontà di chi non è rappresentato. 

Non vogliamo una città popolata da rifugi climatici artificiali come propone la vice sindaca Clancy.

Che sembrano equivalenti alle safe room delle zone di guerra.

Ma noi non siamo in guerra con l'ambiente.

Vorremmo anche ricordare ad una famosa star dell'ambientalismo televisivo che non serve solo piantare migliaia, anzi milioni, di nuovi alberi, ma è necessario salvare quelli che ci sono. 
E che se ci sono cure per garantire altri 300 anni di vita alla Garisenda evidentemente ne esistono anche per le scuole Besta.

Ma che cosa sta irritando l'amministrazione comunale?
Il nostro rifiuto dei contentini che ci vengono proposti sotto forma di compensazione. 

Per noi il Parco è un laboratorio attivo di democrazia diretta e orizzontale fatto di assemblee e ascolto. 

E ancora: che cosa fa paura all' amministrazione comunale?
L'unione tra cittadini e il fallimento di quella vecchia strategia di separazione fra buoni e cattivi che è sempre utile al potere. Per la paura il Comune evoca perfino la Val di Susa. E ci fa un gran complimento.

Finora abbiamo fatto uno smontaggio delle bugie del Comune. 

Ma dobbiamo anche dire di cosa abbiamo paura noi: abbiamo paura di morire soffocati come pesci in uno stagno per carenza di ossigeno o di morire in un garage allagato dall' acqua alta dell'alluvione.

Parafrasando lo slogan della resistenza di un famoso centro sociale sgomberato per depurare la città dal degrado, in cambio del cosiddetto decoro (fatto di cemento e devastazione del verde) si esorcizzava l'intervento repressivo dell' amministrazione PD con la frase "contro il nulla che avanza". 

Vogliamo dire a Lepore che stavolta contro il nulla che avanza c'è il Don Bosco che avanza senza paura. 

Il nostro modello di città è anche il nostro modello di scuola, non rade al suolo il passato per costruire il nuovo. 

Quindi ci auguriamo che Paolo cada da cavallo sulla via del Don Bosco. Per non assistere mai più al triste spettacolo delle manganellate sui manifestanti che difendevano il Parco il 3 aprile 2024. 

Sara Cannizzaro, sabato 25 maggio


Fotocronaca illustrata

Cultura e natura chiamano e la Città risponde: giovedì scorso altre centinaia di firme di bolognesi residenti in calce alla petizione del Comitato Besta Don Bosco sono state consegnate da Biancamaria nella sede del Municipio ... (23 maggio 2024)


Presso gli uffici del Protocollo Generale di via Fioravanti ...


Complessivamente la Petizione ha già abbondantemente superato le 3000 firme di residenti, a cui si aggiungono le oltre 3000 raccolte on-line e i numerosi appelli di insegnanti, docenti universitari, scienziati, urbanisti, artisti (ultimo Zerocalcare) ...
 

Al Cinema Perla, a due passi da numerose facoltà dell'Università di Bologna e a poche centinaia di metri dal Parco Don Bosco, sabato scorso, Andrea Malfagia affigge le copertine e le dediche dei 41 libri consegnati al Sindaco, giorno dopo giorno, per Biblioteca in Comune ... (25 maggio 2024)
  

Con Biblioteca in Comune l'intento del Comitato Besta Don Bosco e delle decine di cittadini che hanno partecipato alla iniziativa è stato quello di evidenziare le fonti di ispirazione critica ed ideale della mobilitazione e della resistenza popolare alla decisione dell'Amministrazione Lepore di abbattere le Scuole Besta (costruite negli anni '80) per edificare le nuove "Quattrofoglie" nel Parco Don Bosco ... 


All'interno del Cinema parrocchiale, Legambiente Bologna ha esposto 21 pannelli che riassumono le ragioni dell'impegno in questa lotta ...


"Ristrutturare ed adeguare edifici esistenti è decisamente preferibile alla realizzazione di nuovi immobili su suolo vergine e alberato" ...


Di buon ora, all'interno della grande sala, due poltrone sono riservate alle Autorità cittadine ...
 

Il Don Bosco fa scuola. Dalle Besta il futuro di Bologna! Daniela Rocca presiede il Convegno e dà inizio ai lavori ...


Introduce Roberto Panzacchi, uno dei portavoce del Comitato ...


Dal Quartiere alla Città tant3 partecipant3 hanno accolto l'invito, buona parte delle 400 poltrone sono occupate ...



Palco e platea durante l'intervento di Wu Ming 2, il primo imperdibile contributo (leggi qui, su Giap): una ricostruzione argomentata e critica "delle ormai lontanissime vicende del 2023-2024" ...


Applausi ...


Interviene Vittorio Marletto, già responsabile dell'osservatorio clima di ARPAE ...
  

Il suo è un contributo a considerare la portata storica dei cambiamenti meteo in atto e le responsabilità delle società umane e delle comunità nel determinarli e condizionarli ...
 

"Nei piani delle Istituzioni l'aumento diffuso di verde" ...
  

"Nella realtà degli atti di governo del territorio tante insopportabili contraddizioni" ...


Il professor Paolo Pileri ha scritto "L'intelligenza del suolo" e il suo intervento si propone di "dare voce a chi voce non ha" ...


Il suo è un appello a unire l'impegno e le iniziative per "salvare dal cemento l'ecosistema più fragile" ...


"L'esperimento dell'uovo cotto sull'asfalto" nelle città esposte al caldo ... Fermare il consumo di suolo e il taglio degli alberi è una risposta di responsabilità sociale


"Il suolo non è una semplice superficie, ma uno spessore pieno di vita, di biodiversità" ...


La critica alla "versione politica" e la proposta di una "versione" alternativa, ecologica, possibile ...


La "versione politica" del consumo di suolo "zero" nella Città Metropolitana di Bologna e la "versione reale" dei dati ISPRA e del vissuto quotidiano ...















Le "giuste mobilitazioni" che uniscono persone e attraversano città e regioni del Bel Paese ...


I conflitti sociali ed ambientali che dividono comunità da sindaci e partiti ...

In Emilia Romagna è tempo di fare i conti con i rischi idrogeologici di un territorio che le attuali Amministrazioni continuano a ferire e impermeabilizzare contro natura ...


Interviene l'agronomo Daniele Zanzi, esperto di valore nazionale, che "oggi" invita a "superare il concetto di Forestazione urbana" ...
 

Sostiene: "un grande albero è un bene non sostituibile, dobbiamo incrementare le performance degli alberi in città, più grande è l'albero maggiori sono i servizi che è in grado di fornirci" ...


Argomenta: "un albero piantato in città diventa carbonio neutrale dopo 26 - 33 anni" ...


Afferma: i "grandi alberi preserviamoli e lasciamoli crescere ... questo è molto più importante che piantare nuovi alberi"!


Propone confronti: "per rimpiazzare la biomassa contenuta in una singola quercia di 80 anni, alta 30 metri, del diametro di 137 cm. ci vogliono 35 querce di 30 anni, h. 15 m., 30 cm." ...


"Le dimensioni e la crescita degli alberi sono fattori cruciali per l'accumulo di carbonio" ...


"Per sostituire l'effetto di raffreddamento di una quercia di 80 anni, 30 m., 130 cm. di diametro sono necessarie 13 quercia di 16 anni, 12 metri di h., 15 cm. di diametro" ...
 













Per ultimo: una analisi del valore dell'ecosistema determinato dal Parco Don Bosco ... Tutti dati con cui l'Amministrazione Lepore neppure si misura ...


Interviene Fausto Bonafede, del WWF ...


Insieme al Don Bosco, richiama il valore del patrimonio naturale nella Città Metropolitana di Bologna, rappresentato tanto da parchi e giardini storici quanto da boschi ed aree, anche urbane, a "libera evoluzione" gestite da associazioni e gruppi di volontariato locali ...


Dal Comitato Tutela Alberi di Bologna, attraverso Anna Zauli Petrucci, un riconoscimento pubblico all'agronomo Daniele Zanzi ...


Dall'avvocato Mario Marcuz interessanti riflessioni sulle esperienze nell'ambito della Giustizia e del rispetto della Costituzione ...


Nei Tribunali della Repubblica Italiana "gli interessi economici hanno sicura considerazione" mentre "Diritti e Doveri dei cittadini e degli amministratori verso l'ambiente e la natura restano decisamente inferiori a quanto maturato nelle conoscenze delle comunità" ... 


Gabriella, storica attivista No Passante, a fianco del palco richiama gli articoli 9, 32, 41 e 117 della Costituzione ...


In seconda fila ascoltano per 4 ore in silenzio la ViceSindaca Emily Clancy e il VicePresidente del quartiere San Donato San Vitale Marco Trotta, entrambi di Coalizione Civica ...


Interviene Nino Pizzimenti, di Legambiente Bologna: "ristrutturare ed adeguare edifici esistenti è sempre preferibile ed anche vantaggioso rispetto alla costruzione ex novo su suolo vergine e all'abbattimento di immobili di 40 anni" ...


L'architetto Stefano Magagni, già responsabile dell'edilizia scolastica per l'infanzia del Comune di Bologna, critica le scelte dell'Amministrazione Lepore: "non siamo in presenza di un piano complessivo per l'edilizia scolastica cittadina; per ragioni economiche l'attenzione si è concentrata sulle scuole costruite negli anni '70 e '80 in base ad un lavoro interdisciplinare e di qualità nel segno dell'ambiente e della didattica che oggi viene rimesso completamente in discussione" ...
 

L'esempio che punta a edificare la nuova "Quattrofoglie" a ridosso di tre strade e ad abbattere le Besta nel cuore del Parco Don Bosco è solo una conferma ...
 

Approcci analoghi sono presenti in altri Quartieri della Città ...


"Scuole organizzate per aule lungo corridoi ... una regressione concettuale rispetto alle innovazioni della didattica realizzate nella precedente pianificazione, con più spazi interni - atelier - ed esterni, nel verde" ...


Cosima Spinelli, insegnante delle Fabio Besta, entra nel merito della sua pluriennale esperienza pedagogica e rafforza il giudizio critico sui propositi dell'Amministrazione Comunale ...


Per Fioretta Gualdi, progettista delle scuole nell'Amministrazione Zangheri, "una seria ristrutturazione delle Besta consentirebbe di raggiungere buoni risultati nel risparmio energetico e nell'adeguamento alle più recenti misure di messa in sicurezza dai rischi sismici ... Il tutto a costi assai più contenuti: 6-7 milioni di euro".


Dagli interventi di Federica Lucchesini e Fulvia Antonelli, della redazione de "gli Asini", rivista di educazione e società considerazioni e proposte di alto valore culturale e formativo ...



Dopo oltre 4 ore ininterrotte di interventi arrivano le conclusioni, protagoniste non casuali le donne ...

Daniela Rocca, Sara Cannizzaro e Biancamaria Cattabriga 


Concluso il Convegno, nell'atrio del Perla, restano pochi dei "dolci e salati" prodotti da mani esperte e volontarie ... Ed anche gli ultimi gadget (magliette o alberelli) utili per sostenere le lotte ... Ma anche i libri sono esauriti. Buon segno!

Soddisfatti, ci si saluta! La lotta continua ...














Con opuscoli informativi ...


Curati dal "Media Center" ...


Il titolo di la Repubblica sul convegno propone soliti "cliché" ... (26 maggio 2024)


La pagina del Corriere sulla Corte dei Conti dell'E.R.: il People Mover "sbilanciato a favore dei privati" ... (25 maggio 2024)
 

Repubblica titola sulla "scure del Governo" Meloni sulle spese dei Comuni ... (27 maggio 2024)


Il Corriere di Bologna: "Tagli al Comune per 22 milioni" ... (28 maggio 2024)


La pagina interna del Corriere: "Lepore: effetto negativo sui conti e sui servizi" ...


La pagina di Repubblica sulle proteste al Giardino Acerbi del Quartiere Savena e contro il Passante, al Quartiere Navile ... (28 maggio 2024)


Sulle reti del cantiere avviato al Giardino Acerbi dove alle 4,30 di notte sono stati tagliati 5 tigli per costruire un nuovo "nido" ed abbattere quello in funzione ... (27 maggio 2024)


Decine di persone di ogni generazione al presidio di protesta organizzato dal Comitato Cavazzoni ... (27 maggio 2024)
















Bambini, mamme ed educatrici protagoniste ...


Lettura collettiva di un libro per piccini e grandi ...















Due bambine dopo la lettura del libro, ascoltano conquistate, anche le ragioni del prof. Giovanni Dinelli, di UNIBO ... (27 maggio 2024)

24 commenti:

  1. Come volevasi dimostrare: l'idea di sostituire un albero grande con 3 piccoli è solo una cag..a pazzesca.
    Max77

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    1. gtugnoli16@libero.it31 maggio 2024 alle ore 18:50

      I dati proposti da Daniele Zanzi sono molto precisi. Come le considerazioni fatte in merito da molte altre personalità competenti.
      Aggiungo un elemento. Quasi sempre l'Amministrazione ai tagli degli alberi (fatti, programmati, annunciati) non aggiunge mai (o documenta rarissimamente) i luoghi precisi delle nuove messe a dimora: parchi e contrassegno identificativo. Sfugge così la possibilità per cittadini ed associazioni di esercitare il dovuto controllo sugli impegni presi.
      Gianni

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  2. Apprezzabile resistenza al parco don Bosco, divenuto simbolo della volontà dei bolognesi di preservare biodiversità e di respirare aria più pulita. Segnalo tuttavia che la irresponsabilità di amministratori incompetenti e condizionati da lobby d'affari ha già portato via anche dal don Bosco diverse decine di alberi prima quelli tagliati nell'estate scorsa ad est delle Besta, poi quelli abbattuti su via Serena per far posto ai cantieri del tram. Presto i lavori e gli abbattimenti si estenderanno in viale Aldo Moro.

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    1. gtugnoli16@libero.it31 maggio 2024 alle ore 19:08

      Corretto. Nell'ultimo anno nel Parco Don Bosco sono stati abbattuti decine di alberi: almeno 25 in estate (con la motivazione che "erano malati", anche se ...), almeno 15 sul lato di via Serena per via dei cantieri del tram, 6 il 3 aprile. Ora l'annuncio che i lavori proseguiranno su viale Aldo Moro ...
      E' la conferma che manca un chiaro indirizzo politico e programmatico dell'Amministrazione: il patrimonio arboreo urbano non è un bene comune prioritario, condizionante.
      Pagheremo costi salati: in termini di clima, inquinamento, salute, bilanci economici e finanziari.
      Gianni

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  3. Grazie Gianni, ottima sintesi come sempre. Il materiale presentato al pubblico dovrebbe essere ampiamente sufficiente a spedire in galera i nostri amministratori, se solo esistesse sulla faccia della terra un giudice degno della sua funzione.

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    1. gtugnoli16@libero.it1 giugno 2024 alle ore 08:22

      Grazie Andrea!
      Colgo l'occasione delle tue considerazioni per porre a noi tutti una grande e attualissima questione: che fare perché maturi una cultura giuridica all'altezza delle sfide che viviamo?
      Mi risulta che proprio nelle ultime ore a Torino un Giudice civile ha condannato il Comune a pagare le spese legali nel processo svolto in merito agli abbattimenti degli alberi di Corso Belgio, riconoscendo il potenziale "danno alla salute" pubblica determinato dalle decisioni dell'Amministrazione comunale del Capoluogo piemontese. La sentenza ha altresì dilazionato i tempi di realizzazione programmati per l'intervento e ordinato di sostituire le piante che si dovessero tagliare con altre di dimensione maggiore rispetto a quelle previste.
      Forse una "sentenza storica"!
      A Bologna le esperienze di ricorso ai Tribunali fatte da Comitati e cittadini su Passante di Mezzo o Parco Don Bosco non indicano di certo sentenze coerenti con le auspicabili innovazioni che la Costituzione della Repubblica sollecita con le modifiche introdotte negli ultimi tempi.
      Il problema aperto è dunque vitale per la vita democratica ed il futuro del nostro Paese.
      Gianni

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  4. Sempre grazie Gianni, per chi volesse ascoltare gli interventi del convegno c'è la possibilità di farlo qui:
    https://www.youtube.com/@ComitatoBesta

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    1. gtugnoli16@libero.it1 giugno 2024 alle ore 08:25

      Suggerimento utilissimo.
      Sempre grazie a te, Taia 22!
      Gianni

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  5. Che conseguenze politiche ci si può aspettare dalla presenza di Emily? Intanto annoto che la poltroncina per il sindaco è rimasta vuota. Forse l'ascolto è una prerogativa attribuibile solo a noi donne e non ai "primi cittadini" che "tacer non possono"?
    Anna

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    1. gtugnoli16@libero.it1 giugno 2024 alle ore 09:32

      Difficile dire.
      Fin qui le diversità emerse nella maggioranza politica che governa Città e Regione è emersa più da Verdi e Volt, che per questo sono stati duramente attaccati o messi in angolo dal PD. Da parte di Coalizione Civica si è scelta la via della differenziazione (con ripetute astensioni su delibere di impegno finanziario o negli attacchi verbali degli Amministratori del Partito di maggioranza relativa a Comitato e movimento). Ma ciò non ha cambiato in misura significativa le scelte di merito e progettuali sostenute da Sindaco e Giunta. Il tempo (prossimo) ci dirà se oltre all'ascolto e alle letture matureranno anche sintesi politiche nuove ed adeguate alle sfide ecologiche e sociali del presente e del futuro. Che non sono certo modeste mediazioni su realizzazioni e progetti a forte impatto ecologico e climatico negativo.
      Gianni

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  6. Ciao, grazie del resoconto, giusto una cosa, per noi importante: la politica di WM è da sempre quella di non apparire in foto né in video. Infatti, anche sul canale YouTube dove sono raccolti gli interventi Wu Ming 2 non è ripreso. Chiediamo il favore di rimuovere le foto qui sopra, per rispetto di questa nostra "clausola di stile". Grazie!

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    1. gtugnoli16@libero.it30 maggio 2024 alle ore 13:28

      Fatto.
      Quando possibile, le richieste importanti di amici vanno accolte.
      Gianni

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  7. Il problema è che tutte queste mobilitazioni sono difensive..... mentre chi comanda è già oltre passante, tram, nuove scuole, poli logistici vari e predispone speculazioni e impermeabilizzazioni in aree demaniali, ex militari, agricole.
    I tempi dei "giusti" sono costantemente in ritardo mancando delle informazioni e delle conoscenze che fanno la conoscenza.
    A.M.

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    1. gtugnoli16@libero.it1 giugno 2024 alle ore 08:59

      Vero.
      Per questo trovo insostenibili due affermazioni ricorrenti da parte di attuali Amministratori e politici.
      1. "Il tempo è scaduto ... Dove eravate?" No, una sana Amministrazione pubblica e Partiti politici seri sanno farsi carico del necessario coinvolgimento delle comunità che rappresentano, con informazioni corrette, soluzioni lungimiranti, pro e contro e possibili alternative. A tempo debito e senza scorciatoie.
      2. "Non è ancora il momento di entrare nel merito. Quando avremo un Progetto lo presenteremo" ... Questa tesi è di recente stata esposta (dall'Assessore Raffaele Laudani) in riferimento al destino di alcune aree ex militari, su cui sono in corso trattative con Ministeri ed Enti proprietari. No, quando si conclude un accordo a quel livello (che impegna vertici politico - amministrativi di CentroSinistra e DestraCentro, con i "dovuti" coinvolgimenti di grandi gruppi economici - finanziari) poi chi li smuove? Che margini ci sono per modificare l'orientamento prevalso da parte di cittadini, associazioni, comitati di scopo? Per collegare situazioni ed assicurare una visione unitaria e complessiva delle scelte di sviluppo ed eco-compatibili? L'esempio del Passante di Mezzo è evidente. Dopo il Patto a 4 e le firme di Bonaccini, Merola, Renzi e Giovanni Castellucci (aprile 2016) non c'è stato modo di cambiare priorità (e la discussione è divenuta sempre e solo "come" realizzare l'opera decisa).
      Questo è il tempo di una Democrazia piena, vissuta, coinvolgente. La partecipazione critica e propositiva è fattore essenziale della responsabilità e della cooperazione.
      Gianni

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  8. Domanda. Se sul limite di velocità a 30 km/h si va a referendum è una interessante prova di democrazia, no?Firmiamo?
    PD-mda

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    1. gtugnoli16@libero.it6 giugno 2024 alle ore 18:36

      Personalmente penso che la prima cosa da fare a Bologna sia quella di ragionare sulle scelte strategiche, riflettendo sulle esperienze di questi ultimi anni (2020-2024), sulle nuove sintesi da trovare (non ancora date, in particolare sul versante politico ed amministrativo) sulle priorità da perseguire nelle infrastrutture e negli investimenti davvero utili.
      Condivido l'obiettivo di "Bologna 30" entro questo contesto di "nuova visione". Per essere convincente "Città 30" deve migliorare la qualità urbana e sostanziarsi in un insieme organico di misure urbanistiche, per la mobilità, per la vita delle persone e delle comunità. Dunque decisamente oltre una singola delibera di Giunta o Consiglio, un comando o un appello del Sindaco, anche un referendum SI o No.
      Diversamente temo si tratti di propaganda "pro" o "contro" da vendere in un mercato della comunicazione drogato e, purtroppo, di una esperienza destinata a non incidere in profondità come necessario.
      Gianni

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  9. Sono anch'io d'accordo sul fatto che non è ragionevole realizzare opere dannose e poi compensare parte del danno con ulteriori investimenti. Vuoi si parli di 18 milioni per le 4 foglie + 500000 euro per il parco don Bosco. Vuoi si preveda 1 miliardo per il Passante + 1 miliardo di altre opere di strade di collegamento + 400 milioni di barriere fonoassorbenti, di pavimentazioni drenanti, di pannelli fotovoltaici.
    Converrebbe assicurare i secondi interventi destinati a migliorare la situazione del verde e della qualità delle infrastrutture viarie esistenti poi scommettere su ferrovie locali e trasporti meno inquinanti.
    Detto questo penso però che per scuole Besta e parco don Bosco è giusto avere paura. Non vedo alcuna volontà di dialogo nel PD e nel Sindaco. Mentre Coalizione Civica mi sembra senza spina dorsale.
    B.

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    1. gtugnoli16@libero.it6 giugno 2024 alle ore 19:08

      Certo, ogni risorsa deve essere impegnata con senso e responsabilità, entro un progetto di conversione ecologica e di giustizia sociale. Spendere male per dovere spendere ancora per riparare i danni causati è una pratica da lasciare a classi dirigenti fallite, che rischiano di trascinare tutti nel baratro.
      Ciò che accadrà al Don Bosco, al Giardino Acerbi, nell'area vergine Bertalia - Lazzaretto, nelle aree dismesse ex militari o nei parchi e giardini chiusi per i cantieri del Passante di Mezzo ... lo vedremo nelle settimane e nei mesi a venire.
      La mobilitazione deve continuare e qualificarsi. Natura e cultura sono irrinunciabili e chi le offende non ha ragione. Neppure quando usa la forza pubblica, la magistratura e leggi dello Stato che contraddicono la Costituzione.
      Gianni

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  10. Una sfida da portare avanti, anche se il parco mi pare compromesso.
    s.

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    1. Io insieme al parco vedo compromessa la città! E questo è grave se alla guida sono partiti di sinistra.
      Nik

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    2. gtugnoli16@libero.it6 giugno 2024 alle ore 19:18

      Compromettere parchi, giardini, verde urbano mentre i rilevamenti confermano che anche il mese di maggio è stato "il più caldo di sempre" e i meteorologi prospettano per l'estate pericolose ondate di calore è grave e irresponsabile.
      Ribellarsi è giusto, mobilitarsi un dovere, disobbedire in modo civile e pacifico ad ogni violenza una necessità.
      Gianni

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  11. Magnifica la lotta delle Don Bosco, un esempio di sacrosanta ribellione democratica. Non vanno assolutamente sottovalutati gli interessi lesi e le conseguenze punitive che "il nulla che avanza" attiverà.
    M.

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    1. gtugnoli16@libero.it6 giugno 2024 alle ore 19:41

      In effetti punizioni sono già state attivate in Città. Allontanamenti, obblighi di firma e divieti di partecipare a manifestazioni a molte persone ancora in attesa di processo e giudizio, con l'obiettivo di chi dispone di questo potere di rompere relazioni sociali, culturali e politiche. Sono fatti gravi, da non sottovalutare.
      E' bene reagire, estendere conoscenza, consapevolezza, partecipazione popolare. Prendere posizione.
      Gianni

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