sabato 14 ottobre 2023

Una scuola? Un parco? Molto di più!

Musica, parole, idee per una Città che vuole essere protagonista del suo futuro ...










Una settimana fa molte persone hanno partecipato al "raduno" per salvare il Parco Don Bosco, su cui il Comune di Bologna intende costruire una nuova scuola, abbattendo una trentina di alberi messi a dimora da diversi decenni, di alto fusto, sani e curati da una associazione di cittadini residenti. Ha "replicato" l'Assessore Simone Borsari: in una intervista pubblicata su Repubblica (vedi sotto) afferma che "le nuove Besta" saranno "più green". Non solo.

Sostiene l'ex Presidente del Quartiere San Donato San Vitale: "quello per le nuove scuole non è un progetto calato dall'alto" e "il 17 ottobre spiegheremo tutto in totale trasparenza" in un Consiglio di Quartiere aperto. La necessità di superare l'attuale plesso si è presentata già una decina di anni fa, adesso c'è stata l'occasione del PNRR".

Poi, il Consiglio Comunale: ha deliberato con la "maggioranza in tilt" e i soli voti del PD (contrari tutte le opposizioni e i Verdi, non votante Coalizione Civica) una "variazione di bilancio che consolida i fondi per realizzare l'intervento".

Ancora una volta il partito di maggioranza relativa e l'Amministrazione Lepore mostrano di non sapere misurarsi con fatti, novità di contesto ed obiezioni più sostanziali dei propri cittadini e dei vari interlocutori sociali, culturali e politici.

Nel merito. 

1. Non è "transizione ecologica" quella di continuare a consumare suolo ancora ricco di biodiversità per costruire nuovi edifici. Né risulta credibile compensare il danno arrecato oggi con l'impegno di piantare domani (a lavori ultimati, sul terreno che ospita le storiche scuole Besta) 60 (o 90) nuove giovani piante. E' infatti risaputo che un terreno "de-impermeabilizzato" non vale (per molto, molto tempo) le qualità naturali proprie di suolo vergine. Ed è triste constatare che dai banchi di Palazzo d'Accursio più interventi di consiglieri PD continuino a considerare "il suolo una semplicemente superficie sulla quale camminare" o di cui "disporre a piacimento per organizzare la vita futura della comunità" avendo ricevuto, temporaneamente, alte responsabilità istituzionali e di servizio per la comunità. 

2. Non è "democrazia sostanziale" quella che si esercita sistematicamente senza disporre di "opzioni zero" e/o di "alternative messe a confronto" con pari dignità ed adeguata documentazione. Bologna e l'Italia che ragionano ora per i decenni a venire hanno il dovere di valutare non solo "come" realizzare opere, soprattutto se considerate "strategiche", durature, di prospettiva. Bensì "se è motivato e ragionevole fare" l'opera indicata, proposta, selezionata. Ovvero "cosa fare": se quella analizzata è effettivamente prioritaria rispetto ad altre, considerando le risorse disponibili ed il contesto dato. Nel caso concreto: alla direzione ed al personale scolastico, ai genitori ed ai ragazzi, alle comunità del Quartiere e della Città quali altre soluzioni per migliorare "la didattica", le conoscenze e la qualità della vita, il risparmio energetico complessivo sono state sottoposte altroché la nuova scuola "Quattrofoglie"? E' stato esposto uno studio adeguato per la ristrutturazione dell'esistente? Con quali pro e contro? E quali eventuali recuperi di spazi ed edifici già esistenti, dismessi o disponibili? E poi, quando la sfida si alza (interessante!) ad una "Pianificazione scolastica cittadina" su quali dati previsionali di natalità, di domanda di istruzione e di formazione ci si basa? E su quale "Bologna, capoluogo regionale, 2030 -2050"? Tutte queste domande risultano (ai più) ancora senza risposte!

3. Non è lungimirante continuare a prescindere dalle modificazioni climatiche in corso, dall'inquinamento grave che perdura (anche a termosifoni spenti), dagli eventi meteorologici che registriamo mese dopo mese. Per intenderci: quali nuovi progetti hanno elaborato le Amministrazioni locali, la Giunta della Regione, il Governo nazionale dopo le piogge, le frane e le alluvioni di maggio? Non a caso anche i migliori Piani istituzionali prevedono continue verifiche e periodici aggiornamenti. Che mancano. E' dunque irricevibile ogni discorso strumentale su "è un progetto fermo da molti anni": perché non si misura con attualità, tendenze, problemi. E non tiene conto in nessun modo di scelte operate e/o disattese negli ultimi decenni. Il PD che (salvo i 5 anni della Giunta di Giorgio Guazzaloca, dal 1999 al 2004) ha ininterrottamente amministrato il Comune e la Regione non può prescindere dal fatto che pesano (eccome!) nella realtà attuale le esperienze vissute. Si sono promessi la "cura del ferro" e il potenziamento del trasporto pubblico per pendolari ma il SFM non c'è (non è programmato per il 2030 ed è contraddetto da attuali costosi interventi, come quello sulla linea Bologna - Portomaggiore) mentre si sono buttati soldi e si è messo cemento su CIVIS o People Mover e si investono miliardi su Passante di Mezzo, su altre nuove strade ed autostrade. E, quanto agli alberi ed al verde urbano, l'impegno degli anni '80 a "compensare" l'Asse A14 - Tangenziale a 10 corsie con una Fascia Boscata di 211 ettari lungo oltre 10 km cittadini si è tradotto, oggi, nella chiusura del Parco Chico Mendes (realizzato nel 1989) e di altri 5 ettari fatti successivamente (per consentire i lavori del Passante di Mezzo di Matteo Renzi, Stefano Bonaccini, Virginio Merola e, soprattutto, di Giovanni Castellucci e C.). Infine, anche le due linee di Tram, entrando nel merito delle scelte non convincono su troppi capitoli: da quello delle interconnessioni con il restante sistema della mobilità urbana, a quello delle soluzioni concrete previste in diversi quartieri popolari, a quello del consumo di suolo e di alberi (non privo di alternative).  

4. Non è serio parlare di "decisioni da accelerare per non perdere i finanziamenti del PNRR" quando questi  riguardano solo una piccola percentuale dei costi dell'intervento. L'impressione naturale è che si vogliano sacrificare i tempi del confronto per imporre scelte discusse, discutibili e prive di argomenti forti e di sostegno convinto. Per le "nuove Besta" risulta che appena 2 dei 18 milioni di euro che costerebbe l'opera arriverebbero dall'Europa. E dunque si ripetono giustificazioni e pratiche da abbandonare: in tempo di risorse limitate la selezione delle priorità non può restare nelle mani di un sistema di potere basato su ricatti, sprechi e ingiustizie. E' interesse di tutti ridare autonomia, forza e vita alle Istituzioni fondanti della nostra Costituzione e della Carta Universale dei Diritti e dei Doveri.

La Città e le persone libere e pensanti hanno dunque bisogno di informazioni, conoscenze, progetti e visioni ben più sostanziali di quanto proposto fin qui da questi Amministratori e politici. Su ogni singolo investimento e sui Bilanci che anno dopo anno condizionano e determinano la vita collettiva e di ogni individuo. 


Fotocronaca di una giornata di mobilitazione e di proposta al Parco Don Bosco, sabato 7 ottobre, e Consiglio Comunale, lunedì 9 

Sui propositi dell'Amministrazione comunale si è attivato il comitatobesta@gmail.com ...


Il volantino del Comitato che ha promosso il "raduno" di sabato 7 ottobre e le numerose adesioni alla manifestazione ...

Lo striscione che attende i partecipanti al Parco Don Bosco ... 
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Tra i cartelli scritti a mano ed appesi con la scala ne spicca uno "Quattrofoglie" che riprende il progetto della nuova scuola ...


Una sintesi delle critiche dei cittadini stesi "come bucato" ...
 

Altri appesi alle panchine ...



Sul tronco degli alberi ...


All'appuntamento arrivano a in tante/i ...


A piedi e in bici ...


La cura del Parco è prerogativa della Associazione dei residenti e di personale competente dell'Università ...


Nell'attesa compare anche il Vice Ministro del Governo Meloni, on. Galeazzo Bignami di Fratelli d'Italia, residente in zona ...


Quando si comincia si contano diverse centinaia di persone ...


Il Parco Don Bosco è "patrimonio dell'intera comunità" ...


"L'equilibrio ambientale esistente con le alte torri del Fiera District, con gli edifici residenziali e con le scuole di ogni ordine e grado presenti in zona non può ulteriormente essere compromesso da consumo di suolo ed una "de-impermeabilizzazione" del costruito che passeranno molti decenni prima di produrre effetti minimi di compensazione" ...


Protagonisti consapevoli insegnanti e genitori, residenti e scienziati di varie discipline ...


Si alternano gli interventi ...


Un "locale" e un "globale" che tornano e si intrecciano in contributi appassionati e argomentati: qui Roberto Panzacchi del gruppo Amanda ...


"Giù le mani dal verde pubblico!" ...


Tante donne: insegnanti, professioniste, mamme, studentesse ...


Attenzione e applausi ...
















Tra i presenti, attento, anche il Vice Presidente del Quartiere San Donato San Vitale, Marco Trotta, di Coalizione Civica ...


Consigliere della Regione, Silvia Zamboni (Verdi) e del Quartiere, Francesca Fortuzzi (Potere al Popolo) ...
 

Consigliere/i del Comune di Bologna della minoranza di Destra e della maggioranza di Centrosinistra: qui Davide Celli (dei Verdi) con un ironico cartello ...
   

Argomentano Leonardo Cacioppo, per l'Assemblea No Passante di Mezzo, e Claudio Dellucca, Presidente di Legambiente Bologna ...


Intanto al banchetto si raccolgono firme, con documento di riconoscimento ...


Un successo ...


Partecipano anche altri animali ...


Orgogliosi cani ...


Zaino e cartello ...


Natura e musica!


Tamburo, trombe e tromboni ...

Ascolto e applausi ...
















Al tavolo, altro documento e firma ...


Danny Labriola, co-portavoce di Europa Verde - Verdi Bologna ...


La Presidente del Comitato Tutela degli Alberi di Bologna, Anna Zauli Petrucci ...


L'architetta e progettista Fioretta Gualdi ...
 

La Presidente della Consulta del Verde di Bologna, Angela Iacopetta ...


Matteo Vescovi, insegnante di italiano e storia, COBAS ...
















La pagina di Repubblica Bologna sulla manifestazione ... (8 ottobre 2023)






















In contemporanea, nella pagina a fianco di Repubblica Bologna: "cresce l'allarme smog per colpa del grande caldo" (8 ottobre)


Sul Sito di ARPAE Emilia Romagna: Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena tre giorni oltre i limiti di allarme ... (10 ottobre 2023)


La notizia del "raduno" su il Resto del Carlino ... (8 ottobre 2023)







Comunicato stampa del Comitato Besta

Dopo il successo della manifestazione svoltasi ieri nel parco Don Bosco per chiedere al Comune di Bologna di rinunciare al progetto che prevede la costruzione di un nuovo edificio scolastico, ribadiamo la nostra disponibilità a proseguire il confronto con l'amministrazione comunale per mettere al centro la tutela dell'ambiente e della salute pubblica. Crediamo sia arrivato il momento di mettere in discussione progetti che prevedono consumo di suolo e sottrazione di spazio verde. 
La petizione che abbiamo promosso alla fine di agosto ha superato le 1300 firme. Ieri nel parco oltre 300 persone hanno condiviso gli obiettivi della nostra battaglia esprimendo preoccupazione per il peggioramento della qualità di vita in quartiere a causa dei diversi progetti in cantiere (Passante di Mezzo, tram, nuovo stadio, scuola Besta). In un periodo di crisi climatica e fenomeni meteo estremi, ci sembra surreale sacrificare decine di alberi adulti per nuove opere edificatorie. Ci chiediamo che senso abbia costruire una nuova scuola se si può riqualificare quella esistente. Insegnanti e genitori evidenziano che la nuova scuola rappresenta un arretramento dal punto di vista didattico e pedagogico. 
Alla manifestazione di ieri hanno aderito oltre 20 associazioni e comitati di cittadini, tra cui Legambiente, WWF, Italia Nostra. 
In merito alla presenza di esponenti di Lega e Fratelli d'Italia, ci preme sottolineare che il nostro comitato non si sente rappresentato da partiti che a livello nazionale hanno posizioni negazioniste sul riscaldamento globale, contrastano la transizione ecologica e incentivano le fonti fossili. Ieri al presidio i cittadini che sono intervenuti hanno evidenziato queste incoerenze. La libertà di partecipazione è sacrosanta, ma la credibilità per noi viene prima di tutto.

Bologna, 8 ottobre 2023



L'intervista su Repubblica Bologna dell'Assessore del Comune, Simone Borsari: "le nuove Besta più green" ... (9 ottobre 2023)


Ancora Borsari su Carlino Bologna ... (9 ottobre 2023)


Una rappresentanza di cittadini del Comitato Besta in Consiglio Comunale si confrontano con la Presidente, Maria Caterina Manca, che ha sospeso momentaneamente la seduta per lo striscione esposto e le proteste ... (9 ottobre 2023)
 

Il dialogo si allarga per alcuni minuti ad altri consiglieri comunali (da Sefaf Siid Negash Idris a Michele Campaniello, Mery De Martino, Loretta Bittini, Claudio Mazzanti, Davide Celli, Stefano Cavedagna, Paola Francesca Scarano, Manuela Zuntini) e cittadini ... (9 ottobre 2023)


Annotano i giornalisti ... (9 ottobre 2023)


Repubblica Bologna: "Besta senza alberi, maggioranza in tilt" ... (10 ottobre 2023)


Carlino Bologna: "la maggioranza si spacca. La delibera passa ma i Verdi votano contro e Coalizione Civica non partecipa" ... (10 ottobre)
    





















Sul Corriere una colonna (10 ottobre 2023).
Ed ora Consiglio di Quartiere aperto ai cittadini il 17 ottobre presso il Centro Zonarelli ...

















11 commenti:

  1. Si, la vicenda di cui parliamo evidenzia i limiti culturali di chi governa. E non solo. Ieri per esempio a Forlì si è manifestato contro i ritardi nei finanziamenti post alluvione. Bene. Mi chiedo però se abbiamo chiaro dove e come investire per prevenire nuovi disastri. Temo che no. Le idee sono più che confuse.
    M.

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    1. gtugnoli16@libero.it16 ottobre 2023 alle ore 11:11

      Davvero "le idee sono più che confuse"? Di certo tutti dobbiamo fare ulteriori passi avanti nella elaborazione di progetti e nella sperimentazione di pratiche innovative. Tuttavia oggi vedo soprattutto un confronto ed uno scontro duro tra interessi contrapposti. Con grandi gruppi economici, produttivi e di potere impegnati a conservare le posizioni dominanti storicamente acquisite. In contrasto con una larga maggioranza di persone che subiscono sistemi predatori insostenibili, che compromettono gli equilibri naturali, la biodiversità, la vita umana e che necessitano di cambiamenti sostanziali.
      Dunque il problema (per ritornare alla manifestazione di Forlì e dintorni) non è solo "ottenere giusti risarcimenti" per rilanciare le "vecchie" attività ma, appunto, "investire risorse pubbliche e private per prevenire" i rischi di una crescita che non ha tenuto e che non tiene in giusto conto la vita delle comunità, delle persone, dei viventi. Il nodo è, insieme, "conversione ecologica" e "giustizia sociale".
      Gianni

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  2. Condivido e aggiungo che se i propositi di transizione ecologica e di democrazia che gli amministratori dicono di volere non fanno i conti con gli eventi e non hanno effetti positivi sulla vita delle persone è il fallimento della politica.
    Vale

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  3. Caro Gianni,
    grazie per la sensibilità mostrata verso la nostra causa!
    Hai colto perfettamente le varie criticità che da tempo cerchiamo di evidenziare: dalla “transizione ecologica” che non tiene conto del consumo di suolo, alla “democrazia” che sminuisce le posizioni di chi la pensa diversamente. Nel maggio scorso abbiamo subito gravissimi danni nel nostro territorio per l’alluvione. Di fronte a tale enormità, buon senso vorrebbe che si ripensasse qualsiasi progetto edilizio con un forte impatto ambientale. Eppure non è così… Anzi! I soldi del PNRR vengono presentati come il “treno da non perdere” per giustificare tutto: questi fondi - come tu stesso ricordi - sono solo una piccola percentuale. Il resto sono fondi comunali, perciò della collettività. Aspettiamo, quindi, te e i lettori di questo blog al consiglio di quartiere, che è un evento pubblico e aperto a tutti! Qui c'è il link per iscriversi: https://forms.gle/GHeZXjat4RjEb3q38

    Comitato di protesta Besta

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    1. gtugnoli16@libero.it16 ottobre 2023 alle ore 11:24

      Considero la "vostra" una causa comune. Che propone i temi, i conflitti, i progetti su cui confrontarsi e mobilitarsi ...
      Per partecipare al Consiglio di Quartiere io ho usato questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScp8vkP3__Ukkc2CWHb_likveKZw-QfpMQgpSCL6tzE1sY1sA/viewform
      Gianni

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  4. A me pare che nel dopo alluvione le cose vadano peggio di prima. Come se il dissesto idrogeologico e il clima che cambia non fossero anche il prodotto della impronta umana.
    Eppure Bonaccini e i suoi tolgono procedure consolidate di valutazione ambientale per liberalizzare ancor più il consumo di suolo e la realizzazione di opere discusse.
    Nei comuni sulla via Emilia si occupano sempre più aree agricole o vergini per poli logistici e nuovi quartieri residenziali, industriali o commerciali.
    E il governo Meloni nega la crisi e sceglie il riarmo.
    È difficile mantenere speranza e nervi saldi.
    L.

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    1. gtugnoli16@libero.it16 ottobre 2023 alle ore 11:27

      Difficile ma necessario.
      Gianni

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  5. Che conseguenze avrà la spaccatura della maggioranza sulle Besta?
    s.

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  6. Ho mancato il consiglio di quartiere di ieri. Ha prodotto novità?
    D.

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    1. Sintetizzerei cosi: una importante partecipazione di cittadini critici verso il progetto di nuove Besta e cinque ore di confronto non hanno apparentemente modificato i propositi degli amministratori.
      Ciao!

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