mercoledì 13 giugno 2018

In mezzo ai ... Consigli sul Passante

Consiglieri di Quartiere, Amministratori e cittadini a confronto al Centro Montanari (lunedì 11 giugno)















Oltre 160 persone hanno animato, a Bologna, la riunione congiunta dei Consigli di Quartiere Navile, Borgo  Panigale, San Donato - San Vitale svolta lunedì sera al Centro Montanari su richiesta dei gruppi consiliari di minoranza. Oltre 20 gli iscritti a parlare. Clima caldo (meteorologicamente afoso) e schiacciante presenza di cittadini contrari al passante di mezzo, non solo tra gli oratori ma anche tra il pubblico attento e molto partecipe (rumoroso o vivo a seconda dei punti di vista).
Con Andrea Brighenti, altro volontario di Legambiente Bologna, commentiamo i passaggi più interessanti.
Dopo la presentazione dell'Assessora Orioli, l'assemblea registra una raffica di interventi contrari al Passante e caratterizzati politicamente dai consiglieri di quartiere di minoranza (Movimento 5 stelle e Coalizione Civica di Bologna). Pregevoli per competenza e documentazione, in particolare, gli interventi di Francesco Tornatore, Andrea Villi e Marco Trotta. Poi quello a forte contenuto scientifico e politico di Luca Basile, che ha riportato gli allarmanti dati sulle fonti di inquinamento proposti dalla campagna Aria Pesa, cui hanno contribuito oltre 340 cittadini bolognesi, con l'uso di radielli rilevatori della presenza di inquinanti. Quindi quello di Marina D'Altri che ha riportato la sua esperienza internazionale: in Cina, a Pechino, si è trovata nel mezzo di una crisi ambientale con elevati livelli di PM 2,5 e aria irrespirabile ... chiedendo di riflettere sul fatto che Bologna e l'Emilia Romagna sono tra le realtà al mondo a maggiore presenza di rapporto auto / cittadino.
Due interventi hanno suscitato una reazione negativa e solamente il lungo esercizio in assemblee mi ha consentito di evitare di unirmi ai tanti che hanno contestato platealmente: gli interventi di Andrea De Pasquale e Paolo Serra. La mia reazione è dettata dal loro filone di ragionamento intriso di presunto realismo e di conservatorismo, di vecchi cliché basati su due assunti ormai datati. Il primo è: dobbiamo scegliere il male minore per potere fare le opere di adduzione (interventi previsti da anni che vanno dal nodo di Rastignano al completamento della intermedia di pianura); il secondo è  legato alla "idea" secondo la quale Bologna sarebbe penalizzata proprio dalle criticità derivanti dall'asse Tangenziale - Autostrada. Un tesi mutuata da Autostrade, costruttori e Confindustria). Serra e De Pasquale non sono due novizi. Anzi, sono due cittadini da sempre impegnati in politica e nelle Istituzioni; dunque ben informati e che hanno fornito, spesso, riflessioni importanti sulle strategie urbanistiche e trasportistiche della città. E registrare questo restringimento degli orizzonti lo trovo difficile da capire.
E' come se lo sviluppo sostenibile fosse solo gioco di parole e la insostenibililità dello sviluppo fosse l'unico paradigma possibile. Bologna è una città fortemente attrattiva non solo sul versante turistico, come i dati in crescita esponenziale dimostrano. E' anche una città sempre più terziarizzata (sviluppo Fiera, centro meteo europeo, crescita passeggeri aeroporto con le problematiche connesse alla sicurezza e all'inquinamento acustico, attraversamento ferroviario alta velocità che fa di Bologna un luogo di relazioni e di transito strategico, distretto industriale dell'automazione di livello internazionale) e sempre più orientata a città di servizi di qualità  (rete ospedaliera, polo universitario tra i piu' qualificati di Italia). Basta uscire dal Centro Montanari per verificare il paesaggio urbanistico mutato (ex Minganti, ex Officine Casaralta, ex Sasib) in poche centinaia di metri, e poli terziari al loro posto. 
I cittadini che sono intervenuti hanno manifestato la loro contrarietà contestando punto per punto il percorso partecipato ma molto condizionato e predeterminato, sin qui seguito. Contestando la non adozione di una indagine epidemiologica sui territori esposti al manufatto Tangenziale - Autostrada, una fonte di inquinamento che produce il 40% degli inquinanti che respiriamo.
Il Consigliere Tornatore ha posto nei suoi interventi la domanda fondamentale: a che punto è la procedura per l'avvio dell'opera, contestando insieme a tanti altri il risultato della VIA. E chiedendo un radicale ripensamento e una moratoria per l'opera.
Gianni Tugnoli, assessore all'ambiente della Giunta di Renzo Imbeni e successivamente tra i fondatori di Legambiente Bologna, rispondendo ad una provocazione di De Pasquale che aveva chiesto "se dobbiamo lasciare le cose come stanno", ha detto che l'unica soluzione seria è fermare il Passante di Mezzo, e recuperare gli interventi di mitigazione previsti dagli anni '80 con la proposta di fascia boscata di cui si è realizzato solo una percentuale irrisoria (circa  il 5%), puntando risolutamente sul ferro per affermare una mobilità regionale e nazionale sostenibile. Ha, infine, ricordato che i giusti obiettivi indicati nel PUMS entrano in contraddizione frontale con il Passante di Mezzo e che gli investimenti devono cambiare destinazione in maniera radicale con una efficace rivisitazione delle priorità. Non è  vero che tutto si tiene. 
Nell'intervento conclusivo dell'Ing. Cleto Carlini ho riscontrato risposte parziali sullo stato complessivo dell'iter e risposte insiddisfacenti, dettate dalla complessità del progetto e dalle varie integrazioni e modifiche. Nonché seri problemi legati agli espropri (alloggi divenuti inalienabili) e su cui non è più possibile fare opere di manutenzione e di vendita perché in regime di esproprio (come  ha ricordato sempre Tornatore).
Ma devo dire con chiarezza anche se non nascondo un certo imbarazzo: ho trovato ancora una volta l'assessora alla mobilità Irene Priolo inadeguta al ruolo, insufficiente e poco credibile nella trattazione di un tema complesso e difficile (di cui ha trovato certo una eredità pesante) quale il sistema trasportistico e la mobilità che investe frontalmente l'area metropolitana bolognese. 

Ieri sera non sono  intervenuto. Troppi interventi condivisi mi hanno spinto ad ascoltare con attenzione. 
Se devo fare un appunto ai tanti e qualificati interventi è questo: si è  parlato di inquinamento, di rischi gravi per la salute dei cittadini (assolutamenti veri e fondati) ma è passato molto sottotraccia il tema dei temi: i cambiamenti climatici che investono il mondo e la pianura padana con effetti molto gravi ed irreversibili sugli ecosistemi. E' iniziata la stagione delle ondate di calore e di repentini rovesci e "bombe" d'acqua. E noi non possiamo stare tranquilli sotto questo cielo. Sono sempre più convinto della inutilità del Passante di Mezzo. 
Sarà il Governo nazionale a decretarne la fine e a convincere i nostri amministratori che le opere di adduzione possono essere salvate senza la solita spada di Damocle dell'opera "male minore"? 
Sara' il Governo nazionale a togliere dagli impicci i nostri Amministratori orientando gli investimenti verso il ferro? 
Oppure dobbiamo pensare che il Governo nazionale si caratterizzerà solo con minacce e scelte che chiudono approdi, transiti e speranze ai disperati del mondo? 
Per finire una nota di apprezzamento al Presidente del Quartire Navile Daniele Ara che ha saputo gestire una serata in qualche momento difficile a causa della giustificata esasperazione dei partecipanti. Il confronto non deve mai trasformarsi in intolleranza.

Nino Pizzimenti, 12 giugno 2018

5 commenti:

  1. Bologna è cresciuta troppo. Si è continuato a costruire senza limiti. Lo si fa ancora. Soprattutto i privati ricchi. Ma eccedendo, ora si lasciano contenitori vuoti, ruderi ......
    Nel frattempo le minori risorse a disposizione del pubblico e dei Comune riducono i servizi e la qualità della vita nelle periferie.
    Come uscirne? Non certo con la Flat tax. Semmai facendo pagare gli evasori, combattendo la corruzione (vedi stadi, solo a Roma?) e risparmiando su opere inutili (spesso avviate e non terminate).
    pl

    RispondiElimina
  2. Oggi per il secondo giorno consecutivo un incidente ha causato vittime e blocco dell'autostrada.
    Perché non si fa qualcosa per ridurre la circolazione, in particolare dei mezzi pesanti? Oppure per ridurre la velocità nell'ambito del territorio urbano? Oggi è stato coinvolto un autobotte, per fortuna vuoto. Aspettiamo un incidente per intervenire con misure di prevenzione e restrittive?
    Altre volte è stato posto questo problema, molto serio. Ma le risposte sono state elusive.
    Possibile?

    RispondiElimina
  3. Irene Priolo è inadeguata? lo erano anche Andrea Colombo (nella legislatura precedente), Carlo Monaco (ai tempi di Guazzaloca) o Claudio Sassi (negli anni '80 e '90)? Hanno fatto cose memorabili questi maschi?
    In realtà non sono per affrontare i problemi in termini personali.
    La questione non va affrontata solo sotto il versante trasportistico, perché ha valenza urbanistica, sociale e ambientale.
    Ma che dicono questi assessori? Loro pure sarebbero inadeguati.
    E i sindaci? Quelli sono all'altezza? Eppure li abbiamo votati noi. E' la democrazia che vogliamo difendere. O no?
    E allora mi concentrerei sulle scelte.
    C'è chi vuole una città libera alla circolazione e chi una città libera dalle auto a scoppio.
    C'è chi per stabilire le priorità pubbliche parte dai tempi di percorrenza casa - lavoro e chi dall'aria che respira dove vive.
    Chi lavora tutta la vita per mantenersi una bella casa e chi preferisce portare i figli in un bel parco verde sotto casa.
    Sono semplicemente scelte diverse. Più o meno individualiste. Più o meno sociali.
    Stiamo a questo. Mi pare più interessante.
    Anna


    RispondiElimina
  4. Ad ascoltare Merola, Bonaccini, Vacchi, Lusetti e tanti altri fan del Passante di Mezzo certo si può migliorare l'opera, basta non discuterne l'utilità e l'urgenza.
    L'hanno decisa con Renzi e la Società Autostrade ed ora si deve fare. Punto e basta. Come? Vediamo.
    Altro non esiste. Non può esistere! Si perderebbero 700 milioni di euro e lavoro per tutti già disponibili.
    Si, Loro sono sicuri.
    Come lo erano per il Passante Nord. Per 15 anni tutti questi ce lo hanno venduto e sostenuto. Obiezioni? Nessuna. Dicevano: si deve fare, si farà. E' utile per togliere traffico di attraversamento dalla città.
    Cosa è successo per cambiare rotta ed argomenti?
    VR

    RispondiElimina
  5. http://www.bolognatoday.it/cronaca/passante-consiglio-quartiere-bologna.html
    Dopo aver assistito a questo (link sopra)come si fa ad apprezzare il Sig.r Ara, senza contare che durante l assemblea ha avuto altri momenti quasi "minacciosi" nei confronti di chi stava contestando l allargamento. Chi era li lo sa.

    RispondiElimina