lunedì 4 giugno 2018

Il Governo Conte alla prova dei fatti

Il Corriere (della Sera) di Bologna (sabato 2 giugno)











Il Corriere (della Sera) di Bologna (domenica 3 giugno)












Diciamolo chiaro.
Molti elettori che il 4 marzo scorso hanno votato M5S non avrebbero mai voluto Matteo Salvini Ministro degli Interni o Lorenzo Fontana Ministro della Famiglia.
E avrebbero riflettuto a lungo (e forse cambiato scelta e simbolo) se avessero saputo che il "Governo del Cambiamento" avrebbe contemplato un "Contratto" con la Lega che include "una riduzione delle aliquote fiscali al 20% per i redditi più alti" (che non sarà la Flat tax voluta dal Centrodestra, ma è sicuramente una scelta ingiusta ed irragionevole), "la estensione della legittima difesa domiciliare, in considerazione del principio dell'inviolabilità della proprietà privata" (che anziché privilegiare la professionalità e l'efficienza delle forze dell'ordine nella lotta alla malavita, alimenta l'illusione della autodifesa armata del cittadino), gli "asili nido in forma gratuita a favore delle famiglie italiane e straniere residenti da almeno 5 anni" (negando un diritto di civiltà ai piccoli figli di migranti), la "chiusura di tutti i campi nomadi irregolari" o "investimenti in armi non letali come i taser" (come se queste fossero misure civili e destinate ad accrescere la sicurezza dei cittadini).
Analogamente è probabile che chi ha votato Lega non avrebbe voluto Luigi Di Maio Ministro del Lavoro o Danilo Toninelli Ministro alle Infrastrutture e Trasporti ... E non condivida parte dei progetti e degli obiettivi del "Contratto" di chiara impronta ambientale e sociale.

E' dunque obiettivamente difficile prevedere la durata del Governo Conte - Di Maio - Salvini che domani si presenterà in Parlamento.
Forse solo affermati politologi ed alti strateghi possono dire se questa originale maggioranza possa inciampare sul prossimo Documento Economico e Finanziario (quando saranno da precisare le priorità e le coperture finanziarie del bilancio prossimo), dividersi su qualche evento nazionale o internazionale non previsto, cadere su una delle diverse contraddizioni presenti o non affrontate nell'accordo sottoscritto nei giorni scorsi. Ovvero, considerare che "il feeling" maturato negli ultimi tempi tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini si trasferirà progressivamente a dirigenti, attivisti ed elettorati ancora assai distanti e per molti versi alternativi; consolidandosi nel Paese e travalicando la legislatura.
Quel che è certo, per il momento, è che in assenza di questo difficile e sofferto accordo saremmo ritornati al voto (probabilmente in piena estate o ad inizio autunno) senza certezze di sostanziali modifiche nei rapporti di forza politici attuali. Stante il fatto che nessun Partito o Gruppo parlamentare (a partire dal PD) si è dichiarato disponibile ad una diversa maggioranza e che il "tecnico" o "garante" prof. Carlo Cottarelli - scelto dal Presidente della Repubblica - riscuoteva "zero" sostegno in Parlamento (salvo l'astensione di Gruppi dell'area del Centrosinistra).
Con la conseguente possibilità di perdere qualche mese. Per poi ripartire, con gli stessi interrogativi politici di oggi, in un contesto ambientale, sociale, economico e finanziario ulteriormente aggravato.

Pare, dunque, necessario abbandonare quanto prima pregiudizi, sentenze sommarie e definitive o polemiche strumentali.
Per stare rigorosamente ai fatti e al merito.
Confrontandosi essenzialmente sulle politiche ritenute necessarie per affrontare i problemi che la vita quotidiana sollecita nell'interesse generale.
Sostenendo le soluzioni che riteniamo più apprezzabili ed utili.
Ce ne sono diverse. Anche nel "Contratto": specifiche e/o ancora sotto forma di indirizzi programmatici. Vanno precisate e portate al confronto del Parlamento e nel Paese.
Ad esempio.
1. Sulla sostenibilità ambientale, sulla green economy e sulla riduzione dei rifiuti. Sull'acqua pubblica, come indicato dal referendum del 2011.
2. Sul lavoro, sul reddito di cittadinanza e sulle pensioni (con il superamento della Legge Monti - Fornero). Sui tagli a sprechi e pensioni d'oro.
3. Su lotta alla corruzione, superamento dei conflitti di interessi e contrasto alle mafie.

Contrastando soluzioni sbagliate e pericolose per la sicurezza e la coesione del Paese e delle comunità locali (come detto nelle prime righe del post).
Individuando soluzioni più avanzate e forti su questioni ancora aperte, controverse e in divenire.
A partire da due grandi temi.
1. La conversione ecologica delle produzioni e dei processi tecnologici. Tra cui le industrie dell'acciaio ancora presenti, da Nord a Sud. Per il rilievo strategico internazionale che hanno assunto, anche in presenza dei dazi di Donald Trump. Per il valore prioritario dell'ambiente e della salute.
Il futuro dell'ILVA è un grande banco di prova, non solo per Genova e Taranto, per Liguria e Puglia.
2. Per affermare con coerenza una mobilità sostenibile, che accolga gli obiettivi europei ed internazionali di riduzione dell'inquinamento.
Concentrando la gran parte degli investimenti su ferrovie, trasporto pubblico e non inquinante. Innanzitutto in val Padana, un territorio in grande sofferenza per la bassissima qualità dell'aria che si respira.
In questo contesto lo scontro sul "nodo" strategico di Bologna sta finalmente e giustamente assumendo un rilievo nazionale.
Fondamentale è fermare il progetto di Passante di Mezzo (che concentra in partenza oltre 700 milioni di costi e vincoli futuri sulla gestione delle autostrade). Per dare priorità al progetto da decenni annunciato e ancora non realizzato di Servizio Ferroviario Metropolitano e Regionale.
Su questo il confronto è aperto e duro, come evidenziano le cronache di questi giorni.

Il Corriere (della Sera) di Bologna (29 maggio)



















Il Corriere (della Sera) di Bologna (29 maggio)



Il Corriere (della Sera) di Bologna (sabato 2 giugno)


























Il Corriere (della Sera) di Bologna (domenica 3 giugno)














































Il Resto del Carlino (sabato 2 giugno)

























Il RdC (sabato 2 giugno)

























Il RdC (sabato 2 giugno)

























Il RdC (domenica 3 giugno)

























Il RdC (domenica 3 giugno)

























Da un lato la Giunta comunale Merola, la Giunta regionale Bonaccini ed il PD, dall'altro il M5S, la Lega, Forza Italia e la sinistra di Coalizione Civica di Bologna.
Confindustria ed Associazioni dei Costruttori "a favore", Comitati dei Cittadini ed associazioni ambientaliste che chiedono lo stop e alternative compatibili con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (il PUMS), ora in discussione.

Nulla è scontato.
Essenziale sarà, ancora una volta, il protagonismo lungimirante,  motivato e creativo dei cittadini.
Le persone e le associazioni che responsabilmente in questi mesi hanno preso parola per fare valere diritti e doveri universali: alla salute, all'ambiente, alla prevenzione, alla informazione.
Anche in questo caso non debbono essere l'economia, la finanza e gli affari ad orientare lo sviluppo e l'azione dei pubblici poteri, dei singoli e delle comunità.
Ancor più se già si pensa che anche questo potenziamento (di ulteriori 4-6 corsie, tra A14 e Tangenziale) non sarà comunque risolutivo, bensì "temporaneo" (parole di Giancarlo Raggi, Presidente ANCE nell'intervista sul Corriere del 3 giugno) e occorre già mettere in cantiere "lo studio e la progettazione per il Passante Sud con un tunnel da Sasso Marconi a Rastignano e San Lazzaro". Incredibile e irresponsabile!

Le prossime settimane saranno decisive.
Per tutti.
Comune, Regione (che va al rinnovo del Consiglio e della Giunta nel 2019) e Governo Conte - Di Maio - Salvini.
La sfida è sui contenuti dello sviluppo e della organizzazione della vita delle persone nei territori.
Il futuro dei diversi soggetti politici si misura sulla capacità di lettura della realtà e sulle risposte rispetto alle esigenze primarie dei cittadini.
Solo così chi è elettoralmente cresciuto si potrà consolidare ed ulteriormente radicare.
Solo così chi è stato ridimensionato e vuole un riscatto può rigenerarsi e costruire una alternativa credibile a questo Governo.


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Il volantino del Comitato Rigenerazione No Speculazione


































----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------I Consigli di Quartiere Borgo Panigale-Reno, Navile e San Donato-San Vitale sono convocati, in seduta congiunta - su richiesta dei Gruppi Consiliari di  Quartiere: Movimento 5 Stelle, Insieme Bologna Città Metropolitana, Coalizione Civica per Bologna e Centro Destra - e in seduta aperta alla partecipazione dei cittadini, lunedì 11 giugno alle 20.30 presso il Teatro del Centro Sociale Montanari in via di Saliceto 3/21.
Saranno presenti:
- Assessore alla Mobilità, Irene Priolo; 
- Assessore all'Urbanistica e all'Ambiente, Valentina Orioli;
- tecnici del Comune di Bologna: per il Settore Mobilità Sostenibile e Infrastrutture, il Direttore Ing. Cleto Carlini e l’Ing. Daniele Bertocchi; il Dott. Roberto Diolaiti, Direttore del Settore Ambiente e Verde e l’Arch. Francesco Evangelisti Direttore del Settore Piani e Progetti Urbanistici.

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30 commenti:

  1. Ok giudichiamo dai fatti. Se e quando arriveranno. Per ora continua la campagna elettorale. Da ogni parte.
    Salvini e DiMaio in Sicilia, Merola e Bonaccini in Emilia.
    Siamo sicuri che non si ri-vota presto?
    L.

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    1. Domenica si rinnovano centinaia di amministrazioni locali.
      Da Brescia a Messina, da Castellammare a Imola.
      Quanto al Parlamento nazionale, come detto, molto dipende da questa nuova ed "originale maggioranza", dai fatti, dagli imprevisti, dal maturare di alternative e di diversi rapporti di forza.
      Gianni

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  2. Ma quali pregiudizi devono essere abbandonati? I giudizi sulla " cultura" razzista e da bar..nessuno di loro compreso dimaio ministro del lavoro ha speso una parola per il sindacalista nero ammazzato in Calabria. Questi sono fatti..cosi come dire..da minist r o dell interno.." e' finita la pacchia" ..e purtroppo di fatti ce ne saranno tanti altri..l ambiente sara l ultimo dei loro problemi.ed io preferisco vivere in una societa pacifica e inclusiva con l Passante..piuttosto che in lindo giardino con le guardie armate davanti..che tristezza

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    1. Condivido. "Che tristezza" ... perdere il filo dei processi sociali e della speranza di cambiamento.
      Vedi, Salvini Ministro degli Interni preoccupa molto. Perché dice e fa cose che non risultano umane e solidali con le maggiori vittime delle ingiustizie, perché sostiene soluzioni illusorie e alleanze con personaggi potenti e condannati.
      Dunque, personalmente, avrei voluto un'altra maggioranza e un altro Governo. Se non è stato possibile, dopo il voto del 4 marzo, ci sono precise responsabilità.
      Le maggiori le attribuisco a quelli che, dopo avere a lungo governato l'Italia e la Regione Calabria, ci hanno lasciato tanto lavoro nero e precario; centinaia di migliaia di migranti allo sbando, sfruttati e abbandonati in insane baraccopoli; troppa corruzione e mafie, al Sud come al Nord.
      Non solo. Hanno reagito alla diffusa richiesta di cambiamento senza alcuna capacità autocritica, collocandosi preventivamente "contro" e cercando "la rivincita".
      Scelte irresponsabili.
      Perché inquinano i pozzi. Cancellano i colori, le diversità, le differenze: tutto diviene bianco o nero, buono o cattivo, senza sfumature, senza gradazioni.
      In più, si contempla e si auspica il "tanto peggio, tanto meglio".
      Sottovalutando nuovi conflitti e guerre.
      Altro che "pace" ed "inclusione".
      Chi vuole pace, deve procedere al disarmo, praticarlo con convinzione.
      Chi vuole includere, deve aprirsi al confronto e valorizzare la partecipazione democratica.
      Chi vuole un ambiente migliore, deve ridurre auto ed autocarri in circolazione e investire nella mobilità sostenibile. Qui ed ora. Non in un dopodomani indefinito, come successo fino ad ora.
      L'umore (e, nel caso, la "tristezza") può migliorare con la Politica (che è altro rispetto alla propaganda).
      Gianni

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  3. Esiste anche una terza via, non so se sogno o realtà: una società pacifica e inclusiva,SENZA Passante.
    Ryan

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    1. Assolutamente si.
      Pace, ambiente e inclusione vivono insieme.
      Gianni

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  4. Sono curioso di sentire domani l'avvocato Conte al Senato.
    Mi aspetto un discorso di alto profilo, che parli oltre i confini nazionali.
    Che si rivolga all'Occidente, all'Oriente e al Sud del mondo.
    Che chiarisca l'impegno dell'Italia per una Europa più democratica e attenta ai popoli che la compongono: germanici e mediterranei, valloni e catalani .....
    In settimana il nuovo presidente parteciperà al G7. Se si vuole continuare a parlare di Terza Repubblica occorre essere all'altezza degli interlocutori mondiali. Diversamente si rischia il declino.
    Spero anche si chiarisca la visione dell'Italia che si vuole: quale equilibrio tra generazioni, quali diritti e quali doveri, quali grandi opere .....
    Abbiamo bisogno di uscire da polemiche marginali.
    La politica deve riconquistare autorevolezza e capacità di orientare tutta la società verso l'interesse generale.
    Ridimensionare le aspettative si fa sempre in tempo ......
    Ciao!

    PS. L'annuncio dell'intervento di Renzi estende l'interesse anche al dibattito.

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    1. Se l'aspettativa era "un discorso di alto profilo", la delusione mi pare inevitabile.
      Forse le condizioni ed i condizionamenti non consentivano di più.
      Forse.
      Sta di fatto che giuste considerazioni si sono alternate a silenzi e affermazioni assai discutibili.
      Giuseppe Conte non ha indicato una visione ed un progetto chiaro di cambiamento dell'Italia, dell'Europa e del mondo.
      Credo sia anche l'effetto della "originale maggioranza" che costituisce il nuovo Governo e che associa soggetti politici assai diversi se non opposti (per cultura, esperienza e proposta politica): M5S e Lega soprattutto, ma non solo. Anche una componente (significativa) di Ministri "indipendenti": personalità di rilievo e di esperienza maturate all'interno del "sistema di potere" (ancorché, a volte, su posizioni critiche).
      E' un limite. Rilevante. Che segnala la necessità di considerare la situazione politica in divenire, aperta a sbocchi diversi.
      Tutto dipenderà dal confronto che si svilupperà e dalle idee che prevarranno nei prossimi mesi.
      Gianni

      PS. Gli interventi nel dibattito che mi sono sembrati di maggior interesse e rilievo sono stati quelli di alcune donne, a partire da quello di Liliana Segre.

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  5. La Dem Priolo sfida il ministro 5stelle Toninelli sul tram.
    Vuole che sostenga le 4 linee richieste dal Comune di Bologna e intanto si proceda con la Conferenza dei servizi per realizzare il Passante.
    Forse l'assessora non ha capito (chieda a Nomina e Cattaneo che proprio ieri hanno presentato i flussi elettorali del 4 marzo) che sono i bolognesi a sfidare i Dem a cambiare politiche, ad esempio, selezionando meglio le opere necessarie per una mobilità davvero sostenibile e dove ministri ed amministratori curino meglio la manutenzione delle strade (trascurata anche a Bologna), ma concentrino le risorse nazionali innanzitutto su ferrovie e trasporti pubblici efficienti.
    Piolo e Donini sanno che i pendolari sono trascurati: per mesi i collegamenti Bologna - Porretta sono stati sospesi (causa frane), la sera i mezzi per Vignola e Portomaggiore sono fermi, i collegamenti del capoluogo con Ravenna e la Romagna restano non competitivi ....
    Insomma, le promesse fatte tante volte sono lettera morta.
    Delrio (con i numerosi accordi pro Autostrade e Benetton) e i Dem non ci hanno soddisfatto.
    5stelle e Lega sono stati votati anche per questo. E si spera che i nuovi ministri cambino registro e priorità!
    Vedremo presto se saranno in grado.
    VR

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    1. Si, lo scontro politico è aperto.
      L'esito dipende da tutti noi.
      Gianni

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  6. Non ho ancora risolto un dubbio: il Governo Conte esprime una maggioranza occasionale oppure una alleanza politica per il futuro?
    Mi aspettavo almeno per oggi parole chiare. Personalmente non le ho ancora colte.
    Questo non mi pare aiuti soprattutto i progressisti, il centrosinistra e il M5s.
    Perché cresce il potere contrattuale della Lega: che sta al Governo ma, anche, nella coalizione di centrodestra, con cui governa importanti Regioni e Comuni.
    Quindi loro si, hanno due forni: il presente e un possibile retroterra.
    Gli altri, no!
    Il M5s, il PD e LeU continuano a farsi solo guerra. Su tutto. Senza possibili vie di fuga. Eppure su molte questioni sociali e civili a me non pare ci siano differenze più marcate di quelle presenti tra grillini e leghisti.
    Così non penso si costruiscano tempi migliori.
    Naturalmente, spero di sbagliare.
    BiBi

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    1. Temo che le tue valutazioni siano sostanzialmente corrette.
      Se è vero che i novelli cultori dei "due forni" sono stati Di Maio e il M5S (non avendo ottenuto la maggioranza assoluta dei consensi, siamo disposti a concordare un "contratto" con Lega o PD) è riscontrabile che - oggi - chi è nelle condizioni di praticare questo approccio è solo la Lega di Salvini (alleati in tutte le elezioni, nei Comuni e nelle Regioni con Forza Italia e Fratelli d'Italia e al Governo con il M5S).
      È evidente che questa possibilità offre a Salvini un maggiore potere di contrattazione e ricatto (come in passato faceva il PSI di Craxi).
      E Berlusconi (da par suo) abbozza e condiziona, concedendo all'alleato leghista il via libera per il dialogo con il soggetto politico di maggioranza relativa e collocando FI all'opposizione. Oggi come ieri, in realtà: non è già successo con Alfano e il NCD nella passata legislatura? E con Verdini (e i suoi) in posizione intermedia? Come oggi la Meloni (e FdI).
      Così procedendo, il 4 marzo, a pagare dazio è stato il Centrosinistra tutto: con il PD di Renzi e con LeU ad egemonia Bersani-D'Alema-Errani.
      Domani potrebbero essere Di Maio e il M5S, logorati dalle mediazioni con la Lega (che rendono impossibili alcuni obiettivi qualificanti del Movimento) ed attaccati dal PD, da sinistra e da settori importanti della società civile italiana che chiede di cambiare secondo i principi e gli indirizzi della Costituzione e della Carta delle Nazioni Unite (operazione improba con Salvini al Ministero dell'Interno ed alla VicePresidenza).
      Come uscirne?
      Costruendo nuovi rapporti di forza. Nella società, a partire dai bisogni e dalle domande di ambiente, lavoro, dignità, sicurezza. Nella cultura nazionale, facendo emergere gli elementi qualificanti di un nuovo sviluppo fondato sulla conversione ecologica e pacifica delle produzioni e dell'organizzazione del territorio. Nel confronto politico, a partire da sinistra e dalle forze democratiche di centro, che debbono abbandonare ogni ambiguità nei rapporti con il vecchio sistema di potere (ma davvero oggi l'obiettivo è battere "populisti" e "sovranisti" appiattendosi sull'Europa di Juncker e Merkel?) e scegliere la via di una nuova alleanza per il cambiamento che si misuri fino in fondo con le energie giovani ed i contenuti radicali espressi dal M5S e dalla maggioranza dei suoi sostenitori.
      O no?
      Gianni

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  7. Leggere Pierferdinando Casini il quale, senza avere mai profferito una sillaba sulle criticità del Passante in Mezzo alle case, oggi che potrebbe essere in discussione, pontifica, mi indispone e "mi spinge a un singhiozzo e a un rutto" (cfr. Francesco Guccini - Bologna).
    Ryan

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    1. Pierferdinando Casini, sempre giovane democristiano. Seguace di Bisaglia e di Forlani. Alleato di Berlusconi e di Renzi. Con salde relazioni sociali, imprenditoriali e di potere. In Italia e in Europa.
      Gianni

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  8. Nessuna meraviglia. Si è aperto un naturale braccio di ferro sulle grandi infrastrutture progettate negli anni scorsi.
    Casini, Galletti, Delrio e Merola a Bologna per il Passante.
    Chiamparino e Fassino a Torino per la TAV Torino - Lione.
    Toti e Lega per il Terzo Valico.
    Ricordiamoci dell'inceneritore di Parma su cui si è consumata infine la rottura tra Cinque Stelle ortodossi e Pizzarotti.
    Recedere dai processi avviati non sarà facile, ancorché giusto.
    m.m.

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    1. Considerazioni da tenere presenti e a memoria.
      Pizzarotti anticipatore?
      Suggerirei di qualificarsi sui contenuti del cambiamento necessario e sui conflitti aperti in tutto il Paese.
      Decisivi sono sempre gli argomenti, la coerenza e lo spostamento dei rapporti di forza.
      Gianni

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  9. Si, diciamolo chiaro.
    È certamente grave che l'Avvocato del Popolo non ricordi fatti storici del Paese che vuole rappresentare, come evidenzia il suo "congiunto di Mattarella", prontamente sottolineato da un professionista della politica come Delrio ("studi Presidente!" gli ha comprensibilmente suggerito alla Camera).
    Mi sembra però che la cosa peggiore stia nella indeterminatezza del programma di governo concordato tra M5s e Lega su scelte strategiche di sviluppo.
    Il Contratto di governo che i contraenti presentano come fosse la Bibbia per i nostri nuovi Ministri rimane ancora troppo generico sulle grandi infrastrutture da privilegiare e sulle industrie da risanare e rilanciare. Non a caso è già scoppiata la polemica sulla TAV e sull'ILVA. E diverse sono le versioni di grillini e leghisti. Analogamente avviene su Tassa Piatta e no e su aumento dell'IVA o meno. È vero che Di Maio e Salvini hanno lavorato in qualche settimana anziché i quattro mesi impiegati da CDU e SPD in Germania, anche per le pressioni loro rivolte da istituzioni e media disabituati a precisare le cose da fare con il necessario rigore.
    Ma questo segnala il vero punto debole del Contratto sottoscritto e del Governo Conte. La ragione per cui in fin dei conti si propongono due possibili letture della nuova situazione italiana.
    Uno. La fragilità della mediazione trovata fin qui e la concreta possibilità che le cose non definite determinino presto un conflitto insanabile ed una crisi che ci porta al voto.
    Due. Il riproporsi del classico trasformismo italiano che antepone alla visione del Paese da costruire nei prossimi 10-20 anni una pura gestione del potere che privilegia gruppi ristretti di vecchi e nuovi potentati, di vecchi privilegiati e di nuovi assistiti.
    In ogni caso, Ciao Governo del Cambiamento!
    Zorro

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    1. La mia opinione?
      Sicuramente "ciao Governo del Cambiamento" se prevale la "lettura Due".
      Diverso il discorso in caso di "lettura Uno": molto dipende - in questo caso - dai rapporti di forza che nel frattempo si saranno modificati.
      Per questo ritengo decisivo il protagonismo di tanti cittadini e di molte associazioni e/o sindacati.
      Nonché l'evoluzione del M5S, della sinistra, delle forze democratiche di centro (PD incluso). Ed anche, perché no, della Lega.
      Gianni

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  10. Leggo ora in parte condivido in parte no , che dire di un Governo che deve ancora iniziare a governare se non soffermarsi sulle proposte avanzate nell'"accordo di governo" sulle parole dette e non dette di Conte e sulle prime dichiarazioni dei vari esponenti della alleanza Giamaicana .
    Per punti brevissimo:
    Condivisibili i Punti 2 - 4 - 21
    Su tutti gli altri forti dubbi e pongo alcune domande.
    Sul punto 9 si dice testualmente
    "È imprescindibile la tutela dell’industria italiana del comparto difesa, con particolare riguardo al finanziamento della ricerca e dell’implementazione del know how nazionale in ambito non prettamente bellico. Progettazione e costruzione navi, aeromobili e sistemistica high tech. "
    Cosa fanno armi giocattolo e/o navi da crociera ?

    Punto 11 :

    "In particolare, il nuovo regime fiscale si caratterizza come segue: due aliquote fisse al 15% e al 20% per persone fisiche, partite IVA, imprese e famiglie; per le famiglie è prevista una deduzione fissa di 3.000,00 euro sulla base del reddito familiare. La finalità è quella di non arrecare alcun svantaggio alle classi a basso reddito, per le quali resta confermato il principio della “no tax area”, nonché in generale di non arrecare alcun trattamento fiscale penalizzante rispetto all’attuale regime fiscale. Una maggiore equità fiscale, dunque, a favore di tutti i contribuenti: famiglie e imprese. Gli effetti che ne conseguono sono: maggiore risparmio di imposta, maggiore propensione al consumo e agli investimenti, maggiore base imponibile tassabile, grazie anche al recupero dell’elusione, dell’evasione e del fenomeno del mancato pagamento delle imposte."

    Cioè, chi più ha più risparmia, chi meno ha meno risparmia,alla faccia della Costituzione .

    Al punto 13 :

    "Occorre prevedere, contestualmente, l’individuazione di sedi di permanenza temporanea finalizzate al rimpatrio, con almeno una sede per ogni regione, previo accordo con la Regione medesima, e con una capienza sufficiente per tutti gli immigrati irregolari, presenti e rintracciati sul territorio nazionale, garantendo la tutela dei diritti umani. Ad oggi sarebbero circa 500 mila i migranti irregolari presenti sul nostro territorio e, pertanto, una seria ed efficace politica dei rimpatri risulta indifferibile e prioritaria. Ai fini dell’espletamento delle procedure e dell’effettivo rimpatrio, il trattenimento deve essere disposto per tutto il periodo necessario ad assicurare che l’allontanamento sia eseguito in un tempo massimo complessivo di diciotto mesi, in armonia con le disposizioni comunitarie.

    Questi a mio parere si chiamano " Campi di concentramento "
    non facciamo poi finta di non essersene accorti .

    Punto 14 :
    Lavoro stabile e sicuro , dice Di Maio , peccato manchi la reintroduzioni dell'art. 18 , unica condizione per garantire il lavoratore .

    Punto 17 Legge Fornero .
    Si tratterà di vedere come sarà dispota la famosa quota 100 , da quello che mi risulta si parla di 64 anni di età 36 di lavoro e massimo 2 anni di figurativi , calcolati con il contributivo , lavori un poco meno che con la Fornero di più che con la vecchia normativa e saranno ,quasi certamente pensioni misere :

    60 anni e/o 40 anni di contributi ed un minimo VITALE (1000 euro ,oggi ) e calcolo retributivo .

    Visto che son già stato abbastanza lungo pur traliascando un mare di cose , due righe su un paio di silenzi di Conte e su un mancato silenzio .

    Nessuna parola sulla CULTURA E SCUOLA , se ben ricordo , Nulla sulle grandi OPERE , e mi pare nulla pure sulle Pensioni .

    Il detto di troppo " Non siamo Razzisti " non ci sarebbe dovuto essere stato il bisogno di specificarlo .

    PS.

    Finchè esisterà un sistema capitalista che prevede srfuttati e sfruttatori esisteranno Sinistra e Destra .

    Ciao
    G



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    1. Sul merito del "contratto" e delle dichiarazioni mi pare condividiamo molte critiche e apprezzamenti (acqua pubblica, ambiente e green economy ...).
      A sufficienza per ritenere che con il M5S (oltre il 25% dal 2013 e oltre il 32% dal 4 marzo) qualsiasi forza di sinistra o democratica di centro non solo ha il dovere di confrontarsi, ma ha anche il compito di ricercare convergenze per un Governo del Cambiamento socialmente ed ambientalmente più avanzato di quanto ipotizzato - nei giorni scorsi - con l'accordo Di Maio - Salvini.
      Questo è il punto.
      Se nelle società capitalistiche e nella fase del finanz-capitalismo analizzata da Luciano Gallino, la sinistra vuole svolgere una funzione positiva di classe e di liberazione dei popoli e delle persone, occorre fondare più solide radici tra lavoratori, sfruttati ed emarginati e, contemporaneamente, costruire nuove alleanze con soggetti politici e sociali che - a modo loro - esprimono e rappresentano una critica autonoma e/o radicale (e/o ambigua) nei confronti delle vecchie classi dirigenti.
      Gianni

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  11. Condivido:E un fatto che ci sia la proposta di campi di concentramento.solo questo e' sufficiente x giudicare costoro.avremo pero'-qualche bicicletta in piu in qualche paesello..che meraviglia

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    1. Penso anch'io che occorra affrontare la grande questione dei processi migratori con strategie del tutto nuove e differenti rispetto a quanto indicato nel "contratto" M5S - Lega (o quanto fatto fin qui dai Paesi europei e dai Governi italiani, da ultimo i Ministri Alfano e Minniti). Su questo blog da anni si indicano politiche alternative, fondate su uno sviluppo di qualità in territori abbandonati e sofferenti che dal reinsediamento umano (di italiani e/o migranti) possono trarre comune giovamento.
      Sarei in ogni caso per usare termini appropriati nella critica, necessaria e severa. Dire che il Governo Conte propone di fatto "campi di concentramento" mi pare forzato. Perché per avere in Europa versioni aggiornate di Auschwitz o Fossoli ci debbono anche essere guardiani, militari e regimi rapportabili a quelli nazi-fascisti del secolo scorso. Siamo a questo?
      E comunque, per prevenire questo pericolo favoriamo il saldarsi dei due soggetti politici oppure interveniamo per fare emergere le contraddizioni e le diversità?
      Infine. Più mobilità sostenibile nei "paeselli" e nelle grandi aree urbane mi pare un fattore importante di liberazione e di modernità. Che ben si salda al comune impegno per un Pianeta meno inquinato e minacciato da uno sviluppo clima alterante che provoca processi migratori insostenibili.
      Gianni

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    2. È vero che i grillini sono sotto lente di ingrandimento di tutti i media. È vero che contro di loro si usano argomenti inusuali per molti altri politici di partiti della prima e della seconda repubblica.
      È successo per Virginia, per Luigino ed ora per Beppe (non Grillo).
      Bisogna pur dire che i pericoli è meglio denunciarli in anticipo. O vogliamo aspettare che i potenziali campi di concentramento siano realtà? Sarebbe tardi denunciarli allora!
      Raffa

      Ps. Resta il fatto che molti di quelli che indicano il pericolo per l'Italia tacciono su molti altri lager e regimi. Ma questi sono loro! Noi ci distinguiamo e siamo altro.

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    3. Certo che è bene prevenire. Le denunce dei pericoli che si percepiscono meritano sicuramente confronto.
      Un confronto approfondito e di merito, che garantisca oggi e domani Diritti e Doveri universali dei cittadini e delle comunità.
      Ovunque.
      Gianni

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  12. Siamo ai fatti internazionali.
    Conte con Trump?
    O con gli altri leader europei?
    Grande confusione sotto i cieli del Canada.
    Ma noi non brilliamo di certo. Da 5 stelle ci si poteva aspettare di più!
    Sic

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    1. E' giusto aspettarsi molto (di più) da un soggetto politico che il 4 marzo 2018 ha raccolto quasi 1 voto su 3 ed oggi è chiamato a governare l'Italia.
      Fin qui le forti speranze si sono incrociate con grandi contraddizioni.
      Aggiungo però che mi pare naturale per una forza ancora in formazione, entrata in Parlamento solo nel 2013 ed ancora assente o marginale in tante Istituzioni locali e regionali (vedi il voto nei 761 comuni di ieri).
      Si, credo dobbiamo considerare una crisi di contesto; una crisi di crescita; ed anche una crisi da prestazioni.
      Discutiamone. Approfondiamo. Senza problemi.
      E' sicuramente utile per capire e crescere. Tutti.
      Del resto non possiamo sottovalutare che il boom del MoVimento è anche il prodotto del fallimento delle vecchie classi dirigenti e della crisi profonda (arrestabile?) dei partiti che hanno governato l'Italia e l'Europa negli ultimi decenni: socialisti e popolari, socialdemocratici e democristiani, Centrosinistra e Centrodestra. Anche da tutti costoro ci aspettavamo di più, molto di più!
      Ora tante macerie gravano su di noi.
      Bisogna rimuoverle e vedere lontano. Sarà dura.
      Gianni

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  13. Vogliamo stare ai fatti?
    Il G7 è finito. Né risorgerà G8 (con la Russia di Putin).
    La brutalità di Trump lo ha solo esplicitato.
    Il mondo ha oramai tanti altri piccoli e grandi protagonisti.
    Cina e India, Brasile e Sudafrica, Iran e Israele, le Coree .......
    Se lo si vuole governare meglio prenderne atto. Con realismo e lungimiranza. Con una visione nuova e costruttiva, fatta di idee e di iniziative.
    Basta raccontarci frottole.
    Anche in Europa. L'Europa non esiste se ognuno va per conto suo. Inghilterra o Ungheria, Francia o Polonia ......
    Anche questa Europa è finita.
    E se prevalgono i nazionalismi delle 3 M (Merkel, May e Macron), perché non dovrebbero vincere gli ultras del nazionalismo?
    Prendiamone atto se vogliamo ripartire ed aspiriamo ad un mondo vivibile e sostenibile, di rispetto e di solidarietà.
    Senza presunzione, senza dogmi, senza ideologie.
    Per un vero Governo del Cambiamento, che può avere solo questa dimensione (oltre i confini ristretti dell'attuale dibattito pubblico).
    Zorro

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    1. Considerazioni convincenti.
      Occorre coniugare Diritti e Doveri; interessi locali, nazionali, comunitari e globali.
      Limitarsi alla difesa ed al successo delle economie e delle risorse dei singoli Stati alimenta i nazionalismi, i conflitti, la crisi internazionale e la insostenibilità ecologica dello sviluppo del Pianeta.
      Anche questo nuovo Governo (Conte - Salvini - Di Maio) detto "sovranista" per risolvere la questione migranti si appella all'Europa, alla solidarietà ed alla responsabilità comune.
      Che naturalmente deve valere per gli altri come per noi. Siamo tutti europei e non dobbiamo rinunciare ad esserlo.
      Sulla vicenda della nave Acquarius il nuovo Governo spagnolo del socialista Sanchez ha battuto un colpo importante e positivo. E' una occasione per riflettere e cambiare strada: in Europa e in Italia. Con politiche nuove: di cooperazione, di sostenibilità sociale ed ambientale, di giustizia sociale e di libertà, di disarmo.
      Ma un Governo del Cambiamento, per essere credibile e muovere verso un orizzonte di liberazione dei suoi cittadini dai bisogni fondamentali, deve anche intervenire per affermare, all'interno del Paese, la dignità del lavoro contro lo sfruttamento, "i caporali" e le organizzazioni criminali, per mettere in sicurezza i territori, per selezionare le produzioni privilegiando quelle a più alto valore per le persone e la natura.
      Gianni

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  14. 629 esseri umani allo sbando nel mediterraneo...bravo salvini,complimenti di maio..complimenti ai tanti cattolici che non ascoltano Francesco. Ci e' voluto poco ad arrivare ai fatti..non so cosa voglia dire costruire nuovi rapporti di forza.Oggi e non domani bisogna prendere posizione.

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    1. D'accordo.
      I fatti quotidiani esigono risposte adeguate e nette.
      "629 esseri umani" vanno soccorsi, curati e portati al sicuro. Senza indugio.
      Oggi si è offerto il nuovo Governo spagnolo. Bene. Positivo. Un segnale di solidarietà nuovo (rispetto alle politiche di Mariano Rajoy), che reclama una rapida responsabilizzazione collettiva (del Parlamento di Strasburgo e della Commissione europea) e dei singoli Stati (dalla Francia, all'Austria ... all'Ungheria).
      L'Italia deve proporre e fare.
      Cogliendo le disponibilità di Sindaci come De Magistris e Nogarin.
      Attivandosi per trasformare un grande problema internazionale (i processi migratori) in una importante opportunità nazionale (di sviluppo e di messa in sicurezza di territori abbandonati e in sofferenza).
      Si, come dice Papa Francesco. Come dicono altri. Inascoltati.
      Come non hanno fatto i Governi che si sono succeduti in Italia (di Berlusconi Bossi e di Prodi - Veltroni o D'Alema o Amato, di Monti e di Letta - Alfano, Renzi - Boschi e Gentiloni - Minniti). Come non hanno - oggi - in "Contratto" Conte - Salvini - Di Maio.
      "Costruire nuovi rapporti di forza" credo voglia dire operare, nel Paese e nelle Istituzioni, perché chi vuole davvero uno sviluppo di qualità e misurabile quotidianamente per il rispetto della vita delle persone, conquista - via via - risultati parziali e di prospettiva che determinino scelte nuove nell'interesse dei più (italiani e no, tutti cittadini di un mondo in crisi).
      O vogliamo tenerci Ministri, Amministratori e Funzionari pubblici che consideriamo indesiderati o inadeguati a vita?
      Gianni

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