domenica 17 settembre 2017

Rimosso il Passante di Bologna

Il Corriere di Bologna di domenica 17 settembre

















Ci vorrebbe una consulenza di esperti professionisti per analizzare e motivare le ragioni per cui il Comune, la Città Metropolitana e gli organizzatori bolognesi delle iniziative per la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile hanno scelto di non parlare del più importante e consistente progetto previsto a Bologna nei prossimi anni, ovvero il Passante di Mezzo.
Il fatto è clamoroso.
Evidentemente si è compreso che l’allargamento di 4-6 corsie del già grande Asse viario A14 - Tangenziale che attraversa le periferie del capoluogo emiliano non poteva essere speso e propagandato come “fiore all’occhiello” di politiche eco-sostenibili e come “elemento forte e caratterizzante per la Città del futuro”.
Almeno per qualche giorno ci sono state risparmiate le tesi surreali secondo cui la realizzazione di nuove gettate di asfalto e di cemento e la presunta conseguente maggiore "fluidità del traffico degli automezzi” avrebbero ridotto l’inquinamento, migliorato l’ambiente e la qualità della vita. 
Sarebbero state in palese contraddizione con molti dati scientifici e con autorevoli interventi svolti per l'occasione da alcuni dei partecipanti, tra cui il teologo Marco Cerruti che a Palazzo d'Accursio ha parlato di “Etica e mobilità”
Così il Sindaco Merola, l’Assessore - Sindaco Irene Priolo, il Consigliere Delegato Monesi hanno parlato d’altro, come si vede dalle cronache dei due principali quotidiani nazionali.
"Un futuro in bici e rotaie” ha titolato il Corriere, “entro il 2030 centomila utenti in più sui mezzi pubblici”, ... "spostamenti in bici dal 9% al 20%” raccontano gli Amministratori.
Applausi?
In effetti questa sarebbe la conversione ecologica di cui Bologna ha bisogno. O meglio, una parte della conversione ecologica urgente e necessaria per tutelare la salute, la sicurezza ed il benessere dei cittadini. 
Perché, naturalmente, dovrebbe essere realizzata entro un’idea più complessiva di programmazione e di "rigenerazione urbana" fatta di recupero di aree ed edifici abbandonati e degradati; di realizzazione di parchi e di boschi e verde urbano; di uso produttivo, sociale e culturale di spazi. 
Perché dovrebbe segnare una svolta nelle politiche industriali, dei servizi e dei consumi perseguite nei decenni; decisiva - nel mondo d’oggi - per procedere lungo il percorso tracciato dai più autorevoli consessi internazionali sulle azioni necessarie per intervenire positivamente sui cambiamenti climatici che tanto ci preoccupano e che sono causa di disastri planetari e di processi migratori epocali.


La Repubblica Bologna di domenica 17 settembre



















Il Corriere del 17 settembre, sul Patto per l'Emilia
Il problema è che nei ragionamenti e nelle politiche delle attuali maggioranze di governo, incentrate sul PD, non c’è alcuna moratoria e riconsiderazione sul Passante di Mezzo che costerà alla comunità almeno 700 milioni nei prossimi 3 anni, senza considerare l’ancora più rilevante indotto (fatto di nuovi investimenti pubblici e privati su auto e manutenzioni).
Ed ovviamente, come sottolineato da Nino Pizzimenti di Legambiente Bologna, non è possibile "sommare opere ed infrastrutture" senza determinare ulteriori contraddizioni. 

Ecco perché a molti partecipanti al dibattito svolto sabato mattina in piazza Maggiore, il rilancio sul tram (che - come sottolinea la Repubblica - ha positivamente accomunato Amministratori, ambientalisti e il rappresentante dei commercianti bolognesi) è apparso più “un’arma di distrazione di massa” che una meditata e concreta volontà politica delle Amministrazioni.
Intanto perché gli annunci in merito sono avvenuti solo in seguito alle numerose denunce di avere irresponsabilmente dimenticato il trasporto pubblico nella progettazione e realizzazione di FICO, il mega progetto che dovrebbe portare ogni anno a Bologna (dal prossimo 15 novembre) diversi milioni di visitatori e consumatori al "parco agroalimentare più grande del mondo", made in Eataly di Oscar Farinetti & Coop (vedi il Corriere di Bologna).


"FICO ... Si rischia l'intasamento" La Repubblica Bologna, 26 agosto





















"Il tram per FICO ..." titola il Corriere di Bologna, del 14 settembre




















Poi perché nelle parole di Priolo e Monesi sono apparsi ancora totalmente indefiniti i percorsi, ancora “da studiare” e "da discutere”. 
“Non mi interessa solo FICO, ma voglio che anche zone come il Pilastro siano collegate al Centro" ha precisato sabato mattina l’Assessore comunale correggendo una precedente diversa dichiarazione (pubblicata in settimana da il Corriere di Bologna, come da immagine).

Infine perché del “miliardo” che il nuovo “patto” per l’Emilia firmato ieri da Gentiloni e Bonaccini e che ha fatto esultare Merola risultano, fino a prova contraria, (solo) 110 milioni per la Città Metropolitana, di cui (solo) 4 milioni (!) per “aprire l’avventura del tram”.
Quattro milioni che “serviranno per la progettazione preliminare dell’opera” (da il Corriere di Bologna di oggi, vedi sopra).

Insomma, la sensazione è che sia tornata in auge la deleteria politica nazionale "dei due tempi": in attesa di investimenti che (forse) verranno in un prossimo indefinito futuro per "il tram", nei prossimi 3-4 anni si concentreranno ingenti risorse (svariate centinaia di milioni!) nel Passante AutoStradale di Bologna.
Inutile chiedersi che utilità avrebbe questa Grande Opera qualora si verificassero gli spostamenti previsti da Irene Priolo "verso il trasporto pubblico e la bici"? Non potrebbe risultare - in quel contesto - un inutile e colpevole uso di denaro pubblico o un fallimentare investimento privato?

Ecco perché pare ragionevole diffidare Merola, Priolo e C. da un (lungo) Confronto Pubblico Bis sul "tram per FICO".
Bologna è stanca di decisioni prese "tra pochi" e propagandate a molti; "per pochi" (gruppi economici e finanziari) e contro l'interesse generale.

E' tempo, piuttosto, di discutere e unire la Città su priorità chiare, conseguenti e coerenti con gli obiettivi di eco-compatibilità che la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile ha indicato.
Promuovendo, semmai, un ampio confronto pubblico che valorizzi effettivamente le Autonomie Locali, i Consigli Comunali e forme sostanziali di partecipazione dei cittadini (perché no referendum specifici, mirati e propositivi su diverse ipotesi alternative) in merito agli indirizzi ed alle scelte concrete che attengono alla visione ed alla pianificazione del territorio; alla progettazione ed alla qualità sociale ed ambientale della vita delle persone e delle comunità.

Solo così la critica diffusa ai partiti e la forte sfiducia nella politica e nelle Istituzioni potranno trasformarsi in considerazione, rispetto e nuova credibilità. 


La manifestazione sulla Tangenziale di Bologna in occasione del G7 Ambiente

Per una mobilità sostenibile, 11 giugno 2017




















Manifestanti, Bologna 11 giugno



















Per un diverso sviluppo economico, sociale ed ambientale




















"In nome del popolo inquinato", Legambiente Bologna, 11 giugno
"Per la tutela della salute e del territorio. No Autostrade in città"




















N.B. Non stupisce che analoghe considerazioni hanno caratterizzato iniziative di cittadini e comitati contrari al Passante di Mezzo.
Apprezzabile il fatto che la cronaca locale del quotidiano bolognese Il Resto del Carlino (sfuggita all'autore del post) riporti la notizia. Il recupero della pagina (nell'immagine) completa il quadro.
(martedì 19 settembre)

Il Resto del Carlino di domenica 17 settembre




















30 commenti:

  1. E se ci avessero rinunciato davvero? Al passante di mezzo, intendo.
    Sarebbero applausi unanimi ... senza se è senza ma?
    Antonio

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    1. Si, applausi!
      ... e riconoscimento della capacità di ascolto e di riconsiderazione delle priorità.
      Ovvio che la scelta di investire su ferrovie, tram, mezzi pubblici e bici è solo una parte (assai importante!) di un progetto coerente di conversione ecologica di Bologna, della sua provincia e della Regione.
      Gianni

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    2. Ciao a tutti
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  2. sottoscrivo la moratoria per il passante e il progetto di destinare molte più risorse su ferrovie, bici e tram.
    qualche interrogativo me lo pongo per quanto attiene alle risorse necessarie.
    se ho ben seguito non sarebbero convertibili, essendo quelle del passante nella disponibilità di autostrade e non degli enti pubblici o delle fs.
    bf82

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    1. Osservazione comprensibile.
      Spero sia chiaro che si sfidano due ipotesi alternative.
      Quella seguita fin qui colloca le Autonomie locali e la Regione in un ruolo sostanzialmente subalterno e di contrattazione con soggetti privati o misti pubblici - privati (leggi Autostrade SpA o per altre esperienze Saputo - Maccaferri e c.) la progettazione della Città futura.
      Quello che molti cittadini, comitati ed associazioni si propongono mira a ridare autonomia ed autorevolezza alle Istituzioni locali e nazionali. Con una funzione essenziale di progettazione delle politiche, di programmazione democratica e di controllo degli interventi.
      Gli investimenti debbono essere a direzione pubblica (non è così nell'esperienza del Passante) e le risorse debbono essere frutto di adeguate politiche di bilancio e fiscali.
      O dobbiamo dare per scontato che le risorse finanziarie (spesso consistenti prestiti bancari) di cui dispongono Enti (es. Autostrade) e privati (Saputo e c.) non possono essere nelle mani di autorità pubbliche e di rappresentanti dello Stato?
      Gianni

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  3. Dimenticato il RdC che ha dato conto anche delle iniziative critiche verso le manifestazioni ufficiali della SEMS.
    Le cronache locali di Rep. e CdB sembrano bollettini della maggioranza.
    Raggi

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    1. Recuperato il Resto del Carlino Bologna.
      Grazie! Vedo di inserirlo nel post.
      Gianni

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  4. Tram? I nostri nonni lo avevano. Da tempo se ne ri-parla ma non si è mai fatto . Si sono preferiti bus di ogni tipo, fino a Civis e alla monorotaia volante. Ora lo si ripropone? .... per tappare un buco, Fico senza trasporti .
    Ma se il Parco agroalimentare apre entro l'anno .... come si raggiungerà l'area espositiva? In macchina e allora .... si faranno grandi parcheggi. I vari sindaci dovevano parlare prima! Invece che facevano?
    L.

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    1. Il problema della mobilità verso e da FICO esiste, eccome (da tempo è stato posto da cittadini ed associazioni).
      Irresponsabile chi non ci ha pensato per tempo (tra i promotori e in Comune).
      Che qualcuno (cittadino, imprenditore o Amministratore) se ne accorga in ritardo ci sta.
      Meglio tardi che mai.
      Il punto, ora, mi pare: quali risposte? quali scelte? quali priorità?
      Di fronte "all'emergenza" traffico (assicurata, dal giorno di apertura) si vuole insistere con i tempi annunciati e con investimenti di corto respiro (a favore dei mezzi privati, come sarebbero i parcheggi) o si procederà con un potenziamento strutturale del trasporto collettivo ed individuale meno inquinante?
      Gianni

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  5. Se studi accreditati fatti in nord Europa denunciano i danni dovuti al l'inquinamento dei motori diesel e solo per l' Italia si parla di oltre 2500 morti/anno, meglio prendere sul serio l'impegno per una Mobilità alternativa.
    Dunque investiamo su ferrovie, tram e bus e in città sulle bici e mezzi elettrici. Si, motori esclusivamente elettrici.
    Partiti e amministratori ci pensino bene: se nel 2030 molte persone in più andranno in bici o su trasporto pubblico, che senso ha portare a 16 e 18 corsie la Tangenziale bolognese?
    s.

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    1. Indubbiamente il limite culturale e politico principale delle Autorità Pubbliche è di non avere considerato (negli ultimi decenni) i problemi ambientali e di salute pubblica, le tendenze demografiche e le innovazioni tecnologiche di cui pure tanto si parla. Di non avere messo a confronto previsioni, progetti e realizzazioni conseguenti.
      Per questo piuttosto che procedere caso per caso (dall'Alta Velocità al raddoppio dell'Autostrada Bo - Fi, dalla quarta corsia per l'A1 a quella per l'A14, dal Passante di Mezzo, al People Mover, al tram ...) è urgente una visione d'insieme per costruire una Bologna eco - compatibile, capoluogo di una regione e di un paese sostenibili.
      Gianni

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  6. Argomento delicato su cui condivido l'esigenza di ascoltare/approfondire/partecipare.
    Anche per questo faccio una provocazione.
    Non ti crea qualche problema essere in sintonia con il Carlino e con Manes Bernardini?

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    1. No, nessun problema condividere impegni, progetti e battaglie con tanti altri. Ci mancherebbe. È naturale.
      Decisivo e dirimente è sempre il merito.
      Comunque, mi pare che il Carlino non abbia preso alcuna posizione contraria al Passante. Con quel titolo (virgolettato) ha solo riportato correttamente il punto di vista di cittadini e comitati ... (a differenza di altri quotidiani che hanno privilegiato le iniziative delle "autorità").
      Mentre Manes Bernardini sul Passante di Mezzo conferma una posizione autonoma e critica superiore a quella di molti altri politici e amministratori. Credo tuttavia ci differenzino ancora le priorità sugli investimenti necessari per il futuro.
      Gianni

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  7. Condivido. Le iniziative del comune per la settimana europea vanno bene. Poi bisogna muoversi di conseguenza. Non sempre avviene. E tutti noi paghiamo le conseguenze per la mancata prevenzione.
    s.

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    1. A proposito di prevenzione si spendono tante parole e impegni.
      Poi vengono pubblicati i dati e tra pedoni e ciclisti aumentano ancora i morti e i feriti.
      È chiaro che si deve fare di più!
      BiBi

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    2. Direi che si deve "fare di più" entro una visione di Città eco-compatibile. Occorre "fare" opere utili e non dannose. Sappiamo da tempo che prevenire è meglio che curare. Sono necessarie scienza, coerenza e determinazione.
      Gianni

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  8. Sul sito del Ministero dell’ Ambiente è stato pubblicato il parere della Regione Emilia-Romagna in merito alla Valutazione di Impatto Ambientale del progetto "Potenziamento in sede del sistema autostradale e tangenziale di Bologna". Se si leggono gli allegati, si evince che la maggioranza delle risposte di Società Autostrada in merito alle osservazioni dei Cittadini non recepisce quasi nulla di quanto richiesto.
    Alla salute dei confronti pubblici partecipati, ma non so quanto democratici.

    Ryan

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    1. Leggerò.
      Mi pare comunque chiaro il tentativo della Giunta Bonaccini di confermare quanto deciso politicamente nell'aprile 2016, prima di ogni seria verifica tecnica, urbanistica, sociale ed ambientale.
      Gianni

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  9. Sottoscrivo l'articolo da cima a fondo. E sul parere della Regione citato da Ryan aggiungerei un particolare interessante. A pag. 85 si legge:

    "8.3: si concorda che la realizzazione del “Potenziamento in sede del sistema autostradale e tangenziale di Bologna” **non risolve**, ma può concorrere, insieme alla realizzazione degli interventi previsti dall’Accordo del 21 aprile 2016, all’abbassamento dell’elevato livello di congestione dell’attuale sistema infrastrutturale del Nodo di Bologna".

    In sintesi: il Passante non serve a niente, ma lo facciamo lo stesso.

    A questo possiamo aggiungere un altro dettaglio: la stessa Autostrade ammette che, in assenza di rinnovo del parco auto, la famosa riduzione dell'inquinamento del 40% sbandierata in sede di "Propaganda Pubblica" si ribalta in un aumento del 17%.

    In sintesi: il Passante nuoce gravemente alla salute, ma lo facciamo lo stesso.

    E ti credo che il tema è sparito dal "dibbbbattito". Meno se ne parla meglio è per Merola & C.

    Luca

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    1. Si. Il fatto che il Passante sia stato "rimosso" dalla Settimana europea della Mobilità sostenibile mi pare un evidente segno della difficoltà (locale ed internazionale) a "vendere" questo progetto come opera utile e di prospettiva.
      Da qui, il "lancio" del tram, "un'arma di distrazione di massa", se dovesse essere proposto IN ASSENZA DI UNA MORATORIA SUL PASSANTE e di un serio investimento per completare nei prossimi 2-3 anni il Servizio Ferroviario Metropolitano ...
      Se dici a tutti che si investono (quasi) tutte le risorse nazionali (pubbliche e di "grandi" privati) in nuove strade ed autostrade è evidente che incentivi i singoli cittadini a scegliere ancora e sempre quel mezzo di mobilità ... Poi, che fai, aggiungi una o due linee di tram e speri che quelli che hanno cambiato auto o autocarro abbandonino il loro mezzo ...?
      No, siamo seri. Se si vuole una conversione ecologica, si invertono le priorità: subito SFM e PUMS con rete di trasporto pubblico e non inquinante.
      Gianni

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  10. Molto triste che chi dovrebbe veicolare l'informazione taccia totalmente sulle critiche espresse rispetto alle scelte non coerenti fatte da un'amministrazione che si definisce green: ero presente all'incontro e anche io sono testimone di quanto detto da Nino Pizzimenti.(Scusa Gianni, ma hai sentito anche tu cosa ha detto il prorettore? Che non sono state dimostrate correlazioni dirette tra inquinamento e i cambiamenti climatici e alla fine ha farfugliato che poi ridurre il numero di macchine non serve)
    Ieri ho partecipato al convegno LE CITTÀ SALGONO SUL TRAM organizzato da SRM Reti e Mobilità. l'Agenzia per la Mobilità e il TPL di Bologna in SALA STABAT MATER - Biblioteca Archiginnasio."Confronto fra le esperienze italiane ed europee di linee tramviarie.
    Grenoble, Palermo, Firenze, Dublino.
    lasciamo perdere le intro fatte da Merola e Priolo, interessante quello detto da Ennio Cascetta, Presidente del Comitato scientifico del Piano urbano della mobilità sostenibile ex collaboratore del Ministero dei Trasporti.
    Cascetta, dopo aver presentato lo stato di fatto (tragico) dell'Italia sulla mobilità collettiva, la scelta esagerata di mobilità privata su gomma e la necessità di ridurre le emissioni secondo i vari piani locali aria e accordo di Parigi, ha illustrato le linee guida per la realizzazione di nuove infrastrutture del ministero. "mai più opere inuti, mai più spese inutili!""per arrivare alla relizzazione delle opere necessarie prima si prepara un piano che deve essere messo a confronto con altre possibili soluzioni e seè vincente si finanzia il progetto con il preventivo che deriva dalla decisione.I soldi a disposizione sono moltissimi,arrivate quindi abuoni progetti"." Però precisa "il peoplemover e il passante di mezzo non si mettono in discussione, sono opere inderogabili!"
    viva la coerenza!
    Piccola chicca, a Grenoble la città si è opposta alla realizzazione di un anello autostradale attorno al suo insediamento e ha votato per ampliare le linee tranviarie...Sono pazzi questi Francesi!



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    1. A me l'intervento del Prorettore in piazza Maggiore è parso più che altro attento a rispettare gli equilibri istituzionali e di potere che vigono in Città e nel Paese. Approccio sorprendente?
      Poi si è soffermato su quanto fa (o non fa) l'Università che amministra.
      Quanto al tram: partire oggi con gli studi e i progetti, dopo avere compiuto la scelta del Passante "caratterizzante del mandato Amministrativo 2016-2021" (secondo il Sindaco candidato e rieletto) e dopo avere "completato" FICO senza mezzi di trasporto pubblico, mi pare un ritardo colpevole ed irresponsabile.
      A meno che ...
      A meno che non si "azzerino le decisioni pregresse", sospendendo il percorso fissato (e già ritardato) per il Passante di Mezzo.
      Come si può ragionare su un Piano Urbano di Mobilità Sostenibile in presenza di un'opera del rilievo "strategico" del Passante per Bologna, che concentrerà investimenti rilevantissimi per promuovere la mobilità vecchia e insostenibile (con nuove strade ed autostrade, con altre auto ed autocarri ...)?
      Si avrà il coraggio di ridiscutere e sanare questa evidente e clamorosa contraddizione?
      Nel caso, sarebbe un atto da applaudire e festeggiare insieme.
      Gianni

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  11. Non so cosa bolla nella pentola dell'amministrazione comunale di Bologna, ma la nomina di Vincenzo Balzani (il tuo sindaco!) nel comitato scientifico che dovrà studiare e proporre il PUMS è un fatto nuovo che apprezzerai.
    Antonio

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    Risposte
    1. Confermo. Considero Vincenzo Balzani una persona di valore e di valori. Sono convinto che la sua visione di Bologna differisce sostanzialmente da quella degli ultimi 5 Sindaci e penso che Lui avrebbe praticato politiche sociali, ambientali, del territorio alternative ... Convinzioni dimostrabili?
      Ora, certamente apprezzerei "fatti nuovi" nel Governo della mobilità e nelle politiche energetiche. La nomina di Balzani in un comitato scientifico per il PUMS ne può essere la premessa? Bene, vedremo, valuteremo gli atti, le proposte, gli impegni concreti che usciranno dal Comitato Scientifico e che verranno presi della Giunta, dal Consiglio e dagli Amministratori ...
      Purtroppo le maggioranze politiche che ruotano attorno al PD non si sono, fin qui, adeguate al bisogno di sostanziale cambiamento di indirizzi e di priorità.
      La lotta continua.
      Gianni

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  12. Io sinceramente non capisco , qualcuno mi illumini, il passante di mezzo
    si farà ,a meno di incredibili colpi di scena , poi a metà Novembre
    dovrebbe inaugurare Fico , 6milioni di persone anno previste .
    Arriva un Ministro e dice " Come ci arrivano i visitatori , ci vorrebbe
    il Tram "
    Bella scoperta .
    Da quella constatazione ministeriale parte il dibattito, Tram per Fico,
    si però poi c'è lo stadio, occorre uno studio approfondito , serve un
    Tram per Bologna per la città .
    Tutti si lanciano in proposte e studi, come se un progetto di mobilità
    sostenibile non sia all'ordine del giorno da anni , con idee già
    ampiamente realizzabili .
    Il Tram ,leggo sarebbe in prospettiva 2030,fumo negli occhi ,o ci crediamo .
    Personalmente la penso come Gianni , trattasi di opera di distrazione di
    massa .
    Se intanto si terminasse il SFM nella sua versione originale ,si
    utilizzassero quei danari, e un poco di buone idee, per un piano della
    mobilità urbana decente , allora e solo allora , parlerei di Tram 2030 ,
    prima per favore terminiamo quello che è in ballo da 35 anni e che
    darebbe veramente un nuovo volto alla mobilità cittadina.
    Infine ,sinceramente , io di questi non mi fido più , manco una bici
    usata ci comprerei .
    Ciao
    G.

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    Risposte
    1. Infatti ... Le mie ultime 5 bici (i furti sono all'ordine del giorno in città e per chi vive senza patente sono preziose) le ho comprate tutte da Amici.
      Gianni

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  13. Non è che si avvicinano scadenze per cui è bene prendere tempo, muoversi con prudenza, dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, tenere aperte le diverse possibilità ?
    E se prossimi eventi internazionali o voti regionali modificassero ulteriormente i rapporti di forza e gli umori ?
    Non è che dopo il Merola 1 ("apriremo presto i cantieri per il Passante Nord" autunno 2015) e il Merola 2 ("il 2016-2021 sarà il mandato del Passante di Mezzo" estate 2016) stiamo arrivando al Merola 3 ("tram e bici" per i bolognesi) ?
    Sic

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    Risposte
    1. Un sindaco inaffidabile non è un bene per la città. Spesso il suo presunto decisionismo è contraddetto dalle maree e dai venti che si alternano nella navigazione... E lui non segue una rotta per arrivare al porto promesso, ma resta a galla .... senza meta sperando nella bonaccia e contando sulle sempre più esigue scorte alimentari ...... disponibile ad approdare in qualsiasi porto ..........
      Mario C.

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    2. Se tutto è in movimento e nulla è scontato teniamo il punto con determinazione ed apertura a possibili sviluppi.
      Mi auguro il Merola 3, ma la condizione è la nostra capacità di batterci con intelligenza, argomenti e iniziative.
      Facendo maturare le contraddizioni, conquistando potenziali alleati, isolando gli oltranzisti ... "convincendo" gli opportunisti.
      Gianni

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