sabato 9 settembre 2017

Quella "alleanza ineludibile" ...

L'intervista di Gian Luca Galletti su il Resto del Carlino (4 settembre 2017)

















Secondo Matteo Renzi (da Taormina, 8 settembre 2017): "la Sicilia non è una cavia e le elezioni regionali non sono uno stress-test".
E tuttavia la direzione di marcia del PD appare tracciata.
Dall'isola il Segretario si rivolge, ancora una volta, agli ex compagni di partito con tono perentorio: "con questa loro deriva rifondarola, se Micari vince risulteranno irrilevanti, se perde saranno i responsabili".
Riprendendo il filo del discorso già proposto alle Feste emiliane dello scorso fine settimana: "noi siamo le scudo anti populisti, MDP - Art.1 sa dire solo no".
La Repubblica sull'intervento di Matteo Renzi alla Festa de l'Unità di Bologna

















In sintonia con il programma politico di Imola, dove dal palco centrale della Festa nazionale si alterneranno nei prossimi giorni Alfano, Casini, Galletti e Lupi, timidamente bilanciati dal solo deluso Pisapia.
Una conferma di quanto proposto sempre in questi giorni dal Ministro dell'Ambiente in una istruttiva intervista a il Resto del Carlino (prima immagine): "Renzi ha dimostrato la volontà di fare cose di centro contro la demagogia imperante a destra e sinistra. Penso alla Buona Scuola, alle riforme ambientali. Riforme servite a dare una prospettiva positiva alla nostra economia". Dunque "ineludibile l'alleanza tra PD e centristi a Roma". Uno "sbocco naturale alle prossime politiche".
Del resto, dice Gian Luca Galletti "a Bologna l'asse c'è già". E precisa: "io sia con Bonaccini, sia con Merola ho fatto battaglie importanti". Per concludere: "abbiamo una Giunta che ha ancora davanti 4 anni. Dobbiamo fare in modo di agevolarne il lavoro per il bene della città".
La sensazione è che questo "asse" includa Passante di Mezzo, Autostrada Cispadana, FICO, Stadio, Iper e Super Mercati vari, sanità e scuole private al posto di quelle pubbliche e per tutti, investimenti sull'ordine pubblico piuttosto che sui servizi sociali, sull'accoglienza e sulla solidarietà.

L'Asse viario A14 - Tengenziale che si vorrebbe allargare di 4 - 6 corsie

















Il grande Iper Spar in costruzione tra via Larga e via dell'Industria (settembre 2017)

















I lavori in corso tra le vie Bergami e Bergonzoni per un nuovo Supermercato

















L'area di via Libia che si vorrebbe destinare a un nuovo Centro Commerciale

















L'ex Caserma Masini, presidiata dalla polizia, dopo lo sgombero di agosto

















Il Cassero di Porta Santo Stefano ancora murato, dopo lo sgombero di Atlantide (ottobre 2015)

















Un'idea di città priva di conversione ecologica e di sicurezza, di socialità e di partecipazione democratica.
C'è da augurarsi che tutti coloro che avvertono questo rischio e che vogliono costruire per se e per gli altri una Città più vivibile ed un mondo migliore uniscano idee, forze e iniziative; ricerchino sintesi, progetti e soluzioni concrete capaci di valorizzare le capacità creative e di lavoro (individuali e collettive) delle generazioni presenti e per quelle future.
Non è più sufficiente compensare grandi danni con piccoli risarcimenti. Oppure, contrattare piccole soluzioni in un contesto di generale oppressione e di inquinamento.
Ne va del comune futuro.

12 commenti:

  1. Contro questa "alleanza ineludibile" oggi con Labas!
    No?
    Titti

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    1. Piuttosto la chiamerei una festa.
      Mi risulta che Labas e Merola abbiano trovato un accordo. Per legalizzare gli illegali e per continuare attività sociali preziose. Una vittoria di tutta Bologna.
      Antonio

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    2. Per il momento Bologna ha perso alcuni centri sociali e culturali partecipati.
      Per ora questa "alleanza politica ineludibile" non lascia intravvedere il soddisfacimento di diritti fondamentali su questioni decisive: ambiente, salute, servizi e sanità per un numero crescente di persone.
      Bologna ha bisogno di cambiare direzione e priorità.
      O possiamo accontentarci di reciproche attenzioni?
      Gianni

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  2. Due osservazioni.
    1. A me pare presto per decretare l'alleanza PD - centristi uno "sbocco naturale". Se non altro perché avrebbe un costo politico ed elettorale. Lo si sente e vede nella società. Tra gli insegnanti, i terremotati, i volontari delle ONG, gli operai, i dipendenti pubblici, i precari, i pensionandi, i pensionati, i genitori, gli uomini di fede ............... Non ci sono solo imprenditori, manager, dirigenti, alti funzionari, impiegati, proprietari, portaborse, sudditi felici .............. Renzi e Galletti dicano ciò che vogliono, ma poi dovranno prendere i nostri voti. Quindi PD e AP sono convinto ci penseranno più volte prima di procedere. Le elezioni regionali in Sicilia possono essere un primo segnale e un riferimento.
    2. Tu insisti sulla necessità di unire le forze e le idee. giusto perché non è ciò che prevale. Sul piano sociale e politico. Ognuno procede per suo conto. Per obiettivi specifici, lavorativi o ambientali o sociali ............. Nulla di più in politica dove tanto a sinistra, quanto a destra, al centro e tra i 5 stelle le radici culturali tendono a rafforzare l'autosufficienza e la vocazione maggioritaria ............ In controtendenza l'esperienza bolognese di Labas. Sulla scorta del Movimento No TAV. Con tutto il rispetto, ancora troppo poco.
    Ciao!

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    1. Anch'io non do nulla, assolutamente nulla, per scontato.
      Tutto è in movimento. Nel mondo e in Italia.
      Non è tempo per pigri.
      Gianni

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  3. Fino a ieri l' altro ho sentito elettori PD dare a Galletti dell' ex democristiano, guazzalochiano, amico degli ex leghisti, amico di Casini, ecc ecc. Il giorno in cui il PD dovesse dire che è lui il candidato sindaco da votare sarà (quasi) divertente sentire le patetiche motivazioni dei suddetti per giustificare le indicazioni del partito.... 
    Ryan

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    1. Non dubito che anche Galletti avrebbe sostenitori.
      Ma Bologna ha bisogno di idee e di un governo al passo con i tempi, che richiedono conversione ecologica, cooperazione multietnica, giustizia sociale, ricchezza culturale.
      Gianni

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  4. Apprezzo l'invito a guardare i problemi locali/parziali in una prospettiva nazionale/generale.
    Alcuni esempi di attualità.
    La forza di Labas è stata quella di parlare con più linguaggi di vari problemi.
    Non solo aggregazione di giovani, ma anche attenzione alla vita quotidiana di bimbi, mamme e nonni, di migranti e di abitanti di periferia.
    Quel centro sociale non si è limitato a rivendicare uno spazio per la loro tribù. Hanno rivendicato una città diversa e più sana.
    Una simile qualità non può e non deve essere dispersa. Con la individuazione di una nuova sede nei locali Staveco o in vicolo Bolognetti. Che pure ci vogliono.
    Analogamente.
    Il comitato contro la speculazione e per la rigenerazione costituitosi in opposizione all'accordo Merola - Saputo/Maccaferri ha messo in discussione non solo la pratica delle compensazioni pubbliche a favore di imprenditori privati, bensì l'uso e la gestione delle risorse collettive.
    È evidente che questa partita va ben oltre la riapertura del Cierrebi.
    Infine.
    I comitati Noallargamentotangenziale che hanno dato vita ad AMO Bologna per una mobilità sostenibile non parlano solo alle decine di migliaia di residenti dei quartieri che insistono sul grande asse viario costruito negli anni '60 e potenziato nel nuovo secolo. Chiedono più salute e alternative allo sviluppo. Una critica ed una proposta che non potranno certo esaurirsi investendo qualche altro milione in gallerie e giardinetti o assicurando un risarcimento più alto negli espropri di immobili e terreni interessati.
    Dunque, è tempo unire al pessimismo della ragione un maggiore ottimismo della convinzione.
    pl

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  5. Il ministro dell'ambiente invece di agevolare le Amministrazioni di centrosinistra o gli amici commercialisti sarebbe bene si preoccupasse di rispondere ai tanti problemi che riguardano il territorio, l'inquinamento e la salute degli italiani. Dalla Liguria alla Puglia, dalla Campania alla sua Emilia.
    I morti di Livorno si possono scaricare sul sindaco grillino, come le difficoltà idriche della capitale alla Raggi ..... Ma sappiamo che le cause hanno origine nelle politiche dei governi che si sono alternati a Palazzo Chigi e di cui lui è stato quasi ininterrottamente sostenitore.
    L.

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  6. Della messa in sicurezza del territorio chi si occupa?
    Della messa in sicurezza del territorio chi si occupa?
    Della messa in sicurezza del territorio chi si occupa?
    Carlo

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    1. Alle ripetute domande mancano autorevoli risposte e, soprattutto, adeguate azioni.
      Gianni

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