giovedì 27 ottobre 2016

Gorino, Tabiano e la nostra Democrazia

Possiamo cavarcela con affermazioni dure ed indignate sui fatti di Gorino.
Come quelle di Angelino Alfano.
Lui, il Ministro degli Interni del Governo Renzi (e l'altro ieri Segretario de Il Popolo della Libertà e Ministro della Giustizia del Governo Berlusconi) dice: "vergogna!", "una vicenda che disonora l'Italia".
Oppure, come quelle del Presidente del Consiglio (e Segretario del PD).
Che da Porta a Porta afferma: "l'Italia che conosco io, quando ci sono 12 donne ed 8 bambini, si fa in quattro per risolvere il problema".
Quelle di Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna.
Che dichiara: "inaccettabile", "il principio del ci pensi quello più in là è pericoloso, è quello che ha portato al disinteresse della gran parte dei Paesi Europei".
E quelle di Daniele Manca, Sindaco di Imola, Presidente dell'ANCI regionale e Vice della Città Metropolitana di Bologna.
Sostiene "chi ha messo bancali o ha innalzato muri per me è alla stregua dei rastrellamenti nazisti", "sono fatti di gravità immane".

Ma è sicuramente utile andare oltre.
Perché quei cittadini hanno risposto così?
Perché è successo in un Comune amministrato da un Sindaco (PD) al secondo mandato, rieletto a giugno con il 49% dei voti, per avendone persi 200 sui 1300 raccolti 5 anni fa?
Perché una comunità di 600 persone si raccoglie (diviene ostaggio?) attorno a capipopolo (più o meno improvvisati) che bloccano la strada e intonano la vecchia canzone de "il Piave" ripetendo, in coro, "non passa lo straniero"?

Forse per capire meglio i fatti di Gorino, ci aiuta una interessante intervista al Sindaco di Salsomaggiore, altro Comune emiliano, in provincia di Parma, pure lui PD (fatta da Valerio Varesi e pubblicata su la Repubblica Bologna).
Filippo Fritelli, "che è anche Presidente della Provincia" dal 2014, commenta l'esperienza di Tabiano, una frazione di 500 abitanti del Comune termale, dove sono accolti attualmente 150 migranti. Un "piccolo guinness": 150 su 500.
Dice il Sindaco: "devo ringraziare gli abitanti di Tabiano e i rifugiati perché non c'è stato nessun conflitto, ma la procedura di assegnazione è tale per cui vengono saltati a piè pari sia i Comuni che i territori. Il rapporto è tra lo Stato, inteso come Prefettura, e il privato. Noi ci troviamo i problemi senza essere stati neppure interpellati".
"I rifugiati vengono ospitati in 3 alberghi in numero superiore alla capienza. Vengono così saltate le norme di sicurezza" ... "occorre uscire da una logica di emergenza perché quella che abbiamo davanti è una situazione oramai strutturale. Non si può continuare di questo passo".

Insomma, i fatti di Gorino (ora "analizzati" da sociologi e commentatori vari) e l'esperienza di Tabiano ripropongono due grandi questioni.
In primo luogo la scarsa lungimiranza delle nostre classi dirigenti, l'impreparazione culturale nell'affrontare le grandi questioni del presente e del futuro, la necessità di cambiare l'ordine delle priorità politiche e degli investimenti pubblici e privati.
Di questo si è scritto, anche qui, ripetutamente (da ultimo nel post precedente).
Ma, insieme e in particolare, un problema (enorme) di Democrazia.
È accettabile che le più importanti questioni del nostro tempo (dalla gestione dei processi migratori alla sicurezza comune, dalla scelta delle infrastrutture alla sostenibilità ambientale e sociale dei territori) siano gestite dai Governi nazionali e da burocrazie statali decentrate (le Prefetture) o da altri Enti partecipati (altrove), escludendo o relegando a ruolo minore Enti Locali, Sindaci e Presidenti di Città Metropolitane o di Province?
Si badi bene, non si tratta di fatti isolati o di incidenti casuali.
E ancora.
E' pensabile che partiti, associazioni e sindacati, in crisi di rappresentanza eppure ancora presenti in molte realtà, (come quella emiliana) siano sempre meno coinvolti sulle piccole come dalle grandi scelte politiche di governo? Non siano mai coinvolti e chiamati preventivamente a misurarsi con le possibili diverse soluzioni di problemi comunque complessi e destinati ad incidere sulla vita quotidiana delle persone e delle comunità?
Su questa strada ci si è incamminati da tempo ed ora si sono accelerati i passi.
Così, volenti o nolenti, si liquidano l'istruzione e le conoscenze di base, la formazione culturale dei cittadini, la coscienza critica e la responsabilità individuale e collettiva; le organizzazioni, i movimenti e le forze politiche si riducono a meri comitati elettorali per la scelta di capi, capetti e cordate di reciproco sostegno e promozione. Contraddicendo i Principi Fondamentali della Costituzione repubblicana.

I fatti di Gorino e l'esperienza di Tabiano confermano che la velocità di decisione e l'accentramento dei poteri nelle mani di poche autorità, tanto cari a molti uomini di governo e dell'attuale establishment, contrastano e negano soluzioni serie, strutturali, di prospettiva, di interesse generale.

Nel mondo d'oggi, non "basta un Si". Una delega affidata una volta tanto a un uomo, una donna, un partito, una coalizione o una cordata.
Come non bastano tanti No. Anche quando sono necessari ed inevitabili per respingere progetti sbagliati e pericolosi.

È sempre indispensabile confrontare idee, produrre elaborazioni e progetti, scegliere alternative, costruire soluzioni condivise, verificare esperienze, esercitare vigilanza e controllo.
Sempre. Senza soluzione di continuità.
Praticando ovunque, da cittadini liberi, partecipazione e Democrazia.






22 commenti:

  1. Ultim'ora. Al TG3 uno degli albergatori di Tabiano che ospitano stranieri dice che lo Stato non paga ...
    Allora è vero, non Basta un si!
    Sic

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  2. Il sindaco pd di Salsomaggiore dice cose giuste.
    Tuttavia non si deve scaricare tutto sul governo Renzi.
    Perché a Gorino hanno agito anche personaggi razzisti e di estrema destra.
    Perché in Italia solo un comune su quattro accettano migranti.
    Non possiamo dimenticare paure e strumentalizzazioni politiche inaccettabili.
    Antonio

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    1. Tutto vero e condivisibile.
      Tutti problemi che ci debbono fare riflettere.
      Soprattutto per chi si propone di governare e non vuole essere travolto ...
      Gianni

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  3. Se la tesi è che per risolvere problemi complessi (come le migrazioni) ci vogliono pensieri lunghi, progetti di medio-lungo termine e partecipazione organizzata dei cittadini (non solo yes man o no grazie) ... io sottoscrivo.
    Anna

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    1. Della serie: prevalgono i Cattivi Maestri.
      Ma non si (s)parla di Buona Scuola?
      Gianni

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  5. Secondo voi al di la delle proteste degli abitanti di Gorino, quella sistemazione era adeguata? Per donne e prossime mamme avere un medico a 70 chilometri è una buona pensata?
    annamaria

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    1. No, no e no.
      Forse la cosa migliore di questa bruttissima vicenda è proprio la conclusione.
      Forse.
      Gianni

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  6. Condivido gran parte del ragionamento , per affrontare questioni complesse la semplificazione non serve ,anzi aggrava ,il più delle volte il problema .
    Per affrontare un tema come l'immigrazione occorrerebbe una seria politica dell'accoglienza e una partecipazione attiva degli enti intermedi e dei cittadini ,tutto questo ora non c'è anzi si marcia in direzione contraria .
    Personalmente non sopporto più le ipocrisie del " Io non sono razzista ma " non sopporto più chi fomenta e semina odio non sopporto più che si manganellino gli operai e i senza voce e si permetta a Lega Noerd Casa Pound e fascisti assortiti di manifestare tranquillamente , che i manganelli siano rivolti contro questi squallidi personaggi .
    Non è mai troppo tardi per iniziare .
    Analisi sociologiche non servono o non bastano contro i fascisti .
    Per quanto riguarda Gorino e Goro non trovo sinceramente giustificazioni ma solo rabbia e incazzatura per l'inerzia dello stato hanno eretto le barricate contro 12 donne e 8 bambini nulla può giustificare tale atteggiamento .
    Se poi si vuole entrare nello specifico su Gorino L'ostello in questione è di proprietà pubblica era della provincia ed è affittato ,non è proprietà privata,si occupavano 6 camere con 30 posti letto , penso che per 30 posti letto parlare di turismo danneggiato a Novembre mi pare ridicolo.
    A Goro su 4mila abitanti vi sono 59 residenti stranieri l'1 per cento , fino ad ora Goro e Gorino non hanno ospitato nessun migrante .
    Qui non si tratta di insostenibilità della situazione ma di pura intolleranza alzare barricate contro donne e bambini è fascismo .Personalmente non accetto sociologismi in questo caso . Altro il caso di Tabiano , ma non si capisce perchè a Riace riescano ad avere una integrazione senza scosse e in altri luoghi no .
    Tabiano ,a mio parere , rappresenta il tipico caso di Borghesia impoverita e rancorosa che non accetta lo status attuale e cerca rivincita e vendetta verso chi sta più in basso , mi rendo conto che è una analisi tagliata con l'accetta , ma dove la miseria era di casa l'egoismo è sempre minore .
    Qui mi fermo .
    Ciao
    G

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    1. Continuo a pensare che organizzazioni fasciste e Lega Nord siano il prodotto inaccettabile e da contrastare di società e democrazie gravemente malate.
      Suggerirei di affrontare con proposte e con pratiche di giustizia, di liberazione e di partecipazione queste contraddizioni (i malanni). Senza farci trascinare verso analisi ed obiettivi sbagliati, minori e subalterni.
      Gianni

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    2. Sul fatto che servano proposte nessun dubbio ma nessun dubbio neppure sul fatto che non si risolve il problema delle Migrazioni di massa se l'Occidente per primo non prende atto delle responsabilità storiche e attuali che ha .
      Non si può far finta di non vedere che il continente Africano ormai non esiste più , devastato da guerre ,fomentate dalle evolute Democrazie Occidentali,spogliato delle proprie ricchezze dalle grandi multinazionali e diventato ormai territorio di conquista Cinese .
      Quanti di quelli che urlano " Aiutiamoli a casa loro " ne sono consapevoli , quanti si rendono conto che gran parte del nostro benessere deriva dalla loro miseria ,quanti ???
      Questi sono a mio parere i primi reali problemi da affrontare , altrimenti avremo sempre più migrazioni di massa.
      Da sempre il migrante ha fatto paura e creato diffidenza , ci dimentichiamo forse della grande emigrazione interna avvenuta in Italia al tempo del Boom economico e anche quella è servita ad arricchire una parte di paese e a mantenerne un'altra nella arretratezza economica e sociale .
      I Migranti del Sud Italia portavano ricchezza al Nord e venivano pure discriminati allontanati dai centri delle città ,ghettizzati .
      Rendere consapevolezza di questa realtà non sarebbe un puro esercizio stilistico ma parte fondante per un nuovo inizio .
      Balbettamenti e distinzioni tra migranti di Guerra e per Fame non rendono chiaro che gli aguzzini siamo noi .
      Ora chi c'è, in Italia, che in politica estera prende atto di questo ,minoranze che saranno sempre più minoranze se non si rende chiaro che o si ribaltano gli schemi e si lotta per un superamento del Liberismo Economico e si ripone al centro una politica di Classe o non si va da nessuna parte .
      Gli orrizzonti devono essere più vasti altrimenti non si va da nessuna parte .
      Come diceva Gallino " La lotta di Classe c'è stata in questi anni e l'Hanno vinta i Padroni "
      Provare a riprendere le basi di un discorso comunitario e di classe forse non farebbe male.
      Incominciamo da qui mi pare che di carne al fuoco ve ne sia .
      Ciao
      G.

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  7. Il vento dell'intolleranza razziale spira forte dall'Est Europa al West America.
    Chi chiedeva che l'Italia divenisse un paese normale ha raggiunto l'obiettivo.
    L'Emilia delle Leghe operaie e bracciantili ora vive delle imprese della Lega di Salvini e compari ...
    Mario Cinico

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  8. D'accordo, non basta un si come non bastano tanti no.
    Ma allora, non si vota?
    s.

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    1. Chi Resiste (a Gorino, a Tabiano, ai "nostri" politici, al terremoto, all'influenza invernale) vota.
      Sic

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    2. Se si vota, si partecipa.
      Ma votare non basta.
      Democrazia è partecipazione, conoscenza, confronto, giustizia, solidarietà.
      Gianni

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    3. C'è chi dice e scrive sulla base di dati e studi che per affermare la Democrazia nelle società di oggi è necessario essere "contro le elezioni" ...
      CmM.

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  9. Gorino o Milano, Ventimiglia o Roma.
    Il fatto è che secondo i sondaggi 3 italiani su 4 non è disposto ad ospitare in casa sua un migrante, mentre dice che lo farebbe per un terremotato (fonte Weber, per Agorà, Rai3).
    s.

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    1. Con questi terremotati ci identifichiamo, sappiamo che potrebbe capitare anche a noi e pensiamo che hanno radici nelle loro terre da cui non vogliono separarsi a lungo.
      I migranti sono diversi, parlano altre lingue, fuggono da paesi in cui non torneranno, ci fanno concorrenza nel lavoro, per i servigli e in amore ...
      La nostra democrazia, incapace di promuovere riflessioni profonde e pensieri lunghi, si arena. Finge di decidere di mandare 20 poveretti a Goro e si arrende a 40 poveretti che non li vogliono.
      Viviamo il tempo di Alfano Ministro degli Interni, di Lupi alle Infrastrutture e di Galletti all'Ambiente, no?
      BiBi

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  10. Come a Gorino e ben più di Gorino ... gli americani hanno detto Stop a immigrati e solidarietà.
    Vi pare?
    E' la loro Democrazia!
    Bay

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