Possiamo cavarcela con affermazioni dure ed indignate sui fatti di Gorino.
Come quelle di Angelino Alfano.
Lui, il Ministro degli Interni del Governo Renzi (e l'altro ieri Segretario de Il Popolo della Libertà e Ministro della Giustizia del Governo Berlusconi) dice: "vergogna!", "una vicenda che disonora l'Italia".
fatti, notizie, commenti di tugnoli gianni e di chi vuole cooperare per una società più giusta, eco-compatibile, democratica e partecipata.
giovedì 27 ottobre 2016
sabato 22 ottobre 2016
Elisabetta Gualmini e Virginio Merola nudi
Colonia Bolognese di Miramare di Rimini (agosto 2016) |
"Migranti, scontro Regione - Cei" scrive il Corriere di Bologna.
"Quei numeri sui migranti sono un pugno nello stomaco" commenta la Repubblica Bologna.
Evidentemente ci voleva lo studio dei Vescovi per fare riflettere e discutere, tutti, su una sfida di portata internazionale, che reclama politiche di governo fin qui mancate.
sabato 15 ottobre 2016
giovedì 13 ottobre 2016
Case, popolo e periferie
mercoledì 5 ottobre 2016
Il dito e la luna
Vedremo e valuteremo i risultati delle indagini sulla Vicenda di Idice.
Eventuali rinvii a giudizio e relativi capi di imputazione. Oppure, l'archiviazione.
Si può dire di più. Soprattutto conoscendo, da lungo tempo, diversi protagonisti di questa storia.
La speranza è che si sia trattato di crescenti incomprensioni, di progressive tensioni sfociate in dubbie interpretazioni di casuali doppi sensi.
La preoccupazione è che le parole pronunciate da don Ciotti (intervista a la Repubblica, 24 gennaio 2015) abbiano colto nel segno e siano confermate dal lavoro degli organi inquirenti e giudicanti.
Certo è che, almeno su una percezione, hanno ragione i dirigenti locali e regionali di Legacoop: "un danno di immagine" c'è. Anche a prescindere da come si concluderà questa vicenda.
Ma ciò che, qui ed ora, interessa affrontare, proporre e discutere (ancora una volta, esattamente un anno dopo!) sono le cause di questo sicuro (perdurante) danno per il movimento cooperativo e per la credibilità di chi è ai vertici di importanti Istituzioni: quali sono le ragioni, i dati "oggettivi" che determinano ed alimentano i fatti e "i danni" conseguenti.
Eventuali rinvii a giudizio e relativi capi di imputazione. Oppure, l'archiviazione.
Si può dire di più. Soprattutto conoscendo, da lungo tempo, diversi protagonisti di questa storia.
La speranza è che si sia trattato di crescenti incomprensioni, di progressive tensioni sfociate in dubbie interpretazioni di casuali doppi sensi.
La preoccupazione è che le parole pronunciate da don Ciotti (intervista a la Repubblica, 24 gennaio 2015) abbiano colto nel segno e siano confermate dal lavoro degli organi inquirenti e giudicanti.
Certo è che, almeno su una percezione, hanno ragione i dirigenti locali e regionali di Legacoop: "un danno di immagine" c'è. Anche a prescindere da come si concluderà questa vicenda.
Ma ciò che, qui ed ora, interessa affrontare, proporre e discutere (ancora una volta, esattamente un anno dopo!) sono le cause di questo sicuro (perdurante) danno per il movimento cooperativo e per la credibilità di chi è ai vertici di importanti Istituzioni: quali sono le ragioni, i dati "oggettivi" che determinano ed alimentano i fatti e "i danni" conseguenti.