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Attivisti di Extinction Rebellion in sciopero della fame rivendicano conversione ecologica ... |
Emilia Romagna, 27 settembre: XR Bologna inizia uno sciopero della fame per chiedere alla Regione Emilia-Romagna due obiettivi: abbassare al 2030 la data di ottenimento della neutralità climatica che il Patto per il Lavoro e per il Clima pone al 2050, e istituire assemblee cittadine regionali per il clima. A scioperare è Emiliano, studente bolognese di 22 anni, deciso a portare avanti il digiuno a oltranza.
Solo per oggi, anche Davide da XR Faenza si unisce allo sciopero della fame in solidarietà a Emiliano, digiunando per un giorno.
La mattina XR fa un presidio sotto il palazzo della Regione per annunciare l’inizio dello sciopero della fame. Il pomeriggio fa un presidio in Piazza del Nettuno, il primo di una serie di presidi che avrà luogo tutti i giorni, il pomeriggio, per tutta la durata dello sciopero. Al presidio prende parola anche RECA-ER, in supporto allo sciopero della fame di XR.
1 ottobre:
Il presidio assume una forma particolarmente animata: più di 30 persone decidono di aggiungersi allo sciopero della fame di Emiliano per un giorno solo, in solidarietà. Sono tutti presenti al presidio in piazza del Nettuno. Al presidio si susseguono varie attività, workshop, canti e balli, discorsi delle persone digiunanti e interventi politici di supporto provenienti da altre associazioni: Legambiente, Portici per la Pace, Link, Fridays for Future, Nonni for Future.
XR cerca di interloquire con la Regione, con scarsi risultati dato il silenzio pressocché totale di istituzioni e politici.
2 ottobre:
Sun decide di unirsi allo sciopero della fame a oltranza, spaventato dal silenzio delle istituzioni e toccato dal gesto di Emiliano. Ora gli scioperanti sono due.
3 ottobre:
Emanuele Leonardi, docente di sociologia all’Università di Bologna, al presidio in piazza del Nettuno interviene presentando il suo recente libro, L’era della giustizia climatica, (Paola Imperatore, Emanuele Leonardi, L’era della giustizia climatica (orthotes.com), incoraggiando gli sforzi di XR per ottenere giustizia climatica.
Continua lo sforzo di XR per portare avanti lo sciopero della fame e ottenere una risposta dalle istituzioni, ma invano.
4 ottobre:
Davanti al presidio si svolge un’azione performativa, in cui alcune persone simboleggiano le città dell’Emilia Romagna colpite dalla catastrofe eco-climatica e in particolare dalla recente alluvione di maggio, mentre una persona dalle sembianze di Stefano Bonaccini le riempie di fango con generose secchiate.
6 ottobre:
In occasione dello sciopero globale per il clima indetto da Fridays for Future, XR Bologna partecipa allo sciopero e si unisce al corteo che attraversa la città. Emiliano e Sun, stanchi e provati dai giorni di digiuno, marciano felicemente.
7 ottobre:
Mackenzie, padre di Sun, colpito e preoccupato dal gesto del figlio, decide di unirsi allo sciopero della fame a oltranza: è convinto della piena responsabilità e del debito che la propria generazione ha nei confronti di quelle a seguire, ed è deciso a fare la sua parte per chiedere alle istituzioni una seria presa in carico della crisi climatica. Lo sciopero della fame è intergenerazionale, trasversale alle fasce d’età, ai generi, alla provenienza geografica.
8 ottobre:
Seconda domenica di sciopero della fame. Come la scorsa domenica, nuove persone decidono di fare un giorno di digiuno in solidarietà, per far sentire forte alla Regione la collettività di una richiesta che riguarda tutti, e di cui tutti sentono l’urgenza. In piazza anche gli interventi di Mediterranea e del Comitato No Passante, oltre a workshop e laboratori.
9 ottobre:
Dopo ben 13 giorni di sciopero della fame, Emiliano rompe il digiuno. Ha perso 9 chili e questo è il limite che i medici gli hanno indicato per non compromettere irreversibilmente la propria salute. Sun e Mackenzie continuano il digiuno.
Nel frattempo, dopo numerosi tentativi di dialogo la cui risposta si è fatta molto attendere, finalmente l’Assemblea Legislativa della Regione ha calendarizzato per l’indomani una risoluzione che, se votata e approvata, impegnerebbe la Giunta Regionale a indire un’assemblea cittadina regionale per il clima.
Al presidio in Piazza del Nettuno interviene Cintia Guajajara, attivista del popolo indigeno di Lagoa Quieta, Brasile, difenditrice strenua delle terre indigene dall’espropriazione e dall’estrattivismo. Ha luogo un bellissimo dialogo e uno scambio fra Cintia e XR, alla luce della consapevolezza del legame strutturale fra la crisi eco-climatica, nelle sue diverse manifestazioni nel mondo, e la storia continua del colonialismo e dell’estrattivismo in America Latina e l’oppressione delle comunità indigene.
10 ottobre:
L’Assemblea legislativa della Regione si riunisce come da calendario. La mattina, prima del consueto presidio in piazza del Nettuno, XR fa un nuovo presidio davanti al palazzo della Regione per esortare l’Assemblea a votare la risoluzione. Ciononostante, la votazione non ha luogo e viene rinviata in calendario di due settimane. Lo sciopero della fame, quindi, continua.
12 ottobre:
Sun, dopo 10 giorni di digiuno, decide di interrompere lo sciopero della fame, per motivi di salute. Per non vanificare il suo lungo sforzo, Lisa decide di iniziare lei stessa uno sciopero della fame a oltranza. Il silenzio delle istituzioni continua, lo sciopero della fame e la resistenza anche.
16 ottobre:
Anna decide di unirsi allo sciopero della fame a oltranza, convinta dell’urgenza della lotta in corso e indignata dall’indifferenza delle istituzioni. Le scioperanti sono quindi tre.
19 ottobre:
Dopo una settimana di digiuno, Lisa interrompe il proprio sciopero della fame per motivi di salute. Mackenzie e Anna proseguono il digiuno, mentre cresce il risentimento per l’incuria e per il disinteresse mostrati dalla Regione.
20 ottobre:
Pietro B. si unisce allo sciopero.
XR attende la prossima riunione dell’Assemblea legislativa, per cui è calendarizzata la votazione della risoluzione sulle assemblee cittadine regionali, proseguendo il digiuno con tenacia, costanza e risolutezza.
Isabella D'Angelo, Extinction Rebellion Bologna
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4 ottobre: Emiliano e Sun, in sciopero della fame, con amore e con rabbia ... |
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Un attivista di XR Bologna argomenta le ragioni della Ribellione ... |
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Una "azione performativa" all'angolo tra Piazza del Nettuno e via Rizzoli: "alcune persone che rappresentano le città emiliane sono colpite dalla catastrofe eco-climatica" ...
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... "e finiscono nel fango" dell'alluvione di maggio o sotto le frane in Appennino
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Gli eventi eco-climatici sono conseguenza delle attività umane e di politiche irresponsabili di governo del Paese e del territorio ...
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"Stefano Bonaccini" non può rinviare il cambiamento: "il sonno della Regione genera morti. 2050 è troppo tardi"! (queste 7 foto provengono dall'Archivio di XR Bologna) |
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5 ottobre: "Cosa possiamo fare?" un cartello, esposto in Piazza del Nettuno, indica un percorso e avanza proposte ... |
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Sotto la statua del Nettuno: "Abbiamo fame di vita" ...
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Un quaderno raccoglie scritti e testimonianze ...
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Pagine di vicinanza ...
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Messaggi di incoraggiamento ...
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La partecipazione di una mamma con bambino ...
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6 ottobre: Gli attivisti di XR in Piazza Maggiore il giorno dello sciopero degli studenti di Fridays for Future ...
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L'intervento di XR è ascoltato in silenzio da centinaia di ragazze e ragazzi. Tanti applausi, foto e riprese video ...
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8 ottobre: Meckenzie e Sun, al 2 e al 7 giorno di sciopero della fame ...
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11 ottobre: Il presidio in Piazza Re Enzo ...
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Sul quaderno, altri "pensieri" ...
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Adesioni e solidarietà ...
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"Un altro mondo è possibile" anche sotto le Due Torri ...
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13 ottobre: Sul quaderno altri messaggi ed una vignetta di Zap e Ida ...
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Con Meckenzie ora c'è Lisa: la resistenza continua ...
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"Stiamo scioperando da 17 giorni e 408 ore" ...
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Proseguono l'informazione e il confronto con cittadini e turisti ...
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15 ottobre: nuvole nere ed assenza di risposte non fiaccano la Ribellione ...
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Emiliano con Lisa e Meckenzie ...
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Porta il sostegno un Nonno for Future ...
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L'incoraggiamento di una mamma della Bolognina ...
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Ascolto e partecipazione ...
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"Abbiamo fame di democrazia, di giustizia climatica, di futuro" ...
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"Ho fame di coraggio civile" ...
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16 ottobre: il momento di Anna, la staffetta continua ...
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18 ottobre: Anna, al terzo giorno, ringrazia un papà "donatore" ... |
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Sul quaderno nuovi messaggi: "la Calabria è vicina a tutti voi" ...
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20 ottobre: il presidio di XR trova riparo dalla pioggia sotto Palazzo Re Enzo ...
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Al fianco di Meckenzie, Pietro al primo giorno di sciopero della fame ...
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Attiviste/i informano e rispondono alle domande dei passanti ...
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Il volantino diffuso: perché? cosa chiediamo?
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Il suo lato B ...
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Tutta la Città (bagnata) aspetta risposte politiche e di governo! |
Il digiuno non mi appartiene, ma la solidarietà con i ragazzi è totale.
RispondiEliminaWM
La mia opinione è che bisognerebbe concentrare le energie su come risolvere i problemi. Tipo: per guadagnare tempo di vita, meglio investire miliardi nel Ponte sullo Stretto e nel Passante di Mezzo o per infrastrutture e mezzi moderni di trasporto pubblico? Altro esempio: favoriamo l'insediamento di nuovi centri commerciali oppure attività artigianali di vicinato per prodotti a km zero? Ultima alternativa: preferiamo riprogettare e costruire una scuola che ha 50 anni e sta in un bosco oppure una scuola che ne ha cento, che non da garanzie di sicurezza dal rischio sismico, che consuma gasolio e che ha aule inadeguate per la didattica del 2030?
RispondiEliminaNon vorrei che mentre "noi" scioperiamo per anticipare al 2030 provvedimenti oggi previsti per il 2050 e discutiamo nelle assemblee cittadine e regionali per trovare progetti condivisi, "loro" compromettono ulteriormente la situazione.
Ciao!