sabato 25 settembre 2021

In movimento per la conversione ecologica. Sarà un autunno caldo!

A migliaia anche a Bologna in marcia per "cambiare il sistema, non il clima". Cronaca del corteo ...

 










Milano, Roma, Genova, Venezia, Bolzano, Bari, ma anche Londra, New York, Melbourne, Città del Capo, Nuova Delhi, a grande scala o piccola scala, venerdi 24 settembre 2021 ha visto nelle piazze di ogni città fiumi colorati di giovani in marcia a scuotere il tavolo dove i grandi della terra discutono e decidono come se di tempo ce ne fosse a sufficienza.

Un appuntamento e un successo planetario il ritorno in piazza dei Fridays For Future: due anni di pandemia non ne hanno intaccato l’energia, la creatività, la determinazione, l’entusiasmo: gli slogan quelli di sempre «Non abbiamo un pianeta B», «Cambiare il sistema, non il clima» ma anche dei nuovi «Fate pagare la crisi ai ricchi», «Giustizia climatica e giustizia sociale» a indicare quel salto di consapevolezza che hanno fatto in questi tanti mesi che li hanno tolti dalle piazze e li hanno costretti alle scrivanie: un tempo durante il quale non hanno evidentemente smesso di comunicare, confrontarsi e osservare un mondo che non divide in parti uguali responsabilità e conseguenze della crisi climatica.

La pagina web del movimento riporta i numeri di questo appuntamento: 97 paesi, 1155 città, incontabili i partecipanti totali, e che abbiano superato o no il mezzo milione previsto, poco importa.

Nella sola Germania che si appresta al voto federale in due giorni i manifestanti sono stati centinaia di migliaia, e nella capitale Berlino è arrivata anche Greta Thumberg, secondo la quale nessun partito ha fatto veramente qualcosa per il clima.

A Londra a dare manforte ai giovanissimi manifestanti che si sono radunati in piazza del Parlamento e hanno marciato verso la cattedrale di Westminster c’era anche il leader radicale Jeremy Corbyn che ha affibbiato alla 26 esima Conferenza delle parti sul Clima che si terrà nel Regno Unito, la definizione di “Festival del Greenwashing”. A Glasgow, la città scozzese sede del vertice, i manifestanti si sono diretti sotto il Parlamento. 

Piene di studenti le piazze e le strade di molte altre capitali europee quali Vienna, Praga, Varsavia, dove i giovani manifestanti si sono gettati a terra a simulare la fine del pianeta. «Siamo qui perché stiamo dicendo un forte ‘no’ a ciò che sta accadendo in Polonia, il regno del carbone», ha detto l’attivista di 19 anni Dominika Lasota, «Il nostro governo ha bloccato per anni qualsiasi tipo di politica climatica e ignora le nostre richieste per un futuro sicuro». 


PIENE DI STUDENTI LE PIAZZE e le strade di molte altre capitali europee quali Vienna, Praga, Varsavia, dove i giovani manifestanti si sono gettati a terra a simulare la fine del pianeta.

Nel continente Africano le manifestazioni più corpose si sono svolte in Uganda dove l’attivista Hilda Flavia Nakabuye, dopo aver capito che la crisi climatica era responsabile delle alluvioni che hanno costretto la sua famiglia ad abbandonare la propria terra, ha fondato Fridays for Future Uganda nel 2019, che nel giro di pochi anni è diventato il più grande movimento giovanile dell’Africa. In Sudafrica si sono svolte manifestazioni in 12 città nell’ambito di uno sciopero di tre giorni per chiedere al governo di supervisionare una giusta transizione dai combustibili fossili.

Nell'America del Nord sconvolta da uragani e incendi si sono svolti quasi 200 eventi, 168 solo negli USA e le proteste più grandi si sono viste a New York City Los Angeles; in Canada, in particolare in Quebec, più di 100 mila studenti hanno puntato il dito contro un’azione politica non altezza della crisi. In Messico, i manifestanti si sono radunati davanti al Palazzo Nazionale di Città del Messico per chiedere alla compagnia petrolifera statale Pemex di presentare un piano per la decarbonizzazione.

Grandi manifestazioni anche in Brasile e Argentina. In Bangladesh gli attivisti hanno chiesto la demolizione delle nuove centrali elettriche a carbone e gas, mentre in Pakistan Yusuf Baluch, 17 anni, un giovane attivista nella provincia del Belucistan, ha affermato che il ritorno agli eventi di persona è fondamentale per costringere i leader ad affrontare la crisi planetaria.

A proposito di classe politica, nelle tantissime e partecipate manifestazioni che si sono svolte in Italia e che hanno visto partecipare migliaia di studenti, il ministro per la Transizione Ecologica Cingolani è stato frequentemente bersaglio di slogan e dichiarazioni. A Milano, città fulcro delle mobilitazioni dovendo ospitare a breve la pre-COP 26, è stato definito «Ministro della finzione ecologica» per i pochi fatti messi in fila e le tante parole anche sgradite, come quelle sui radical chic del clima e sul nucleare.

Non si fanno buttare fumo negli occhi i Fridays italiani, anche se recentemente il ministro sembra essere stato riportato a più miti consigli dal premier Draghi che, almeno a parole, non perde occasione per rimarcare la gravità della crisi climatica e l’urgenza di un’azione radicale.

L’ultimo intervento ieri all’Assemblea generale dell’Onu, è stato un vero assist nei confronti dei giovani attivisti per il clima, «portatori di cambiamento che è un dovere ascoltare»: il premier ha dichiarato che «in qualità di Presidenza del G20 e partner del Regno Unito nella Cop 26», l’Italia intende raggiungere obiettivi ambiziosi, riducendo il più possibile, nel prossimo decennio, la CO2 prodotta da combustibili fossili e gli altri gas clima-alteranti, incluso il metano e di voler raggiungere un’intesa globale per interrompere al più presto l’uso del carbone e bloccare il finanziamento di progetti di questo tipo. E’ proprio il caso di dire «bentornati Fridays».

Serena Tarabini, il manifesto, 25 settembre 2021


A Bologna l'appuntamento è alle 9.00 in Piazza Verdi, zona universitaria. Sotto il Teatro Comunale si ritrovano in tanti ...
(24 settembre 2021)


Tra i primi ad arrivare una delegazione di operai, delegati e dirigenti della FIOM CGIL di Bologna  ...





Ragazze intraprendenti ed ironiche: "Quindi credi negli orgasmi di tua moglie ma non nei cambiamenti climatici?"


Ragazze/i creativi e combattivi: "Alza la voce, non il livello del mare"


Dialoganti e determinati, riflessivi e risoluti ... (24 settembre 2021)



Con megafoni, slogan, striscioni e cartelli frutto di tante giornate di studio, di lavoro, di relazioni e di organizzazione ... si parte!



Il corteo multicolori e multietnico imbocca lentamente Largo Respighi ... 







In via Castagnoli davanti alla sede dell'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia Romagna: "fuori l'ENI dalle scuole"!
(24 settembre 2021)
 

In via Irnerio: uno striscione ricorda le contraddizioni del Governo tra parole, politiche e investimenti e un cartello le responsabilità generazionali ... 


La manifestazione sfila davanti a piazza VIII Agosto e alla Piazzola gremita di curiosi che solidarizzano ...
 

In testa al corteo sotto la Montagnola: "No autostrade in città, No Passante di Mezzo per la tutela e la salute del territorio"



























Dall'alto del Pincio uno sguardo su Piazza XX Settembre: i manifestanti passano davanti alla Fiera del libro ... 


Su viale Pietramellara un delegato FIOM ricorda le dure battaglie dei lavoratori per  la conversione  ecologica dei trasporti. Vertenze aperte e tanto da conquistare con la lotta comune ...


Dagli attivisti di Extinction Rebellion ribadiscono l'invito a cittadini, Autorità e Governi ad agire ora, prima che sia troppo tardi ...





















Davanti alla Stazione Centrale delle FS, 2 Agosto 1980, filano studenti ed insegnanti dell'Istituto Tecnico Industriale Aldini Valeriani ...
 

La scelta è radicale: da un lato della il traffico intasato delle città italiane, dall'altro la mobilitazione per conquistare - ora, non domani o dopodomani - investimenti per una mobilità alternativa e competitiva, su su ferro, dolce e condivisa ...


Da un lato il traffico congestionato ed inquinante dei mezzi privati e del trasporto merci su gomma, dall'altro la voce e le azioni di chi è consapevole che "Non possiamo comprare un nuovo pianeta con Amazzon"!






















Un ragazzo propone un messaggio diretto alla comprensione di tutti: "la terra è più calda delle tette"
 

In cammino per la "Giustizia climatica"  anche i Parents for Future Italia ...
 


Davanti alla sede regionale della Protezione Civile un ragazzo alza un cartello: "le piante"  sono vita, perché "le persone" le abbattono?


Una ragazza propone il Mahatma Gandhi: "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo"!














A Porta San Felice tutti seduti a terra per qualche istante ...


























Si riparte verso il centro della Città ... (24 settembre 2021)





All'incrocio tra le vie Riva del Reno e Marconi (davanti al supermercato Pam) la critica ad un sistema dei consumi e della distribuzione fondato essenzialmente su quantità e sprechi, incurante del risparmio di energia, materie ed ambiente ...
 

La atletica capriola di un ragazzo sollecita a ribaltare "logiche", cultura e politiche ... (24 settembre 2021)
 

Il ritorno ... con i piedi a terra è salutare ed opportuno. A partire da quella minoranza del mondo che si è avvantaggiata a scapito di tutti gli altri ed ora ha precisi doveri verto l'intera umanità ed il comune futuro 






















Il Presidente di Legambiente Bologna, Claudio Dellucca, e signora, Ilde Castellari, lungo via Rizzoli ...
(24 settembre 2021)








... propongono conoscenza e creatività. Dai dati scientifici prodotti dai Centri studi sul clima ai propositi di ulteriore consumo di suolo e natura per dare spazio ad asfalto, cemento e motori ...


"Clima bollente, politica tiepida. O demente? (24 settembre 2021)



Da Aria Pesa ed AMO Bologna una risposta appropriata ed ironica ad ARPAE: "sembra essere tutta una questione di  tetti verdi" ...  
E la prevenzione primaria per cui si sono battute intere generazioni, tra cui il professor Cesare Maltoni? 


All'arrivo in Piazza Re Enzo da una delle finestre del Palazzo scende uno striscione verticale di molti metri: "I potenti della Terra non possono decidere sul nostro futuro! Ora decidiamo noi"
 

I ragazzi applaudono e se ne appropriano ...  (24 settembre 2021)









































"Come dovremmo studiare per il futuro quando non ne abbiamo uno?" chiedono alcune ragazze a chi ha voglia di riflettere e confrontarsi ... 








Gaia motiva le ragioni dell'impegno collettivo ed esponendo i punti qualificanti locali e nazionali della piattaforma di Fridays for Future ...










Beatrice dà le ultime indicazioni e ringrazia tutti i protagonisti di una splendida giornata di impegno civile e di democrazia ... 


Claudio ricorda le prossime scadenze della Rete bolognese delle lotte ambientali (domenica ore 17 Assemblea Cittadina presso Labas, Vicolo Bolognetti) e del movimento nazionale (Milano, sabato 2 ottobre)


Una mobilitazione locale ed internazionale per salvare il Pianeta e contro l'estinzione della specie ...
(24 settembre 2021)
  

Sotto le Due Torri si festeggia il Rinascimento e la Resistenza di una generazione che vuole essere protagonista del cambiamento necessario


Musica, canti e balli ... per la vita ed il futuro (24 settembre 2021)












6 commenti:

  1. Claudio Dellucca e Ilde Castellari25 settembre 2021 alle ore 22:19

    Un’efficace e, come al solito vivace, fotocronaca di una giornata importante che deve essere l’apertura di una nuova stagione di lotte ambientali: occorre superare stalli e scelte che contrastano con l’urgenza climatica.
    Occorre puntare anche sulla sensibilizzazione delle persone che sono malinformate e prigioniere di stili di vita e di consumo non più sostenibili: facciamo i vecchi banchetti per parlare con la gente, demistificare posizioni come quelle del ministro Cingolani che mettono in evidenza le difficoltà e i prezzi della riconversione ecologica per dipingerla poco fattibile.
    Con le fonti rinnovabili, con il funzionamento di nuovi sistemi di produzione ad emissioni zero, si possono invece costruire tanti nuovi posti di lavoro,soddisfacendo il fabbisogno energetico del Paese e portando ad una diminuzione i costi delle utenze elettriche .
    Non ci sono alternative alla transizione ecologica, non abbiamo un pianeta B: questo lo dovremmo dire con forza anche a Milano alla Pre-COP 26, partecipando in tanti anche alla manifestazione di sabato pomeriggio 2 ottobre.

    RispondiElimina
  2. Bene la presenza della delegazione Fiom ma il resto del sindacato? L'impegno a me pare assai scarso. Nonostante Landini e Laudato sii.
    Rocchi

    RispondiElimina
  3. Ieri è bastato un intenso temporale di mezz'ora per creare grossi problemi in città. Anche il pronto soccorso dell'ospedale Maggiore è finito fuori uso e per le emergenze sanitarie ci si è dovuti appoggiare sul Sant'Orsola. Forse è il caso di suonare la sveglia per amministratori sconsiderati che anche quando parlano di transizione ecologica non praticano mai conversione. A Roma con la finzione rappresentata dal Pnrr e nelle regioni con il continuo consumo di suolo e con il sostegno di tradizionalissime infrastrutture e politiche. Non è assurdo che ad una settimana dal voto Lepore e Battistini concordino un patto per i prossimi anni che include le grandi opere come il passante di mezzo ed il tram da Borgo a Fico?
    E' questa la risposta al venerdì per il clima?
    Anna


    RispondiElimina
  4. Certo che ascoltando Battistini - Lepore intervistati da Molinari a Repubblica non pare che la politica consideri i Fridays for future..... e questi ragazzi non saranno contenti.
    BiBi

    RispondiElimina
  5. Però sono sempre molto attivi quelli del bla, bla, bla.
    L.

    RispondiElimina